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Athame 41 - Stregoneria Contemporanea: Correnti, pratiche e tradizioni
Athame 41 - Stregoneria Contemporanea: Correnti, pratiche e tradizioni
Athame 41 - Stregoneria Contemporanea: Correnti, pratiche e tradizioni
E-book198 pagine1 ora

Athame 41 - Stregoneria Contemporanea: Correnti, pratiche e tradizioni

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Info su questo ebook

Sono passati orma molti anni da quando Gerald Gardner diffuse la Wicca nel panorama esoterico e benché ci siano tradizioni che seguono fedelmente i suoi insegnamenti le cose sono molto cambiate. Ci sono tantissimi gruppi di stregoneria con varie caratteristiche e tendenzialmente parecchia confusione, come dimostrano anche i social. Ci è sembrato utile tracciare un profilo della stregoneria contemporanea parlando di alcune correnti più note.
LinguaItaliano
Data di uscita21 feb 2024
ISBN9791281133167
Athame 41 - Stregoneria Contemporanea: Correnti, pratiche e tradizioni

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    Anteprima del libro

    Athame 41 - Stregoneria Contemporanea - Valentina Minoglio

    Cover_41_NEW_DEF.jpg

    Editoriale

    di Valentina Minoglio

    Sono passati orma molti anni da quando Gerald Gardner diffuse la Wicca nel panorama esoterico e benché ci siano tradizioni che seguono fedelmente i suoi insegnamenti le cose sono molto cambiate. Ci sono tantissimi gruppi di stregoneria con varie caratteristiche e tendenzialmente parecchia confusione, come dimostrano anche i social. Ci è sembrato utile tracciare un profilo della stregoneria contemporanea parlando di alcune correnti più note.

    Stregoneria

    Forse il gruppo più esteso è quello della stregoneria solitaria, che trae ispirazione dall’immagine un po’ romantica della strega che abita ai margini del bosco. Per questa pratica, la solitudine diventa un’opportunità per lo sviluppo spirituale, dedicandosi all’allevamento dei suoi famigli, al dialogo con gli spiriti e seguendo unicamente le regole ispirate dalla propria anima.

    Attualmente, il termine ‘solitario’ è comunemente associato alla stregoneria da gran parte dei praticanti, in parte grazie all’immagine fiabesca della strega descritta in precedenza e anche per comodità. È difficile fornire statistiche precise poiché molti individui si avvicinano alla stregoneria o alla Wicca, sperimentandole anche in modo estemporaneo, per poi eventualmente esplorare altre forme di neopaganesimo.

    Tuttavia, è evidente che oltre la metà delle streghe o dei wiccan odierni preferiscono identificarsi come solitari. Questi individui scelgono di perseguire autonomamente un percorso spirituale, che si svolge in casa o in uno spazio privato, senza essere affiliati a un gruppo specifico, come ad esempio una congrega wiccan. In alcuni casi, possono partecipare a celebrazioni pubbliche per i Sabba o altre festività, o prendere parte a festival pagani.

    Generalmente, i praticanti solitari si ispirano ad autori come Paul Huson, Raymond Bukland, Doreen Valiente e Scott Cunningham, oltre a una serie di manuali per solitari che escono continuamente cavalcando l’onda della domanda.

    Tradizione Feri

    Un’altra stregoneria che si sta diffondendo anche in Italia (per ora c’è una solo iniziata a cui abbiamo chiesto di scrivere l’articolo) è la tradizione Feri. Il nome Feri è legato in qualche modo alla parola feral, e ben esprime la sua natura selvaggia e spesso trasgressiva: la Feri, infatti, è da molti considerata un sentiero della mano sinistra, soprattutto perché incorpora (o quanto meno accetta) delle pratiche che molte tradizioni preferiscono evitare, come l’uso dell’energia sessuale nella magia, e delle sostanze capaci di alterare lo stato di coscienza.

    Si parla molto spesso della corrente Feri, un tipo di energia che appartiene interamente alla tradizione, ed alla quale i praticanti vengono esposti gradualmente, grazie al contatto con il loro insegnante. All’atto dell’Iniziazione, il praticante viene portato pienamente alla presenza di questa corrente di potere, che diviene così parte inseparabile del neo-iniziato.

    La sessualità, come forma di energia primaria e creatrice ha un ruolo fondamentale nella Feri. Il mito stesso della creazione narra di come la Dea delle Stelle, divinità primaria della Feri, si vide riflessa nello specchio cosmico, e dal suo orgasmo nacque l’universo. Personaggi di spicco della Feri Tradition sono Storm FaeryWolf e Gede Parma.

    Stregoneria liminale

    Molto diffusa in tutto il mondo è la Stregoneria liminale, fondata da Laura Tempest Zakroff che abbiamo intervistato. A proposito del liminale Laura dice Il liminale è uno stato mentale che si verifica nel sogno e negli stati di trance, la sensazione di avere un piede in questo mondo e un piede nell’Altro, un luogo in cui si può viaggiare per interagire con divinità, spiriti, antenati e altri esseri, una piega nello spazio e nel tempo, accessibile dal mondo di veglia, se si come cercarla, un portale tra mondi aperto attraverso un rituale, e l’autrice è convinta che stia alla base di qualsiasi forma di stregoneria.

    Ci sono poi diverse tradizioni all’interno della stregoneria, tra cui la tradizione Dianica che enfatizza il divino femminile, la stregoneria LGBT che promuove l’inclusività, la Stregoneria Tradizionale Moderna, che attinge a radici antiche mescolate con influenze moderne.

    Le correnti della Wicca contemporanea, invece, spaziano da tradizioni più eclettiche a quelle più orientate verso la natura.

    Questo ampio panorama offre una vasta gamma di opzioni, consentendo a ciascuno di scegliere la forma di stregoneria che più risuona con la propria spiritualità.

    Stregoneria tradizionale contemporanea

    di Vento Notturno

    L’interesse per la stregoneria contemporanea, emerge come risposta a una società che cerca un collegamento più profondo con la spiritualità.

    Quando incontrai per la prima volta il termine stregheria, ricordo che rimasi interdetto. Era su un volumetto molto generico e blando che acquistai a Triora, un borgo ormai molto noto che visitai per la prima volta oltre trent’anni fa e che aveva un fascino antico che ormai è stato sepolto dal consumismo.

    Nel testo, l’autore avanzava una netta distinzione tra stregheria e stregoneria, differenziandoli come termini che indicavano connotazioni completamente diverse e che non ricalcano solo un aspetto puramente sintattico.¹

    Stregheria e stregoneria

    Il modo migliore per definirne le differenze è, in sé stesso, il concetto religioso da cui trovano attinenza.

    La stregoneria, da un punto di vista meramente concettuale, è una pratica che può o meno intessere elementi tratti da religioni pagane antiche, magari rivisitate come nel neopaganesimo in genere e nella Wicca ma che, non per forza, si appoggia su tutta la forma teurgica che si trova insita nella ritualità stessa di queste vie o di qualunque altra forma religiosa votiva.

    Viene, quindi, a mancare tutto l’appoggio divino, costituito dalla struttura determinata dal connubio: chiamata/connessione, offerta/sacrificio, preghiera/richiesta, ringraziamento.

    Per quanto potremmo anche asserire che non sia sempre così, in realtà la differenza non si insinua nel termine ma nella pratica. Sia nelle vie più integraliste fino ad essere iconoclastiche, sia in quelle che fanno loro un culto delle immagini, abbiamo un bisogno di creare una connessione diretta o indiretta con una divinità per ottenere qualcosa.

    Se a questo decidiamo di affiancare l’aspetto magico diretto, fatto di veri e propri incantesimi e di rituali, e che ricalca una visione arcaica e pagana di origine italica nella sua struttura teologica, allora possiamo parlare di stregheria e di conseguenza di tutte le diverse varianti che troviamo in diverse zone della nostra penisola come la mascheria, la strieria o la magaria, solo per farne degli esempi.

    Tuttavia, se separiamo la magia, pura in sé stessa, dalla teurgia, costituita quindi solo dall’atto magico senza l’appoggio divino e senza la struttura più rituale che hanno derivazioni da strutture massoniche o relative alla magia cerimoniale di stampo salomonico, allora parliamo di vera e propria stregoneria.

    L’arte delle streghe del focolare

    Al netto di queste due differenze, che necessitavano un approfondimento, nel tempo il termine stregheria si è un po’ perso, anche perché, a conti fatti, a parte alcuni studi antropologici, e altri che esplorano alcune tradizioni semplicemente come reportage, trasferendo su carta le indagini legate ad una terra specifica, non credo sia mai stato scritto un vero e proprio testo che possa definire cosa sia o meno una cosa e l’altra, ma possiamo intuirlo solo da uno studio sincretico generale.

    Il termine stregheria, è stato coniato da Leo Louis Martello in riferimento proprio alle tradizioni italiche più antiche, nello specifico caso da lui citato risalenti ad una tradizione famigliare siciliana situata nei pressi di Enna².

    Questo stesso concetto, ripreso anche da Raven Grimassi³, anche se in modo diverso andrebbe a riferirsi ad una tradizione specifica legata alle streghe che risale fino ad origini italiche pre-romane, con probabilità affondanti le loro radici nel culto etrusco.

    Ora, sorvolando sul modo discutibile in cui quest’ultimo autore parla della stregoneria italiana, mescolando al suo interno elementi provenienti da pressoché tutto il bacino mediterraneo e dell’Europa meridionale, cercando un filone comune anche troppo forzato a volte, non possiamo negare che la stregoneria tradizionale sia un coacervo affascinante e complesso, radicato nella storia ma pulsante di vita quando trasportata nel mondo contemporaneo e non lo è solo per via dei numerosi autori che, a partire da Charles Godfrey Leland⁴ hanno esplorato questo aspetto culturale da un punto di vista sia antropologico che magico.

    Però, proprio per via di questa difficoltà a separarci dall’arbitrarietà con cui è stato usato un termine o l’altro, da questo momento parleremo di stregoneria tradizionale, che oltre venticinque anni fa, era chiamata l’arte delle streghe del focolare.

    Al contrario di altre vie magiche le quali, pur partendo da un contesto apparentemente antico, in definitiva si discostano o mescolano tradizioni orientali sulla base di strutture esoteriche più consolidate, la stregoneria tradizionale rimane più acerba, ma non per questo meno affascinante.

    Il modo in cui è spesso definita la tratteggia come un insieme

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