Aria

Di Roberto Lombardi

La silloge di Roberto Lombardi è permeata da un forte intimismo. L’autore sembra voler preservare se stesso dalla corruzione del mondo, cercando dentro sé la certezza di essere (nell’accezione filosofica e nobile del termine), di rivelarsi senza finzioni o ipocrisie, quelle che troppo spesso inquinano la bellezza delle cose e delle persone.

• Lingua: Italiano
• Editore: Gruppo Albatros Il Filo
• Data di uscita: 5 mag 2017
• ISBN: 9788856782851

Anteprima del libro

Albatros

Nuove Voci

Ebook

© 2017 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l. | Roma

www.gruppoalbatrosilfilo.it

ISBN 978-88-567-8285-1

I edizione elettronica aprile 2017

Prefazione

Non v’è dubbio, ad una attenta lettura delle composizioni di Roberto Lombardi, che la sua vena creativa sia tesa alla ricerca di un modus vivendi autentico. La ricerca del vero, non della verità attenzione, di cui è presuntuoso farsi detentori, ma di ciò che per noi è sentito come tale.

Le sue parole sono tese allo scardinamento dell’artificio per mostrare un altro modo di condurre l’esistenza.

Illuminanti in questo senso i versi del componimento che apre la raccolta, L’ultimo passo:

[...]

So quello che provo:

sconfinato, immenso,

scellerato, immacolato,

tremante amore ibrido.

[...]

La silloge, divisa in due distinte sezioni tematiche, Aria e Bianco o nero, è permeata da un forte intimismo. L’autore sembra voler preservare se stesso dalla corruzione del mondo, cercando dentro sé la certezza di essere (nell’accezione filosofica e nobile del termine), di rivelarsi senza finzioni o ipocrisie, quelle che troppo spesso inquinano la bellezza delle cose e delle persone. Leggiamo a proposito in Aria: Ho aperto così gli occhi / per guardare dentro, / lustrando i sensi per recepire il vacuo fuori.

Una forte autodeterminazione che cerca nella poesia, linguaggio straniante e in contatto profondo col midollo dell’essere umano, il proprio punto di contatto con la coscienza più profonda. I versi di Dalla penna ci fanno capire questo bisogno profondo, leggiamo infatti: ma l’unica cosa che voglio / del più grande potere / è essere me. E