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Un'estate tra i numeri
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E-book75 pagine53 minuti

Un'estate tra i numeri

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Info su questo ebook

Quali sono le conoscenze matematiche di base che la scuola dell’obbligo è tenuta a fornire per favorire la crescita di un buon cittadino? Il ruolo e la rilevanza della probabilità nell’educazione civica del cittadino devono diventare un obiettivo di primaria importanza. In quest’ottica, il libro narra di un insegnante che sposa questo pensiero e accompagna la propria classe attraverso la cultura probabilistica che orienterà una bambina a navigare in mezzo ad una tempesta di emozioni, in un’estate indimenticabile.
LinguaItaliano
Data di uscita19 dic 2019
ISBN9788835348306
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    Anteprima del libro

    Un'estate tra i numeri - Gianluca Cuozzo

    PROLOGO

    LA LETTERA

    12 luglio 2019, ore 14:00.

    «E’ finita la scuolaaa! E’ finita la scuolaaa! E’ finita la scuolaaa!»

    Urlavano i ragazzi della 1C dell’Istituto Comprensivo come in un clima da stadio mentre scendevano le scale della scuola media: finalmente era finita la scuola!

    Leonarda, in un primo momento, trascinata dalla gioia si era unita al coro, ma la sua curiosità per la lettera consegnata dal professore appena prima del suono tanto atteso della campanella, aveva avuto il sopravvento su tutto.

    Mentre i compagni come da usanza non vedevano l’ora di prendersi a gavettoni nel cortile della scuola, Leonarda scendeva piano le scale facendo ogni tanto una pausa.

    Lesse le prime righe tutte d’un fiato e la sua mente esplose!

    «Ehi ragazzi, ma avete letto? Ehi ferma non farlo! Aspettate leggete, non sono compiti!» gridò appena prima che una compagna potesse bagnarla con una secchiata d’acqua. La ragazza e i compagni si fermarono e incuriositi formarono un gruppo attorno a Leonarda che, ad alta voce, iniziò a leggere:

    Cari ragazzi,

    le vacanze sono arrivate…anche per voi, ho pensato quindi di suggerirvi qualche attività:

    Talvolta quando uscite da soli o in compagnia portatevi un quaderno e una matita. Visitate il vostro paese come se foste turisti, fermatevi ad osservare gli scorci più belli e suggestivi e disegnateli. Annotate le vostre sensazioni a fine pagina. Osservando la fontanella della piazza della Chiesa, potete per esempio chiedervi: ma da dove arriva tutta quest’acqua? E dove andrà a finire? Immaginate quante e quali persone si sono dissetate nei secoli prima di voi...magari anche i Cavalieri di Malta di ritorno da qualche esercitazione oppure una truppa di soldati tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. La fontanella c’era prima di voi e di loro e ci sarà anche dopo…;

    Quando siete soli nella vostra cameretta pensate qualche volta anche a chi volete essere da grandi e a come inseguire il vostro sogno…;

    Qualche volta andate a trovare i vostri nonni e i vostri amici…ma mi raccomando portate sempre un regalo con voi: un bel sorriso da donare quando vi aprono la porta;

    Salutate e fermatevi a parlare con tutti, preoccupatevi della loro salute chiedendo semplicemente… come sta? Come stanno suo marito e i suoi figli? Una semplice attenzione che può essere molto importante per loro e per voi…;

    Se vi capita, in qualche dopopranzo soleggiato uscite e portatevi un libro da leggere, trovate il posto migliore, leggete due o tre pagine…e preparatevi a scoprire sensazioni mai provate prima;

    Se qualche volta vi capitasse di pensare: mi sento strano senza dover fare neanche un compito…, oppure: quando mai un prof. che non da’ compiti per le vacanze…, allora puoi prendere il tuo quaderno, verificare se hai tutte le lezioni e recuperarle se ti mancano; puoi riscrivere una pagina confusa o riparare il quaderno o il libro con un pezzo di scotch.

    Prendersi cura delle proprie cose significa prendersi cura di se stessi.

    Infine, state con i vostri nonni, vostri genitori e vostri fratelli, sono la vostra famiglia, godetevela finché potete…perché nessuno mai vi restituirà il tempo perso.

    Il vostro Prof.

    I ragazzi restarono senza parole.

    Era tutto vero: quel prof. che piaceva a tutti, alunni, genitori, colleghi, collaboratori e preside era davvero fuori dal comune.

    «Ma come è possibile un prof. che non da’ compiti per le vacanze?», si era chiesto qualche compagno. Eppure era tutto vero, tanto vero che ne avevano addirittura la prova scritta tra le mani da mostrare ai genitori!

    «In fondo ci ha sempre sorpreso a lezione, questo non è che la prova del suo insegnamento ad effetto, fuori dagli schemi», aggiunse Lea, come la chiamavano affettuosamente i compagni.

    «Speriamo che resti anche l’anno prossimo, lui ci tiene veramente a noi», aggiunse Marco.

    «Si, speriamo!» risposero in coro, mentre il gruppetto incominciò a dividersi prima di rincasare.

    PARTE PRIMA

    L'INCONTRO

    12 luglio 2019, ore 14:00.

    Faceva molto caldo, nonostante San Lussorio si trovi a quasi 600 m.s.l.m..

    Al centro del paese era incastonato un bel giardino pubblico dove una decina di alberi secolari mitigavano il caldo implacabile.

    Lea, come suggeriva il punto 5 della lettera del prof., si era trovata un angolino grazioso nel giardino. Lì si sentiva a proprio agio e riusciva sempre a passare qualche ora spensierata immersa nei suoi pensieri a cullare le sue speranze.

    Alcune volte portava dei libri presi in biblioteca, altre invece si sedeva sulla grande panca di basalto e rimaneva ad osservare gli abitanti del giardino: picchi, cardellini, ragni e formiche che poi disegnava in un notes,

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