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Il modello di riferimento per un Sistema informativo aperto per l’archiviazione = Open Archival Information System (OAIS) Reference Model
Il modello di riferimento per un Sistema informativo aperto per l’archiviazione = Open Archival Information System (OAIS) Reference Model
Il modello di riferimento per un Sistema informativo aperto per l’archiviazione = Open Archival Information System (OAIS) Reference Model
E-book104 pagine1 ora

Il modello di riferimento per un Sistema informativo aperto per l’archiviazione = Open Archival Information System (OAIS) Reference Model

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Originariamente prodotto come parte di uno sforzo più ampio per sviluppare un set di standard formali per la conservazione a lungo termine di dati digitali generati nel corso delle missioni spaziali, Open Archival Information System (OAIS) ha costituito la base di un gran numero di standard e di protocolli, ha influenzato la progettazione di sistemi, la definizione dei requisiti dei metadati, la certificazione e altre questioni fondamentali ai fini della conservazione digitale. Questo Technology Watch Report ripercorre la storia, le caratteristiche principali e l’impatto del modello di riferimento OAIS. Il documento funge da introduzione a OAIS per coloro che non ne hanno ancora conoscenza, ma anche come una risorsa per coloro che già ne fanno uso, ma desiderano aggiornarsi sulle evoluzioni del modello. Esso si conclude con qualche riflessione sui principali benefici e le criticità di OAIS riscontrate nell’applicazione del modello in oltre un decennio di uso da parte della comunità che si occupa della conservazione digitale.
LinguaItaliano
Data di uscita10 gen 2017
ISBN9788878122468
Il modello di riferimento per un Sistema informativo aperto per l’archiviazione = Open Archival Information System (OAIS) Reference Model

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    Il modello di riferimento per un Sistema informativo aperto per l’archiviazione = Open Archival Information System (OAIS) Reference Model - Brian Lavoie

    Brian Lavoie

    OCLC Research

    Open Archival Information System(OAIS) Reference Model

    Second edition

    Il modello di riferimento per un Sistema informativo aperto per l’archiviazione

    Traduzione italiana a cura di Flavia Cancedda, Chiara Consonni, Agnese Galeffi, Andrea Marchitelli, Lucia Sardo

    Con il coordinamento scientifico di

    Paul Gabriele Weston

    Roma

    Associazione italiana biblioteche

    2016

    DPC Technology Watch Report 14 (02 October 2014)

    © Digital Preservation Coalition 2014 and Brian Lavoie 2014

    Produzione e diffusione: Associazione italiana biblioteche

    Viale Castro Pretorio 105 - 00185 Roma

    Tel. 064463532, fax 064441139

    e-mail aib@aib.it, http://www.aib.it

    ISBN 978-88-7812-246-8

    Sommario

    Premessa

    Ringraziamenti

    1. Abstract

    2. Executive summary

    3. Introduzione

    4. Sviluppo di OAIS

    5. Panoramica su OAIS

    5.1 OAIS

    5.2 L’ambiente OAIS

    5.3. Modello funzionale OAIS

    5.4. Modello informativo OAIS

    5.5. L’interoperabilità dell’archivio

    6. Impatto di OAIS

    6.1. Architetture di archivi OAIS-compatibili

    6.2. Autovalutazione e certificazione dei depositi digitali

    6.3 Metadati per la conservazione digitale

    6.4 Codificare e scambiare informazioni archiviate

    6.5 Altri standard correlati a OAIS

    7. Conclusioni

    7.1. L’eredità di OAIS oggi

    7.2. L’impatto di OAIS: alcuni limiti

    7.3. OAIS: una teoria della conservazione digitale

    8. Glossario delle abbreviazioni

    9. Riferimenti bibliografici

    Premessa

    La Digital Preservation Coalition (DPC), fungendo da promotore e catalizzatore della conservazione digitale, si adopera affinché i suoi membri siano messi in condizione di garantire nel lungo termine l’accesso a contenuti e servizi digitali. È un’associazione non-profit il cui obiettivo primario consiste nel far lievitare la consapevolezza di quanto siano importanti la conservazione dei materiali digitali e le questioni strategiche, culturali e tecnologiche ad essa connesse. La DPC, pertanto, fornisce supporto ai propri membri in relazione al trasferimento di conoscenze, alla formazione delle competenze e allo sviluppo di rapporti di collaborazione. La visione di DPC è far sì che la nostra memoria digitale sia accessibile domani.

    I DPC Technology watch reports individuano, definiscono, seguono e affrontano tematiche che presentano un impatto consistente sulle prassi che occorre mettere in atto perché il nostro patrimonio di memorie digitali sia ancora disponibile in futuro. Essi forniscono una introduzione di livello progredito a coloro che hanno il compito di garantire la solidità della memoria digitale, e al tempo stesso sono di interesse per una utenza ampia ed internazionale che si occupi di informatica, di organizzazione dell’informazione e di gestione, anche tecnologica, delle raccolte.

    I Rapporti vengono commissionati a consulenti esperti, dopo che una consultazione tra i membri di DPC ha permesso di individuare necessità e priorità. La loro pubblicazione è subordinata a procedure di referaggio. Agli autori è richiesto di compilare rapporti che siano aggiornati, sintetici ed equilibrati, che contribuiscano ad abbassare le barriere che ostacolano la partecipazione a sforzi collettivi di conservazione digitale e che siano di ampia utilità. Intendono essere, in altri termini, un contributo specifico e durevole per la disseminazione di buone pratiche nell’ambito della conservazione digitale.

    Questo rapporto è stato prodotto da Brian Lavoie, Research Scientist presso OCLC, ed è stato pubblicato da DPC in collaborazione con Charles Beagrie Ltd. A Neil Beagrie, Director of Consultancy presso Charles Beagrie Ltd, è stato affidato il compito di fungere da curatore principale per questa serie nel 2011. Si è avvalso della collaborazione di un comitato editoriale costituito da membri di DPC e da revisori, che hanno sottoposto a revisione il testo prima della pubblicazione: William Kilbride (Chair), Janet Delve (University of Portsmouth), Marc Fresko (Inforesight), Sarah Higgins (University of Aberystwyth), Tim Keefe (Trinity College Dublin), e Dave Thompson (Wellcome Library).

    Ringraziamenti

    L’autore desidera ringraziare Neil Beagrie, curatore della serie DPC Technology watch reports, per il suo paziente supporto in ogni fase della compilazione del rapporto e, assieme a lui, anche i numerosi revisori anonimi che hanno fatto pervenire correzioni e suggerimenti al momento delle bozze.

    1. Abstract

    Originariamente prodotto come parte di uno sforzo più ampio per sviluppare un set di standard formali per la conservazione a lungo termine di dati digitali generati nel corso delle missioni spaziali, Open Archival Information System (OAIS) ha costituito la base di un gran numero di standard e di protocolli, ha influenzato la progettazione di sistemi, la definizione dei requisiti dei metadati, la certificazione e altre questioni fondamentali ai fini della conservazione digitale. Questo Technology Watch Report ripercorre la storia, le caratteristiche principali e l’impatto del modello di riferimento OAIS. Il documento funge da introduzione a OAIS per coloro che non ne hanno ancora conoscenza, ma anche come una risorsa per coloro che già ne fanno uso, ma desiderano aggiornarsi sulle evoluzioni del modello. Esso si conclude con qualche riflessione sui principali benefici e le criticità di OAIS riscontrate nell’applicazione del modello in oltre un decennio di uso da parte della comunità che si occupa della conservazione digitale.

    2. Executive summary

    Il Consultative Committee for Space Data System (CCSDS) ha avviato un’indagine volta a sviluppare un set di standard formali per la conservazione a lungo termine di dati digitali generati nel corso delle missioni spaziali. In questo ambito è stato sviluppato un modello di riferimento per un sistema informativo aperto per l’archiviazione. Il modello di riferimento dovrebbe costituire una cornice concettuale omnicomprensiva e coerente per descrivere e analizzare le questioni relative alla conservazione digitale, fornire una solida base per le successive attività di definizione di standard e fungere da riferimento per gli sviluppatori coinvolti nella realizzazione di prodotti e servizi connessi alla conservazione digitale. Il modello di riferimento OAIS è stato approvato nel gennaio 2002 come standard internazionale ISO 14721. Una versione rivista e aggiornata è stata successivamente pubblicata nel 2012 come standard ISO

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