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Terra di nessuno: Testo teatrale sulla Grande Guerra
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Terra di nessuno: Testo teatrale sulla Grande Guerra
E-book76 pagine1 ora

Terra di nessuno: Testo teatrale sulla Grande Guerra

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Info su questo ebook

Terra di nessuno è la rappresentazione della Grande Guerra attraverso le vicende di un soldato calabrese della Brigata Catanzaro. Pietro è originario di Soveria Mannelli e si trova a combattere nella terra di nessuno. In questo posto Pietro trova un soldato austriaco (Franz) che si è addormentato. A lui parla della sua famiglia, di come si vive in guerra e dei commilitoni, in particolare di Zanin e di e di Totò. Pietro a un certo punto capisce che Franz non sta dormendo e…
L’ultima scena è ambientata in una città dei nostri giorni, durante una celebrazione del 4 novembre. E Pietro riappare.
Terra di nessuno vuole essere una riflessione sulla guerra, sul sacrificio dei tanti soldati caduti, sul sacrificio di chi è rimasto a casa ad aspettarli invano.
L'opera è stata rappresentata il 12 maggio 2018 al Festival Teatro Scuola di Altomonte (CS), classificandosi al secondo posto ed è stata replicata il 26 maggio 2018 a Carlopoli (CZ) e il 6 giugno 2018 a Soveria Mannelli.
È stata patrocinata dai Comuni di Carlopoli e di Soveria Mannelli, dal Parco Nazionale della Pace di Stazzema (LU) e dall'ANPI - Comitato Provinciale di Catanzaro.
Terra di nessuno è stata riconosciuta come "Progetto rientrante nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale".
LinguaItaliano
EditoreStreetLib
Data di uscita31 lug 2018
ISBN9788828367284
Terra di nessuno: Testo teatrale sulla Grande Guerra

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    Anteprima del libro

    Terra di nessuno - Corrado Plastino

    CORRADO PLASTINO

    TERRA DI NESSUNO

    Testo teatrale sulla Grande Guerra

    UUID: 3370cb92-94de-11e8-b735-17532927e555

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice delle scene

    PRIMA SCENA

    SECONDA SCENA

    TERZA SCENA

    QUARTA SCENA

    QUINTA SCENA

    SESTA SCENA

    SETTIMA SCENA

    OTTAVA SCENA

    NONA SCENA

    DECIMA SCENA

    UNDICESIMA SCENA

    RINGRAZIAMENTI

    A Raffaele

    Terra di nessuno è la rappresentazione della Grande Guerra attraverso le vicende di un soldato calabrese della Brigata Catanzaro. Pietro è originario di Soveria Mannelli e si trova a combattere nella terra di nessuno. In questo posto Pietro trova un soldato austriaco (Franz) che si è addormentato. A lui parla della sua famiglia, di come si vive in guerra e dei commilitoni, in particolare di Zanin e di e di Totò. Pietro a un certo punto capisce che Franz non sta dormendo e…

    L’ultima scena è ambientata in una città dei nostri giorni, durante una celebrazione del 4 novembre. E Pietro riappare.

    Terra di nessuno vuole essere una riflessione sulla guerra, sul sacrificio dei tanti soldati caduti, sul sacrificio di chi è rimasto a casa ad aspettarli invano.

    L'opera è stata rappresentata il 12 maggio 2018 al Festival Teatro Scuola di Altomonte (CS), classificandosi al secondo posto ed è stata replicata il 26 maggio 2018 a Carlopoli (CZ) e il 6 giugno 2018 a Soveria Mannelli.

    È stata patrocinata dai Comuni di Carlopoli e di Soveria Mannelli, dal Parco Nazionale della Pace di Stazzema (LU) e dall'ANPI - Comitato Provinciale di Catanzaro.

    Terra di nessuno è stata riconosciuta come Progetto rientrante nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale.

    Personaggi

    Prima scena

    Pietro (soldato italiano). Franz (soldato austriaco). Una cantante.

    Seconda scena

    Pietro e Franz. La famiglia di Pietro composta da Nina (la moglie), dal nonna e dalla nonna (genitori di Pietro), da Maria, Eleonora ed Angela (figlie di Pietro).

    Terza scena

    Gli stessi personaggi della seconda scena con l'aggiunta di Mario (altro figlio di Pietro) e di Don Pasquale (proprietario della terra che coltivano i familiari di Pietro).

    Quarta scena

    Pietro e Franz. La famiglia di Franz composta da Adriana (la moglie), da Berta, Emma, Lydia e Karl (figli di Franz).

    Quinta scena

    Pietro e Franz. Alcuni soldati italiani della brigata Catanzaro: Zanin, Caruso, Fumagalli, Cesare.

    Sesta scena

    Pietro e Franz. Altri soldati italiani della Brigata Catanzaro: Rizzo, Capece, Giraudo, Lazzi. Teresa (moglie di Zanin).

    Settima scena

    Pietro e Franz. Totò (soldato italiano della Brigata Catanzaro), Maria (ragazza di Vicenza).

    Ottava scena

    Pietro e Franz. Un soldato italiano della Brigata Catanzaro, Maria e le sue amiche: Assunta, Francesca, Beatrice, Elisa, Giovanna, Giulia. Un cameriere.

    Nona scena

    Pietro e Franz. Tre soldati austriaci e tre soldati italiani della Brigata Catanzaro.

    Decima scena

    Pietro, Franz, Nina, Adriana. Una cantante.

    Undicesima scena

    Quattro giocatori di carte, una scolaresca composta da diversi studenti e due professori, il sindaco, il carabiniere, Pietro.

    PRIMA SCENA

    La scena è al buio. Dei sacchi sulla sinistra del palco. Sui sacchi è sdraiato un soldato austriaco (Franz). Sembra che dorma. Entra il soldato italiano (Pietro), con un fucile. La divisa non è in ordine, la casacca è sbottonata. Si è perso, non sa dove si trova, è confuso. All’inizio della scena una cantante interpreta (cantando lentamente e senza base musicale) La guerra di Piero. Non la canta tutta, a un certo punto sfuma la canzone.

    Dormi sepolto in un campo di grano/ non è la rosa non è il tulipano/ che ti fan veglia dall'ombra dei fossi/ ma sono mille papaveri rossi.

    Lungo le sponde del mio torrente/ voglio che scendano i lucci argentati/ non più i cadaveri dei soldati/ portati in braccio dalla corrente."

    Così dicevi ed era d’inverno/e come gli altri verso l’inferno/te ne vai triste come chi deve/il vento ti sputa in faccia la neve.

    La cantante invita Pietro a entrare. Pietro entra e dialoga con lo sguardo con la cantante. Poi gli fa cenno di fermarsi.

    Fermati Piero, fermati adesso/lascia che il vento ti passi un po’ addosso/dei morti in battaglia ti porti la voce/chi diede la vita ebbe in cambio una croce.

    Ma tu non lo udisti e il tempo passava/ con le stagioni a passo di java/ ed arrivasti a varcar la frontiera/ in un bel giorno di primavera.

    Pietro – (Rivolto alla cantante) Si. Si. Un bel giorno di primavera. Proprio un bel giorno di primavera. (Guarda intorno. Poi guarda il cielo). Piuttosto direi una notte. Buia. Non vedo niente. Ma… Ma… Dove sono finito? (Si mette le mani sulla faccia. E’ confuso). Ma dove sono finito. (Si guarda in giro spaesato). Mah! Buio. (Guarda verso il pubblico). Solo buio. E… mi sa che mi sono perso. Non vedo più i miei amici, il mio reparto. Non li trovo più. (Si guarda intorno spaesato). Non trovo più nessuno e non trovo più… me. Si, me. (Gira intorno e guarda, senza parlare. E’ spaesato). Io…

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