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CHIRURGIA FAST in Anestesia loco-regionale
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E-book181 pagine1 ora

CHIRURGIA FAST in Anestesia loco-regionale

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Info su questo ebook

L’atto chirurgico resta ancora di esclusiva competenza del chirurgo, delle sue capacità personali e professionali, anche se gli strumenti sempre piu’ raffinati e sofisticati sembrano dover prendere il sopravvento.
La formazione e la conoscenza rimangono fondamentali per migliorare la qualità delle prestazioni chirurgiche.
I progressi scientifici e farmacologici consentono oggi di trattare patologie, anche complesse, di interesse chirurgico con procedure di tipo quasi ambulatoriale , con soddisfazione dei pazienti e riduzione dei costi di degenza.
LinguaItaliano
Data di uscita5 gen 2015
ISBN9786050342802
CHIRURGIA FAST in Anestesia loco-regionale

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    Anteprima del libro

    CHIRURGIA FAST in Anestesia loco-regionale - Antonio Giacomo Rizzo

    ambulatoriale.

    DAY SERVICE

    Percorso Ambulatoriale Complesso

    Il DAY SERVICE è un modello per attività specialistica ambulatoriale programmabile che comporta l’attivazione di interventi, articolati e interdisciplinari.

    Il DAY SERVICE è una metodica per consentire a chi deve sottoporsi ad accertamenti diversi, per patologie complesse, di eseguire tutto ciò di cui ha bisogno con un numero limitato di accessi, senza bisogno di essere ricoverato né in day hospital né in degenza ordinaria.

    Serve per le necessità di gestione di situazioni cliniche complesse per le quali il ricovero, in regime ordinario e/o in day hospital, risulta inappropriato, ma tali da richiedere, comunque, una presa in carico del paziente da parte del referente individuato, per un inquadramento globale e la definizione della relativa gestione assistenziale in tempi necessariamente brevi.

    La novità: non è più il Cittadino che ricerca nel sistema organizzativo ospedaliero le modalità per le sue esigenze di prestazioni diagnostiche e terapeutiche, adattandosi quindi al sistema, ma, con questo modello organizzativo, sono le Strutture Sanitarie Ospedaliere che identificano percorsi di fornitura di prestazioni, finalizzate alla soluzione non della singola prestazione ma alla conclusione della globalità delle prestazioni necessarie per raggiungere l’obiettivo di risposta al bisogno di salute, in tempi rapidi, razionalizzando l’uso delle risorse nei percorsi, semplificando al Cittadino l’accesso negli stessi percorsi.

    Vuole garantire, quindi, continuità e razionalità di soluzione assistenziale nei percorsi (efficienza) e attenzione alle specificità dei bisogni di salute individuali da recuperare e/o stabilizzare (efficacia).

    I percorsi in regime assistenziale di Day Service sono individuati ed attivati per patologie che rivestono rilevanza quali-quantitativa, in ambito aziendale, la cui gestione assistenziale prevede la messa in rete di competenze specialistiche e l’utilizzo integrato di risorse tecnologiche, diagnostico-strumentali e laboratoristiche.

    Per ogni percorso sono stati definiti:

    1. i criteri clinici per l’ammissione allo specifico regime assistenziale;

    2. il pacchetto di prestazioni ambulatoriali relative alla patologia (codificate come da nomenclatore tariffario);

    3. le modalità organizzative, per la realizzazione dell’attività assistenziale nelle aree di riferimento relative allo specifico percorso;

    4. il responsabile del percorso – Case manager – di riferimento;

    5. i referenti, individuati, dei punti di erogazione delle prestazioni, necessari al Case manager per la fase di pianificazione del percorso.

    Tipologia clinica

    Le caratteristiche di questo modello sono state delineate in funzione di adeguata assistenza e gestione di :

    •  patologie a carattere di cronicità che richiedano frequenti monitoraggi per mantenere equilibri di compenso e stabilità, prevenendo episodi critici/di acuzie della stessa patologia cronica;

    •  di situazioni cliniche, non croniche ma complesse sul piano dell’inquadramento diagnostico, in soggetti con patologie associate invalidanti e/o per i quali sia necessario escludere danni secondari importanti.

    Attivazione

    •  Il MMG richiede la visita specialistica attraverso l’iter delle prestazioni programmabili o, se necessario, attraverso l’iter delle prestazioni urgenti/urgenti differibili.

    •  Lo specialista ospedaliero, all’atto della visita, qualora ne individui la necessità, attiva il Day Service e prende in carico il paziente, definendo un programma diagnostico/terapeutico per la specifica patologia.

    •  Il Day Service comporta la compilazione di una cartella ambulatoriale e si conclude con una lettera di dimissione ( analoga a quella stilata dopo un ricovero ordinario ) in cui lo specialista risponde al quesito formulato dal MMG.

    Durata dell’episodio

    L’episodio di diagnosi e/o cura per la sua peculiarità non può protrarsi, di norma, per più di 3 accessi.

    Nel caso di Day Service diagnostico la durata dell’episodio di norma non è superiore ad 1 mese mentre per quello terapeutico di norma non è superiore a 3 mesi.

    Nei casi in cui un problema clinico richieda una valutazione diagnostica o terapeutica il Day Service può essere ripetuto, nell’arco di 1 anno, con una frequenza di norma non superiore a 3 episodi.

    Partecipazione alla spesa

    Il paziente, qualora non esente, è tenuto al pagamento del ticket e viene pertanto informato di questo obbligo fin dal momento in cui è proposto il Day Service.

    Il calcolo del ticket viene effettuato a conclusione dell’episodio di Day Service, sommando la tariffa delle prestazioni per ciascuna branca specialistica, secondo le indicazioni normative in vigore per l’attività specialistica ambulatoriale

    Il sistema in sintesi

    Day Service

    •  percorso preferenziale che in pochi accessi esaurisce tutte le indagini diagnostiche/terapie

    •  lo specialista deve compilare una cartella ambulatoriale

    •  Aneurisma dell’aorta addominale (valutazione per intervento) Diagnostico

    •  Stenosi carotidea (valutazione per intervento) Diagnostico

    •  Obesità grave (valutazione per intervento) Diagnostico

    •  Patologia neoplastica apparato digerente, respiratorio - Mammella - Tiroide (valutazione per intervento) Diagnostico

    •  Melanoma Diagnostico e follow-up

    •  Tumori cutanei maligni Diagnostico e follow-up

    •  Patologia oncologica mammaria e tratto gastroenterico (stadiazione post-chirurgica) Diagnostico e follow-up

    •  Patologia neoplastica-broncopolmonare cronica Diagnostico e follow up

    •  Patologia neoplastica Diagnostico e follow up

    CARTELLA CLINICA

    Il DSA comporta la predisposizione di una documentazione specifica; essa raccoglie informazioni di tipo anagrafico, unitamente a tutta la documentazione relativa agli accertamenti diagnostici effettuati in quell’episodio di DSA e/o richiesti dal medico responsabile ad altri servizi diagnostici e si conclude tramite un referto riepilogativo.

    I servizi di diagnosi e cura sono tenuti, quindi, a inviare al DSA i referti relativi alle prestazioni richieste.

    Occorre, pertanto, prevedere un apposito percorso organizzativo per la documentazione sanitaria, relativa alle prestazioni eseguite, per consentire, a conclusione dell’episodio di DSA:

    -  la predisposizione del referto finale per il medico curante;

    -  il calcolo del ticket, se dovuto;

    -  la consegna al paziente dei referti, in originale.

    La scheda ambulatoriale deve essere, in sintesi, funzionale a descrivere il problema clinico, le attività svolte in quell’episodio e l’esito finale.

    SELEZIONE DEI PAZIENTI

    Per la selezione pre-operatoria dei pazienti, è bene utilizzare la classificazione dell’American Society of Anesthesiologists (ASA - Physical Status Classification System), che consente di definire le categorie dei pazienti in funzione della presenza o meno di alterazioni organiche o funzionali.

    Il fattore maggiormente limitante è rappresentato dalla condizione fisica del paziente rilevata e definita dalla classificazione ASA.

    I pazienti ASA 1 e ASA 2 sono possibili candidati alle prestazioni di chirurgia ambulatoriale.

    L’anestesista definisce la classe ASA di appartenenza e rileva ulteriori condizioni utili per la valutazione preoperatoria, oltre agli elementi presi in considerazione nella classificazione ASA (ad esempio la morfologia del comparto facciale, tale da compromettere, in caso di complicanza, la potenziale assistenza respiratoria del paziente).

    REQUISITI STRUTTURALI

    La dotazione minima degli ambienti ambulatoriali è la seguente:

    -  spazio attesa, accettazione, attività amministrative

    -  servizi igienici distinti per utenti e personale, di cui almeno uno accessibile alle persone disabili;

    -  locale visita;

    -  locale spogliatoio per i pazienti;

    -  locale filtro e preparazione pazienti;

    -  spazio spogliatoio per il personale separato dal locale chirurgico;

    -  locale per la preparazione del personale sanitario all’atto chirurgico, comunicante con il locale chirurgico;

    -  locale chirurgico, non inferiore a 20 mq, con le seguenti caratteristiche:

    -  pareti costituite da materiale ignifugo, resistenti, non scanalate, lisce, con raccordo arrotondato al pavimento;

    -  pavimento antistatico, resistente, levigato e antisdrucciolo; spazio osservazione post intervento, attiguo al locale chirurgico;

    -  deposito materiali sterili e strumentario chirurgico;

    -  locale per il lavaggio, disinfezione e la sterilizzazione dello strumentario

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