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Tutto come un gioco
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E-book123 pagine1 ora

Tutto come un gioco

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Info su questo ebook

Fioredimaggio e Nettuno non sono due semplici nomi, ma due nickname che una donna e un uomo usano in internet. Dietro di essi si celano Elena e Carlo: si sono conosciuti in rete, chattando ogni giorno alle dieci in punto. È tanto tempo che le dita scorrono sulla tastiera, che le parole toccano il cuore; un muro li separa, ma hanno storie molto simili da condividere; ormai si sorprendono a rispondere a domande non ancora fatte, a leggersi nell’anima, nei pensieri; si conoscono e si amano, pur non essendosi mai visti. L’attesa di conoscersi li distrugge, vorrebbero incontrarsi ma le cose non sono così facili. Perché? Come mai Nettuno non può “uscire”? Qual è la sua vera storia? Solo quando Elena scoprirà di cosa è fatta la vita di quell’uomo che crede di conoscere, dovrà scegliere se seguirlo o meno, se fare sua una vita pericolosa ma coraggiosa, che la costringerà a cambiare ogni cosa e a seguire un uomo che con le sue scelte ha preso sulle sue spalle una responsabilità enorme.
Tutto come un gioco è un giallo che si colora di rosa, è una storia dai ritmi incalzanti che, pur se ambientata in una Palermo soffocata dalla triste realtà mafiosa, lascia ampio spazio alla speranza e all’ottimismo.
LinguaItaliano
Data di uscita29 gen 2018
ISBN9788856788143
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    Anteprima del libro

    Tutto come un gioco - Antonella Di Garbo

    © 2017 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l., Roma

    info@gruppoalbatros.com

    ISBN 978-88-567-8814-3

    II edizione novembre 2017

    www.gruppoalbatros.com

    Libri in uscita, interviste, reading ed eventi.

    All’amica che mi ha ispirato

    "Non si è mai troppo lontano

    per non trovarsi."

    (Alessandro Baricco)

    Ad Antonella

    Guardando verso l’alto

    con il cuore colmo di tenerezza.

    Anche se non sei più con Noi,

    non lasci mai la mente.

    Oggi, che sembra Tutto come un gioco,

    ancor di più una lacrima ed un sorriso per Te.

    Niente finisce quando vivi davvero.

    Andrea, Ettore, Enzo

    Ravenna, 12 gennaio 2017

    Nel tuo mare

    "Lo sento, sei qui.

    Sorrido.

    Mi immergo.

    L’abbraccio

    del tuo mare

    mi consola".

    Santina Mitra

    Spiaggia di Santa Maria (Pollina),

    8 luglio 2017

    Parte prima

    1

    La giornata è cominciata come tutte le altre, sono in ritardo e non ho tanta voglia di andare in ufficio, e neanche di affrontare il traffico della mia città; sì perché amo Palermo, i suoi colori, i suoi contrasti, i suoi sapori, ma non i suoi rumori.

    Sono agitata per il mio consueto appuntamento, ma oggi lui è in ritardo, sono le 10:00 e non c’è ancora, avrà dimenticato il nostro incontro quotidiano tanto virtuale da sembrare reale o tanto reale perché nascosto dietro il virtuale? Mi prende l’ansia...

    Eccolo, ma non voglio tradire la mia ansia, e gli parlo in modo spiritoso!

    Gli parlo della mia bellezza mediterranea, delle mie forme scolpite, e gli chiedo come se le immagina nascosto dietro quel monitor; gli chiedo se vuole una mia foto anche se non ha mai espresso questo desiderio e, soprattutto, perché non mi ha mai chiesto il numero di telefono o addirittura un appuntamento? Per scherzo gli mando la foto di Erika, una mia bellissima amica, non so cosa mi ha preso oggi... ma lui non reagisce alla foto e, soprattutto, sembra non riesca a comprendere il mio spirito, tuttavia, capisco che sta scavando dentro di me. Mi soffoca con le sue domande e poi mi lascia sola a riflettere...

    Fino a qualche mese fa il lavoro per me era tutto, ora non è più così, non mi dà più stimoli, né soddisfazioni, per cui, siccome sono una donna che non si arrende, ho cercato nuove idee e nuove distrazioni, esperienze anche non impegnative. Ho cominciato a navigare su internet e, notizia dopo notizia, curiosità su curiosità, alla fine quasi naturalmente mi sono immersa nel mondo delle chat.

    In realtà all’inizio era uno scherzo ma, poi, ho incontrato Nettuno e da quel momento è finito il gioco e non riesco più a parlare con nessun altro senza cadere nella banalità.

    Nettuno è un uomo straordinario, affascinante, inebriante, anche misterioso, lo trovo in chat solo dalle 10:00 alle 10:30 e non ho ancora capito il perché.

    Ragiono, adesso che mi ha lasciata, su quanto m’intriga, mi pento per avergli mandato la foto di un’altra, perché più gli parlo, più mi viene voglia di incontrarlo, di vederlo, sentirlo e toccarlo, di farlo entrare nella mia vita dalla porta principale.

    2

    Via via che passano i giorni e parliamo, i nostri pensieri s’intrecciano, cresce la nostra intesa e la voglia di incontrarsi e quella mezz’ora non ci basta più, la chat comincia a starci stretta.

    Devo confessarti una cosa, tu sei tanto interessante che non m’incuriosisce come sei fatto esteriormente, vale lo stesso per te?.

    Vorrei incontrarti... oggi?.

    Potresti essere sorpreso, potresti non riconoscermi....

    Ma come, la foto?.

    Ah, sì, la foto?.

    Vieni subito, mi dici, al bar Bristol, sarò là fino alle 10:30 ad aspettarti.

    Pazza! Devo esserlo, diversa, mi guardo allo specchio mentre velocemente mi sistemo il trucco, un brivido mi percorre la schiena, sensazione mai provata, forte emozione, mal di pancia, e, mentre il cuore mi batte forte, sono già sulla mia moto e, forse, per inseguire un sogno, corro e non mi chiedo cosa sto facendo ma, soprattutto, dove sto andando. Arrivo e mi sento un’adolescente al primo appuntamento, quello che il destino mi ha negato, e ripensando al destino e alla mia storia perdo il coraggio e penso chi è quello che, nervosamente, guarda il suo orologio? Ma certo! È lui, è Nettuno.

    In realtà sta aspettando una parte di me, l’involucro è quello di Erika. Adesso cosa faccio, cosa gli dico...? Salve, sono io quella con cui hai un appuntamento, nella foto sembro diversa, ma ti assicuro che sono io, è la mia anima quella che ti parla, è il mio cuore quello che palpita, sì perché palpita, mi sembra di conoscerti e di viverti da sempre, ti stavo aspettando...

    Ora sei lì a un passo da me, ma irraggiungibile.

    Mestamente, devo andare via, cielo! Si è accorto di me, mi sta guardando, i nostri sguardi s’incrociano, il suo sguardo s’illumina, poi guarda l’orologio, mi riguarda, scuote la testa e decide di andarsene... che sciocca, avevo l’uomo che ho tanto desiderato a un passo e gli ho girato le spalle.

    3

    Nettuno si sente in subbuglio, pensava di incontrare una donna, stare con lei, anche se per pochissimo tempo, sentire il suo profumo per poi magari cancellarla dalla lista dei suoi contatti, ma inspiegabilmente non si sente portato a recitare il ruolo della iena che lui ha sempre amato interpretare con le donne, perché questa volta guardandola negli occhi ha provato qualcosa, che l’ha colto di sorpresa.

    Nella sua mente aveva immaginato come sarebbe andata, un incontro dove poter tenere tutto sotto controllo, ma la realtà è diversa, non è artefatta, non si può costruire, ci sono gli sguardi, le sensazioni, e così vedendola ha sentito forte il desiderio di proteggerla, di sfiorarla, di toccarla e di abbracciarla.

    Quella donna, conosciuta in chat, immaginata e costruita messaggio dopo messaggio, non è più virtuale, ma è vera, in realtà quello di oggi non sarebbe stato il loro primo incontro, perché le loro anime si sono già incontrate, e gli è bastato guardarla negli occhi per riconoscerla e perché gli entrasse dentro.

    4

    Non sono riuscita a dormire tutta la notte, mi chiedo se oggi mi parlerà, dopo quello che è successo ieri.

    Le 10:00, mi accingo nervosamente a bussare alla sua porta, mi vorrà parlare?

    C’è, è collegato, ma mi sta ignorando, lo capisco, devo fare qualcosa, gli dico la verità, non ho avuto il coraggio di presentarmi all’appuntamento perché io non sono io, non sono quella della foto, gli ho mentito perché sono piena di insicurezze, perché ho pensato che lui fosse come tutti gli uomini, che prima di guardarti dentro deve piacergli quello che vedono fuori.

    Mi sorprende e mi dice che mi ha vista e che mi ha riconosciuta, ma che non ha voluto forzarmi perché forse non è arrivato il momento per incontrarci, mi rincuora e mi dice che sono una stupida a non piacermi e che dovrei fare pace con lo specchio, che non si deve vivere schiavi degli stereotipi, tutti gli uomini sono...

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