Angoli vivi: Trentasette eterotopìe

Di Camilla Pisani

Componimenti di straordinaria intensità espressiva, che si svincolano da qualsiasi gabbia compositiva per sprigionare una visionarietà libera, fluida, battente. Solo nel distendersi sul rigo ogni verso riconosce il proprio ritmo unico, scoprendosi ora breve segno, singolo termine in grado di racchiudere tutta la forza di un’idea, ora sciogliendosi in un lungo getto di emozione e trasmutandosi in profluvi di prosa.
In un racconto incisivo e mai scontato, fatto di sinestesie raffinate ed energiche, di gradazioni imprevedibili, di anafore intense e coinvolgenti, il pensiero scorre come un brano di pellicola in fotogrammi di dettagli preziosi, che nel cuore custodiscono vibrazioni amorose, ricordi ancora accesi e suggestioni struggenti.
E poi da qui si allarga, si fa più liquido per scivolare in un luogo mentale dalle tinte quasi oniriche, dove il ricordo fa riaffiorare sensazioni profonde e delicate. Un gusto pieno ed elegante della parola si accorda con le intonazioni di significato sempre vivide, palpitanti di presenza e di vitalità, anche nel momento che nella memoria suona, dolceamara oppure feroce, la malinconia.
Proprio in ciò che appare più celato alla coscienza, occultato in un angolo che sta al di fuori della percezione comune, la spontaneità sa scoprire altri percorsi, mescolando reale e immaginario, medium e storie, ispirazioni e forme della mente. E si rivela allora un intero universo, in cui è un gioco meraviglioso incantarsi e sorprendersi.

• Lingua: Italiano
• Editore: Giovane Holden Edizioni
• Data di uscita: 26 feb 2024
• ISBN: 9791254573129

Anteprima del libro

Prefazione

Sono pugni affondati nel vuoto/ le mie parole/ sillabe immobili nel cielo terso/ e se faccio brutti sogni/ questa luce che fa scintillare l’orizzonte/ e correre a perdifiato i bambini/ a me fa solo venire il mal di testa /Così ti dico quando ti giri a parlarmi/ mentre fingo/ che la tua presenza mi esasperi/ ma ti sto solo tenendo lontano/ in questo delirio di protezione/ accudimento al contrario/ bestia prudente che affila i denti/ e poi ti scaccia […] Il frammento, tratto da #4, una delle poesie di Camilla Pisani che compongono la raccolta Angoli vivi , è solo uno dei tanti folgoranti passaggi di un’opera prima eccezionalmente matura e fuori dall’ordinario per sostanza e forma. Il linguaggio poetico della Poetessa sgorga di getto, è un flusso di coscienza e d’ispirazione; è come una seconda voce interiore che si sovrappone alla sua. Ha scelto di non titolare le singole poesie per lasciare a chi legge la più ampia libertà evocativa. Camilla Pisani si affida al sortilegio che compie la sua scrittura lasciandola così come viene, istintiva e naturale; le parole sono figlie a cui lei dà modo di venire fuori. Le parentesi in cui alcuni versi sono racchiusi ne accentuano forza e ritmo. Anche la punteggiatura è frutto di un’urgenza espressiva dettata dall’autenticità dei sentimenti e delle emozioni.

Illuminanti sono questi pochi versi estrapolati dalla composizione #6: […] Arrivo, non mi sussurri più all’orecchio/ e da allora è la tua ombra che mi parla/ mi cerca le mani, di notte/ resiste ai miei calci disperati/ assorbe la rabbia sottile come un filo d’erba/ quello che distillo spiritata nei miei alambicchi/ per fargli cambiare tinta/ per farla diventare disgusto/ (ma quello aspetta solo il momento giusto per sbuffarmi sul viso microscopiche bollicine profumate di gardenia) [...}.

Dopo aver letto le bozze di Angoli vivi, ancora colpita dalla forza e dalla freschezza dei suoi versi, ho chiesto a Camilla Pisani, giornalista e poetessa, del suo intenso rapporto con la scrittura. Ecco il testo integrale della sua risposta:

Scrivo per rispondermi, per aggiustarmi, per imparare a essere morbida. Scrivo per giudicarmi, scrivo per rassicurarmi. Scrivo