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Il bosco profumato
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Il bosco profumato
E-book81 pagine52 minuti

Il bosco profumato

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Info su questo ebook

Questa è una favola profumata, ma attenzione: soltanto i nasi sensibili riusciranno a percepire tutti gli aromi che queste pagine sprigionano. E' proprio grazie agli odori infatti, che Lori e i suoi amici entreranno in un mondo magico e fantastico dove realtà e fantasia si mescolano continuamente e dove vivranno una grande avventura che li cambierà per sempre.
LinguaItaliano
Data di uscita16 apr 2015
ISBN9786050372625
Il bosco profumato

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    Anteprima del libro

    Il bosco profumato - Chiara Lori

    Bridges

    Una favola

    Questa favola parla di bambini, quelli di oggi e quelli che siamo stati tutti un po' di tempo fa. Parla però anche di odori: alcuni buoni e altri cattivi, odori che raccontano oppure che ricordano, che aiutano a sopravvivere, o che salvano la vita, profumi che danno gioia o che provocano malinconia.

    Gli odori fanno parte di noi, dal momento in cui siamo nella pancia della mamma e che viviamo del suo profumo, a tutti gli attimi dei nostri giorni. Ci accompagnano sempre senza che ce ne rendiamo conto. Poi ci sono nasi sensibili ed altri un po' meno, altri ancora intorpiditi, che hanno bisogno di essere risvegliati...

    Tutto cominciò con Lori, un bambino di cinque anni dai capelli d'oro. A chi non lo conosceva bene, pareva un bambino tranquillo, un po’ riservato e timido. In realtà, dentro di lui si muovevano emozioni contrastanti sempre in lotta fra di loro, come un mare in burrasca. Alcune volte era allegro e con l’entusiasmo di un torrentello di montagna, altre era calmo e con mille idee che gli frullavano nella testa, oppure invece era tragico a tal punto che sembrava non ci potesse essere soluzione. Come tutti i bambini, in cui sono le emozioni e non la razionalità a prendere il sopravvento, Lori viveva di slanci e spontaneità, i suoi occhi vispi ed il suo sorriso malizioso rispecchiavano lo stato d’animo del momento.

    Viveva in città, in un appartamento al secondo piano di un palazzo, con i suoi genitori ed il fratellino più piccolo. Il quartiere dove abitava, si trovava in periferia, in una zona piuttosto tranquilla, con tanti giardini e poco rumore.

    Frequentava l'ultimo anno di asilo e aveva un bel gruppetto di amici con cui passava intere giornate a giocare.

    All'asilo venivano svolte moltissime attività che, nel corso del tempo, avevano portato i bambini a fare esperienze sia di gioco che di crescita, educazione e scoperta. Lori, in quest'ambiente, si trovava benissimo, era un po' come la sua seconda casa. Conosceva le maestre dall'età di due anni, era cresciuto insieme ai suoi compagni, ogni angolo dell'asilo per lui non aveva segreti e tutto questo gli creava quella sicurezza che per un bambino è fondamentale.

    Era maggio, le giornate erano tiepide e soleggiate, la natura si risvegliava in tutta la sua bellezza ed anche il desiderio di uscire di casa dopo il lungo inverno.

    Per coronare questi anni insieme, prima di lasciarsi e cominciare le scuole elementari, le maestre organizzarono una gita di due giorni in montagna. Per i bambini si trattava di un evento importante, passare un'intera notte a dormire fuori casa senza genitori. Lori, come molti altri del resto, ne era al tempo stesso affascinato ed intimorito: da una parte c'era il desiderio di essere grande ed indipendente, dall'altra però il distacco, anche se breve, da babbo e mamma provocava una certa ansia.

    I preparativi cominciarono molti giorni prima: c'era da organizzare la valigia e lo zainetto. I genitori, forse più in tensione dei bambini stessi, erano alle prese con una lista di cose da portare. In particolare, le mamme passarono giorni interi a parlare di possibili pericoli, nonostante le rassicurazioni delle maestre, ormai abituate a questo genere di esperienze.

    Poi le raccomandazioni:

    Stai attento, non ti allontanare mai da solo!

    Stai ad ascoltare le maestre!

    Mi raccomando fai il bravo, ricordati di non perdere niente!

    Copriti se fa freddo! Guarda, ti ho messo un golfino in più!

    Lavati i denti!

    E così via …

    La gita

    Il gran giorno finalmente arrivò. I bimbi salirono sul pulmino bianco che li avrebbe portati alla casa in montagna. All’uscita dell’asilo c’erano tutti: babbi, mamme, qualche nonno, facevano gli ultimi saluti e qualche foto che documentava la partenza.

    Bambini tranquilli e genitori ansiosi.

    Il pulmino partì all’istante, non appena si furono seduti, forse anche per lasciarsi alle spalle un po’ di tensione e cominciare veramente questa piccola avventura.

    Il viaggio fu un po’ lungo, le curve numerose e qualcuno aveva un po’ di mal di macchina, ma finalmente giunsero a destinazione. Si trattava di un agriturismo nel bosco, affiancato da un torrentello, vicino ad un piccolo centro abitato. Al piano terra si trovava un piccolo ingresso e, di fianco, la cucina. Salite delle scalette, si accedeva alle camere, dove i bambini si precipitarono per scegliersi i letti. Sistemarono le loro cose

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