Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Fisica Spirituale: Filosofia, conoscenza e tecnologia dal futuro
Fisica Spirituale: Filosofia, conoscenza e tecnologia dal futuro
Fisica Spirituale: Filosofia, conoscenza e tecnologia dal futuro
E-book329 pagine3 ore

Fisica Spirituale: Filosofia, conoscenza e tecnologia dal futuro

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

La fisica spirituale o esoterica racchiude la visione dell’universo e dell’evoluzione umana portata da Oberto Airaudi - Falco Taràssaco, fondatore della Scuola di Damanhur, nei suoi 40 anni di attività come guida spirituale e ricercatore. Una visione basata sulla conoscenza esoterica dalle tradizioni millenarie, ma che presenta molti spunti sorprendentemente avanzati, tali da far pensare in molti casi a conoscenze che arrivano dal futuro.  
Coyote Cardo, all’anagrafe Mario Faruolo, che ha seguito Falco T. per molti anni nei suoi incontri pubblici e nella Scuola di Meditazione damanhuriana, ci presenta in questo libro i fondamenti di questa fisica molto particolare, che interpreta la materia e le leggi che la dominano in un modo particolarmente originale.
Nel testo, dopo una parte teorica che ci presenta i temi fondamentali comuni a tante filosofie spirituali, quali l’origine dell’anima umana, l’origine della materia, l’interpretazione dello spazio e del tempo, il concetto del Divino, l’autore si addentra nelle affascinanti e fantascientifiche tecnologie che la Scuola damanhuriana, tramite gli insegnamenti del suo fondatore, ha realizzato in questi anni.
Il libro costituisce anche il testo di riferimento per i seminari di Fisica Spirituale che l’autore tiene da molti anni per Damanhur Welcome & University.

LinguaItaliano
EditoreDEVODAMA
Data di uscita16 feb 2016
ISBN9788899652036
Fisica Spirituale: Filosofia, conoscenza e tecnologia dal futuro

Leggi altro di Coyote Cardo

Correlato a Fisica Spirituale

Ebook correlati

Diritto per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Fisica Spirituale

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Fisica Spirituale - Coyote Cardo

    A cura di Coyote Cardo

    dall’insegnamento di Oberto Airaudi

    (Falco Tarassaco)

    Fisica spirituale

    Filosofia, conoscenza e tecnologia dal futuro

    DAMANHUR

    Fisica Spirituale

    Coyote Cardo

    Prima edizione: 2014

    Prima edizione digitale - dicembre 2015

    ISBN 978-88-99652-03-6

    COPYRIGHT 2015© by DEVODAMA

    Devodama srl, Vidracco (TO), - Italy

    http://www.devodama.it/

    http://www.damanhur.org

    Tutti i diritti sono riservati. È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente portale, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta di Devodama srl.

    Coyote Cardo, cittadino di Damanhur dal 1994, si è appassionato da subito alla fisica spirituale, dal 1998 è docente della Damanhur Welcome & University. Esperto anche in tecniche divinatorie e istruttore della Scuola di Meditazione damanhuriana, tiene regolarmente seminari e conferenze sui molti temi affrontati nella sua esperienza a Damanhur.

    La fisica spirituale o esoterica racchiude la visione dell’universo e dell’evoluzione umana portata da Oberto Airaudi - Falco Taràssaco, fondatore della Scuola di Damanhur, nei suoi 40 anni di attività come guida spirituale e ricercatore. Una visione basata sulla conoscenza esoterica dalle tradizioni millenarie, ma che presenta molti spunti sorprendentemente avanzati, tali da far pensare in molti casi a conoscenze che arrivano dal futuro.

    Coyote Cardo, all’anagrafe Mario Faruolo, che ha seguito Falco T. per molti anni nei suoi incontri pubblici e nella Scuola di Meditazione damanhuriana, ci presenta in questo libro i fondamenti di questa fisica molto particolare, che interpreta la materia e le leggi che la dominano in un modo particolarmente originale.

    Nel testo, dopo una parte teorica che ci presenta i temi fondamentali comuni a tante filosofie spirituali, quali l’origine dell’anima umana, l’origine della materia, l’interpretazione dello spazio e del tempo, il concetto del Divino, l’autore si addentra nelle affascinanti e fantascientifiche tecnologie che la Scuola damanhuriana, tramite gli insegnamenti del suo fondatore, ha realizzato in questi anni.

    Il libro costituisce anche il testo di riferimento per i seminari di Fisica Spirituale che l’autore tiene da molti anni per Damanhur Welcome & University.

    Sommario

    Presentazione

    Introduzione

    Il mito dello specchio

    La Divinità

    L’anima umana

    Cosmogenesi

    Il reale e la nascita dell’universo materiale

    Il mondo delle idee, il demiurgo e il mondo dei numeri

    La materia e le leggi derivate

    La caduta degli eventi neutri

    Sincronicità

    Atomo unico

    Divinità

    Matrice temporale

    Essenza geometrica

    La complessità

    Caos

    Rapporto tra leggi primeve e derivate

    Il nemico e la non esistenza

    L’universo, la soglia e il reale

    La struttura della materia

    Il tempo

    Parte prima: la struttura del tempo

    Pacchetti temporali

    Ritmo

    Capacità

    Livello di complessità

    Punti di attenzione divina

    Le ramificazioni del tempo

    La geografia del tempo

    Anse temporali

    Isole temporali

    Il peso temporale

    Parte seconda: il regno temporale

    Temperatura temporale

    Cenni di storia antica dell’uomo

    La struttura dell’anima umana

    I sensi interni

    1) Senso del divino

    2) Senso del sogno

    3) Senso del desiderio

    4) Senso della memoria

    5) Senso dello scambio

    Il pensiero

    I centri di preriscaldamento del pensiero

    Linee sincroniche

    Le fonti di energia nella tecnologia magica

    La classificazione delle energie

    Tecnologie magiche e principali strumenti magici

    L’alchimia

    La selfica

    Gli strumenti magici

    Tracciatori

    Proiettori

    Contenitori e trasformatori

    Trasferitori

    Libri magici

    Sfere

    Mezzi

    Cabine selfiche

    Psicoelaboratore

    Camere neutre

    Monumenti spaziali

    Mantiche e divinazione

    Spirali e figure caricate

    Le tecnologie recenti

    Concatenazioni

    Filatoio cosmico

    Semi temporali

    Primo tipo

    Secondo tipo

    Terzo tipo

    Satelliti temporali

    Tecnologie magiche per il viaggio nel tempo

    La storia della magia nella nostra epoca

    La separazione dei piani

    L’operazione triade

    Gruppi ottagonali

    Le conseguenze dell’operazione Triade

    Lo schema tecnico di funzionamento della Triade

    Gli sviluppi magici successivi alla conclusione della Triade

    Le operazioni di orientamento delle masse

    La liberazione delle linee sincroniche

    Il progetto del popolo pre-atlantideo

    Le velocità ultra-luminali

    Le moderne teorie sui massimi sistemi: i sovrauniversi

    L’ombra della forma

    Il Graal

    I tre mondi madre

    I principali aggiornamenti

    Presentazione

    Questo testo, scritto da Coyote Cardo nel 2008 e frutto di uno studio portato avanti da moltissimi anni, offre un’esposizione utile e chiara dei concetti fondamentali della fisica spirituale, ambito di ricerca al quale Falco Taràssaco ha sempre dedicato molta attenzione. Da allora, in Damanhur molte cose sono cambiate e lo scorrere del tempo ha favorito approfondimenti e sviluppi, apportando novità che, a loro volta, non costituiscono un punto d’arrivo ma aprono nuovi spazi alla ricerca.

    E se la forte spinta all’esplorazione di questi nuovi spazi corre il rischio di rendere datata ogni ricerca precedente, abbiamo invece la necessità che ogni elaborazione successiva poggi su basi chiare e precise, affinché il cambiamento non sia uno stravolgimento continuo ma si nutra della comprensione e dell’assimilazione dei concetti che la storia ci consegna, perché si riesca ad accudirli e svilupparli con serietà e costanza.

    Questa è la nostra grande sfida: conservare per gettare un ponte verso il futuro, con tutto l’amore per il sapere che solo il vero ricercatore sente bruciare dentro di sé, un fuoco che ci rende tutti artisti della materia che abbiamo scelto come terreno su cui sperimentare la nostra divina umanità.

    Mai come oggi diventa importante elaborare in maniera ardita e creativa, lasciando briglia sciolta all’intuizione e alla fantasia. Il testo di Cardo, nella sua chiarezza ed essenzialità, ci offre i paletti all’interno dei quali poterci divertire, consapevoli che la ricchezza di ogni tentativo di pensiero diventerà frutto maturo da condividere con il popolo tutto.

    Unicorno Arachide Diorite

    Introduzione

    Nel mese di settembre del 1991, con un gruppo di amici con i quali condividevo l’interesse per l’esoterismo, venni per la prima volta in visita alla comunità di Damanhur, dove, si diceva, si ricercava nel campo del paranormale.

    In un banchetto del mercatino della comunità trovai dei piccoli opuscoli, sui quali primeggiava la scritta ConOberto. Mi venne spiegato che si trattava delle trascrizioni di conferenze tenute da Oberto Airaudi (Falco Taràssaco), il fondatore della comunità di Damanhur, su argomenti vari, spesso con una matrice esoterica. Fui attirato da uno di questi, intitolato Reale e quasi reale e lo acquistai.

    Arrivato a casa cominciai a leggerlo e, man mano che procedevo nella lettura, fui pervaso da una sensazione molto strana. Razionalmente capivo ben poco di quello che leggevo, perché mi rendevo conto che il linguaggio utilizzato era altamente specializzato, faceva parte di un discorso ben più ampio ed era difficilmente comprensibile se non si partiva dall’inizio del percorso che il relatore, Falco T., aveva proposto nel corso delle varie conferenze.

    Eppure, con un’altra parte di me, sentivo che quel linguaggio mi era familiare, come se avessi già sentito quei concetti che risuonavano emozionalmente chiari; come se avessi trovato quello che cercavo pur non comprendendo ciò che avevo dinanzi.

    Due anni più tardi, dopo aver letto un certo numero di ConOberto, partecipai, per la prima volta, a una di queste serate, tenute da Falco T. in un piccolo teatrino che a stento riusciva a contenere i partecipanti. La maggior parte delle persone erano appartenenti alla comunità di Damanhur, per cui io mi sentii abbastanza spaesato e intimidito.

    La conferenza iniziò e, con mio sommo stupore, mi accorsi che si parlava della possibilità di viaggiare nel tempo. Mi resi conto, di lì a poco, che quello di cui si parlava rappresentava ciò che avevo cercato negli ultimi anni: dopo una lunga e infruttuosa ricerca mi si apriva dinanzi uno scenario completamente nuovo e inaspettato.

    Da allora ho seguito incessantemente tutte le conferenze e i corsi tenuti da Falco T. e, dal 1995, sono entrato anch’io nella comunità, affascinato dalla possibilità di dare una nuova direzione alla mia vita, di intraprendere un percorso più rispondente alle mie esigenze di ricerca e di conoscenza.

    La Fisica Esoterica - così venne definita inizialmente la ricerca proposta da Falco T. nelle sue conferenze, mentre oggi preferiamo chiamarla Fisica Spirituale - divenne un tema fondante nel mio percorso, una vera e propria passione, tanto che un paio di anni dopo, su consiglio dello stesso Falco T., cominciai a mia volta a tenere delle conferenze sul tema.

    Superata la timidezza iniziale, mi resi conto che questo rappresentava per me una vera e propria missione e da allora mi muovo in questa direzione. Oggi, a Damanhur, faccio parte del gruppo teoretico, un team di persone che condividono l’esigenza di esplorare e approfondire l’insegnamento di Falco T. e di trasmetterlo ad altri.

    Ecco, dunque, dopo tredici anni di lavoro e di studio, condensati in un libro, gli elementi base della Fisica Spirituale secondo la mia interpretazione, che non vuole quindi essere una visione assoluta, ma l’espressione di uno dei tanti punti di vista possibili. Nel testo si alternano parti teoriche, fondamenti della filosofia damanhuriana, e parti pratiche, che spiegano come le varie conoscenze affrontate vengono applicate.

    C’è anche un’importante parte storica che ci permette di inquadrare l’operato della scuola damanhuriana in un contesto più ampio, che riguarda l’intera umanità. Personalmente ritengo importantissima questa parte, poiché è la prima volta che si prova ad affrontare un discorso così complesso cercando di renderlo comprensibile anche ai non addetti ai lavori.

    Auguro a tutti una buona lettura.

    Coyote Cardo

    Il mito dello specchio

    Il mito dello specchio rappresenta la base della scuola magico-esoterica di Damanhur. Esso definisce l’origine e la direzione dell’anima umana che, a sua volta, rappresenta il centro attorno al quale si sviluppa tutto l’impianto filosofico successivo.

    Secondo questo antico racconto, esistono, al di fuori della materia e quindi anche dello spazio e del tempo, le DIVINITÀ PRIMEVE. Si tratta di intelligenze superiori (secondo il metro di misura umano) che preesistono al nostro universo materiale.

    Secondo il mito, queste creature hanno necessità di espandersi, concetto che è difficile da esprimere con maggior chiarezza, in quanto per creature come noi, che vivono nello spazio/tempo, è difficile comprendere le necessità di una creatura che ne è invece al di fuori.

    È in questo contesto che la nascita della materia, avvenuta per una serie di fenomeni affrontati nel capitolo successivo, assume un particolare interesse per le Divinità Primeve. Esse intravedono in essa la possibilità di espansione e decidono quindi di penetrare questo nuovo regno del possibile che, per loro, pur avendo una natura superiore, è sconosciuto. Nell’universo materiale, infatti, vigono leggi completamente diverse rispetto a quelle che si possono esprimere nella loro dimensione.

    Possiamo allora immaginare che questa operazione comporti anche un certo rischio. A questo punto, però, interviene qualcosa di natura ancora superiore alle Divinità Primeve, che stabilisce le modalità con le quali potrà avvenire l’entrata nella materia, modalità che le Divinità Primeve dovranno quindi seguire, come se si trattasse di regole di un gioco.

    Apriamo ora una piccola parentesi per spiegare alcuni concetti che aiuteranno nella comprensione di questo mito, che da molto tempo viene tramandato all’interno delle scuole di magia.

    In esoterismo, un mito rappresenta uno dei sistemi utilizzati per trasmettere delle conoscenze in modo velato, nel senso che esso presenta più chiavi di lettura, delle quali quella letterale è ovviamente la più semplice ed è, quindi, quella comprensibile a chiunque. I livelli di lettura successiva sono accessibili a seconda del grado di conoscenza, o addirittura di iniziazione raggiunto. Nel mito che stiamo esaminando troviamo le stesse caratteristiche.

    Possiamo ora dire che la conoscenza relativa alla natura delle Divinità Primeve appartiene a un campo definito Misteri, categoria accessibile appunto solo a un certo Grado iniziatico. Lo stesso dicasi per tutti gli altri eventuali elementi di natura simile o superiore alle Divinità Primeve.

    Per parlare pubblicamente di queste conoscenze, o comunque in un contesto di livello inferiore a quello sopra citato, si utilizza il mito nel suo significato letterale; è dunque con questa chiave che dobbiamo avvicinarci al mito delle Divinità Primeve.

    Ritorniamo allora alla discesa nella materia e vediamo che le regole da rispettare sono sostanzialmente due.

    In primo luogo l’accesso alle Forme potrà avvenire solo singolarmente e, seconda regola, ogni Divinità Primeva avrà all’interno della Forma un tempo preciso a propria disposizione per raggiungere il suo obiettivo, che sarà quello di DIVINIZZARE la materia, ovvero conquistarla attraverso l’esplorazione e la comprensione delle leggi relative, sino a trasformare la materia stessa in parte della propria essenza in modo da attuare il processo di espansione menzionato sopra.

    Dopo essere entrata nella materia le possibilità per ogni Divinità Primeva sono due:

    essa riesce a realizzare il suo programma di espansione; in questo caso conquista il diritto di rimanere all’interno della materia a tempo indefinito.

    essa non riesce a portare a termine il suo progetto; in questo caso, allo scadere del tempo a sua disposizione, ritorna al punto di origine e toccherà allora a un’altra delle Divinità Primeva fare il tentativo successivo.

    Le Divinità Primeve risultano essere nove; secondo le conoscenze giunte fino a oggi ci sono stati tre tentativi per la conquista della Forma, tutti falliti. Noi viviamo nell’era del tentativo della quarta Divinità Primeva che, nella scuola damanhuriana, chiamiamo DIVINITÀ PRIMEVA UOMO. Secondo la tradizione, la sua discesa nella materia risale a circa 30 milioni di anni fa.

    Essa rappresenta il punto di origine di quell’importante elemento che definiamo ANIMA; la sua presenza nella materia rende possibile per noi una comprensione più diretta della sua natura, cosa che non è invece possibile nei confronti delle altre Divinità Primeve.

    La Fisica Spirituale riguarda in sostanza l’esperienza della Divinità Primeva Uomo nella Forma. Addentrandoci più a fondo in questa storia, vediamo che, a seguito dell’entrata nell’universo materiale, lo spazio/tempo determina la divisione della Divinità Primeva Uomo in tantissime parti. Nel mito questo evento è definito la ROTTURA DELLO SPECCHIO.

    Per far comprendere questo concetto, metaforicamente, si immagina la Divinità Primeva Uomo come un grande specchio: dopo la rottura, ogni frammento ha lo stesso potere riflettente dello specchio intero e ciò significa che potenzialmente ogni frammento rappresenta l’intera Divinità Primeva Uomo.

    Questo rapporto è, come detto, solo potenziale poiché, a seguito della frantumazione in più parti, la Divinità Primeva Uomo perde la memoria. Il progetto si presenta quindi molto difficoltoso: senza memoria, ovviamente, non è assolutamente possibile raggiungere l’obiettivo previsto. Intanto i frammenti della Divinità Primeva Uomo permeano la materia, partecipando a tutte le forme, dai minerali alle forme di vita più complesse.

    Esse si arricchiscono di queste esperienze le quali, avvenendo in un campo di leggi differente rispetto a quello dal quale provengono, rappresentano sempre elementi nuovi.

    Per comprendere meglio questo concetto, immaginiamo dei valori numerici assegnati alle varie parti in gioco: la Divinità Primeva Uomo, in questo caso, ha valore 100 prima di entrare nelle Forme. Poiché sappiamo che il suo progetto è quello di espandersi, possiamo dedurre che l’entrata nella materia dovrebbe produrre un aumento di questo valore.

    D’altro canto, dobbiamo osservare il fatto che l’entrata nelle Forme produce la frantumazione della Divinità Primeva Uomo e la successiva perdita della memoria. Questo evento, sicuramente, è da intendere come una riduzione del potenziale che potremmo individuare nel valore 1 dato a ogni frammento. Nonostante questa limitazione, ha inizio la partecipazione alle esperienze delle forme, le quali determinano un aumento graduale di quell’1 iniziale.

    Certamente nella materia le esperienze sono molto diversificate, a seconda del tipo di oggetto preso in esame e del contesto nel quale esso è immerso. Supponendo di monitorare la situazione dopo un po’ di tempo, troveremmo in questi frammenti valori molto diversi. Il problema che continua però a permanere è la mancanza della memoria del progetto iniziale.

    Da questo punto di vista, se non avvengono dei cambiamenti, non è possibile, per la Divinità Primeva Uomo, raggiungere l’obiettivo.

    Aggiungiamo un altro particolare: poiché la dimensione d’origine delle Divinità Primeve è al di fuori del tempo, non è possibile determinare il momento nel quale avviene il trasferimento nell’universo, che è misurabile solo dall’interno dell’universo stesso.

    Da questo si può dedurre che la Divinità Primeva Uomo vive due condizioni diverse contemporaneamente: una fuori dalla Forma, completa e con la memoria, l’altra all’interno della materia, divisa in tante parti e senza memoria. La parte completa (fuori dall’universo) non può intervenire a livello materiale, con un’unica eccezione: in alcune forme, posto che queste riescano a raggiungere un preciso livello di evoluzione, il frammento contenuto della Divinità Primeva Uomo ha la possibilità di attivare un segnale particolare.

    Chiameremo questo segnale SCINTILLA DIVINA. Si tratta di un’importantissima funzione che ha il potere di accendere, nella forma ricevente, la memoria della Divinità Primeva Uomo. In questo modo, il frammento di specchio recupera la memoria e, poiché il frammento è ormai parte di una forma materiale, quest’ultima subisce una trasformazione radicale: da semplice creatura materiale si trasforma in un’entità capace di fare da ponte tra la materia e qualcosa di extramateriale.

    Saranno quindi le forme provviste di scintilla divina che porteranno avanti, in prima linea, il programma di espansione della Divinità Primeva Uomo. Per quanto riguarda il nostro pianeta, la forma uomo è una delle quattro specie attualmente dotate di scintilla divina e, dal punto di vista della nostra scuola, ha il compito di perseguire il programma della Divinità Primeva; ecco il perché del nome Divinità Primeva UOMO.

    Dal canto nostro, per concludere il progetto e divinizzare la materia, bisogna riuscire a rimettere assieme i vari frammenti dello Specchio e ricostruirlo all’interno della materia: in questo modo anche la nostra specie diventerebbe eterna, grazie alla permanenza della Divinità Primeva Uomo nella Forma.

    Nel caso in cui il progetto fallisse, dopo l’uscita della Divinità Primeva dalla materia, la nostra specie, assieme a tutte le altre legate alla Divinità Primeva Uomo, sarebbe destinata a estinguersi, per lasciare, probabilmente, il posto a nuove forme collegate a una nuova Divinità Primeva.

    In questo contesto definiamo la Magia come l’insieme delle conoscenze che l’uomo ha sviluppato, dopo aver ricevuto la scintilla divina, per riuscire a ricomporre lo Specchio nella materia. L’espressione più elevata della Magia è la creazione della Divinità: superentità in grado di intervenire nella materia con un potenziale e un’estensione temporale decisamente superiori rispetto alle possibilità umane.

    La Divinità è dunque un alleato indispensabile per l’evoluzione umana, ma, contrariamente alle idee diffuse dalle varie religioni, essa è il frutto di una tecnologia umana: la Magia. Teniamo ben distinti, comunque, i concetti di Divinità Primeve, intelligenze autogeneratesi fuori dalla materia, rispetto alle Divinità create dall’uomo, che sono anch’esse all’interno della Forma e che rappresentano tutti gli DEI conosciuti nella lunga storia umana: a queste dedichiamo il successivo paragrafo.

    L’uomo sta quindi giocando una sorta di grande partita, dove la posta in gioco è la sua stessa esistenza.

    Si tratta proprio di una partita, con tanto di avversario (di cui si parlerà più avanti), un arbitro (parte dei Misteri) e regole da rispettare (le due regole relative all’entrata nella Forma di cui abbiamo già parlato).

    Al di fuori del campo di gioco, che corrisponde all’universo delle Forme, forze superiori osservano lo svolgimento della partita, senza mai poter intervenire direttamente.

    La Divinità

    In questo libro chiameremo spesso in causa la Divinità, dando a questo nome significati e funzioni differenti, per cui è necessario entrare da subito in merito all’argomento, cercando di fare il più possibile chiarezza. Siamo nel campo della Magia e vediamo quindi, secondo il linguaggio magico, come viene presentato l’argomento in questione. La Divinità è un concetto - recita la definizione - che, attraverso il pensiero indirizzato, diventa OGGETTO e, mediante la sua percezione della materia, permette a ciò che esiste di esistere.

    Cerchiamo ora di capire cosa significa questa definizione. La Divinità è un concetto, cioè è un’idea, un’invenzione dell’uomo. Costui è in grado di dare spessore alla sua idea attraverso il potere del pensiero; questo significa che, se questa idea viene pensata in un certo modo e per un tempo sufficiente, diventa un oggetto reale. Qui ci imbattiamo in uno dei fondamenti della Magia: IL PENSIERO CREA.

    La Divinità assume quindi una coscienza e un’identità proprie e comincia a esercitare una funzione importantissima: la percezione della realtà. Come vedremo più approfonditamente nei capitoli successivi, la percezione della materia, da parte

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1