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Educare con le fiabe: Come sviluppare l’intelligenza emotiva dei bambini
Educare con le fiabe: Come sviluppare l’intelligenza emotiva dei bambini
Educare con le fiabe: Come sviluppare l’intelligenza emotiva dei bambini
E-book105 pagine1 ora

Educare con le fiabe: Come sviluppare l’intelligenza emotiva dei bambini

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Info su questo ebook

Le fiabe, lo strumento perfetto per crescere La fiaba è il regno dell’immaginazione. Eppure la sua principale ricchezza, il linguaggio della fantasia, oggi non riceve l’attenzione che meriterebbe. Il volume di Gino Aldi ci accompagna nella scoperta della fiaba come linguaggio espressivo ideale per far crescere i nostri bambini e aiutarli a raccontarci il loro mondo interiore. In queste pagine genitori e insegnanti potranno imparare come educare alle emozioni utilizzando il canale comunicativo dei bambini: l’immaginazione. L'AUTORE: Gino Aldi, Medico-Chirurgo, si laurea presso l’Università degli studi di Napoli Federico II nel 1990. Si specializza in psicoterapia presso la SIPI (Società Italiana di Psicoterapia Integrata). Dal 1991 svolge l’attività di psicoterapeuta dell’individuo, della coppia e della famiglia. Ha fondato Zetesis, una cooperativa sociale che promuove la ricerca e interventi in ambito educativo e di prevenzione del disagio psicologico. Da dieci anni svolge attività di formazione per insegnanti e genitori.
LinguaItaliano
Data di uscita8 apr 2014
ISBN9788867730162
Educare con le fiabe: Come sviluppare l’intelligenza emotiva dei bambini

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    Anteprima del libro

    Educare con le fiabe - Gino Aldi

    Chesterton

    Introduzione

    Il libro che vi accingete a leggere riassume un’esperienza di studio e di lavoro con bambini di età prescolare e di scuola primaria, e prende spunto anche da una sperimentazione svolta con adulti sull’uso dei linguaggi fantastici o analogici per comprendere il proprio modo interiore, per comunicare emozioni e per sviluppare la propria creatività.

    In questo volume ci siamo occupati della favola come linguaggio espressivo utile a far crescere i bambini e potenziarne la capacità di parlare dei propri vissuti interiori. Dal punto di vista strettamente tecnico al suo interno troverete materiale che attinge alla tradizione della fiaba, con i suoi mondi immaginari, le sue molteplici vicende e i personaggi in cui si fondono magia, conflitto, meraviglia e passione.

    L’uso poco discriminato del termine favola o fiaba risponde più a una volgarizzazione lessicale, dove la parola volgarizzazione non vuole assumere un tono denigratorio quanto il prendere atto che ormai nell’uso comune favola e fiaba si equivalgono. Essendo il nostro lavoro indirizzato a un pubblico di genitori e di insegnanti ci è sembrato giusto mantenere questa ambiguità, per indicare, con ognuno dei due termini, qualsiasi narrazione fantastica. È proprio questa definizione che ci piace cogliere e rispettare, perché è proprio l’immaginario, il fantastico, l’elemento chiave che utilizzeremo per ascoltare il mondo interiore dei bambini e per insegnare loro a raccontarsi.

    Il lettore che affronta questo libro deve predisporsi a riscoprire frammenti della propria infanzia, forse un po’ sopiti ma sempre pronti a essere rianimati attraverso l’attenzione che sarà data al linguaggio dell’immaginazione. Nel rileggere favole antiche ma sempre attuali egli potrà cullare anzitutto se stesso, rivivendo vicende e avventure che sono ancora capaci di emozionare. Il genitore o l’insegnante che vuole utilizzare lo strumento della favola deve anzitutto ricostruire questo collegamento con la propria infanzia.

    Negli anni ho condotto diversi gruppi di formazione in cui il lavoro con le fiabe è stato di grande utilità per gli educatori. Attraverso la narrazione sono affiorate emozioni intense, vissuti antichi e recenti molto coinvolgenti, consapevolezze nuove, riflessioni sul proprio modo di essere e sul proprio stile relazionale. La fiaba può far crescere anzitutto gli adulti che si avvicinano ad esse.

    Consiglio vivamente di godere a pieno della letteratura favolistica che possediamo: è fondamentale il lavoro di Italo Calvino che assembla la tradizione italiana del racconto fiabesco, ma anche le classiche raccolte di Perrault e dei fratelli Grimm. Rileggere le fiabe in età adulta è un’esperienza letteraria di grande importanza che può farci scoprire l’intrinseca saggezza di messaggi che durante l’infanzia abbiamo assimilato in maniera più immediata e spontanea. Tutto ciò sarà la base per poter organizzare il nostro lavoro di educatori e di fabulatori. Il resto verrà da sé!

    Il primo importante effetto terapeutico della lettura di fiabe è dato dal fatto che passiamo del tempo con i bambini utilizzando un loro canale comunicativo, l’immaginazione, nonché il fatto che trascorriamo del tempo a loro dedicato. Utilizzate quindi la fiaba anzitutto per stare con il bambino o con i bambini. Per quanto il metodo e la tecnica siano utili è fondamentale che essi siano solo strumenti per facilitare la relazione e non diventino crucci che imbrigliano in un dover far bene a ogni costo. Sarà di grande aiuto l’esperienza accumulata nel tempo, che trasformerà quelli che all’inizio sono metodi e tecniche in un fluire comunicativo spontaneo.

    Concedetevi quindi un tempo di apprendimento lento e lungo, senza fretta. Un tempo in cui potete osservare voi stessi e il bambino o i bambini che seguite. Sarà un tempo di crescita umana dal quale uscirete più capaci di osservare, sia voi stessi che i vostri piccoli, di capire e di agire. È questo l’augurio con cui vi consegno queste pagine di riflessioni sul prezioso lavoro che si può svolgere con lo strumento fiaba.

    Istruzioni per l’uso

    Alcune indicazioni possono essere utili per coloro che devono vincere la paura di cimentarsi nella lettura della fiaba e nel suo utilizzo come strumento di crescita per i bambini. Sono piccoli consigli che possono guidare i principianti e convincerli circa le loro potenzialità di educatori appassionati e capaci. In genere si tende a contrapporre metodo a spontaneità e questo fa sì che alcuni educatori, specie se genitori, non riescano a pensare se stessi come possibili esperti di didattica o di relazione. Intendiamo qui smentire questo falso mito e convincervi che possedere alcuni criteri guida ci trasforma in educatori efficaci e appassionati.

    Leggere la fiaba

    Il capitolo sulla voce vi fornisce indicazioni su come leggere una fiaba. Affinate la vostra competenza alla lettura. Una buona lettura ha lo scopo di creare un’atmosfera magica, uno spazio sospeso entro il quale si svolge l’evento narrativo. Non siate sorpresi di scoprirvi imbarazzati nell’affrontare un testo fiabesco ad alta voce e con il compito di aggiungervi la mimica del viso e del corpo. Le inibizioni accumulate in anni di vita adulta faranno sentire tutto il loro peso, ma il faccino rapito dei vostri figli o dei vostri alunni vi convincerà della bontà di andare oltre. Superati i primi momenti di paura, potrete scoprire quanto il vostro corpo si immerge nel racconto e inizia a viverlo in modo sempre più spontaneo. L’insistenza e l’esercizio faranno di voi lettori attivi e coinvolgenti, degni di portare in scena vicende meravigliose e affascinanti. Man mano che sarete più sciolti scoprirete che la fiaba racconta qualcosa anzitutto a voi, provocando risonanze emotive e piacevoli sensazioni. Questo materiale emotivo sarà la base per creare una piattaforma comunicativa con il bambino, per avvicinarsi al suo mondo leggendolo con gli occhi di un adulto che torna nei territori dell’infanzia.

    Coinvolgere il bambino nella narrazione

    Man mano che il bambino familiarizza con la fiaba sarà vostro compito appassionarlo sempre più. I capitoli successivi vi spiegheranno come direzionare il coinvolgimento in una dimensione cognitiva, emotiva, relazionale o corporea. Per ciascuna di esse troverete indicazioni metodologiche per poter perfezionare il modo di coinvolgere il bambino, ma sarà importante costruire un proprio personale stile di relazione,

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