Don Chisciotte le Luminose Geste (XXXIII tavole con spiegazioni)

Di Bartolommeo Gamba

Digitalizzazione in ortografia originale dell'omonima opera pubblicata nel 1819, comprensiva di 33 tavole in b/n con relative spiegazioni.

• Lingua: Italiano
• Editore: Luigi Albano
• Data di uscita: 21 nov 2018
• ISBN: 9788829555932

Anteprima del libro

Gamba

LA PAZZIA MOSTRA A DON CHISCIOTTE LA SUA DULCINEA

La pazzia, simboleggiata dal berretto, dalle gambe guarnite di sonagliuzzi e dalla banderuola che porta nella mano sinistra, è in atto di prendere sotto la sua protezione l'eroe della errante cavalleria, e d'indicargli nel ritratto di Dulcinéa, che tiene nella mano diritta, lo scopo cui debbono mirare le strepitose sue geste.

Don Chisciotte, ritto ed armato di usbergo, di lancia e di scudo, indica la sua attitudine ad ogni prodezza, e giace ai suoi piedi un leone, che non tanto è simbolo di fortezza quanto divisa speziale dell'eroe, poichè dopo un combattimento con questa belva assunse il titolo di Cavaliere dai Leoni.

Sancio Panza, sempre indivisibile dal suo asino, sta in atto di stupore guatando il padrone, e sulla schiena dell'animale si veggono riposte quelle bisacce ch' egli era industrioso di tenere riempiute in tutte le più difficili peregrinazioni.

Il ritrattino dell'autore, Michele di Cervantes Saavedra, che fregia l'alto di questa Tavola, è tolto dalla incisione che precede la splendida stampa dell'opera fatta dalla R. Accademia di Madrid

(la pazzia mostra a Don Chisciotte la sua Dulcinea con ammirazione di Sancio Panza)

DON CHISCIOTTE ARMATO ESCE IN CAMPAGNA

Adattatasi in testa una cartacea celata, imbracciata la targa, ed armato di rugginosa lancia don Chisciotte è pronto a dare cominciamento alle sue prodezze, e cavalcando Ronzinante, bestia che aveva più malanni indosso del cavallo di Gonnella, esce per la prima volta in campagna.

Dalla fisonomia dell'eroe appariscono le intrepide risoluzioni che gli occupano l'animo per dare principio a luminosi assalti, per vendicare ingiurie, per togliere dal mondo ingiustizie, per difendere deboli, per raddrizzare torti, per correggere abusi, per soddisfare debiti, e per rendersi in fine l'idolo della ammirabile ed unica Dulcinéa del Toboso, che doveva essere la sua fiamma e il suo