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Canzoni dalla cucina
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E-book171 pagine1 ora

Canzoni dalla cucina

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Info su questo ebook

La prima raccolta di canzoni, poi divisa in due ( causa altro attraente titolo).
Testi scritti tra il 1999 e 2003.
Il titolo vuole dire che i testi sono scritti da uno che lavora in cucina.
Non piatti prelibati o gustose delizie sparse nei testi.
Voglio essere significativo: io detesto il mio lavoro, le cucine tutte ( anche quelle casalinghe).
Come costretto a lavorare in tale ambito, nella propria mansione, ho fatto una scelta tra l’inveire e basta o scrivere Lavapiatti con l’iniziale maiuscola, con orgoglio, facendone pure il personale punto di forza.
Comunque e per sempre, detestando tale lavoro e le cucine tutte.
Canzoni d’ogni genere e argomento, tendenza per le impegnate.
Alcune canzoni, non ispirate da fatti esattamente accaduti.
Diritti d’autore a Radio Sherwood di Padova ( non tanto per adesione spirituale alla stessa, quanto per contrarietà al Partito Radicale).
Radio Sherwood che le sue cose interessanti le fa, si attiva, si impegna.
Io, nell’ambito della sfera politica, assolutamente per la non-violenza ( non-violento non essendolo).
LinguaItaliano
EditoreAbel Books
Data di uscita17 mag 2012
ISBN9788897513957
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    Anteprima del libro

    Canzoni dalla cucina - Dario Schönberg

    Canzoni dalla cucina

    raccolta canzoni

    di Dario Schönberg

    Abel Books

    Copertina realizzata da Milli - vignali.milena@tiscali.it

    http://milli.carbonmade.com/

    Proprietà letteraria riservata

    © 2012 Abel Books

    Tutti i diritti sono riservati. È  vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico.

    Le richieste per l’utilizzo della presente opera o di parte di essa in un contesto che non sia la lettura privata devono essere inviate a:

    Abel Books

    via Terme di Traiano, 25

    00053 Civitavecchia (Roma)

    ISBN 9788897513957

    Dedicato a tutti i lavapiatti del mondo

    Ransom Stoddard

    L’uomo che uccise Liberty Valance

    in pole position (diritti acquisiti)

    Indice

    Non c'è niente di più?

    Il culto del sogno

    Se m'han visto morire

    Salsedine

    Un Lavapiatti per tutte le stagioni

    Canto per Daniela

    L'ultimo treno della notte

    Rock interno-cucina

    L'altro allo specchio

    Siderale

    Ispirazione

    La canzone ideale

    Le grandi battaglie

    Il rock dell'artista

    Prime vertebre

    Le cose

    Intimo esploratore

    Io che non credo in me stesso

    Il senso del sale

    Il rock della segretaria

    Dell'imbrunire

    L'onda

    Canto notturno d'amore

    Le fusa

    Come conigli

    La seconda vita

    L'autobus delle 23.30

    Primo lapis

    Il corpo come morto

    Cause ignote

    Cose dell'altro mondo

    L'orologio corre lento

    Canzone per Fabrizio

    Intimo Star Trek

    Cuore scotennato

    Amore/ amore chiama

    Non la forma

    Come ladro nella notte

    Progetto Monty Python

    La deriva dei sentimenti

    Il rock dell'avvocato

    Il calendario

    Non sempre

    Lividi

    Canzone disperata nelle ossa

    Canzone per un compagno d'armi

    Uragano

    Caro Primo Ministro

    Le fiamme dell’Inferno

    Il rock del galeotto

    La carne di Dio

    Colmo di settembre

    Interior march

    Macchie

    Il dono di uccidere

    Il rock della puttana

    Crescendo

    Silenzi

    Ossessione

    Tutta la mia anima

    Il culo

    Il rock dell'impiegato

    Accadde in biblioteca

    Mezzanotte per sempre

    Il prezzo della libertà

    Il delitto perfetto

    Il lato oscuro

    La chiave

    Il rock di Dio

    Canzone dell'ultimo dolore

    Anima, carne e pensiero

    Amore, cuore, dolore

    Il rock del segretario (di partito)

    Come acqua di fiume

    Anima nera

    Trappole da Cupido

    Vino disperato

    Il rock della stanza concettuale

    Diafana

    Prova a prendermi

    Una fiaba dell'orrore

    Le ore piccole della notte

    Io che non appartengo a nessuno

    Alle sei della sera, l’attimo fuggente

    alle sei della sera, cambiò la mia vita

    il mio destino, alle sei della sera

    divenni un altro, alle sei della sera

    definitivamente, alle sei della sera

    non repentinamente, come valeva

    l’attimo fuggente che più mai?

    perso nello spazio, nel tempo, nel significato

    alle sei della sera, mutò la percezione

    del mondo, dell’uomo? alle sei della sera

    sapevo e non sapevo quello che perdevo?

    non cosa avrei trovato, per dove dentro viaggiato

    non immaginavo, non potevo vedere

    la strada che avrei intrapreso lungo

    la via della ricerca senza fine, né tregua

    Non c'è niente di più?

    Ho vissuto sotto questo cielo alterno

    ho calpestato questa terra sì grande

    ho vissuto le mie sensazioni, tante

    ho acquisito dati e nozioni, assai

    ancora è che mi chiedo

    (recitato)

    "Oltre a quel che sento e che vedo

    non c'è niente di più?"

    La vita, la morte, il tempo quale arcano

    il corpo e le altre catene, come viene e

    a quant'ammonta la mia conoscenza?

    E quant'è diffusa la mia ignoranza?

    L'abisso, il nulla o l'infinito?

    Io che non vedo oltre il mio dito?

    (recitato)

    Ehi, non c'è niente di più?

    Altri sensi e magie, demoni e fantasmi

    entità aliene o come non dicibili perché mai

    e poi mai! non un dio tra i tanti

    di quelli che lo arano l'animo umano?

    (recitato)

    "Oltre a questo corpo e questa vita

    non c'è niente di più?"

    Qui, io in altrove, come fosse epica

    la possessione del romanticismo

    disposto e volonteroso al credere

    e scettico su ogni fronte umano, mi chiedo

    (recitato)

    Non c'è niente di più?

    Freddo, desolazione, angoscia

    l'alito dell'ultima ora

    che già soffia tra le spalle (a valle)

    così aspiro ai confini dell'anima

    dell'uomo o di questo mondo soltanto e

    Dio, dove sei? Dove siamo noi? e poi

    attendo risposte a questi sofferti versi

    io che urlo, a morte

    (gridato)

    Non c'è niente di più?

    Ditemi voi, non c'è niente di più?

    Nota

    Titolo e senso dell'intero testo ispirato da un momento del film Star Trek - The moviedi Robert Wise.

    Il culto del sogno

    Vi siete mai fermati a pensare

    E se tutto questo fosse solo un sogno?

    Però, il sogno di qualcun altro

    e noi, di quel sogno, gli stupendi attori

    noi che sogniamo gli altri, loro i noi a sognare?

    Limpidi ambiti onirici da coltivare

    o come incubi? Là dove vivono fatica e fame

    noi sognatori, ognuno un mondo a parte

    d'altrui sogni, noi in scena sulla loro scena?

    Come mormora il culto del sogno...

    Siamo solo le gesta di chi dorme

    ma chi sogna il sogno, da Creatore?

    Chi nel sognare dà vita all'azione?

    Si cela tra noi il dormiente?

    Chi di noi dorme? chi tra noi sogna?

    E tutti gli altri a recitare la parte?

    Chi al risveglio, al suo

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