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Il rapporto di lavoro nel pubblico impiego: Sintesi aggiornata per concorsi pubblici
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Il rapporto di lavoro nel pubblico impiego: Sintesi aggiornata per concorsi pubblici
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Il rapporto di lavoro nel pubblico impiego: Sintesi aggiornata per concorsi pubblici

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Sintesi aggiornata per concorsi pubblici. L'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni: Testo unico pubblico impiego (D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165), Riforma Madia L. 124/2015 e Decreti attuativi (decreti legislativi nn. 74 e 75 del 2017). Responsabilità civile, penale, amministrativa e contabile del pubblico dipendente. Comportamento e doveri del pubblico dipendente. In particolare: il pubblico impiego nell'ente locale. Aggiornato ai CCNL di comparto (Funzioni centrali, Funzioni locali, Sanità, Isruzione e ricerca) del 2018 e al decreto legge 12 luglio 2018, n. 87 (Decreto dignità).

Indice
Capitolo 1 Il rapporto di pubblico impiego
1.1 Definizione e caratteri
1.2 Il pubblico impiego e la Costituzione
1.3 Il Testo unico sul pubblico impiego
1.3.1 La privatizzazione del pubblico impiego
1.3.2 La struttura del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165
1.3.3 L’ambito di applicazione
1.4 Le fonti
1.5 La contrattazione collettiva
1.5.1 I comparti
1.5.2 I soggetti della contrattazione
1.5.3 I contratti decentrati integrativi
Capitolo 2 La costituzione del rapporto di pubblico impiego
2.1 L’accesso al pubblico impiego: il concorso pubblico
2.2 Il piano triennale dei fabbisogni del personale e il contenimento della spesa per il personale
2.3 Incarichi individuali, contratti a tempo determinato e altre forme flessibili di impiego
2.3.1 Incarichi individuali
2.3.2 Forme di lavoro flessibili
2.4 Organizzazione del personale
2.5 L’ordinamento professionale: le mansioni
2.6 Le aree funzionali
Capitolo 3 La dirigenza di pubblico impiego
3.1 La separazione funzionale fra indirizzo e controllo
3.2 Il reclutamento dei dirigenti
3.3 Il conferimento degli incarichi dirigenziali
3.4 Incompatibilità e inconferibilità degli incarichi dirigenziali
3.5 La responsabilità dirigenziale
Capitolo 4 Diritti e doveri dei lavoratori del pubblico impiego
4.1 Gli obblighi del dipendente pubblico
4.1.1 Le norme contrattuali
4.1.2 Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
4.2 I diritti del lavoratore pubblico
4.3 Il sistema di valutazione dei dipendenti pubblici
Capitolo 5 Le responsabilità dei dipendenti pubblici
5.1 Le diverse tipologie di responsabilità dei pubblici dipendenti
5.2 La responsabilità disciplinare e il procedimento disciplinare
5.2.1 Caratteri della responsabilità disciplinare
5.2.2 Le sanzioni disciplinari
5.2.3 Il procedimento disciplinare dopo il D.Lgs. 75/2017
Capitolo 6 Svolgimento e cessazione del rapporto di lavoro
6.1 Lo svolgimento del rapporto di impiego
6.2 La sospensione del rapporto di lavoro
6.3 L’estinzione del rapporto di impiego
Capitolo 7 Il personale degli enti locali
7.1 Il Testo Unico enti locali
7.2 I dirigenti negli enti locali
7.2.1. Il direttore generale
7.2.2. Il segretario
LinguaItaliano
Data di uscita24 lug 2018
ISBN9788828362692
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    Anteprima del libro

    Il rapporto di lavoro nel pubblico impiego - P. Imparato

    segretario

    Capitolo 1 Il rapporto di pubblico impiego

    1.1 Definizione e caratteri

    Il rapporto di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione è quel rapporto giuridico che si instaura a titolo professionale, in via continuativa e dietro retribuzione, fra una persona fisica, addetta ad un ufficio pubblico, e la persona giuridica pubblica alla cui organizzazione appartiene quell’ufficio.

    Caratteri del rapporto di pubblico impiego sono:

    - volontario; per la costituzione e per la continuazione del rapporto è richiesta la volontà della P.A. e quella del dipendente;

    - strettamente personale, l rapporto è costituito intuitu personae;

    - sinallagmatico (bilaterale), perché da esso sorgono diritti e doveri specifici in capo ad entrambi i contraenti;

    - di subordinazione, la prestazione lavorativa è svolta alle dipendenze di una pubblica amministrazione.

    1.2 Il pubblico impiego e la Costituzione

    La Carta costituzionale non disciplina direttamente ed organicamente la materia del pubblico impiego. Tuttavia, la Costituzione detta una serie di rilevanti prescrizioni che concorrono a delineare gli aspetti fondamentali dello stesso. Tra questi ricordiamo:

    - la riserva di legge in materia di organizzazione. L’art. 97 Cost. precisa che i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione. Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari. e che nell’ordinamento di questi sono fissati le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari;

    - l’obbligo di servizio esclusivo Per l’art. 98, i pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione e, se sono membri del Parlamento, non possono conseguire promozioni se non per anzianità.

    Altre disposizioni costituzionali in materia sono costituite da:

    - l’art. 51 Cost., in base al quale tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici;

    - l’art. 54 Cost., che impone ai cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche il dovere di adempierle con disciplina ed onore;

    - l’art. 28 Cost., secondo cui i funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.

    1.3 Il Testo unico sul pubblico impiego

    La principale fonte normativa del rapporto di pubblico impiego è costituita  dal Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, comunemente noto come Testo Unico sul pubblico impiego. Il Decreto costituiva attuazione della legge 340 del 2000 con cui (art. 1, comma 8) si delegava il Governo ad emanare un testo unico per il riordino delle norme (diverse da quelle del codice civile e delle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa) che regolano i rapporti di lavoro dei dipendenti pubblici. Con il testo Unico ha così trovato compimento un processo iniziato negli anni Novanta e noto come privatizzazione del pubblico impiego.

    Il Testo unico è stato oggetto di numerosi interventi di modifica; i principali sono stati:

    - la L. 4 marzo 2009, n. 15 e il relativo decreto attuativo, D.Lgs. 27-10-2009, n. 150 (cosiddetto decreto Brunetta), che hanno in parte mirato a rimettere alla legge ed alla politica la decisione su aspetti del rapporto di lavoro fin ad allora demandati alla contrattazione;

    - le manovre economiche (in particolare, il D.L. 95/2012, conv. in L. 135/2012, cd. spending reviewche hanno mirato a ridurre i costi del settore pubblico;

    — le normative dirette ad assicurare maggiore legalità e trasparenza nell’azione amministrativa (in particolare, la L. 190/2012, cd. legge anticorruzione, e il D.P.R. 62/2013, recante il nuovo Codice di comportamento dei pubblici dipendenti, emanato sulla scia della citata legge);

    - la legge delega n. 124 del 2015 (cosiddetta riforma Madìa) e i suoi decreti attuativi (D.Lgs. 74/2017 e D.Lgs. 75/2017) che hanno innovato soprattutto in materia di sanzioni disciplinari.

    1.3.1 La privatizzazione del pubblico impiego

    Fino al decreto legislativo n. 29 del 1993 (il precursore dell’attuale Testo Unico)  i contratti di lavoro nella pubblica amministrazione e nel settore privato erano disciplinati in modo diverso:

    - nel settore privato il rapporto di lavoro era (ed è) regolamentato dal codice civile tramite il contratto di lavoro;

    - nel settore pubblico il rapporto di lavoro era regolato da norme di diritto pubblico: il contratto di lavoro veniva concesso ai dipendenti pubblici a seguito dell’emanazione di un provvedimento autoritativo (Decreto del Presidente della Repubblica, D.P.R.) che recepiva i contenuti della contrattazione; il rapporto di lavoro sorgeva da un atto unilaterale della P.A. (cd. atto di nomina) quale espressione dell’esercizio di un potere pubblico, la disciplina del rapporto era affidata a leggi e regolamenti e le relative controversie erano del Giudice Amministrativo.

    A partire dal D.Lgs. 13-2-1993, n. 29 ha avuto inizio un processo di privatizzazione dell’impiego pubblico,

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