Pensieri a nastro, con il cuore in favela

Di Francesco Lomonaco

Pensieri con un po' di smalto, quasi degli haiku, quasi delle poesie. Miniature di mondi, ognuno con strade e ponti verso il lettore, il quale è portato ad esplorarne i sensi, spesso fluttuanti tra il ritmo della punteggiatura e degli accenti.

I pensieri, dapprima prodotti durante un progetto di scrittura breve apparso su Twitter tra l'estate del 2009 e l'inizio del 2012, sono stati riordinati dall'autore seguendo un criterio di affinità meta-narrativa. Essi non superano mai il limite massimo di 140 caratteri.

• Lingua: Italiano
• Editore: Francesco Lomonaco
• Data di uscita: 23 apr 2013
• ISBN: 9788867558643

Anteprima del libro

Siamo vivi in miliardi.

Aria in, aria out, all together!

Solletico della terra, batteri di galassia.

Universi bipedi e pensanti.

*

Tamburi, a miliardi, alle orecchie del tempo.

Taiko di tuoni cardiaci,

d'uomini e donne,

in corse di fiumi di battito

e attesa.

*

Autodidatti del fare e del sentire,

del sorriso e di un dolore.

Maestri del vivere,

senza laurea o diploma.

*

Discendenti di guerrieri e contadine, osti e marinai.

Esperti di marketing, informatici e broker,

nel tempo del traffico di un bus di città.

*

Mestieranti del grande cielo.

Lustrastelle e accendisole,

spinginuvole e imbiancaluna.

Pensatori e pazzi,

diversamente liberi.

*

Tutti agenti inconsapevoli del cambiamento reciproco.

Orditori di trame inesplicabili,

fatte di grovigli di attimi.

*

Dei inconsapevoli,

sbandati piloti d'universi pensanti,

creati e creatori.

E soprattutto increduli.

*

Microcosmi di universi in espansione.

Gocce di pioggia con dentro gli oceani.

*

Tutti in sella alla fragile timeline di una storia,

tra passati smarriti e backup inservibili.

Versati nella piena di assoli irripetibili.

*

Noi, uomini e donne del futuro di filosofi greci,

scie luminose del traffico cittadino,

ancora a chiederci cosa sia la felicità.

*

Interferiamoci.

*

Qui radio noi.

A battere sui tasti della presenza,

dal bozzolo digitale di una solitudine.

Soli immobili, al balcone pixellato dell'oggi.

*

Giunchi di antenne,

stormiti da venti elettromagnetici di esistenze moderne,

ancora infedeli ad ogni equazione maxwelliana.

*

Fratelli di malsana resistenza a torpori farmacologici,

piccoli atomi lirici battuti da tempeste magnetiche

e distanze siderali.

*

Turisti del vivere,

apprendisti on the road.

Con baracchino.

Che tutto ciò che scopriamo

si sappia pure come trasmetterlo.

*

E fin qui mi arriva la tua ombra e ti indovino.

Fino a perdermi nella possibilità che nulla esiste,

il nostro tutto a parte.

*

Ombre notturne. Io.