Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Alimentazione che cura. Cinese e Vegana.
Alimentazione che cura. Cinese e Vegana.
Alimentazione che cura. Cinese e Vegana.
E-book211 pagine2 ore

Alimentazione che cura. Cinese e Vegana.

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

"Alimentazione che cura. Cinese e Vegana." è un vademecum di terapia alimentare basato sulla dietetica cinese, disciplina codificata, con più di 2000 anni di vita, e quello che sta diventando un modo molto attuale, e anche scientificamente provato, di intervenire sulle proprie patologie, usando la dieta appunto, preferibilmente vegana, e poi il resto che la natura ci offre, e quindi gli integratori, i prodotti erboristici, e spostandosi anche nel settore medico ciò che è stato studiato da anni e si avvicina all’uomo totale, l’omeopatia.
LinguaItaliano
Data di uscita3 apr 2016
ISBN9788898643639
Alimentazione che cura. Cinese e Vegana.

Correlato a Alimentazione che cura. Cinese e Vegana.

Ebook correlati

Medicina per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Alimentazione che cura. Cinese e Vegana.

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Alimentazione che cura. Cinese e Vegana. - Laura Moroni

    LAURA MORONI

    ALIMENTAZIONE CHE CURA

    CINESE E VEGANA

    COLLANA AVORIO - SAGGISTICA

    SALUTE

    © 2016 TraccePerLaMeta Edizioni

    ISBN 978-88-98643-63-9

    Associazione Culturale TraccePerLaMeta

    www.tracceperlameta.org

    info@tracceperlameta.org

    Collana Avorio - Saggistica | Salute

    I Edizione digitale marzo 2016

    Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633.

    Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata dall’Editore.

    Alla mia famiglia, a Elena e Cristina

    INTRODUZIONE

    Pur non essendo un’esperta di cucina vegana, ma un’ammiratrice, tenterò di creare un ponte tra le due diete, cinese e vegana, per poi estrapolarne una terapia. Il libro sarà un vademecum di terapia alimentare basato sulla dietetica cinese, disciplina codificata, con più di 2000 anni di vita, e quello che secondo me sta diventando un modo molto attuale, e anche scientificamente provato, di intervenire sulle proprie patologie, usando la dieta appunto, preferibilmente vegana, e poi il resto che la natura ci offre, e quindi gli integratori, i prodotti erboristici, e spostandosi anche nel settore medico ciò che è stato studiato da anni e si avvicina all’uomo totale, l’omeopatia.

    LAURA MORONI, vive e esercita a Milano, dove si è laureata nel 1991 all’Università Statale in Medicina e Chirurgia, poi diplomata alla Scuola di Omotossicologia di Milano nel 1993 con tesi: Alimentazione e Omotossicologia. Successivamente si è diplomata alla scuola di Agopuntura Sowen di Milano nel 1998 con tesi in Dietetica Cinese, e qui vi pratica e insegna fino al 2003. Inserita nell’elenco nazionale dei medici agopuntori FISA, esercita come medico esperto in Medicine Complementari.

    Alimentazione che cura VEGAN

    Pur non essendo un’esperta di cucina Vegana, ma un’ammiratrice, tenterò di creare un ponte tra le due diete, per poi estrapolarne una terapia.

    Per quello che ho letto, il VEGANESIMO si fonda appunto su uno spirito di compassione per gli animali ed è perciò che questi non vengono introdotti nella dieta... mi ricorda un po’ quello che succede anche nella cucina Ayurvedica dove alcuni animali sono addirittura considerati sacri. Incomincerei con alcune definizioni, che non fanno mai male, visto che tutti i giorni sentiamo bene o male queste parole (vegetariano e vegano) e vediamo dunque cosa sono.

    I vegetariani chiamati un tempo ovo-latteo-vegetariani per evidenziare il tipo di alimenti assunti, sono coloro che seguono una dieta in cui non vi siano parti del corpo di un animale, ma che può comprendere prodotti di origine animale come miele, latte e uova e dei loro derivati, come formaggi o prodotti che li contengono, esempio le torte.

    I vegani, chiamati anche vegetariani stretti o vegetaliani, sono coloro che non mangiano nulla che abbia un’origine animale, quindi non mangiano né carne né pesce, ma neanche latte, prodotti caseari o uova.

    La motivazione di ciò è determinata dalla possibile sofferenza che la privazione (latte) o produzione (uova) ha determinato nell’animale.

    Nel novembre del 1944 a Londra una piccola comunità di persone costituì la Vegan Society.

    Gli obiettivi di questa società:

    - sostenere che il cibo dell’uomo deve derivare da frutti, semi oleosi, verdura, cereali e prodotti integri non animali, che deve escludere carne, pesce, uova, miele, latte animale, burro e formaggio;

    - incoraggiare la produzione e l’uso di merci che non derivino da animali.

    Per cui il rispetto di ciò porta a ricercare fonti proteiche alternative come legumi o altro, ma stiamo parlando di una sorta di approccio religioso, permettetemi il termine, che non va molto lontano dall’ETICITÀ. Quest’ultima arriva poi a comprendere tutto ciò che ci circonda ed ecco il rispetto per l’ambiente, l’ecologia, il sostenibile e tutto ciò che sta dando un senso a questo nostro millennio. Il tutto è diverso da un’altra parte di Oriente che conosco che invece ha come tutte le culture di base contadina un piatto principale con carboidrati. Inoltre i cinesi considerano anche i legumi dei carboidrati, ma poi essendo una cucina erboristica come dico io, nel caso servisse un’ala di pollo la usano, eccome se la usano. Oltretutto c’è anche la tradizione curativa culinaria della Cina per cui per ora porterei le differenze su questo. Il Veganesimo che arriverà a impostare una dieta come cura, per ora nasce come filosofia e quindi come scelta MENTALE di vita, cioè scelta di ciò che introduco per alimentarmi.

    Cosa mangiano i Vegani

    Non si ha bisogno di cibi particolarmente elaborati né di surrogati della carne, delle uova e dei formaggi che servono solo a variare i menù.

    I cibi necessari sono quelli di stagione, non trattati chimicamente, possibilmente non raffinati o confezionati, meglio poi a chilometro zero.

    Indispensabili i cereali, sia in chicchi che lavorati, come pasta, legumi, verdure di stagione, frutta fresca e secca; da aggiungere poi semi, alghe, germogli, ovvero alimenti già ricchi da soli di nutrienti.

    Nel periodo di transizione dalla vecchia alimentazione a quella nuova, siccome le vecchie abitudini son dure da togliere, possono aiutarci cibi che ricordano quelli che stiamo eliminando, e, quindi, vanno bene tutti i surrogati di latticini e latte, e di carne fatti solo di prodotti vegetali.

    A differenza degli animali che in natura sanno prendersi cura di se stessi scegliendo sempre a favore del loro benessere, la specie umana spesso va contro il proprio interesse adottando comportamenti dannosi per la propria salute. Qui diversamente dalla maggior parte delle persone i vegani solitamente sono più attenti alle scelte quotidiane allo scopo di prevenire malattie e di contenere i danni ambientali.

    Perché la scelta vegana allora? Perché rappresenta una scelta coerente con la capacità empatica, con la modalità adulta di essere, perché è una scelta antispecista che riafferma la inviolabilità della vita e dei diritti di tutti gli esseri che popolano questo pianeta...

    Effetti della dieta vegana sulle malattie croniche

    C’è un messaggio forte e significativo che arriva da molti anni di solide ricerche scientifiche su quasi tutte le maggiori malattie croniche che affliggono la popolazione. Le diete ricche di cibi animali e di alimenti raffinati (ricche in grassi saturi grassi trans e colesterolo e prive di fibre) aumentano il rischio di malattie croniche, una dieta invece basata su vegetali, ricca di fibre e di fitonutrienti diminuisce il rischio di tali malattie.

    Sta emergendo che tale dieta risulta utile nella prevenzione e/o nel trattamento di cardiopatie, ipertensione, infarto, cancro, obesità, diabete, calcoli biliari, artrite, malattie renali, disordini gastro-intestinali e asma. Al contrario, invece, se non ben equilibrata può predisporre alla osteoporosi.

    Detto ciò torniamo al nostro libro, come dicevo sarà un vademecum di terapia alimentare basato sulla dietetica cinese, disciplina codificata con più di 2.000 anni di vita. Secondo me, sta diventando un modo molto attuale, e anche scientificamente provato, per intervenire sulle proprie patologie, usando la dieta appunto e il resto che la natura ci offre, quindi gli integratori, i prodotti erboristici, spostandosi anche nel settore medico, ciò che è stato studiato da anni e si avvicina all’uomo totale: l’omeopatia, che cura il simile con il simile, e quindi lo fa REAGIRE usando ciò che c’è di più profondo in lui.

    La conoscenza di sé deriva dall’esperienza mi dicono, e quando i miei pazienti mi chiedono come possono trovare la loro dieta, la cosa che di solito rispondo è di mangiare ascoltando le reazioni del proprio corpo. All’inizio, magari, si toglieranno alcuni alimenti che poi reintrodurremo, ma quante volte ho sentito: Mi sono tolta già il caffè, perché mi sono accorta che mi provocava dissenteria..., oppure: Ho tolto i pomodori, perché i miei mal di testa, dopo averli mangiati, erano più forti...

    Quindi questo è l’inizio del percorso e le terapie man mano consigliate nel manuale derivano dalla mia esperienza, ma poi potranno essere sostituiti anche i prodotti erboristici e/o omeopatici secondo la nostra reazione verso di loro. Anche in questo caso vi porto un esempio, lo troverete nella parte appunto che sarà trattata con dieta + terapia, diciamo naturale. Molto spesso per potenziare le difese immunitarie del corpo consiglio di usare dei fermenti

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1