Il Distretto Calzaturiero Fermano - Maceratese : DALLA MANIFATTURA AI GIORNI NOSTRI ( I° Parte )

Di Astrid Maria De Luca - Joannes Maria De Luca

Il dr.Joannes Maria De Luca e la dott.ssa Astrid Maria De Luca, entrambi Master Degree in Politics and International relations analizzano lo sviluppo e l'evoluzione storica nel tempo di un settore strategico dell'economia della regione Marche e dell'Italia : distretto industriale fermano-maceratese delle calzature .

Questo elaborato prende in esame il distretto calzaturiero fermano-maceratese, dalla sua nascita fino ai giorni nostri. Il lavoro è articolato in quattro parti; nel primo capitolo viene affrontata l'evoluzione storico economica del settore calzaturiero, analizzando attraverso i rilevamenti censuari dal 1951 al 2001, il caso Italiano. Particolare att enzione è stata riservata ad individuare il peso della r egione Marche sulla produzione calzaturiera nazionale e infine viene presentato il comparto calzature della provincia di Macerata che vede nel di stretto calzaturiero fermano­ maceratese la sua maggiore espressione.

Il secondo e il terzo capitolo vogliono illustrare la storia economica del distretto calzaturiero marchigiano, dalle sue origini fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando si incomincia ad affermare la forma distrettuale e successivamente dagli anni Cinquanta fino ai primi anni del secondo millennio, quando si assiste alla conversione industriale e alla definitiva affermazione del distretto calzaturiero fermano-maceratese , anche grazie all'alta percentuale di lavoro immigrato, come realtà economica importante del paese.

Infine nell'ultimo capitolo viene analizzata la profonda crisi del distretto calzaturiero fermano-maceratese testimoniata dai dati economici del 2005 che riguardano: la produzione, i costi di produzione, le vendite nel mercato interno ed estero, e l'occupazione. Vengono ricostruì te le cause e presentate le soluzioni come i dazi sull'import delle calzature cinesi e vietnamite di Peter Mandelson, commissario Ue al commercio estero, e la poli tica del marchio e della qualità che alcuni imprenditori calzaturieri marchigiani hanno perseguito ottenendo ottimi risultati.

• Lingua: Italiano
• Editore: Joannes Maria De Luca
• Data di uscita: 15 mag 2017
• ISBN: 9788826486000

Anteprima del libro

Astrid Maria De Luca - Joannes Maria De Luca

Il Distretto Calzaturiero Fermano - Maceratese

I PARTE: DALLA MANIFATTURA AI GIORNI NOSTRI

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Indice dei contenuti

Introduzione

Indice

CAP 1 EVOLUZIONE STORICO-ECONOMICA DEL SETTORE CALZATURIERO

1.1:Cenni storico-statistici sull'evoluzione del settore calzaturiero in Italia

1.2 :Peso Marche sulla produzione calzaturiera nazionale

1.3 Il comparto calzature nella provincia di Macerata

CAP 2 IL DISTRETTO CALZATURIEROFERMANOMACERATES E: DALLE ORIGINI ALLA FINE DELLA II0 GUERRA MONDIALE

2.1 Il distretto calzaturiero fermano-maceratese

2.2 Gli esordi

2.3 La ripresa:1898-1910

2.4. La guerra: 1914-1918

2.5 Gli anni Venti:l'ampliamento dell'area calzaturiera

2.6 : Verso ildistretto calzaturiero

2.7 LAVORAZIONE DELLA SCARPA DALL'OTTOCENTO AGLI ANNI TRENTA

3.4 DAGLI ANNI QUARANTA Al SESSANTA

CAP 3 IL DISTRETIO CALZATURIERO FERMANO-MACERA TESE DAGLI ANNI 50' ALLE SOGLIE DEL II MII,I.ENNIO

3.1 Conversione industriale

CAP 4 ANDAMENTO DISTRETTO CALZATURIERO FERMANO-MACERATES E 2005-2006

4.1Dati economici 2005

4.2 Cause della crisi

4.3 Come uscire dalla crisi

BIBILIOGRAFIA

Introduzione

Questo elaborato prende in esame il distretto calzaturiero fermano-maceratese, dalla sua nascita fino ai giorni nostri. Il lavoro è articolato in quattro parti; nel primo capitolo viene affrontata l'evoluzione storico economica del settore calzaturiero, analizzando attraverso i rilevamenti censuari dal 1951 al 2001, il caso Italiano. Particolare att enzione è stata riservata ad individuare il peso della r egione Marche sulla produzione calzaturiera nazionale e infine viene presentato il comparto calzature della provincia di Macerata che vede nel di stretto calzaturiero fermano­ maceratese la sua maggiore espressione.

Il secondo e il terzo capitolo vogliono illustrare la storia economica del distretto calzaturiero marchigiano, dalle sue origini fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando si incomincia ad affermare la forma distrettuale e successivamente dagli anni Cinquanta fino ai primi anni del secondo millennio, quando si assiste alla conversione industriale e alla definitiva affermazione del distretto calzaturiero fermano-maceratese , anche grazie all'alta percentuale di lavoro immigrato, come realtà economica importante del paese.

Infine nell'ultimo capitolo viene analizzata la profonda crisi del distretto calzaturiero fermano-maceratese testimoniata dai dati economici del 2005 che riguardano: la produzione, i costi di produzione, le vendite nel mercato interno ed estero, e l'occupazione. Vengono ricostruì te le cause e presentate le soluzioni come i dazi sull'import delle calzature cinesi e vietnamite di Peter Mandelson, commissario Ue al commercio estero, e la poli tica del marchio e della qualità che alcuni imprenditori calzaturieri marchigiani hanno perseguito ottenendo ottimi risultati.

Indice

CAPITOLO 1:Evoluzione storico economica del settore calzaturiero

1.1Cenni storico-statistici sull'evoluzione del settore calzaturiero in Italia

1.2 Peso Marche sulla produzione calzaturiera nazionale

1.3 Il comparto calzature nella provincia di Macerata

CAPITOLO 2: Il distretto calzaturiero fermano-maceratese: dalle origini alla fine della 11° guerra mondiale

2.1 Il distretto calzaturiero fermano-maceratese

2.2 Gli esordi

2.3 La ripresa: 1898-191O

2.4. La guerra: 1914-1918

2.5 Gli anni Venti:l'ampliarnento dell'area calzaturiera 2.6: Verso il distretto calzaturiero

2.7 Lavorazione della scarpa: dall'Ottocento agli anni Trenta

2.7.I . Lavorazione della scarpa: dagli anni Quaranta agli anni Sessanta

CAPITOLO 3:Il distretto calzaturiero fermano-maceratese: dagli anni Cinquanta alle soglie del IImillennio

3.1 Conversione industriale

3.2 Il lavoro immigrato, un fenomeno recente.

CAPITOLO 4: Andamento distretto calzaturiero fermano-maceratese 2005- 2006

4.l Dati economici 2005

4.2 Cause della crisi

4.3 Come uscire dalla crisi

CONCLUSIONE BIBLIOGRAFIA

CAP 1 EVOLUZIONE STORICO-ECONOMICA DEL SETTORE CALZATURIERO

1.1:Cenni storico-statistici sull'evoluzione del settore calzaturiero in Italia

Nonostante rientri nell'ambito dei comparti cosiddetti tradizionali, il settore calzaturiero, come è noto, svolge da molti anni un ruolo di assoluto rilievo ai fini dell'andamento della bilancia commerciale italiana, in virtù dell'elevata incidenza sulle esportazioni complessive

Le tabb. 1 e 2 forniscono i dati relativi alla dimensione complessiva del settore, in termini di unità locali e addetti, e alla sua dinamica tra il 1951 e il 2001.

Come si vede, il numero delle unità locali dell'industria calzaturiera è fortemente e costantemente diminuito tra il 1951 e il 2001, mentre il numero degli addetti è cresciuto nel primo decennio, ed è calato di circa 2000 unità nel secondo decennio.

Tabb.l Unità locali imprese 1

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Universo: Censimento: 1951, 1961, 1971, 2001 Cod e Descr.Categoria

Classe misura: Unita' Locali Imprese Economica: 3052 - CALZATURE Contenuto: Descr. Categoria Economica, Unita' Locali

1951, Unita' Locali 1961, Unita' Locali 1971, Unita' Locali 1981,Unita' Locali 199I, Unita' Locali 1996, Unita' Locali 2001

Fonte dati ISTAT

l Dati ISTAT elaborazione Censimento: 1951, 1961, 1971, 200 l ,www.istat.it

3

Tabb..2 Addetti2

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Universo: Censimento: 1951, 1961, 1971,2001 Classe misura: Unita' Locali Imprese

Contenuto: Cod e Descr. Categoria Economica, Addetti 1951, Addetti 1961, Addetti 1971, Addetti 1981, Addetti

1991, Addetti 1996, Addetti 2001

Cod e Descr. Categoria Economica: 3052 - CALZATURE

Anni 50':Il censimento industriale del 1951 mostra alcune cifre significative: nel complesso le unità produttive scendono a 90.984 ( circa 25.000 in meno del 1937) con 160.437 addetti circa 16 mila in meno rispetto al!'ultima rilevazione.

I calzaturifici mdustriali appaiono praticamente raddoppiati, essendo passati da 1135 a 2136, mentre gli occupati aumentano parecchio meno, passano da 39.302 a 46.266. La potenza installata risulta anche triplicata essendo cresciuta da 11.674 a 30.274 cavalli vapore.

Gli artigiani calano sensibilmente. La quota più consistente dei calzaturifici si trova nella fascia di imprese con un numero di addetti compreso tra 11 e 50 (il 34,3 %) mentre quello con 6-1O addetti sono il 21,8 %. Un numero consistente (pari al 23,6%) conta da 3-5 addetti e rappresenta la zona più bassa del settore; da lì