Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Gioia: L’esperienza più fantastica della mia vita
Gioia: L’esperienza più fantastica della mia vita
Gioia: L’esperienza più fantastica della mia vita
E-book142 pagine2 ore

Gioia: L’esperienza più fantastica della mia vita

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

La storia di una ragazza che ama e rispetta gli animali.
Un incontro magico le donerà tre diverse vite: da delfino, da gabbiano e da cagnolina.
Emozioni e avventure si susseguono, con l’amore per la natura che accomuna le creature alle quali Gioia darà vita.
Alla fine delle tre storie, riceverà un dono inaspettato che molti di noi, amanti degli animali, desiderano.
Una storia tra realtà e fantasia, che ci darà modo di riflettere, per valorizzare le meraviglie della natura.

*** L'AUTRICE ***

Margherita Pieri, da sempre amante degli animali, scrive questo racconto che nasce dalla sua anima. Di origini toscane, nata a Milano, ha vissuto anche a Roma; dove ha lavorato come grafica pubblicitaria per molti anni. Appena le è stato possibile è andata a vivere all’isola di La Maddalena, in Sardegna; realizzando il suo sogno di quando era ragazza.
In questo arcipelago meraviglioso, nasce il suo desiderio di scrivere racconti. Seguendo l’istinto e ispirata dalla sua cagnolina Trip, compone questo primo romanzo.
LinguaItaliano
Data di uscita3 giu 2017
ISBN9788826447315
Gioia: L’esperienza più fantastica della mia vita

Correlato a Gioia

Ebook correlati

Narrativa generale per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Gioia

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Gioia - Margherita Pieri

    Margherita Pieri

    Gioia

    L’esperienza più fantastica della mia vita

    UUID: 6b7c0a94-4884-11e7-9827-49fbd00dc2aa

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    INDICE

    PRIMA PARTE

    SECONDA PARTE

    TERZA PARTE

    QUARTA PARTE

    QUINTA PARTE

    Copyright © 2017 Margherita Pieri

    Tutti i diritti riservati.

    Pubblicato con la Esclusiva

    Strategia Editoriale " Self Publishing Vincente "

    www.SelfPublishingVincente.it

    Dedicato a Trip, a tutti gli animali del pianeta Terra

    e a chi si prende cura di loro, con amore.

    Ringrazio mio marito

    e le persone che mi hanno incoraggiato

    a pubblicare questo racconto.

    Un ringraziamento speciale, come ogni giorno,

    agli animaletti che mi hanno accompagnato,

    o che mi sono vicini ora, nel viaggio della vita.

    Anche a quelli che lo saranno in futuro.

    PRIMA PARTE

    Un puntino bianco nel mare blu; una barca a vela. Anche su quel guscio di noce, come in tutte le altre barche, si sentiva in pace con l'universo, serena e appagata, come se niente altro servisse nella vita per essere felice.

    Gioia sorrideva, le capitava spesso ripensando al passato, e le tornò in mente la sua giovinezza come in un film. Aveva diciotto anni, quando visse l'esperienza più fantastica che avrebbe mai potuto immaginare.

    Era sulla sua barchetta a vela a pensare, come sempre, a viaggi e incontri con abitanti del mare, quando si addormentò. Sognò di trovarsi in un luogo sconosciuto, dove un pescatore le veniva incontro salutandola, come se volesse dirle qualcosa di importante.

    Il viso rubicondo e sorridente di lui, la sua barba bianca e l’incedere tranquillo, la fecero fermare per aspettarlo. Lui la raggiunse e le sorrise, dicendole che se fosse andata in un preciso posto, a una certa ora del giorno dopo, sarebbe successo qualcosa di speciale, che le avrebbe fatto vivere un'avventura straordinaria.

    Si salutarono e lui andò via strizzando l'occhio, in segno di simpatia.

    Al risveglio, Gioia, incuriosita e affascinata, pensò di parlarne con i suoi genitori; ma poi scelse di non farlo, per evitare di sentire commenti sgraditi; continuando tuttavia a ripensare a quello che aveva sognato. La sua vita, quando non era in barca, era del tutto normale. Frequentava il liceo e desiderava fortemente proseguire gli studi all'università, dove avrebbe voluto laurearsi in Veterinaria.

    Aveva pochi amici, perché preferiva passare il suo tempo libero in mare, e non molti condividevano la sua passione; ma aveva buoni rapporti con tutti. Un sorriso non costava nulla, ma valeva molto e a lei veniva naturale.

    Gioia era al mercatino, che si teneva nella piazza centrale del paese una volta a settimana, e si stava guardando intorno molto emozionata, perché di lì a poco avrebbe saputo se, quello che aveva sognato, sarebbe rimasto solo un bel ricordo o avrebbe segnato l'inizio di una nuova esperienza.

    La giornata era bellissima, con il cielo azzurro intenso; nelle bancarelle, centinaia di colori degli oggetti e dei cibi mettevano tanta allegria. C’era un gran via vai di persone, mentre i commercianti si davano molto da fare per attirare l’attenzione dei passanti, e invogliarli a comprare la loro merce.

    A lei piaceva moltissimo andare al mercatino, anche se non doveva comprare niente; fece un giro tra le bancarelle, per vedere se ci fosse qualche novità. Dopo circa dieci minuti, vide un berretto in panno blu con visiera, in vendita.

    Un tipico oggetto da marinaio inglese, che aveva visto in fotografia nei libri di audaci navigatori, e decise di comprarlo. Così si avvicinò per cercare il venditore, lo pagò e se lo mise direttamente sul capo, molto soddisfatta dell’acquisto.

    Era una di quelle cose che le piacevano così tanto, che sapeva avrebbe tenuto per sempre con sé. Ma era lì per un altro motivo e si guardò intorno. Una giovane mamma con carrozzina sorrideva al suo bimbo che dormiva beato, doveva essere proprio felice.

    Una coppia di anziani signori camminava tenendosi a braccetto; chissà quante cose avevano condiviso nella loro vita. E un gruppetto di ragazzi e ragazze ridevano e scherzavano tra loro; dovevano aver saltato la scuola, dato che era una giornata così bella. Osservandoli meglio notò che uno di loro, il più carino, pur camminando vicino agli altri maschi del gruppetto, stava adocchiando una ragazzina, forse sua compagna di classe, cercando il suo sguardo con la spavalderia che nascondeva l’insicurezza, tipica della loro età.

    Poi guardò un po’ più in là, verso il mare; fu allora che lo vide. Il berretto di lana rossa, la barba bianca ben curata, che le ricordava Babbo Natale, il giubbotto blu con gli alamari tipico degli uomini di mare; era proprio come il messaggero del suo sogno.

    Il cuore le batteva forte e Gioia si fermò a pensare: La prima e più importante cosa da fare, in situazioni che creano agitazione in mare, è di mantenere la calma. Così fece, respirando profondamente e deglutendo.

    Ci siamo pensò, vado da lui e mi presento? Al massimo rischio che mi prenda per matta e finirebbe lì. Oppure, se fosse davvero il messaggero del mio sogno?!

    Ci sono dei momenti nella vita nei quali, per un lunghissimo istante, non sai se stia accadendo davvero quello che vedi, oppure no; questo era uno di quelli. Prima di accorgersene Gioia stava già andando verso il pescatore, e il viso le si stava illuminando di uno di quei sorrisi che, solo in occasioni speciali, arrivano.

    Lui ormai era a pochi metri, intento a pescare; in piedi, su uno scoglio piatto e asciutto, da dove poteva lanciare la lenza lontano e godersi uno stupendo panorama. Era ancora mattina e l’aria tiepida avvolgeva i pensieri di quella ragazza che si stava affacciando alla vita, ad una nuova vita, forse.

    Ciao Gioia. disse il pescatore cogliendola di sorpresa, Sei una ragazza puntuale, mi fa piacere! Lei rimase a bocca aperta, e per un attimo pensò di aver capito male; come faceva lui a sapere il suo nome? Forse era qualche amico di famiglia e non si era ricordata di conoscerlo; oppure non era così e semplicemente era la persona del sogno, venuta lì per l'appuntamento?!

    La sua curiosità superò qualsiasi altro pensiero e lo salutò, sorridendogli, dicendo: Buongiorno, lei sa il mio nome… ma io non ricordo il suo! Lui sorrise; con i suoi occhi azzurri trasmetteva una grande serenità e bontà d’animo.

    Rivolse lo sguardo verso il mare, all’orizzonte, e dopo un attimo, che a Gioia parve un’eternità, le disse: Mi chiamo Tonino; non potevi sapere il mio nome perché non te l’avevo detto quando ci siamo incontrati… ricordi? e Gioia, emozionatissima gli rispose: Sinceramente sono un po’ confusa… più che averla incontrata, mi sembra che lei faccia parte del ricordo di un bel sogno.

    Lui subito rispose: Infatti, ci siamo incontrati in sogno e ti avevo dato appuntamento per oggi, qui. Come vedi non era uno scherzo della tua mente; diciamo che è… una specie di magia riservata a te. A volte, cara ragazza, i sogni sono così vividi che sembrano essere veri, ma in questo caso è la realtà che sembra un sogno, e tu ne sei la protagonista.

    Gioia era stupefatta e non sapeva cosa rispondere; nella testa si chiedeva mille cose, ma non voleva rovinare l’attimo. Sono emozionata e non so cosa dire. Potrei saperne di più? disse un po’ intimidita.

    Sedendosi su una roccia vicino a lui, perché sentiva le gambe tremare per l’agitazione, pensò di lasciar perdere e tornare subito a casa; ma non voleva passare il resto della vita a chiedersi cosa sarebbe successo, se avesse continuato a parlare con lui.

    Tonino sorrise e, recuperando la lenza della sua canna da pesca, le disse: Beh… il fatto stesso che tu sia ancora qui e non sia scappata, prendendomi per un maniaco, dimostra che sei una ragazza coraggiosa e quindi ora ti spiegherò per bene quello che vuoi sapere.

    Posò la canna da pesca e si mise a sedere di fronte a lei. Le mani grandi e abbronzate dal sole erano giunte, come quando si prega; le avvicinò alle labbra, come si fa quando si riflette su ciò che si sta per dire, per trovare le parole più giuste.

    Gioia era attenta e curiosissima di sapere. Quasi tratteneva il fiato, come fanno i cani quando si mettono in allerta e chiudono la bocca, per ascoltare meglio il minimo rumore.

    Grazie, sono tutt’orecchie! Disse, sorridendo e cercando di rilassarsi un po’. Tonino allora iniziò a spiegarle dicendo: "Cara Gioia, devi sapere che sei stata scelta per vivere una vita diversa; parallela alla tua. Se vorrai, potrai scegliere di diventare, per un anno intero, un’altra creatura vivente, persona o animale. Vivresti esattamente ciò che, la natura e il destino, hanno riservato a quella creatura. Questo, per quanto incredibile ti possa sembrare, sarà possibile per te.

    Se dopo un anno sarai ancora convinta della tua scelta, potrai vivere una seconda vita, sotto forma di un’altra creatura vivente. Dopo il secondo anno, se vorrai continuare quest’esperienza, potrai scegliere la tua terza vita diversa.

    Hai sicuramente sentito parlare di reincarnazione, proseguì Tonino, diciamo che è una cosa del genere, ma tu sarai sempre cosciente di essere Gioia e delle tue vite precedenti, per fare tesoro di tutto. Poi, una volta finiti i tre anni, ti ricongiungerai alla Gioia che sei ora, che nel frattempo avrà continuato a crescere normalmente in famiglia. Ti è tutto chiaro?

    Totalmente affascinata da queste parole e dalla prospettiva di poter vivere quattro vite in una, Gioia attese qualche secondo e poi rispose: Quanto tempo ho per pensarci? Come faccio a sapere se è tutto vero quello che mi sta proponendo? Mi scusi la diffidenza; ma capirà che per me, essendo molto giovane, sentire una proposta del genere è, come dire… una cosa pazzesca, incredibile! Poi cosa dovrei fare? Cosa succederebbe se accettassi? Tonino le sorrise; le disse di star tranquilla e di non perdere la serenità.

    Hai tempo, per decidere, fino alla prossima volta che ci vedremo e se ci rincontreremo vorrà dire che sarai pronta. Lei temette, per un attimo, che se fosse andata via senza accettare sarebbe svanito tutto; che la cosa sarebbe finita lì.

    Ma poi, con grande maturità disse: Io sono felice per essere stata scelta, anche se vorrei capire da chi, e sarei strafelice di dirle subito di sì, ma… ci devo riflettere, almeno un po’. Come faremo per incontrarci di nuovo?

    Tonino, alzandosi e porgendole la mano in segno di saluto, le rispose: Quando avrai deciso io lo saprò e ci rivedremo, non temere; se vorrai ci rivedremo. Gioia gli diede la mano e sentì una specie di forza non comune; una stretta di mano rassicurante, un grande calore, che le trasmise solo positività. Così ognuno riprese la sua strada.

    Quella notte Gioia non

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1