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Pim, Pam, Clown: La guerra dei pagliacci
Pim, Pam, Clown: La guerra dei pagliacci
Pim, Pam, Clown: La guerra dei pagliacci
E-book47 pagine25 minuti

Pim, Pam, Clown: La guerra dei pagliacci

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Info su questo ebook

È un testo destinato a un pubblico giovane, che sviluppa le caratteristiche principali del clown: l’ingenuità, la sbruffonaggine, la curiosità, lo stupore… A partire da questi caratteri, il testo intreccia un discorso intorno alla guerra che, sempre accompagnato da umore e un certo surrealismo, fa perno sulle tremende dosi di assurdità che stanno sempre dietro a qualunque scontro armato. Così, presenta personaggi tanto paradossali quanto: il clown che ama tanto le bandiere che sarebbe capace di morire per la sua e perfino per quella del nemico, o il generale clown che cerca di convincere due pagliaccetti pacifisti del fatto che la guerra sia un gioco molto divertente e quasi per niente pericoloso, nonostante ci sia gente un po’ disattenta che va e sbatte sulle pallottole, o gente tonta che va e si mette proprio nei posti in cui cadranno le bombe. Insomma, un catalogo di insensatezze belliche che, attraverso l’umore, intende inneggiare alla tolleranza e alla soluzione pacifica dei conflitti, con il conforto necessario in questi inquietanti tempi armati.
LinguaItaliano
EditoreCondaghes
Data di uscita2 ago 2015
ISBN9788873568841
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    Anteprima del libro

    Pim, Pam, Clown - Tomás Afán Muñoz

    Tomás Afán Muñoz

    Pim, Pam, Clown

    (La guerra dei pagliacci)

    traduzione di Giacomo Littera

    ISBN: 978-88-7356-884-1

    Condaghes

    Indice

    Note alla lettura

    L’esibizione militare

    L’esame per tenente

    La conferenza militare

    Le cose della truppa

    Peppino e il nemico con i baffi

    L’aggressione militare

    La disciplina (castrense)

    La bellissima storia (castrense) di Cartolina e Maccherone

    Il giorno della vittoria

    L'Autore

    La collana Inscena

    Colophon

    Nota dell’autore

    Questo testo contiene alcune incorrettezze ortografiche e linguistiche che non sono errori di stampa o distrazione, ma sono usate per rendere i personaggi più ingenui o le situazioni ancora più comiche.

    Nota del traduttore

    In linea di massima, le versioni in italiano e in sardo mantengono o recuperano le incorrettezze inserite dall’autore nell’opera originale, in quanto la finalità del testo è rimasta invariata con la traduzione.

    L’ESIBIZIONE MILITARE

    Personaggi in ordine di apparizione

    Capitano Centuomini

    Sergente Treppersone

    Capitano Centuomini: Sono il capitano Centuomini, e ammazzerò questa formica nemica.

    Sergente Treppersone: Io sono il sergente Treppersone e ammazzerò questa… questo.

    (Entrambi si guardano intorno, in cerca di qualcosa)

    Sergente Treppersone: Papi... che ammazzo?

    Capitano Centuomini: Shhhh, che sto cercando...

    Sergente Treppersone: Ah.

    (Papi gli indica qualcosa)

    Sergente Treppersone: Questo fiorellino sfraciullato, che è nemico pure lui.

    Capitano Centuomini: (Alla formica) Ehi, tu, formica nemica, perché mi guardi male?

    Sergente Treppersone: (Al fiore) E tu, eh? Perché?

    Capitano Centuomini: Formica nemica, ti sfido con uno schiaffo del mio guanto. (Accoccolato per terra, con il guanto in mano) Non muoverti, stupida, che così non si può. Piccolo, mantienimela.

    Sergente Treppersone: Arrivo papi... cioè, capitano.

    Capitano Centuomini: (Lanciando il guanto) Ecco.

    Sergente Treppersone: (Al fiore) Anch’io ti sfido, fiorellino sfraciullatino.

    Capitano Centuomini: (Alla formica) Come? Fuggi, codardaccia?

    Sergente Treppersone: (Al fiore) E tu, piccolo, reagisci, figlio mio, che ti ho sfidato. Non è che mi devi rendere il colpo di guanto, ma, che ne so, un grido, un sussulto, un sospiro, un… qualcosa.

    Capitano Centuomini: (Alla formica) Non ti lascerò fuggire, il mio stivale ti bloccherà la strada. Padabam!

    (Rendendosi conto del fatto che ha spappolato

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