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Il cercatore di coralli: Regnum
Morgane: Regnum
Il cielo di Nadira: Regnum
Serie di e-book10 titoli

Regnum

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Info su questa serie

“Sarebbe bene produrre una canzone di gesta intrisa di misfatti e crudeltà che avesse come protagonisti quegli stessi nobili signori, cavalieri senza macchia e gentil dame che vengono tanto decantati.” 
Queste le parole di Refael, ebreo siciliano che della nobiltà ha visto il volto peggiore. E d’altronde Refael una storia di misfatti e crudeltà ad opera di nobili signori la conosce già: è la storia di Roberto Rossavilla e della sua ascesa… la storia di un mondo, quello della prima metà del XV secolo, in cui la consacrazione del baronato come classe dominante del Regno ha pieno adempimento. 
Circondato dal terribile scenario di una strage appena compiuta, Refael dà sfogo alle sue considerazioni, intraprendendo una narrazione che non risparmia gli aspetti più scabrosi della società del suo tempo. In particolare si concentra su uno dei fatti più emblematici di quell’epoca, il cosiddetto “caso di Sciacca”, una lunga e sanguinosa faida che per la sua gravità scioccò persino re, papi e imperatori. 
Tutto ha inizio quando don Giovanni Perollo chiede a Roberto Rossavilla di uccidere il suo nemico, Artale Luna… e di farlo senza destar sospetto. Tutto ha inizio quando Roberto riesce nell’impresa…
Questi sono anche gli anni in cui Alfonso d’Aragona, sovrano guerriero e mecenate, porta a termine la conquista di Napoli, facendo della città partenopea e della sua corte uno dei centri dell’umanesimo italiano. Guerre e arte hanno però un costo notevole, tanto elevato che Alfonso si vede costretto a vendere le sue stesse prerogative ai baroni che possono permettersele. 
Nella nobiltà siciliana, nei suoi atteggiamenti e nelle circostanze che la portano ad essere padrona incontrastata, Refael riesce a cogliere l’esistenza di qualcosa che non è ancora in grado di definire con una specifica parola, ma che secoli più avanti sarà conosciuta come “Mafia”.
LinguaItaliano
Data di uscita25 set 2018
Il cercatore di coralli: Regnum
Morgane: Regnum
Il cielo di Nadira: Regnum

Titoli di questa serie (10)

  • Il cielo di Nadira: Regnum

    1

    Il cielo di Nadira: Regnum
    Il cielo di Nadira: Regnum

    “Può esistere davvero qualcosa di così straordinariamente irresistibile e maledetto da scuotere irrimediabilmente i desideri di chi lo sta a guardare?” Gli atipici occhi azzurri di Nadira sembrano provare che sia proprio così. Sicilia, XI secolo. Ci troviamo agli ultimi atti della dominazione araba: gli emiri delle principali città dell’Isola sono in conflitto tra loro e le forze cristiane aspettano una scusa per intervenire così da intraprendere la loro guerra santa contro il nemico musulmano.  Nadira è un’innocente ragazza di origini berbere che vive con sottomissione le imposizioni del fratello; come quando le viene detto che dovrà divenire una delle mogli dell’emiro della sua città. Tuttavia, i suoi occhi sono qualcosa di così strano e ammaliante da richiamare l’attenzione di più di un pretendente. Ben presto si diffonde la fama di una maledizione: gli uomini che incrociano il suo sguardo non possono fare a meno di desiderarla e tentare di averla.  Proprio gli occhi di Nadira, e quel cielo sconfinato che essi ricordano, saranno la causa dello scoppio dell’ultima guerra che la Sicilia musulmana vivrà. Intanto, i fratelli de Hauteville, temibili guerrieri normanni, aspettano di approfittare di qualsiasi pretesto, così da poter passare il mare col fine di cominciare una crociata contro i mori.  In tutto questo muove i suoi passi Conrad, normanno anch’egli, ma cresciuto tra i cristiani siciliani. La sua ambizione è sconfinata e la sua vendetta nei confronti dei dominatori musulmani più forte del buon senso.  Il destino di Conrad finirà per incrociarsi col “cielo di Nadira” e col mistero che si nasconde dietro la natura di quegli occhi. Ma solo se saprà svelare ciò che lega il cuore di un uomo al desiderio che l’assoggetta al male potrà vincere il pericolo che la bellezza di Nadira rappresenta.  Infuria ancora la guerra, diventata ormai uno scontro di culture e religioni, quando dal terreno dell’odio comincia a farsi spazio il fragile germoglio della tolleranza… speranza curata proprio da chi ha saputo mettere in ordine le inquietudini della propria anima.  Un’ambientazione multiculturale, una vicenda raccontata da tutte le prospettive, una storia obiettiva e dal sapore attuale, un romanzo che gli amanti della narrativa storica  d’avventura non possono ignorare.

  • Il cercatore di coralli: Regnum

    2

    Il cercatore di coralli: Regnum
    Il cercatore di coralli: Regnum

    L’ingannatore e l’ingannato... colui che manipola la realtà e colui che subisce il furto della verità dovuta. Due ruoli spesso indefiniti, dai confini sfocati, interscambiabili tra loro, specie quando l’ingannatore rischia di cadere nel suo stesso inganno... Anno 1148. Ci troviamo nel bel mezzo degli anni del regno di Ruggero, primo re di Sicilia. Nonostante lo splendore e l’opulenza della corte normanna, un pensiero rende insonne il sovrano: non tutti coloro che hanno nuociuto alla sua famiglia hanno pagato le proprie colpe; i discendenti di Amir ibn Abbād, ultimo signore musulmano di Siracusa, sono ancora a piede libero. L’indicato come il più adatto all’indagine e al ritrovamento dei nemici del Regno è Giordano di Rossavilla, un uomo scaltro e spregiudicato, comandante di galea e nobile cavaliere. Un uomo su cui pesa tuttavia la vergogna di non possedere terre e l’inquietudine sui misteri che avvolgono la morte di suo padre. Infuria intanto la seconda crociata e re Ruggero ne approfitta per portare avanti le sue mire espansionistiche in Nordafrica. Proprio qui, mentre una città dopo l’altra cade in mani siciliane, Giordano si imbatte in Kamal, uomo ambiguo e chiaramente astuto, ma anche tassello fondamentale per la ricerca dei nemici del Re. Tuttavia, Kamal, esperto cercatore e intagliatore di coralli, guarda al proprio tornaconto; intende infatti scalare la piramide del potere avvalendosi proprio di Giordano e della sua posizione.  Inizia in questo modo un gioco di maschere, tra lusinghe e colpi bassi, in cui realtà e finzione si mischiano a tal punto che distinguere l’una dall’altra diventa impossibile. Una guerra psicologica in cui i differenti schemi mentali e culturali, occidentale cristiano ed orientale musulmano, caratterizzano le mosse dei protagonisti.  Riuscirà a spuntarla solo chi dei due riuscirà a prevedere le mosse dell’altro e ad attuare in tempo le dovute contromosse. L’ingannatore e l’ingannato finiranno così per scambiarsi i ruoli... e presto uno dei due cadrà nella sua stessa trappola... Sennonché Kamal è pronto a giocarsi il tutto per tutto tirando in ballo Faiza, sua bellissima e giovane figlia, anche a costo di concederla al suo rivale.

  • Morgane: Regnum

    4

    Morgane: Regnum
    Morgane: Regnum

    Roberto è uno stimato nobile della Palermo normanna, ricco e con la nomina di essere l’uomo più fedele del re. Di notte però Roberto governa le anime nere del Regno, essendo il capo di un gruppo di vendicatori senza identità i cui giudizi sono inappellabili perfino per lo stesso sovrano.  Siamo alla fine del XIII secolo, all’epoca di Guglielmo II, detto il Buono.  Il forte senso di giustizia di Roberto e la sua lealtà al re hanno sempre camminato di pari passo, ma un giorno Guglielmo gli affida la missione più controversa della sua vita. Dovrà accompagnare la principessa Costanza fino a Milano, dove questa dovrà sposare Enrico, il figlio di Barbarossa. Essendo Costanza l’erede di Guglielmo, questo significa consegnare il futuro del Regno nelle mani di Barbarossa... non certo il più amato dei sovrani. Roberto tentenna, ma poi decide di obbedire. Questo tuttavia lo porterà a scontrarsi con coloro che sono avversi all’ultima decisione del re, soprattutto con un certo Ermanno, un uomo ambiguo di cui Adelicia, figlia di Roberto, arriverà ad innamorarsi.  Il viaggio per Milano è lungo e irto d’ostacoli. Roberto sa che può farcela, ma le sue certezze vengono meno quando si imbatte in Diamante, una donna talmente ammaliante e diabolica che sembra essere la personificazione del Male. La missione di Roberto si trasforma così in una lotta interiore, contro gli allettamenti del peccato e contro ciò che finora ha ritenuto essere giusto.  Una mattina, guardando il mare dello Stretto di Messina, assiste poi ad un’evento sovrannaturale: sulla superficie delle onde appare un palazzo dai contorni sfocati. Non è il primo a osservare quel miraggio; si tratta infatti di un sortilegio della fata Morgana, un essere leggendario che ha lo scopo di sviare i propositi dei nobili cavalieri. Roberto adesso è sicuro: Diamante è Morgana sono la stessa persona. La lotta di Roberto contro i criminali del Regno si trasforma così in una caccia alle streghe piena di colpi bassi e di colpi di scena. Ma quando Roberto subisce il giudizio dei vendicatori che lui stesso ha comandato, allora comprende che nulla è più scontato e che forse bene e male hanno bisogno di essere rivalutati.    Un romanzo che ripercorre la vicenda dei Beati Paoli e la nascita del sentimento mafioso. Un romanzo all’apparenza intriso di elementi fantastici, ma in realtà intrinsecamente storico, a dimostrazione che la percezione della storia non può prescindere dalla suggestione di chi l’ha vissuta.

  • Le tessere del Paradiso: Regnum

    3

    Le tessere del Paradiso: Regnum
    Le tessere del Paradiso: Regnum

    Il Regnum è un enorme mosaico variopinto in cui gente di culture, lingue e religioni diverse convive l’una accanto all’altra. È stato il potere forte e accentrato dei sovrani normanni a rendere possibile tale creatura unica al mondo, prospera e potente. Pende tuttavia sul Regno una pericolosa legge di natura: ciò che è bello è spesso anche fragile... ciò che riesce è spesso anche precario! Siamo intorno alla metà del XII secolo e sul trono di Sicilia siede Guglielmo, detto “il Malo”. Questi preferisce l’ozio e il vizio all’esercizio di governo. Emergono perciò uomini senza scrupoli intenzionati ad accrescere il proprio prestigio. Majone, Ammiraglio del Regno, punta subdolamente al trono, mentre Matteo Bonello, giovane e valoroso barone, intende sovvertire il sistema con la forza. Le tensioni sfociano in una vera e propria guerra tra razze, che mette contro i saraceni, rappresentati dai potenti eunuchi di corte, e i lombardi, interessati al potere degli eunuchi e capeggiati dalla nobiltà dissidente. Intanto approfittano di questa debolezza le potenze confinanti, il papa così come i musulmani d’Africa, pronti a colpire al cuore il regno più avanzato d’Europa.  In questo contesto si muovono sei protagonisti, ognuno facente parte di una delle razze che compongono l’enorme mosaico del Regno. Alessio, maestro d’arte bizantino, dal carattere remissivo e alla ricerca dell’amata figlia; Amjad, potente eunuco saraceno, votato segretamente alla causa dell’Islam; Vittore, figlio del popolo di Palermo, innamorato di una donna musulmana; Manfredo, nobile lombardo ambizioso e vendicativo; Chana, vedova di un prestadenari ebreo, alla ricerca di giustizia per l’assassinio del marito; e Roberto di Rossavilla, ago della bilancia delle controversie del Regno. In particolare quest’ultimo viene messo di fronte ad una complicata scelta: sposare la bella Rocca, figlia del lombardo Eraldo, oppure accettare l’offerta del Re, ripudiando la promessa sposa ed infrangendo gli accordi col nobile dissidente. Roberto potrebbe lasciar decidere il cuore, ma c’è un problema: non ama Rocca! Si sviluppa così una storia piena di colpi di scena, in cui le vicende dei singoli influenzeranno il destino di tutti. Sarà qualcuno dei sei protagonisti a salvare il Regnum dall’odio e dall’intolleranza, o forse finalmente il Re si renderà conto che il futuro del suo trono passa dalle sue mai compiute scelte?  Nel frattempo, in una delle sale del Palazzo Reale, tessera dopo tessera, un abile mosaicista sta per portare a termine una delle opere più emblematiche del periodo normanno. Su quelle mura è raffigurato il Paradiso, meta che accomuna tutti gli uomini di ogni razza e cultura, e immagine stessa del Regnum. Un romanzo storico di ambientazione medievale moderno come pochi. Capace di affrontare in chiave diacronica argomenti attuali come l’integralismo islamico, il suprematismo razziale e la tutela dei diritti individuali; a dimostrazione che nella storia umana non si inventa mai nulla di nuovo.

  • La dama eloquente - Vita e destino di Federico II: Regnum

    5

    La dama eloquente - Vita e destino di Federico II: Regnum
    La dama eloquente - Vita e destino di Federico II: Regnum

    Nell’aprile del 1249 un uomo si trova prigioniero nella torre del castello di San Miniato, presso Pisa. Non si tratta di un condannato qualunque, ma di Pier della Vigna, l’uomo più vicino a Federico II. L’illustre arresto ha generato lo sgomento di molti, ma nessuno è in grado di dire perché l’Imperatore si sia scagliato contro colui che era ritenuto il suo suddito più fedele. I sostenitori del potere papale, nemici di Federico, intendono strumentalizzare l’episodio per tacciare l’Imperatore di spietatezza. Ed è proprio uno di questi, un giovane francescano, ad incontrare Pier della Vigna per raccogliere le sue confessioni. Inizia così un racconto lungo venticinque anni... un quarto di secolo in cui la scena europea è dominata da un unico protagonista: Federico II, Re di Sicilia e Imperatore del Sacro Romano Impero... un sovrano colto e dinamico, protettore delle arti, fautore di riforme e amico di ebrei e musulmani. Un uomo che però ha un sogno: dominare l’intera cristianità avvalendosi di ogni mezzo. Un sogno uguale e contrario affascina tuttavia anche il papa, ed è chiaro che Federico non avrà vita semplice.  Il Regnum, a cento anni dalla sua creazione, si trova così ad un bivio: da un lato vi è la possibilità che i suoi princìpi di tolleranza e di governo si diffondano in tutta Europa sotto l’egida dell’illuminato Imperatore... dall’altro rischia di scomparire, risucchiato nella vorticosa guerra tra guelfi e ghibellini... tra Federico, i comuni della Lega lombarda e il papa.  La narrazione di Pier della Vigna va avanti e il mistero della sua condanna si infittisce sempre di più. Emerge allora la figura di una donna, una poetessa ascesa alla corte di Federico e desiderosa di far parte di quel circolo di rimatori che sarà conosciuto come La Scuola Siciliana. Il suo viso è angelico, ma il suo cuore è ambizioso! Selvaggia dovrà guadagnarsi il posto che le spetta convincendo i poeti di Federico che una donna è perfettamente in grado di scrivere rime d’amore. Tuttavia, di fronte al pregiudizio di quegli uomini, la sua emancipazione sarà un compito arduo! Anche Pier della Vigna è un poeta e presto Selvaggia cattura il suo cuore, mentre al contempo dona a Federico notti d’amore, intendendo garantirsi la sua permanenza a corte. Questo dovrebbe bastarle, ma dal suo scandaloso passato vengono fuori delitti e sogni... immensi e incontenibili, proprio come quelli del suo Imperatore! Il romanzo segue l’intera vicenda di Federico II di Svevia, dalla sua ascesa alla sua morte, non tralasciando di soffermarsi sulle sue passioni: la caccia, la poesia, le donne... metafore della sua stessa natura. Eppure è una narrazione fatta di “se” e di “ma”, a sottolineare come quel periodo particolare della storia d’Italia costituì davvero un bivio: da un lato l’Impero, dall’altro il papato. Un’epoca fatta di battaglie, di intrighi, di scontri ideologici, di sporca propaganda e soprattutto di scelte... ovvero di ciò che più di tutto plasma il destino di un uomo, così come di un re e della sua gente.  

  • Il sale della terra - Atto I: Regnum

    6

    Il sale della terra - Atto I: Regnum
    Il sale della terra - Atto I: Regnum

    “Un atto di pietà può pesare più di uno sgarbo…”    Per Julien de Rougeville, cavaliere al seguito di Carlo d’Angiò, questa verità è un fardello troppo grave da sopportare, soprattutto perché a risparmiargli la vita è stato il principale dei suoi nemici, quel Manfredi di Svevia, re di Sicilia ucciso in battaglia, che il suo signore ha spodestato. I turbamenti di Julien potrebbero guidarlo verso la verità che si cela dietro quel gesto, tuttavia è accecato da un obiettivo ben più concreto: restituire al suo casato la dignità che gli spetta, ripulendolo dalla presenza degli altri figli di suo padre, figli di una donna del popolo. Lui è un nobile, il “sale della terra”, per mandato divino chiamato a portare ordine nel mondo!    La crociata di Julien contro la sua casa si mischia con quella che Carlo d’Angiò, nuovo re di Sicilia, porta avanti contro una parte dei suoi stessi sudditi. In questo vortice finisce Benedetta, adolescente costretta a soddisfare i capricci di Drouet, bruto avventuriero francese che non conosce pietà. Benedetta ama Andrea, l’ultimo rimasto dei fratellastri di Julien, e conta su di lui per sbarazzarsi di Drouet. Il peso di una colpa inconfessabile grava nondimeno sulle spalle del nobile diseredato, incatenandolo ad una condizione di noncuranza delle proprie responsabilità. Benedetta però non ha tempo da perdere, deve sbarazzarsi di Drouet prima che questi la trovi, ed è disposta a tutto pur di raggiungere il suo scopo.   Qualcosa di terribile sta tuttavia per travolgere tutti. Siamo il 30 marzo del 1282, giorno di Pasquetta, e su uno spiazzo antistante una chiesetta della periferia di Palermo sta per scoppiare una delle rivoluzioni più gloriose e al contempo barbare del Medioevo: il Vespro. I siciliani sono pronti a gridare vendetta contro i dominatori angioini… mentre in quello stesso luogo e in quello stesso giorno Benedetta è pronta a ristabilire il proprio onore facendo scorrere il sangue di Drouet. Di fronte a quella tempesta Andrea dovrà fare i conti con la sua vergogna, mentre Julien si troverà alle prese con la verità che si nasconde dietro quel gesto che l’aveva sconvolto sedici anni prima. Leitmotiv dell’intero racconto è l’ambizione… quella di Julien e quella di Carlo d’Angiò. “Quale prezzo è infatti disposto a pagare un uomo per vedere realizzate le sue ambizioni? Quello che è disposto a corrispondere Carlo d’Angiò è immenso.” L’ambizione e le sue conseguenze quindi… “perché le ambizioni di un re le pagano gli altri” e Carlo d’Angiò dovrà sperimentare quanto caro può essere il conto presentato da un popolo.

  • Il sale della terra - Atto II: Regnum

    7

    Il sale della terra - Atto II: Regnum
    Il sale della terra - Atto II: Regnum

    Clarenza è una giovane dama che ha vincolato la sua castità alla causa della libertà. Non cercherà le braccia di un uomo finché Messina, la sua città, non sarà libera dall’assedio di Carlo d’Angiò. È disposta a tutto pur di vedere realizzati i suoi propositi, pure ad impugnare le armi al pari di un uomo. Clarenza però non ha fatto i conti col cuore. Si innamora di Giordano, braccio destro del comandante dei messinesi.  Siamo nell’estate del 1282, a pochi mesi dallo scoppio della rivoluzione che ha incendiato l’intera Sicilia, e Pietro d’Aragona, incoronato nuovo re dell’isola, sta per giungere in soccorso dell’assediata Messina. Clarenza avrebbe motivo di ben sperare, tuttavia non ha fatto i conti con la gelosia di Macalda, moglie del comandate ma signora e amante di Giordano. La caratteristica più lampante di Macalda è l’insaziabile lussuria, nondimeno è anche una donna ambiziosa e priva di scrupoli, tanto da riuscire a convincere re Pietro a dare Clarenza in moglie a Rodolfo di Rossavilla, esule siciliano ritornato adesso dall’Aragona, ma soprattutto, fratello di Giordano.  Intanto infuria la guerra tra i siculo-aragonesi e gli angioini. Una guerra combattuta a cavallo dello Stretto e sui mari. Una guerra che durerà venti anni, in cui sovrani e comandanti dovranno lasciare il posto ad altri, ad uomini con altre ambizioni, disposti al sacrificio come al tradimento, disposti al compromesso come a nessun accordo. Allora il proseguimento della guerra diventa una necessità per quanti ne sono rimasti coinvolti, perché la vittoria del nemico significherebbe la fine certa degli sconfitti. Tale è il problema che si ritrovano ad affrontare i nobili di Sicilia, alla ricerca di un re degno quando comprendono che il successore di Pietro intende consegnarli nuovamente agli angioini. Forse esiste ancora un modo affinché “il sale della terra” riottenga il suo sapore, l’importanza che merita nel mondo… Ma il bisogno di sopravvivenza domina anche Rodolfo, alla ricerca dell’onore perduto… e domina Julien, il suo più acerrimo nemico, l’uomo che un tempo gli aveva tolto tutto. Julien tuttavia non è più l’ambizioso cavaliere di molti anni prima… Privato di tutto dalla furia dei siciliani in rivolta, egli si ritrova a pensare alla sua vera identità, avvertendo in sé quel richiamo chiamato “appartenenza”, qualcosa che non ha a che fare con nazionalità, famiglia o religione, ma solo con quelle scelte che hanno origine nel cuore. 

  • I fiori dell'edera nera - Le cronache della peste: Regnum

    8

    I fiori dell'edera nera - Le cronache della peste: Regnum
    I fiori dell'edera nera - Le cronache della peste: Regnum

    “La morte… la morte viaggia sulle nostre navi!” dichiara Chelìn, marinaio, prima di spirare. È l’autunno del 1347 e Donato Mercinaro, mercante genovese, è appena approdato a Messina. Proviene dal Mar Nero, carico di raffinate sete orientali e di pregiate spezie. Donato tuttavia nasconde un terribile segreto: le sue navi sono possedute da un male invisibile, capace di ammazzare la metà dei suoi uomini, di uccidere e di disgustare nella stessa misura. Donato non può ancora sapere che sulle sue navi trasporta il flagello più devastante di tutta la storia d’Europa...  Intanto Dionigi e Liberato, membri più in vista di due famiglie della nobiltà siciliana, stanno suggellando la loro alleanza presenziando al battesimo del loro nipotino, erede del patrimonio di entrambi. Il bambino è il figlio di Roberto e Candida, due giovani che, al contrario dei consuoceri, si detestano. Il cuore di Roberto è infatti inquieto da dieci anni, da quando, ancora ragazzino, si è imbattuto in una fanciulla di cui sconosce il volto e il nome, ma che crede possa essere la donna della sua vita. Il turbamento di Roberto sembra placarsi quando gli presentano Leonora, una giovane vedova che sembra corrispondere esattamente alla descrizione della ragazza incontrata anni prima. Sennonché quelli sono proprio i giorni in cui la flotta di Donato Mercinaro approda a Messina e tutto improvvisamente sembra essere destinato a scomparire… perfino l’esistenza dell’essere umano. Il romanzo ripercorre le tappe della peste dalla sua comparsa in Crimea fino alla sua esplosione definitiva in Occidente, indugiando sulla descrizione dello stupore nei luoghi in cui essa si manifestò per prima, ovvero in quella Messina che era sosta fondamentale di tutti i traffici tra est ed ovest. Offre inoltre lo spaccato di una società europea a metà strada tra crisi e rinnovamento, riguardo alla quale l’ecatombe della peste, nel bene e nel male, diede il suo apporto maggiore.  

  • L'impero dei pidocchi: Regnum

    10

    L'impero dei pidocchi: Regnum
    L'impero dei pidocchi: Regnum

    “Sarebbe bene produrre una canzone di gesta intrisa di misfatti e crudeltà che avesse come protagonisti quegli stessi nobili signori, cavalieri senza macchia e gentil dame che vengono tanto decantati.”  Queste le parole di Refael, ebreo siciliano che della nobiltà ha visto il volto peggiore. E d’altronde Refael una storia di misfatti e crudeltà ad opera di nobili signori la conosce già: è la storia di Roberto Rossavilla e della sua ascesa… la storia di un mondo, quello della prima metà del XV secolo, in cui la consacrazione del baronato come classe dominante del Regno ha pieno adempimento.  Circondato dal terribile scenario di una strage appena compiuta, Refael dà sfogo alle sue considerazioni, intraprendendo una narrazione che non risparmia gli aspetti più scabrosi della società del suo tempo. In particolare si concentra su uno dei fatti più emblematici di quell’epoca, il cosiddetto “caso di Sciacca”, una lunga e sanguinosa faida che per la sua gravità scioccò persino re, papi e imperatori.  Tutto ha inizio quando don Giovanni Perollo chiede a Roberto Rossavilla di uccidere il suo nemico, Artale Luna… e di farlo senza destar sospetto. Tutto ha inizio quando Roberto riesce nell’impresa… Questi sono anche gli anni in cui Alfonso d’Aragona, sovrano guerriero e mecenate, porta a termine la conquista di Napoli, facendo della città partenopea e della sua corte uno dei centri dell’umanesimo italiano. Guerre e arte hanno però un costo notevole, tanto elevato che Alfonso si vede costretto a vendere le sue stesse prerogative ai baroni che possono permettersele.  Nella nobiltà siciliana, nei suoi atteggiamenti e nelle circostanze che la portano ad essere padrona incontrastata, Refael riesce a cogliere l’esistenza di qualcosa che non è ancora in grado di definire con una specifica parola, ma che secoli più avanti sarà conosciuta come “Mafia”.

  • Le stagioni della vendetta: Regnum

    9

    Le stagioni della vendetta: Regnum
    Le stagioni della vendetta: Regnum

    Giustizia, vendetta e redenzione sono la stessa cosa per Raniero. Egli intende portare coloro che hanno insanguinato il Regno innanzi al tribunale divino… egli persegue l’obiettivo di dare riposo all’anima uccisa di suo fratello... egli sa che solo così potrà espiare la sua colpa: aver amato Violante, moglie di suo fratello, sin dal primo momento, sin da prima che questi la sposasse.  Siamo nella seconda metà del XIV secolo. Guerre civili e soprusi di ogni genere caratterizzano il Regno di Sicilia. L’assenza di un forte potere regio determina l’ascesa della nobiltà feudale, vera padrona e profittatrice di questa anarchia. In particolare sono le famiglie dei Chiaramonte, degli Alagona, dei Peralta e dei Ventimiglia a farla da padroni, spartendosi in quattro il Regno, senza curarsi dei diritti della piccola nobiltà, delle città e del demanio in generale. Risucchiati in questo vortice del malaffare finiscono anche i Rossavilla, di cui Raniero fa parte.  “Esistono nondimeno cose che non possono prevedersi; persino chi studia il cielo e stila calendari e oroscopi prova sorpresa per l’apparizione di una cometa! Già, una cometa, una variabile senza alcuna previsione e regola… una variabile è pronta a stravolgere i precari equilibri su cui si regge il governo dei quattro vicari.” Una notte Guglielmo Moncada, escluso dai patti dei quattro, rapisce dal castello degli Alagona la principessa Maria, erede al trono di Sicilia che aspetta il compimento della maggiore età. È pronto ad approfittarne il re d’Aragona, intenzionato a riportare l’isola sotto il proprio dominio… ed è pronto ad approfittarne Raniero, desideroso soltanto di portare a compimento la sua vendetta contro i quattro baroni che hanno usurpato il Regno, distrutto la sua famiglia e strappato dalle sue braccia la bella Violante.

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