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Il simbolismo di Notre Dame de Paris: Tra esoterismo e religione, il fuoco del cambiamento
Il simbolismo di Notre Dame de Paris: Tra esoterismo e religione, il fuoco del cambiamento
Il simbolismo di Notre Dame de Paris: Tra esoterismo e religione, il fuoco del cambiamento
E-book454 pagine6 ore

Il simbolismo di Notre Dame de Paris: Tra esoterismo e religione, il fuoco del cambiamento

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Info su questo ebook

In ricordo dell'opera artistica restaurata grazie all’audacia di un grande scrittore e politico francese, che sensibilizzò il mondo sulla sua presenza: Victor Hugo. 
In questo ricordo dopo l'incendio del 2019 spero che essa rinasca, come la fenice nasce dalle ceneri. 
“Si può resistere all’invasione degli eserciti, ma non a quella delle idee” (Victor Hugo)

L'autore
Alberto Cataldi, nato nel1965, medico chirurgo autore di libri in ambito medico e fantasy, studioso di scienze iniziatiche.
LinguaItaliano
Data di uscita26 ott 2019
ISBN9788835323297
Il simbolismo di Notre Dame de Paris: Tra esoterismo e religione, il fuoco del cambiamento

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    Anteprima del libro

    Il simbolismo di Notre Dame de Paris - Alberto Cataldi

    Ringraziamenti

    Premessa

    Alice cominciava a sentirsi assai stanca di sedere sul poggetto accanto a sua sorella, senza far niente: aveva una o due volte data un'occhiata al libro che la sorella stava leggendo, ma non v'erano né dialoghi né figure, - e a che serve un libro, pensò Alice, - senza dialoghi né figure?

    (da: Alice nel paese delle meraviglie - Nella conigliera - Lewis Carroll)

    In ricordo dell'opera artistica restaurata grazie all’audacia di un grande scrittore e politico francese, che sensibilizzò il mondo sulla sua presenza: Victor Hugo.

    Si può resistere all’invasione degli eserciti, ma non a quella delle idee (Victor Hugo)

    L’unico pericolo sociale è l’ignoranza. (Victor Hugo)

    Nelle sue parole troveremo la forza di far rinascere il mondo. Questo libro si ispira alla rinascita dell’uomo e della donna, esseri unici ed eccezionali che ogni giorno si cercano nell’intento di far esaltare la loro essenza interiore. La cattedrale sarà spunto, con il suo incendio, ad accendere l'anima del leone che si rinchiude dentro ognuno di noi, con l'intento di stimolare lo sviluppo dei tre corpi: fisico, animico e spirituale che ognuno di noi spesso ignora, eccetto la mera materialità.

    Nel libro scolpito sulle pareti di questa cattedrale troveremo la via alchemica, che apre il mondo a quel messaggio profondo e sensato che le religioni non ci hanno saputo trasmettere nella sua profonda essenza.

    Notre Dame de Paris, è un simbolo mondiale e non solo dei francesi, anche se in essa si ricorda la storia del mondo stesso.

    Essa dovrà rappresentare il simbolo del cambiamento, in quest’epoca dell’acquario in cui la consapevolezza del genere umano è pronta per ricevere il messaggio che tanti grandi studiosi del passato ci hanno lasciato inciso nella pietra, in attesa che fossimo pronti ad interpretarlo.

    Come la fenice, essa rinascerà dalle proprie ceneri.

    Spero che gradiate questo sforzo condotto nel ricostruire avvenimenti storici e le simbologie correlate in essi, in tal modo vedremo al termine dello stesso uno spunto per inneggiare al cambiamento, inteso come ricrescita dello spirito umano in un ideale comune di uguaglianza, fraternità e libertà.

    A chi crede nella fenice, a chi vorrebbe rivedere Notre Dame de Paris nel suo antico splendore, in questo testo troverete traccia di quello che successe il pomeriggio de 15 aprile 2019 e come in questa cattedrale si racchiuda tutta la conoscenza dell’universo, nel simbolismo cristiano tra mito e leggenda. Vedremo come le varie religioni monoteistiche si porranno a vivere lo stesso messaggio in questi simboli e come ancor oggi è triste e sconsolante sentire le lotte religiose a scopo prettamente di potere. Fin quando saremo egoisti e non comprenderemo l’eguaglianza nelle persone indipendentemente dai loro singoli pensieri, non riusciremo ad essere un unico corpo, un unico spirito ed un'unica anima che dovrebbero aspirare all’amore incondizionato, abbandonando gli interessi del singolo per l’intera comunità.

    Se saremo in grado di abbattere il concetto del denaro come compromesso del ricatto sociale, solo allora saremo pronti a cambiare, evolvendo come specie che rischia costantemente l’estinzione dall’universo conosciuto.

    Mi rivolgo al lettore che spero trovi l’opera gradita, ricordando non solo l’episodio catastrofico che dette un momento di dolore a tutta la Francia ed al mondo intero, ma anche quello che realmente rappresenta questa cattedrale, come simbolo di cambiamento e di presa di coscienza.

    Colgo l’occasione per ringraziare tutti i pompieri e le forze dell’ordine che hanno permesso che la struttura non collassasse su se stessa limitando al massimo i danni.

    Grazie a tutti Voi.

    Introduzione

    Prima di parlare di Notre Dame de Paris (anno 1163) occorre ricordare la storia che si cela dietro questa chiesa. In essa molte cerimonie ed avvenimenti importanti per la Francia e per il mondo intero sono stati cerebrali come anche due clamorosi suicidi. Vi sono storiche leggende che ruotano intorno ad essa a cui accenneremo. Ma dobbiamo ricordare in primis il contesto storico in cui questa cattedrale fu edificata, ritrovando l’altica conoscenza, il filo che unisce il profano con l’iniziato.

    Era un epoca storica, in cui nacquero molte cattedrali e Notre Dame de Paris non fu certo tra le prime.

    In Francia esistono altre Notre Dame che si ispirano al posto dove sono edificate ricordiamo:

    - Notre Dame di Noyon (1150),

    - Notre Dame di Senlis (1153),

    - Notre Dame di Laon (1150),

    - Notre Dame di Bayeux (1180),

    - Notre Dame di Chartres (1194),

    - Notre Dame de l’Assomption di Rouen (1200),

    - Notre Dame di Reims (1211),

    - Notre Dame di Amiens (1220),

    - Notre Dame di Strasburgo (1225),

    - Notre Dame de Assomption di Clermont-Ferrant (1248),

    - Notre Dame di Rodez (1277).

    Dovremo chiederci perché tante Notre Dame in Francia e la correlazione storica con il culto mariano, questo aprirà la conoscenza non solo al concetto essoterico, ma anche a quello esoterico, come riporta il simbolismo espreso nella Dama Alchemica di Notre Dame de Paris.

    Notre Dame significa Nostra Signora, riferito alla Madonna madre di Gesù per la religione cristiana e mussulmana; considerando che questo periodo storico si caratterizzò anche dal passaggio all’iconografia mariana.

    Facciamo un breve cenno alla teologia cristiana ed alle tappe che introdussero nello schema razionale della chiesa il culto mariano.

    La chiesa ha identificato quattro insegnamenti riconducibili a Maria madre di Gesù, essi sono dogmi di fede. Ricordo il significato di dogma: Principio che si accoglie per vero o per giusto, senza esame critico o discussione dello stesso.

    I dogmi riguardanti la Madonna sono:

    credere nella verginità di Maria (affermato dal primo concilio di Nicea nel 325);

    Il termine Madre di Dio (Theotokos) fu creato al Concilio di Efeso nel 431;

    La Verginità perpetua di Maria (sempre vergine), affermata dal Concilio di Costantinopoli nel 553, successivamente confermata dal Sinodo Laterano (ottobre 649);

    La dottrina dell'Immacolata Concezione contempla che dalla nascita Maria era senza il peccato originale (dottrina proclamata come dogma ex cathedra da Papa Pio IX nel 1854);

    Il dogma dell'Assunzione di Maria, fu definito da Papa Pio XII nel 1950, questo dogma afferma che dopo la vita terrena, ella fu assunta in cielo, nella sua gloria corpo ed anima.

    Il ruolo della teologia nel definire criteri su Maria è fondamentale, ma ricordiamo che Maria in realtà aveva una verginità interiore e non fisica, si aprì al volere di Dio senza fare domande o darsi risposte, era pronta per il cambiamento di tutta la sua esistenza ed essa era un anima incarnata preparata a ricevere il bambino che avrebbe profetizzato il regno dei cieli. Infatti Gesù non arrivò sulla terra per cambiare la legge del padre trasmessa per mezzo dei profeti, ma per definirla ed applicarla con tutto se stesso, fino alla sua morte.

    Nell'Islam Gesù e visto come un profeta e rapportato a Maometto, cosa che differenzia le due religioni, visto che la cristiana lo vede come diretto figlio di Dio, il Messia della religione ebraica, che non lo accetta ed è ancora in attesa.

    Nel Corano viene sempre menzionato associandolo all’eulogia (benedizione) Su di lui la pace di Allah e simile a quella di Maometto Dio lo benedica e gli dia pace. Nel Corano Gesù, e non il Cristo teologico, è menzionato diverse volte e troviamo la dizione Gesù figlio di Maria.

    Nel Corano viene descritto come il messaggero di Dio o la parola di Dio oltre che Messia e figlio di Maria.

    Secondo la tradizione Islamica, Gesù tornerà sulla terra dopo il profeta Mahdi alla fine dei tempi, annunciando il Giudizio Universale ed egli apparirà dove si erige il minareto di Gesù della moschea degli Omayyadi di Damasco. Questi brevi ricordi sono essenziali per comprendere il messaggio della cattedrale ed il richiamo a tutte le religioni monoteistiche in memoria delle antiche religioni del mondo.

    L’epoca delle cattedrali gotiche, è quella della dinastia dei Capetingi in Francia.

    Questa antichissima dinastia francese, getta le sue radici nel VII secolo tra il 600 ed il 700, a seguito della prima dinastia dei re francesi quella dei Merovingi.

    I Capetingi regnarono tra il 987 ed il 1328, anno della morte di Carlo IV e successivamente la storia riporta ai rami collaterali di queste famiglie le discendenze dei re francesi. Questo per spiegare anche il concetto di linea di sangue reale della dinastia reale francese e le correlazioni con Maria madre di Gesù. Ricordo che esistono delle ipotesi a volte fantasiose su questi aspetti ma Notre Dame sembra dimostrare il contrario. Tutt'ora nei regnanti esiste la genealogia del sangue reale o sangue blu, anche nella Bibbia si dava molta importanza al periodo di fecondazione dei maschi ed alla longevità dei profeti, sarà tutta una coincidenza?

    Le traduzioni del ricercatore indipendente Mauro Biglino chiariscono tutti questi aspetti, insieme al lavoro che un equipe di ricercatori autonomi stanno compiendo per chiarire finalmente i disguidi storici e dell'utilizzo nel passato del condizionamento di massa per il profitto ed il potere di pochi singoli, fino alla massima espressione moderna, dei nostri giorni nelle corporazioni.

    I rabbini dovevano essere sposati, secondo le leggi ebraiche, perché non accettare che Maria Maddalena e Gesù (detto rabbi), fossero sposati? Non entrerò in merito a tutte le polemiche sull’argomento, ma Lei era la parola di Gesù e rappresentava un capo scuola dei suoi insegnamenti, ella temeva Pietro che fondò quello che noi oggi conosciamo come religione cristiana con tutti i vari scismi del passato.

    In un epoca dove gli uomini dominavano e le donne pur potendo esprimere un concetto, non potevano insegnare nel Tempio. La libertà che Gesù dette alle donne, fece scuotere i patriarchi ebrei e Pietro riportò ordine, vediamola così per il momento (non dimenticando il sostanziale impegno di Paolo nello stesso intento, messi insieme dalla Chiesa Cattolica, ma pare dalla storia non si sopportassero).

    Ritornando sulla dinastia Capetingia, fu Ugo Capeto il capostipite del casato. Non mi addentrerò ulteriormente in questa storia molto affascinante e complessa della dinastia ma è opportuno fare dei ricordi storici per poter leggere il contesto in cui la cattedrale fu edificata.

    A questo punto ricordiamo uno dei simboli d’eccellenza dell’epoca, arrivato oggigiorno: il simbolo del giglio o come dicono i francesi fleur de lys.’

    E’ il simbolo che sostituì il leone all’epoca dei Franchi, e rappresenta il simbolo di Maria la madre di Gesù (Notre Dame).

    Furono per primi i Capetingi ad usarlo come loro emblema, per ricordare una correlazione tra la dinastia di Gesù e la loro, unendo il divino con il regale, come era tipico nella religione egizia, dove il re era paragonato ad un Dio e da egli disceso.

    Fu Sugerio di Saint Denis (1080-1151) abate francese, a introdurre il simbolo del giglio collocando lo stemma araldico nella chiesa appunto di Saint Denis.

    Ricordiamo che la basilica di Saint Denis (1136-1270; consacrata il 1281), rappresenta la prima espressione dell’arte gotica dove fu riportato per la prima volta l’arco acuto e gli archi rampanti ad opera dell’abate Sugerio.

    Lo stemma, a fondo azzurro, si presenta seminato da gigli color oro e sovrastato da una corona incastonata (simbolo regale).

    Il seminato di gigli, fu successivamente sostituito con i tre gigli (la triade, simbolo del triangolo equilatero) sempre su fondo azzurro.

    Si passa da un campo di gigli, che non ha un inizio e una fine, al numero tre, la trinità il numero perfetto della religione. Il fondo azzurro simbolo del cielo, dell'aria, di colui che viene dall'alto.

    Il tre rappresenta il primo numero dispari, è simbolo della riunione, il 2 separa e viene prima.

    Il triangolo equilatero ne rappresenta la forma geometrica, in ognuno dei tre angoli si ritrova la triade per intero. E’ il primo numero di armonia, di soluzione del conflitto dualistico e per questo considerato un numero perfetto.

    Il 3 apre la strada alla mediazione e permette di uscire dall’antagonismo, superando la parziale e riduttiva visione dualistica.

    E’ un simbolo di vitalità, radice di ogni ulteriore estrinsecazione delle operazioni dell’Uno nell'alterità del molteplice e un simbolo dell’unità sostanziale, ricordiamo anche i tre corpi: fisico, animico e spirituale che rappresentano l’unità vitale.

    Il giglio in realtà non rappresenta il fiore come tale, ma è una trasformazione del fiore di iris stilizzato che vive nelle paludi (iris gialla).

    Secondo la tradizione, questo simbolo fu scelto da Clodoveo I, prima della reintroduzione dell’abate, il quale abbandonò le mezze lune del suo blasone (stemma gentilizio) in favore di questo.

    Ma nel blasone di Clodoveo I, vi erano anche stilizzate tre rane su fondo azzurro, quello che successivamente portò dal seminato di gigli all'emblema evolutivo con solo tre gigli.

    Si pensa che Clodoveo I dopo la vittoria, che riportò a Vouillé nel 507, in una zona fluviale in prossimità del fiume Lys e Senne in Belgio, area dove crescevano in gran quantità i gigli gialli, per ricordare questo evento bellico e politico decise di ispirarsi a questi fiori.

    Il concetto dell’emblema del campo seminato rimane un mistero, ma se uno vede un campo di gigli su uno sfondo verde potrebbe comprendere semplicemente, il proseguo dei simboli oltre lo sfondo. Allora interpretato come un campo di fiori o come una moltitudine di individui dal sangue reale? Forse all'inizio il concetto di moltitudine era implicito come una grande famiglia reale, ma nel tempo si identificò con il simbolo sacro del numero tre.

    Ma cosa indicava il colore blu nel simbolismo araldico e non solo?

    Il blu o l'azzurro l'abbiamo visto come segno di regalità, ma a questo punto dobbiamo ricordare i colori della bandiera francese. Partendo dall’asta in uguali dimensioni ed in bande verticali, sono il blu, il bianco ed il rosso, incontreremo durante il racconto ancora ulteriori identificazioni e caratteristiche dei colori.

    Il blu ed il rosso rappresentano la città di Parigi ed il bianco quella della casata dei Borboni che si unirono durante la Rivoluzione francese.

    La casata Borbone, è un ramo antico della famiglia dei Capetingi, con l’estinzione degli altri rami familiari ereditò il trono di Francia nel 1589.

    La casata dei Borboni è tutt’ora esistente in quanto reggono il regno di Lussemburgo e di Spagna. (ricordiamo che il simbolo della casata reale era un seminato di gigli oro con fondo bianco).

    Il colore blu è un simbolo di armonia,equilibrio e calma, colore rilassante.

    Il bianco esprime speranza per il futuro e rappresenta la luce del giorno in contrapposizione alla notte e la purezza delle emozioni, inoltre essendo simbolo della luce rappresenta il sole, culto del dio sole, espressione della divinazione reale.

    Il rosso è simbolo del sangue e dell’energia vitale in esso contenuta, rappresenta la forza di volontà; l'energia vitale del corpo si muove fino all'ultima cellula attraverso l'organo fluido del sangue.

    Equilibrio (linea di sangue), purezza (regalità divina) e forza di volontà (anima, espressione dell'energia corporea trasmessa attraverso il sangue) rappresentano in sintesi il simbolismo della bandiera francese.

    Il contesto storico della nascita delle cattedrali in Francia ed in altre parti europee è fondamentale per comprendere le motivazioni che hanno portato alla creazioni di tali bellezze architettoniche. Per questo nel testo faremo saltuari accenni, per permettere al lettore di comprendere la complessità storica degli eventi correlati. Il libro non si rivolge solo ai cultori della materia che leggendo alcuni aspetti sorrideranno, ma ad un pubblico più ampio per rendere possibile la presa di coscienza espressa nel simbolismo dell'incendio di Notre Dame de Paris.

    Vorrei ricordare che con le guerre tali strutture furono danneggiate certe distrutte, fu solo nell ‘800 che grazie allo crescita del pensiero del recupero architettonico e dell’influenza di queste opere nel nazionalismo del paese che iniziarono i lavori di restauro conservativo ed il neogotico. Per questo la lettura della cattedrale deve tener conto di tutti questi aspetti, al termine del testo troveremo alcuni aspetti descrittivo architettonici, a cui lascio al lettore la libera interpretazione, resa possibile da quasi tutta la lettura dell'opera. A voi perdervi nella Nigredo per poi ritrovarvi nell'Albedo e concludere il cammino interiore alchemico della rinascita spirituale e dunque della presa di coscienza. Ogni singolo individuo è unico e raro, solo attraverso la sua crescita interiore potrà aspirare ad un piano esistenziale più elevato, degno di quello a cui la razza umana è arrivata in oltre settecento milioni di anni. A Voi capire a voi rifiutare, la legge del libero arbitrio è sacra come sacro è il singolo individuo nella complessità del cosmo.

    In ricordo del 15 aprile 2019

    Questo capitolo si sviluppa da una sintesi delle principali testate giornalistiche europee e mondiali ed in particolare francesi, che riportarono i dati tra il 15 ed il 16 di aprile 2019, in ricordo del momento, alcuni dati dopo la pubblicazione di questo volume, saranno sicuramente cambiati, ma lo scopo era quello di fissare il momento sia nella mia personale sensazione, sia nella dinamica degli eventi.

    Sicuramente sarà stato un evento casuale quello che è successo quel giorno, ma la storia ci darà ragione o torto nel farci comprendere se questa idea sia stata veritiera.

    Erano circa le 19 del 15 aprile 2019, mentre parlando con Sofia, di cui sono il papà, decisi di accendere il televisore. Considerano che da anni non vedo la televisione la sera per un problema di vista che mi limita la visione.

    La finestra, dell’oscura immagine bidimensionale, si aprì sul telegiornale nazionale, mostrando la Madre di Francia in fiamme. Una fitta di dolore trafisse il mio cuore a tal punto che piansi nel vedere, tanto scempio.

    Non riuscivo a pensare ed a riflettere su chi o che cosa avesse appiccato l’incendio, ma i sogni che avevo avuto giorni prima ora erano chiari.

    Era settimane che mi svegliavo alle 3:21, un orario curioso e non abituale in quei sogni vi erano immagini ricorrenti, ma la più nitida e chiara che ricordi, fu una rupe alta e piena di guglie ed avvallamenti, come una cattedrale scolpita nella nuda roccia calcarea di una scoscesa scogliera. Nella mente balenò l’idea delle cattedrali gotiche, non trovando un nesso logico a tali sogni violenti e penetranti a tal punto da svegliarmi sempre allo stesso orario. Sembravano un avvertimento a qualcosa, ma a cosa mi chiesi ripetutamente, a tal punto che una notte feci una serie di disegni per la loro nitidezza, sembravano una premonizione.

    Nella guglia più alta vi era incastonata una campana grandissima di fine bronzo, sembrò curiosa una campana, ma sinceramente non gli detti importanza ed a fianco ad essa lo sguardo si posava su di una pozza d’acqua limpida come rugiada. Osservavo l’acqua come ipnotizzato dalla stessa e dopo poco la campana si staccò dal cadendo giù da quella curiosa costruzione, dopo vari rimbalzi sul crinale, si fermò oscillando al suolo, battendo un suono sordo ed unico, come un avviso dal mondo dell'oltretomba, un risveglio improvviso dello spirito, un sussultare tale da riportarmi cosciente. Al risveglio ricordavo chiaramente strane incisioni e le parole: uguaglianza, fraternità e libertà e di fondo sentivo una canzone che nel ritornello esclamava C’est la vie!

    Guardai in alto e non compresi l’accaduto e dopo poco un rosone ricco di vetri rossi e blu, tendeva a precipitare sopra di me come un variopinto arcobaleno, a tal punto che mi svegliai.

    Questo sogno fu ricorrente per varie notti prima del fatidico evento, che paralizzò il mio cuore e quello della Francia. In quell'istante non potei non pensare alle torri gemelle, il fatidico 11 settembre, pensando a tutti quegli inutili morti per la supremazia del potere, del più grande organismo vivente: la civiltà occidentale, cristiana.

    Non potevo accettare che fosse un atto terroristico, anche ai mussulmani quella chiesa in qualche modo rappresenta un simbolo antico, quando c’erano ancora accordi tra essi e l’Europa, prima del declino che la storia racconta.

    In un altro sogno mesi prima vidi un palazzo con due torri grigie e non capivo i rapporti fra di essi, ma nel vedere quel falò tutto divenne chiaro, guardai Silvia (colei che ho sposato ed amo in questa vita) è dissi: Ci siamo,è iniziato.

    Lei non comprese il significato di questa affermazione, e tanti pensieri vennero incontro dopo quel glaciale sussulto del cuore.

    Fu questo sentimento che mi portò all'ispirazione nello scrivere questo libro, in onore di Notre Dame de Paris, nel simbolo del cambiamento e del risveglio collettivo.

    Sembrava come se sapessi come scriverlo, anche se tutti i libri hanno il loro lavoro di ricerca e riflessione, quest'opera scivolò per intero nella mente, dovevo solo riportare i messaggi nero su bianco.

    Divenne un’esigenza per rilassare quella tensione e per dire al mondo il significato del sacro e della geometria che in essa si celava, rivelando il mistero delle cattedrali. Persone di degna ed illustre fama come Fulcanelli, aprirono lo scrigno alchemico sulle cattedrali, non mi reputo all'altezza, ma come loro ho visto quello che ho scritto come in un rapido film, una composizione che usando il linguaggio letterario dovevo riportare, era un esigenza personale, per il futuro della comunità.

    Non pensai fosse un atto terroristico, pensai ad un incidente curioso, ma un incidente.

    Il 15 aprile del 2019 sarà per sempre una data storica che supererà tutte le tragedie umane di questo secolo, perché segna la svolta di un epoca millenaria e speriamo che tutto ciò che i grandi profeti hanno previsto non accadi veramente. Lo so che i ricercatori sorrideranno a queste parole, poiché l'ingresso nell'era dell'acquario è iniziata e l'umanità si eleverà in essa in una dimensione superiore, ma non tutti sanno e non tutti accettano le verità fino ad ora non rivelate.

    Se riflettiamo per qualche istante, sulle superpotenze Russia-Cina e Usa-Europa, tremo solo al pensiero che decidano di far scoppiare la guerra finale, in tal momento spererei che qualcosa di veramente speciale accada, per salvare quella parte del mondo che ama senza pensare al resoconto. Sono sicuro che accadrà!

    Spero troviate stimolante ritrovarci nella storia di Notre Dame de Paris e spero tanto che il lettore ami il significato di questa cattedrale come l'amai la prima volta che arrivai davanti ad essa nel 1988, dove tutto il cuore fu pervaso da gioia e dolore, da luci ed ombre, dove la vita come la conoscevo fino a quel momento mutò radicalmente, nella ricerca della conoscenza interiore.

    Notre Dame non è solo una cattedrale, ma rappresenta un simbolo per la Francia e per il mondo intero, essa oltre ad esprime la cristianità nel mondo, esprime la parte oscura ed esoterica di essa, per questo è il Tao delle religioni, il buono ed il cattivo, la sede di nostra santa Maria madre di Gesù e del suo profondo messaggio.

    Non può esistere la luce se non esiste l'oscurità, questo è il simbolismo della divisione, del due, del maschile e del femminile, ne parleremo più avanti.

    Neppure il Vaticano ha la potenza religiosa espressa in questa struttura, chi entra respira un aria di gioia e di sofferenza, d’amore e di odio, essa è l’equilibrio della cristianità, la triplice essenza.

    Come sia successo l’incidente non conta, il sigillo è stato violato nel segno della croce ardente, ci riporta alla sua stessa essenza.

    Adesso iniziamo a ricordare ciò che essa rappresenta ed i simbolismi dentro e fuori di essa, affinché non muoia mai il ricordo della potenza di quel Dio cosmico che unisce tutte le religioni del mondo, simbolo di presa di coscienza e conoscenza. Dobbiamo studiare la scienza dello spirito e non solo la scienza materiale del fisico, del corpo, essa trova chiare indicazioni nell'opera alchemica espressa in Notre Dame de Paris ed in altre cattedrali di cui faremo cenno.

    Essa è l’epicentro di queste, essa è l’elemento principe e cardine di una estesa rete energetica, che equilibra e modula aspetti profondi e primordiali, avendone rotto il sigillo forse è stato liberato colui che nel tempo era nel controllo del bene. Questo concetto rappresenta il rapporto tra i Luciferini m angeli di Satana e gli angeli di Dio, simbolismi non più trasmessi nella profonda essenza e lasciati a tradizione e superstizione.

    Ricordiamo che Dio controlla tutto e questo implica che è al di sopra degli stessi angeli o del male o del bene, lasciare che essi scorrazzino su questo globo, è solo per mettere alla prova la legge fondamentale del libero arbitrio. Dio è la conoscenza universale, cosmica secondo se parliamo in ambito americano o sovietico, ma il concetto non cambia. Anche se cosmico è un concetto più ampio di universale (un solo universo in un una direzione, razionalizzazione del controllo globale).

    L’incendio di Notre Dame è stato spento il martedì mattina dalle squadre dei vigili del fuoco di Parigi, che hanno lavorato in maniera esemplare per salvare quel potente monumento.

    Vvedere dall'alto il tetto caduto e le braci che mostrano la croce ardente è come un simbolo che ha aperto una breccia nella trama temporale, riportando in luce colui che era segretato nelle viscere della terra.

    Il vedere le vetrate annerite, che rappresentano la luce divina, gli scanni divelti, ha reso il tutto molto surreale, ma ha ridato luce ad una speranza di rinascita della popolazione mondiale.

    La discordia predominerà e i popoli dei mondi esterni interverranno per tutelarci è questa la speranza.

    Adesso la Francia ed il mondo si è mosso per ricostruire il monimento e ripristinare il sigillo, spero solo che tutto ciò serva a qualcosa, esso non è altro che l'espressione di un potere che dimostra la sua superiorità materiale, non vedendo l'inizio della rivelazione.

    Dopo un momento che ha fatto tremare il mondo, riportando alla mente il crollo delle torri gemelle di quel lontano, ma sempre presente, 11 settembre 2001, molte opere sono state spostate nel vicino municipio ed al Louvre.

    Tanto lavoro sarà da fare nei prossimi vent’anni, ma molti hanno offerto i loro soldi in privato per la ricostruzione.

    Il presidente francese Emmanuel Macron ha promesso che la cattedrale verrà ristrutturata entro cinque anni. Promesse di un politico o dimostrazione della tenacità francese? La storia ci darà la risposta.

    Il sottotetto di Notre Dame, è andato distrutto per due terzi è una struttura di travi in legno di epoca medioevale, con alberi tagliati circa un secolo prima.

    La struttura del tetto e sottotetto è precipitata sugli scanni della chiesa, ma i rosoni, con molte vetrate annerite sono resistite ed alcune più recenti distrutte, dal forte calore.

    L'impermeabilizzante del tetto era costituito da lastre di piombo e la struttura in legno le sosteneva sul supporto in pietra della cattedrale.

    In corrispondenza della fleché, nella parte dove si era originato l’incendio, nell’800 era stata costruita dall’opera dell’architetto Viollet de Duc.

    La particolare disposizione delle travi di legno e le intercapedini del sottotetto hanno permesso la diffusione massiva dell’incendio, con molta facilità.

    Il presidente francese ha riferito questo momento come: una grande emozione nazionale.

    Ora in una sintesi storica ricordiamo le fasi principali dell’incendio:

    - 18:20 è stato emanato il primo allerta, dove non è stato riconosciuto l’incendio.

    - 18:43 seconda allerta, è stato avvistato il fumo all’altezza della crociera.

    - 19:30 le fiamme si sono diffuse nelle capriate della navata centrale ricoperte dal piombo che ha iniziato a fondere.

    - 19:50 è crollata la flèche (750 tonnellate di legno e piombo),

    - 21:00 sono state avvistate delle fiamme e del fumo nella torre Nord in breve controllare.

    - 22-23, viene tutelata la struttura montante della chiesa grazie ad una manovra dei vigili del fuoco ed all’utilizzo di un robot.

    I vigili del fuoco, hanno inviato all'interno Colossus, un robot con comando remoto, il robot ha raffreddato la struttura dall’interno con il suo getto d’acqua.

    I danni stimati riguardano la volta, le opere d’arte sembrano salve, mentre la volta ha bisogno di messa in sicurezza con un operazione di almeno due giorni.

    Dopo si potranno recuperare le opere d’arte che sono ancora integre, quelle che sono rimaste fino alla fine.

    I dati preliminari dimostrano che le vetrate policrome, non sono state coinvolte come i rosoni del XII e XIII,

    Altre sono state danneggiate, ma erano del restauro ottocentesco, l’altare maggiore con la croce è salvo e vederlo nelle immagini trasmesse dai pompieri, sembra quasi un miracolo.

    L’organo all’interno della cattedrale non è bruciato, ma non si escludono danni dal calore intenso dell'incendio.

    Il rosone superiore, più piccolo, sembra distrutto e quello più antico invece no, le vetrate se sottoposte a calore intenso rischiavano di esplodere, è stato l’intervento dei pompieri adeguato a salvare il salvabile. (sintesi da vari giornali e notiziari del momento in cui è avvenuto l'evento).

    L’installazione dei ponteggi intorno alla guglia di Notre Dame era iniziata nell’estate del 2018 ed era quasi completa; alcuni hanno pensato ad un effetto lente del ponteggio o all'innesco secondario da fenomeno pila (metalli diversi uniti insieme) oppure della scarsa attenzione degli operai (fumo di sigaretta?), dunque varie le ipotesi oltre a quella che pensarono la maggior parte dell'azione terroristica. Anche se resta l’ipotesi più probabile, quella del cortocircuito, non è ancora chiaro se l’incendio si sia sviluppato dai ponteggi.

    A inizio aprile, le sedici statue presenti su di essa, erano state rimosse in vista dell’avvio dei lavori di restauro, e sono quindi rimaste indenni (le statue sono state rimosse separando la testa dal corpo, per alcuni simbolo di cattivo auspicio).

    Sappiamo che le prime fiamme sono state avvistate intorno alla guglia, potrebbe essere stato un effetto pila secondario alla presenza di piombo ed altri metalli in contatto, come il rame e l’acciaio.

    I giornali del giorno dopo riportavano il crollo della guglia principale che era bruciata completamente, crollando sul tetto sottostante e sfondando la volta a crociera sulla quale era eretta, sotto di essa la pietra di Volta con il simbolismo di Notre Dame, sembra un caso che sia nata proprio in quel punto.

    Oltre ad avere distrutto la guglia, l’incendio ha causato grandi danni al tetto che copriva buona parte di Notre Dame, successivamente nel testo troverete le descrizioni del tetto e della flèche ed ulteriori dettagli della cattedrale.

    Le grandi travi lignee sono bruciate rapidamente in mancanza di punti di interruzione tra le capriate, di solito utilizzati proprio per evitare che gli incendi si possano diffondere e riescano a bruciare un’intera copertura. Si stima che i due terzi del tetto di Notre Dame siano andati distrutti.

    Il grande calore sviluppato dall’incendio ha fatto sì che le parti lignee bruciassero molto rapidamente, lasciando come unica alternativa ai vigili del fuoco il contenimento dell’incendio.

    Dopo meno di un’ora di lavoro è diventato evidente che non sarebbe stato possibile salvare il tetto, parte comunque sacrificabile rispetto alle strutture portanti dell’edificio, in pietra.

    Il lavoro si è quindi concentrato per recuperare gli arredi sacri e le opere d’arte all'interno della chiesa, avendo nel frattempo cura che l’incendio non raggiungesse le due grandi torri di Notre Dame.

    Come l’opera di restauro ottocnetesco sanificò quello che restava delle guerre dalla costruzione della cattedrale, così adesso toccherà agli architetti e restauratori moderni riportare alla luce lo splendore della cattedrale.

    Il ministro della Cultura francese Franck Riester ha confermato che si è aperto un buco nella volta in pietra della cattedrale, all’altezza del transetto.

    Sappiamo ancora poco dei danni all’interno di Notre Dame, ricordo il lettore che quello che sta leggendo si riferisce ai testi sintetizzati di quei momenti con alcune osservazioni personali di chiarimento.

    Intorno alle 3.30 della notte tra lunedì e martedì i vigili del fuoco hanno detto che l’incendio a Notre Dame è sotto controllo, anche se ci sono ancora alcune parti che stanno bruciando.

    Dopo gli annunci ottimisti di lunedì sera da parte delle autorità francesi, martedì mattina c’è stata più prudenza nel valutare le condizioni della cattedrale: il segretario di Stato al Ministero dell’Interno Laurent Nuñez ha detto che ci sono dubbi su come reggerà la struttura; le opere d’arte conservate all’interno di Notre Dame si sono per la maggior parte salvate, ma devono ancora arrivare stime confermate sui danni all’interno, in particolare alle vetrate e ai rosoni duecenteschi; la guglia ottocentesca e due terzi del tetto sono andati distrutti lunedì sera; il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che la cattedrale verrà ricostruita, ed è già stata aperta una raccolta fondi per finanziare i lavori. Curioso hanno fatto fatica a spegnere l'incendio e sapere se la cattedrale reggeva ed è subito nata una raccolta fondi per finanziare la ricostruzione della cattedrale, qui l'aspetto ridicolo della vicenda, si va bene il simbolismo, ma neppure quando muoiono decine di persone o vi sono catastrofi globali si staziano in così poco tempo finanziamenti per la ricostruzione, questo fa riflettere.

    La procura di Parigi ha aperto un’indagine per incendio colposo, e secondo i giornali francesi ci si sta concentrando sull’ipotesi che il fuoco sia cominciato per via dei lavori di restauro che erano in corso intorno alla guglia.

    Queste notizie tratte da vari notiziari sono rimaste nel loro correre, per ricordare i momenti dell’incendio.

    Questo non vuole essere una ricostruzione dei fatti che fino ad oggi sono già cambiati, ma in cuor mio ero certo che fosse stato un fatale incidente umano, sarà la storia a farci comprendere cosa è accaduto veramente, considerando che dove è scoppiato l’incendio non esiste più traccia della struttura per poter comprendere chiaramente cosa l’abbia innescato. Mi venne da pensare leggendo queste parole, un incedio fatto ad hoc, forse l'incendio perfetto, ma sottolineo che dopo qualche settimana i notiziari non parlarono più dello stesso e tutto fu messo a tacere. Anche oggi che rileggo il libro non si trovano articoli intorno all'accaduto, caso o copertura globale?

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