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Lady Ruth Bromfield
Lady Ruth Bromfield
Lady Ruth Bromfield
E-book287 pagine4 ore

Lady Ruth Bromfield

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Info su questo ebook

Nel 1935, Ruth veniva data alla luce da una ragazza-madre ebrea, in Germania.
Temendo la persecuzione nazista, Ruth fu mandata in Inghilterra sul "kinder transport" per essere cresciuta da un prete della Chiesa di Inghilterra.
Lui la crebbe nella fede cristiana, e insieme ad aiuti esterni, lui la espose anche alla fede ebraica.
La sua fede guidò la sua vita e l'aiutò a costruire legami tra gruppi diversi, sin da giovane.
Segui la sua storia, la sua crescita e il divenire un ingegnere sul progetto Idro-elettrico delle Snowy Mountain.
La sua storia ti aiuterà a ritrovare la speranza e a mostrarti come superare le differenza che dividono tutti noi.

Uno sguardo sensazionale sul superamento dell'intolleranza religiosa ed etnica.

LinguaItaliano
Data di uscita23 lug 2017
ISBN9781507174081
Lady Ruth Bromfield

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    Reviewed By Katelyn Hensel for Readers’ Favorite

    Lady Ruth Bromfield by Gordon Smith was an interesting read, to say the least. This is not your typical historical fiction about World War II and the Nazis. This has a lot less sadness, and more of a hopeful quality about how a life can be forever altered, but still grow strong in a new and fertile home.

    This book is written with exceedingly realistic clarity so that at times I was not sure if I was reading fictionalized history, a biography, or a complete work of fiction. It was intriguing and fun to feel like that with Lady Ruth Bromfield! There was a lot of meat packed into this book, and themes of family, finding yourself, moving on, and living a full life. I particularly enjoyed the aspects about Ruth becoming an engineer...Girl Power!

    Gordon Smith has done a good job in trying to condense a lifetime down into a novel length story, though a bit more detail or characterization would have been helpful. Lady Bromfield/Ruth is determinedly her own character. The story meanders a bit as she travels to England and then Australia, but I do think that the focus is kept rightfully on this strong and interesting woman as she makes a life for herself, and overcomes differences to find a place where all humans can live in harmony with one another.

Anteprima del libro

Lady Ruth Bromfield - Gordon Smith

Lady Ruth Bromfield

Una bambina sfuggita dalla caccia nazista,

un'adulta leader ispiratrice.

INDICE

Introduzione.....................................................................3

Una nuova vita.................................................................9

Sir William Bromfield..................................................22

La guerra arriva a Millbrook....................................27

Le domande di Ruth....................................................37

Dopo la guerra..............................................................49

Si ritorna a scuola........................................................68

Sydney.............................................................................84

Lo Snowy Scheme........................................................95

Si ritorna a Londra....................................................110

Il matrimonio e l'IRA................................................114

L'Unione.......................................................................119

Un nuovo Progetto....................................................129

Il ciclone.......................................................................148

L'acquisizione.............................................................155

In cerca di povertà....................................................163

La nuova sfida di Ruth.............................................165

Ruth, Presidente delle Industrie Bromfield.......182

La strada da percorrere..........................................190

PETROLIO, PETROLIO, PETROLIO.....................202

La soluzione al problema sismico.........................210

Progetto d'Africa: approvato..................................222

Il Programma Tolleranza - L'inizio....................224

Una Figlia per Ruth...................................................230

Si torna a lavoro.........................................................245

Il Programma di Tolleranza guadagna supporti.  254

Il Vaticano....................................................................258

Un onorato successo.................................................267

Il Premio Nobel per la Pace....................................275

Epilogo..........................................................................279

Introduzione

Era il lontano inverno del 1935, quando una giovane ebrea diede alla luce la sua piccola, nella città tedesca di Kitzigen. Il papà della bimba, nelle file dell'esercito Hitleriano, comprese che l'essere padre di un'ebrea non l'avrebbe decisamente aiutato nella sua scalata nell'armata, e non la riconobbe.

La sua famiglia non l'abbandonò; invece, le si mostrarono comprensivi e le furono vicini per tutta la durata della gravidanza. Lei chiamò la bambina Ruth.

Il nonno di Ruth aveva lanciato una società d'ingegneria civile  in accordo con un produttore britannico, Sir William Bromfield. Sir William aveva trascorso la maggior parte del suo tempo facendo visita alle imprese tedesche legate alle sue filiali di rifornimento.

La loro relazione d'affari col tempo si era trasformata in un sincero rapporto d'amicizia.

Per gli ebrei purtroppo la vita divenne decisamente insopportabile in Germania da quando ogni ufficiale tedesco cominciò ad impadronirsi di qualsiasi bene ebreo desiderasse.

I Brownshirts facevano anche di peggio. Per quanto si nominassero patrioti, non erano altro che teppisti e malviventi senza alcun rispetto per la vita e gli affetti altrui, specialmente se ebrei.

D'altronde, secondo il regime di farneticazioni di Hitler, tutti i problemi derivavano dagli Ebrei e ora era tempo di vendetta!

Quando la casa del nonno di Ruth fu confiscata, la famiglia non sapeva dove vivere,  così si trasferirono nella vicina Francoforte, lontana circa centotrentamila chilometri.

Fu allora che il loro amico britannico, Sir William, venne in loro soccorso, sfruttando la sua influenza e rimediando loro delle stanze a Francoforte.

La mamma di Ruth non era a conoscenza di che cosa facesse quegli per vivere, ma Sir William aveva viaggiato tanto, ed una volta la ragazza origliò una conversazione fra questi ed il padre, dove Sir William parlò di suo fratello, in Inghilterra, prete in una chiese inglese presso una cittadina a circa tre ore a nord di Londra.

Ben presto, nel 1938, la situazione divenne completamente intollerabile per la comunità Ebraica.

Oltre alle continue molestie e percosse, molti furono arrestati ed incarcerati per non aver giurato fedeltà al partito nazista. In queste circostanze, per loro, era impossibile lasciare la Germania.

Il nonno di Ruth subì diversi agguati e pestaggi, mentre la nonna si ridusse ad uno straccio.

Non gli fu possibile recarsi alla sinagoga per più di sei mesi, ed il nonno cominciò a temere per Ruth e per sua madre.

Un giorno si scatenò una rissa proprio al di fuori della loro abitazione, e la polizia arrestò il nonno di Ruth. Subito dopo essere stato rilasciato dalla polizia, fu la Gestapo ad arrestarlo, e da quel momento nessuno lo rivide mai più.

La nonna di Ruth supplicò Sir William d'aiutarla. Questi provò a cercare qualche informazione, ma nonappena cominciò ad attirare troppe attenzioni su di sé, fermò le sue indagini. Realizzando di non poter mai più rivedere suo marito, e incapace di sopportare un tale dolore, la nonna salì al quinto piano di un palazzo e si gettò.

La mamma di Ruth era distrutta: aveva perso entrambi i genitori, che amava, ed era divorata dalla preoccupazione per la vita di Ruth.

Così contattò William e pregò lui di aiutarla e di darle consiglio. Quegli le parlò del movimento Trasporto Infanti tenuto dalle comunità ebraiche e quacchere in Inghilterra, per la salvezza dei bambini ebrei.

Le leggi erano state cambiate per permettere ai bambini ebrei non accompagnati di entrare in Inghilterra, a patto che vi fosse un patrocinatore che si prendesse cura di loro.

Qualora la madre avesse lasciato partire Ruth, si sarebbero potute riunire solo alla fine della guerra. Dopo molteplici giorni cruciali, ella chiese a Sir William di cercare la migliore sistemazione che potesse.

A Sir William bastarono solo due giorni prima che tornasse con una risposta: suo fratello, John Bromfield, avrebbe accettato la responsabilità di badare a Ruth fino a che madre e figlia non si sarebbero riunite dopo la guerra.

Anche se prete per la Chiesa d'Inghilterra, John Bromfield promise che Ruth avrebbe imparato tutto sulla fede ebraica nel corso della sua educazione. Qualora la madre avesse accettato l'offerta, John li avrebbe incontrati alla stazione di Francoforte il venerdì seguente. Non gli sarebbe stato permesso scendere dal treno, e lei avrebbe dovuto lasciare Ruth sugli scalini del treno dove ci sarebbe stato John a prendersene cura. John avrebbe potuto parlarle attraverso il finestrino prima che il treno partisse per l'Olanda e attraversasse il canale.

Lei accettò queste disposizioni.

Eppure, nei giorni seguenti fu tormentata dall'accordo fatto. E se non avesse mai più rivisto Ruth? Sarebbe davvero stato meglio per lei lasciarla in mano a degli sconosciuti che rischiare gli orrori del regime nazista?

Soprattutto, la madre di Ruth era sopraffatta da un importante quesito: come aveva fatto William ad organizzare tutto quanto così velocemente?

William le aveva detto che quando era stato l'ultima volta in Inghilterra, suo fratello gli aveva detto che:

"Il 15 Novembre 1938, cinque giorni dopo la devastazione di Kristallnacht, la Notte dei Cristalli in Germania e in Austria, una delegazione di leaders britannici ebrei e quaccheri avevano fatto appello al Primo Ministro del Regno Unito in persona, Neville Chamberlain.

Fra le diverse misure da adottare, costoro avevano richiesto al governo britannico di permettere temporaneamente l'ingresso in paese ai bambini ebrei non accompagnati dai loro parenti".

John aveva confessato a Sir William di star considerando l'idea di accogliere uno di questi bambini nella sua famiglia.

Quando la madre di Ruth aveva chiesto aiuto a Sir William, costui aveva scritto al fratello, John, e la risposta era presto giunta. Sir William le aveva confidato di avere dei contatti con la comunità inglese di difesa: aveva mancato di dirle, però, che egli era a tutti gli effetti un agente segreto sotto copertura.

Di buon ora, quel venerdì mattina, la madre di Ruth preparò un piccolo bagaglio con dei vestiti e una buona quantità di vettovaglie per il viaggio della piccola. Ruth era convinta di star partendo in treno con un buon signore, per una lunga vacanza e presto, un giorno, la mamma li avrebbe raggiunti.

Sir William le accompagnò alla stazione. Era particolarmente nervoso quella mattina, e continuava a guardarsi le spalle. Ruth ricevette la sua carta d'identità con un fiocco attorno al collo e sembrava davvero felice, proprio come lo sarebbe una bimba di tre anni in partenza per una vacanza.

La stazione era affollata dai genitori intenti a salutare i propri pargoli: molti credevano che sarebbe stata l'ultima volta con i propri figlioletti, ma conservavano la speranza per un futuro.

Un contingente di soldati più numeroso del normale non spaventò nessuno.

Un gelido freddo si diffuse in tutta la stazione nonappena il treno giunse ai binari,

e soprattutto quando il motore si spense mentre un altro già si accendeva.

Sir William vide John da un finestrino aperto del treno, così si avvicinò con Ruth e la madre.

In una breve conversazione, John rassicurò la madre di Ruth: lui e sua moglie, Madeline, si sarebbero presi cura di Ruth. Inoltre le assicurò che si era già accordato con un Rabbino affinché completasse l'educazione della piccola.

La mamma di Ruth finalmente si sentì sollevata al sentire che delle persone tanto buone e comprensive avrebbero badato alla sua piccola. Sir William infatti aveva informato precedentemente John circa la famiglia di Ruth, sicché lui fosse stato pronto al trauma che la bambina avrebbe affrontato.

Due soldati si trovavano ognuno su uno scalino del vagone e controllavano il tesserino dei bambini prima che salissero sul treno. Altri due soldati sostavano su ogni rampa di scalini con i fucili pronti, nel caso in cui un qualsiasi adulto cercasse di salire sul treno, o nel caso in cui un qualsiasi passeggero cercasse di uscirvi. John accolse Ruth fra le sue braccia, e tornarono ai propri posti cosicché Ruth potesse salutare sua madre.

I soldati posizionarono una recinzione lunga tre metri fra i familiari ed il treno, ma questi potevano ancora parlare con i propri pargoli, senza toccarli.

Nonappena il treno si mise in partenza, tre ufficiali della Gestapo afferrarono Sir William. John osservò con terrore quanto accadeva dal vagone e fu ancora più terrorizzato quando Sir William si liberò, e la Gestapo lo sparò. E come se non fosse abbastanza doloroso, quando la madre di Ruth si accasciò su William, uno sparo le trapassò la testa, e lui li sentì ridere e gridare: Muori, puttana ebrea!

Una nuova vita

John ringraziò il cielo perché Ruth era distratta e non aveva assistito all'omicidio di sua madre. Ad ogni modo, Ruth notò che John mormorava quasi in silenzio con le lacrime agli occhi e facendo il segno della Croce. Cercava di nascondere il suo dolore per amor di Ruth.

Il viaggio verso Rotterdam diventò la prima occasione per John per conoscere Ruth. Era grato a William per aver insegnato a Ruth delle basi di inglese, mentre a scuola aveva imparato una conoscenza pratica della lingua tedesca. Pensò che lei avrebbe potuto rivolgersi a lui come Zio John, e lui le avrebbe presentato Madeline come Zia Madeline. Era un viaggio lento e relativamente tranquillo fino a quando non ebbero raggiunto il confine nei pressi di Het Kwartier. La polizia olandese alla frontiera era molto civile, contro i tedeschi, i quali esaminavano dettagliatamente i documenti di tutti i passeggeri. Sembravano guardare con disgusto ogni bambino.

John fu contento quando i tedeschi non frugarono fra le sue valigie, dal momento che v'erano certi documenti, inclusi il certificato di nascita di Ruth, di sua madre e dei nonni.  Tra gli altri documenti c'era una dichiarazione che William aveva contrabbandato in Germania, che avrebbe dato a John e Madeline l'autorità di agire in qualità di tutori di Ruth. Era stata la madre di Ruth a firmarla e aveva depositato la sua testimonianza presso un rispettato rabbino a Francoforte.

Ruth indossava una carta d'identità tedesca intorno al collo, valida unicamente per viaggi di sola andata fuori dalla Germania.

Una volta giunti al porto di Rotterdam, la comunità quacchera olandese aveva organizzato tavoli pieni di pietanze calde. Per John questo fu uno degli esempi lampanti della buona organizzazione del luogo.

La nave che li stava portando a Folkestone in Inghilterra era datata. Un deputato britannico della comunità ebraica aveva pagato di tasca propria per il noleggio. 

Ruth si addormentò a bordo, e quando arrivarono in Inghilterra, Madeline li attendeva al molo. Il funzionario dell'immigrazione, realizzando che i bambini avevano subito già un trauma, diede solo una rapida occhiata alla carta d'identità di ogni bambino prima di apporvi il visto e lasciar loro entrare in Inghilterra. La sua unica preoccupazione era che vi fossero persone giuste e responsabili disponibili a prendersi cura dei bambini.

Ruth e i Bromfield salirono a bordo del treno per il viaggio di due ore verso Londra, dove avrebbero dovuto attendere per circa tre ore il loro treno per Millbrook.

Era stata una giornata insolitamente lunga, e la piccola Ruth, di soli tre anni, era completamente sfiancata. Anche l'emozione di una nuova casa con una camera da letto tutta per sé non fu sufficiente a tenerla sveglia. John e Madeline la guardarono dormire nel letto, poi si inginocchiarono e pregarono perché Ruth non assistesse più a qualsiasi orrore.

L'indomani, Ruth si svegliò in un mondo nuovo di zecca. Dalla sua stanza, poté vedere la luce del giorno, e sentire gli uccellini cinguettare fuori dalla sua finestra. Dormiva in una stanza da sola per la prima volta nella sua vita, ed era un posto bellissimo. Un vaso di fiori era in un angolo e in un altro angolo sulla sedia v'era seduto un enorme orsacchiotto.

Ad un tratto la porta s'aprì ed entrò zia Madeline. Goog morgen cara esclamò, Haben Sie eine gute sleep? Ruth rise per l'accento strano e rispose in inglese Sì, grazie, ho dormito bene. Madeline in un attimo capì che la lingua non sarebbe stata un problema.

Dunque portò Ruth alla toilet e dopo averle fatto il bagno e pulito i denti, scesero in cucina.  John era seduto con la sua ciotola di porridge, e le disse Schön di sehen Sie Heute morgen.

Lei rise e rispose.  Mamma ha detto che devo sempre cercare di parlare inglese per ora, e devo imparare più di venti parole ogni giorno.

John sorrise e rispose: Beh, d'ora in poi parleremo solo in inglese.

Madeline pose una ciotola di porridge con un bicchiere di succo di fronte a lei, e Ruth la ringraziò. Danke schön – ehm.. grazie.

Tutti risero.

Dopo la prima colazione, Madeline propose di portare Ruth alla vicina Bedford e di andare a fare shopping per allestire il nuovo guardaroba di Ruth. La madre aveva cercato di prendersi cura di lei, ma un nuovo abbigliamento per bambini, così come i giocattoli, erano un lusso in Germania. Già era davvero difficile trovare abbastanza cibo. L'unico giocattolo che Ruth possedeva era una squallida bambola di pezza che aveva portato con sé. Tuttavia possedeva due abiti, un cappotto e un paio di guanti. Inoltre aveva un paio di scarpe, che eran quelle che indossava, e tre set di biancheria intima calda.

Madeline vestì Ruth, e raggiunsero la fermata dove presero l'autobus per Bedford. Ruth ricordò negli anni successivi come le persone sorridessero e ridessero. A Francoforte la gente non sorrideva mai!

A Ruth piaceva zia Madeline e si aggrappò a lei stringendole forte la mano. A Madeline piacque molto la sensazione. In qualsiasi negozio loro entrassero, Madeline le chiedeva sempre il parere su ogni cosa. In un primo momento, Ruth disse che adorava tutto. Madeline si rese conto che anche se aveva solo tre anni, a Ruth era stato insegnato ad apprezzare ogni dono e non a storcere il naso a qualsiasi cosa non le piacesse particolarmente.

Madeline allora la portò in un negozio di dolci. Disse a Ruth di scegliere la torta che avrebbe voluto mangiare. Ruth camminò su e giù fra le fila di cupcakes molte volte. Madeline vide il sorriso della piccola che risplendeva fra le torte e il cipiglio verso alcune altre. Quando Ruth finalmente fece la sua scelta, presero posto ad un tavolo, e Madeline ne ordinò delle fette con una tazza di tè per sè e una bevanda gassata per Ruth.

Madeline quindi spiegò a Ruth che proprio come per le torte, lei avrebbe dovuto scegliere i vestiti e le scarpe che le piacevano di più. Ruth avrebbe avuto quattro abiti e due paia di scarpe. Lei poteva anche comprare due paia di pantaloni e qualche cannottiera e delle mutandine. Avrebbe avuto anche un costume da bagno. Ruth scelse attentamente, e a Madeline piaceva vedere come Ruth stesse cominciando a mostrare la sua personalità.

Anche se l'inglese non era la lingua madre di Ruth, la piccola chiacchierò all'infinito, e nonostante avesse un accento straniero, Madeline capiva la maggior parte di quello che diceva. Dopo una mattinata di shopping, erano di ritorno al bus quando Ruth vide tantissime bambole dalla vetrina di un negozio di giocattoli.  Non disse niente, ma si fermò e sorrise mentre i suoi occhi osservavano tutta la vetrina.

Madeline sorrise e le disse Zio John potrà anche arrabbiarsi con me, ma devi proprio avere una nuova bambola.

Ruth fece salti di gioia ed esclamò Danke!  Posso avere quella lì per favore?

Indicò una piccola bambola nell'angolo. Madeline la comprò e per tutta la strada fino alla fermata Ruth la tenne ben stretta. Madeline pensò che probabilmente quello era il primo giocattolo nuovo che la piccola avesse mai ricevuto.

Quando arrivarono al Vicariato, Ruth corse dentro con i pacchi e gridò Zio John! Guarda cosa zia Madeline mi ha comprato. Abiti! Vestiti! Scarpe! Guanti! Una bambola! Mutandine! Tutto per me! Sono così fortunata zio John, perché vivo qui con te e zia Madeline.

John sorrise e strizzò l'occhio a Madeline. La gioia che questa bambina stava portando nella loro vita stava oscurando gli eventi che si sviluppavano all'estero.

Mentre facevano la spesa John prese accordi con un rabbino di Cambridge perché facesse loro visita la settimana successiva. Visto che non c'era nessuna Sinagoga a Bedford, il rabbino, che aveva sede a Cambridge, faceva visite regolarmente e promise che avrebbe chiamato John durante il suo soggiorno.

John aveva chiamato anche il suo vescovo. Voleva avere le idee chiare sulla direzione che dovesse seguire l'educazione di Ruth.

Sia con la benedizione del rabbino che del Vescovo, John convenne che Ruth avrebbe dovuto ricevere il battesimo nel più breve tempo possibile e frequentare la scuola domenicale. Allo stesso tempo, avrebbe trascorso alcuni Sabato con una famiglia ebrea e occasionalmente unirsi a loro il Venerdì sera per la Shabbat-cena.

Fu deciso che John e Madeline l'avrebbero accompagnata: sarebbe stato bello anche se non necessario. Successivamente, giunta Ruth all'età di dodici anni, sarebbe stata preparata per il suo Bat Mitzvah. Conseguiti i tredici anni, le sarebbe stato permesso di scegliere se ricevere la cresima per la Chiesa d'Inghilterra, a suo volere.

Qualora il Vescovo e il Rabbino si fossero trovati d'accordo, questo avrebbe assicurato a Ruth un'educazione spirituale aperta ad entrambe le fedi.

Al momento di celebrare il suo Bat Mitzvah ai dodici anni, le tradizioni ebraiche imponevano che Ruth si assumesse la responsabilità per la sua fede e per la sua morale. Qualora lo desiderasse, lei si sarebbe assunta l'impegno.

La mattina seguente, dopo la colazione, Madeline portò Ruth a spasso, passeggiando fra il giardino e la chiesa. Spiegò a Ruth che le era permesso giocare ovunque nel giardino, ma non poteva andare al di fuori del cancello, senza un adulto!

La piccola Ruth era affascinata dalla chiesa.  Amava giocare fuori, e le ci vollero tre giorni prima di riuscire ad esplorare l'intero parco. Senza Madeline le sembrò di essere sola, ma, mentre lei giocava fuori, Madeline la guardava come un falco da dietro le finestre.

La loro prima Domenica fu significativa, e già Ruth eseguiva la sua routine mattutina tranquillamente. Si svegliò, andò in bagno, lavò i denti e si vestì per la prima colazione. Tutto da sola! Ruth amava scegliere quali vestiti indossare, soprattutto perché odoravano sempre di buono e di pulito.

Dopo la colazione, la bimba sentì la campana della Chiesa per la prima volta. Madeline le spiegò che John era il sacerdote del paese e la domenica mattina la gente andava a pregare e a conoscere Dio in Chiesa. John li aiutava a pregare e ad imparare.

Mentre gli occhi le si spalancarono, Ruth chiese se potesse anche lei imparare a pregare. Madeline rise e le rispose: Certo che puoi.

Mentre camminavano verso la chiesa, Ruth vide molte persone che andavano nella loro stessa direzione. Notò anche alcuni bambini. Si sedettero al centro della chiesa, e la maggior parte delle donne salutavano Madeline e sorrisero a Ruth. Per Ruth era tutto emozionante. Ogni volta che era in mezzo alla folla, in Germania, tutti sembravano accigliati e si guardavano intorno. In questo luogo, nessuno aggrottava la fronte, e tutti sorridevano.

Improvvisamente tutti si alzarono! Dunque una voce dal retro della chiesa parlò. Immediatamente una musica si diffuse per tutta la chiesa. Ruth ancora non sapeva che l'organo aveva cominciato a suonare. Quindi tutti cominciarono a cantare, ad alta voce! Ruth si guardò intorno (Madeline l'aveva fatta sedere verso le ultime panche, in modo che potesse vedere tutto). Alcune persone fecero ingresso in chiesa, tenendo fra le mani dei libri e cantando.

Notò lo zio John subito dopo un uomo che innalzava una croce di legno. Cercò di correre verso di lui, ma Madeline le tenne ben stretta la mano. Non gli tolse gli occhi di dosso per tutta la durata della funzione.

Quasi alla fine della messa, tutti si diressero verso l'altare dove v'erano lo zio John e altre due persone.

Ognuno si inginocchiò, e lo zio John diede loro da mangiare, e le altre due persone diedero loro qualcosa da bere da un un bicchiere di vetro lucido. Ruth si inginocchiò accanto alla zia Madeline, e quando lo zio John venne innanzi a loro, questi porse a zia Madeline un pezzo di pane (un po' piccolo). Poi mise le mani sulla testa di Ruth. Ruth non sapeva cosa volesse dire, ma era sicura che fosse molto significativo.

Infine, durante quello che doveva essere l'ultima canzone, le persone che erano con lo zio John, cominciarono a camminare fuori dalla Chiesa, mentre lo zio John li seguiva. Tutte le altre persone si mossero e li seguirono. Una volta

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