Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Pel di Carota (Edizione integrale. Traduzione di G. Di Maro)
Pel di Carota (Edizione integrale. Traduzione di G. Di Maro)
Pel di Carota (Edizione integrale. Traduzione di G. Di Maro)
E-book266 pagine2 ore

Pel di Carota (Edizione integrale. Traduzione di G. Di Maro)

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

La storia di Pel di Carota, così soprannominato per i suoi capelli rossi e le lentiggini, è quella di un bambino non amato, vittima di una famiglia crudele. Pel di Carota cresce con una madre che lo tormenta e lo odia; un padre sostanzialmente indifferente (nonostante sia l'unico a dimostrargli, di tanto in tanto, qualche sentimento di simpatia), e ripetutamente vessato dal fratello Felice e dalla sorella Ernestina. Pel di Carota adopera l'astuzia, l'arma dei deboli, per combattere le umiliazioni che sperimenta quotidianamente e far fronte al mondo degli adulti. Pel di Carota si vendica con il suo comportamento subdolo e bugiardo: sevizia gli animali, fa licenziare l'anziana domestica Onorina per una sua mancanza; mosso dall'invidia fa la spia al direttore contro i compagni di collegio e contro un professore, che viene licenziato. Tenta addirittura il suicidio immergendo la testa in un secchio d'acqua. Nonostante la tragedia, il lettore gode della descrizione di avventure deliziose, divertenti, comiche e commoventi al tempo stesso.
LinguaItaliano
Data di uscita18 gen 2019
ISBN9788827869314
Pel di Carota (Edizione integrale. Traduzione di G. Di Maro)
Autore

Jules Renard

Pierre-Jules Renard, dit Jules Renard, né le 22 février 1864 à Châlons-du-Maine et mort le 22 mai 1910 dans le 8e arrondissement de Paris, est un écrivain et auteur dramatique français.

Autori correlati

Correlato a Pel di Carota (Edizione integrale. Traduzione di G. Di Maro)

Ebook correlati

Classici per bambini per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Pel di Carota (Edizione integrale. Traduzione di G. Di Maro)

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Pel di Carota (Edizione integrale. Traduzione di G. Di Maro) - Jules Renard

    INDICE

    IL LIBRO

    L’AUTORE

    Capitolo 1

    Le galline

    Capitolo 2

    Le pernici

    Capitolo 3

    Il cane

    Capitolo 4

    L’incubo

    Capitolo 5

    Senza offesa

    Capitolo 6

    Il vaso

    I

    II

    III

    Capitolo 7

    I conigli

    Capitolo 8

    La zappa

    Capitolo 9

    La carabina

    Capitolo 10

    La talpa

    Capitolo 11

    L’erba medica

    Capitolo 12

    Il bicchiere

    Capitolo 13

    La mollica di pane

    Capitolo 14

    La trombetta

    Capitolo 15

    La ciocca

    Capitolo 16

    Il bagno

    Capitolo 17

    Onorina

    Capitolo 18

    La pentola

    Capitolo 19

    Reticenza

    Capitolo 20

    Agata

    Capitolo 21

    Il programma

    Capitolo 22

    Il cieco

    Capitolo 23

    Il primo dell’anno

    Capitolo 24

    Andata e ritorno

    Capitolo 25

    La penna

    Capitolo 26

    Le guance rosse

    I

    II

    III

    IV

    Capitolo 27

    I pidocchi

    Capitolo 28

    Come Bruto

    Capitolo 29

    Lettere scelte

    Pel di Carota al Signor Lepic.

    Risposta del Signor Lepic.

    Pel di Carota al Signor Lepic.

    Risposta del Signor Lepic.

    Pel di Carota al Signor Lepic.

    Risposta del Signor Lepic.

    Pel di Carota al Signor Lepic.

    Risposta del Signor Lepic.

    Pel di Carota al Signor Lepic.

    Risposta del Signor Lepic.

    Il Signor Lepic a Pel di Carota.

    Risposta di Pel di Carota.

    Capitolo 30

    Il capanno

    Capitolo 31

    Il gatto

    I

    II

    Capitolo 32

    Le pecore

    Capitolo 33

    Il padrino

    Capitolo 34

    La fontana

    Capitolo 35

    Le prugne

    Capitolo 36

    Matilde

    Capitolo 37

    La cassaforte

    Capitolo 38

    I girini

    Capitolo 39

    Colpo di scena

    Scena prima

    Scena seconda

    Scena terza

    Scena quarta

    Scena quinta

    Capitolo 40

    A caccia

    Capitolo 41

    La mosca

    Capitolo 42

    La prima beccaccia

    Capitolo 43

    L’amo

    Capitolo 44

    La moneta d’argento

    I

    II

    III

    Capitolo 45

    Le idee personali

    Capitolo 46

    La tempesta di foglie

    Capitolo 47

    La rivolta

    I

    II

    Capitolo 48

    L’ultima parola

    Capitolo 49

    L’album di Pel di Carota

    I

    II

    III

    IV

    V

    VI

    VII

    VIII

    IX

    X

    XI

    XII

    XIII

    XIV

    XV

    XVI

    XVII

    XVIII

    XIX

    XX

    XXI

    XXII

    XXIII

    XXIV

    XXV

    XXVI

    XXVII

    XXVIII

    XXIX

    XXX

    Pel di Carota

    Jules Renard

    Traduzione

    di

    Giuseppe Di Maro

    Titolo originale: Poil de Carotte

    Traduzione dal francese di Giuseppe Di Maro

    © 2019 Giuseppe Di Maro

    Questo libro è un’opera derivata, protetta dalla Legge sul diritto d’autore.

    È vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata

    Prima edizione digitale: Gennaio 2019

    ISBN: 9788827869314

    Youcanprint Self-Publishing

    IL LIBRO

    Pel di Carota è un romanzo autobiografico di Jules Renard pubblicato nel 1894, composto da 49 brevi capitoli, che narra dell’infanzia e delle esperienze di un monello dai capelli rossi. La storia si dispiega in una serie di brevi bozzetti, senza un ordine cronologico preciso. Probabilmente, è nella storia di questa infanzia infelice che andrebbero cercate le origini dello scetticismo di Renard, della sua ironia, dell’abilità nell’uso di litote, del suo stile denso e preciso, come pure del suo implacabile metodo di osservazione della realtà.

    La storia di Pel di Carota è quella di un bambino non amato, vittima di una famiglia che lo tormenta. Pel di Carota cresce con una madre che lo affigge, al punto che sembra odiarlo; un padre sostanzialmente indifferente (nonostante sia l’unico a dimostrargli, di tanto in tanto, un sentimento di simpatia), e ripetutamente vessato dal fratello Felice e dalla sorella Ernestina.

    Pel di Carota adopera l’astuzia, l’arma dei deboli, per combattere le umiliazioni che sperimenta quotidianamente e far fronte al mondo degli adulti. Si vendica con il suo comportamento subdolo e bugiardo: sevizia gli animali, fa licenziare l’anziana domestica Onorina per una sua mancanza; mosso dall’invidia fa la spia al direttore contro i compagni di collegio e contro un professore, che viene licenziato. Tenta addirittura il suicidio immergendo la testa in un secchio d’acqua.

    A dispetto della tragedia, però, il lettore gode della descrizione di avventure deliziose, divertenti, comiche e commoventi al tempo stesso.

    L’AUTORE

    Jules Renard (Chalons-du-Maine 1864 — Parigi 1910), è stato uno scrittore naturalista, critico letterario e autore teatrale francese.

    Nel 1889 fu tra i fondatori della rivista ‘Le Mercure de France’, dove pubblicò alcuni dei suoi racconti.

    Nel 1892 la notorietà del romanzo Lo scroccone (L’écornilfeur) gli aprì le porte dell’editoria parigina, per la quale scrisse cronache e critiche letterarie.

    Nel 1894 pubblicò il suo romanzo più famoso Pel di Carota, un testo autobiografico, incentrato su un ragazzino dai capelli rossi, pieno di umorismo ma anche di tristezza e infelicità.

    Nel 1896 pubblicò Storie naturali (Histoires Naturelles) un bestiario dove l’osservazione naturalistica è protagonista assieme allo humour.

    Convinto sostenitore dell’innocenza di Dreyfus, militò in favore dell’anticlericalismo e del pacifismo, professandosi repubblicano e socialista.

    Dal 1887 al 1910 tenne un Diario (pubblicato postumo, 1925-1927), modello esemplare del genere, espressione completa della sua arte amara e ironica, ritratto di un moralista inquieto e ipercritico.

    Traduzioni italiane

    Il martirio di un fanciullo: Pel di Carota; prima traduzione italiana di Édouard ed Achille Macchia; con sedici figure e con dieci tavole; Napoli: F. Bideri, 1915.

    Pel di Carota; traduzione di Decio Cinti, Milano: Casa Ed. Sonzogno, Coll. I capolavori dell’umorismo n. 10, 1923

    Pel di Carota; traduzione di Renato Colantuoni, Milano: A. Barion, 1925.

    Pel di Carota; traduzione di Giuseppe Aventi, Milano: Treves, 1934.

    Pel di Carota: un capolavoro; traduzione dal francese di Gian Dauli, Milano: Lucchi, 1939.

    Pel di Carota; traduzione di Maria Letizia Ascarelli, Roma: De Carlo, 1945.

    Pel di Carota: romanzo, Milano: Ediz. Corticelli, 1947.

    Pel di Carota; traduzione a cura di Antonio Monti, Milano: Ed. Carroccio, 1951.

    «Pel di Carota». In: Pel di Carota; Filippo e Ragotte; traduzione e introduzione di Corrado Tumiati, Milano: A. Mondadori, 1951.

    Romanzi e Storie naturali di Jules Renard; traduzione di Adriano Grande, Roma: Gherardo Casini, 1951.

    Pel di Carota: romanzo; traduzione di C. Siniscalchi, Milano: Lucchi, 1953.

    Pel di Carota; traduzione dal francese e riduzione di Franco Chiozzi; illustrato da Orsi, Milano: G. Conti, 1954.

    Pel di Carota; traduzione di Frida Ballini; illustrazioni di Bartoli, Milano: Fabbri, 1955.

    Pel di Carota; traduzione di Luigi Servolini; illustrazioni e coperta di F. Faorzi; presentazione di Paolo Reynaudo, Firenze: Editrice Marzocco, 1955.

    Pel di Carota: romanzo per ragazzi; versione di De Mattia; illustrazioni di Savi, Milano: Boschi, 1955.

    Pel di Carota; adattamento di Enzo Morea; illustrazioni di G. Simons; copertina di B. Bodini, Milano: AMZ, 1963.

    Pel di Carota; a cura di M. Giometti ; illustrazioni di M. Camilli, Bologna: G. Malipiero, 1966.

    Pel di Carota; traduzione e riduzione di Gina Marzetti Noventa; illustrazioni di Rialdo Guizzardi, Bergamo: Janus, 1967.

    Pel di Carota e Storie naturali; a cura di Emilio Maetzke, Brescia: La scuola, 1969.

    Pel di Carota; adattamento di C. Redi; traduzione di M. Casalis, Milano: Bietti, 1973.

    Pel di Carota; con dieci litografie originali di Paolo Paolucci, Urbino: Istituto d’arte, 1973.

    Pel di Carota; Storie naturali; traduzione di D. Ziliotto, Novara: EDIPEM, 1975.

    Pel di Carota; traduzione di Anna Maria Fizzotti; illustrazioni di Cécile Anguera; copertina di Angela Ultrocchi, Milano: Lito, 1984.

    Pel di Carota e Storie naturali, trad. Adriano Grande; introduzione di Bianca Pitzorno, Novara, EDIPEM, 1984.

    Pel di Carota, trad. Piera Oppezzo; saggio introduttivo di Jean Paulhan; notizia bio-bibliografica di Fortunato Tramuta, Collezione Quaderni della Fenice, Parma, Guanda, 1985.

    Pel di Carota e le più belle Storie naturali, trad. Giorgina Salonia, Sesto San Giovanni, Aldo Peruzzo Editore, 1986.

    Pel di Carota. Storie naturali, introduzione di Lanfranco Binni, trad. Renata Debenedetti, Milano, Garzanti, 1987.

    Pel di Carota, trad. Frediano Sessi, Firenze, Giunti-Marzocco, 1993.

    Pel di Carota, seguito dalla commedia omonima, Con il saggio L’uomo legato di Jean-Paul Sartre. Illustrazioni di Felix Vallotton. trad. Elena Giolitti, Guido Davico Bonino, Paola Gallo, Collana ET Scrittori, Torino, Einaudi, 1994.

    Pel di Carota, trad. Piero Bianconi, Milano, BUR, 2003.

    Capitolo 1

    Le galline

    Sono sicura — dice la Signora Lepic. — Sono sicura: Onorina ha scordato di nuovo il pollaio aperto.

    Difatti è così. Lo si può constatare dalla finestra. Laggiù, in fondo all’ampia aia, si staglia, contro lo sfondo notturno, la piccola sagoma del pollaio, in cui risalta il quadrato scuro della porta spalancata.

    — Felice, puoi andare a chiuderlo tu? — domanda la Signora Lepic al più grande dei suoi tre figli.

    — Non è compito mio occuparmi delle galline — dice Felice, un giovinetto pallido, indolente e pauroso.

    — E se andassi tu, Ernestina?

    — Oh mamma, andrei ma ho troppa, troppa paura!

    Felice, il maggiore, e la sorella Ernestina, nel ribattere, sollevano appena la testa, impegnati a leggere, i gomiti sulla tavola, le fronti che quasi si sfiorano.

    — Dio mio, sono proprio sbadata! — dice la Signora Lepic. — L’ho dimenticato.  Pel di Carota, vai tu!

    La Signora Lepic chiama con affetto Pel di Carota il più piccolo dei suoi figli, per via dei suoi capelli rossi e delle lentiggini.

    Pel di Carota, che si diverte a far niente sotto il tavolo, si erge e irresoluto dice:

    — Ma, mamma, anch’io ho paura, sai?

    — Che devo mai sentire? — ribatte la Signora Lepic. — Un giovanotto grande e grosso come te! È da ridere. Sbrigati, per favore!

    — Oh, ma lui ha il coraggio di un caprone — assicura sua sorella Ernestina.

    — Non ha timore di nulla e di nessuno, — si associa Felice, il fratello maggiore.

    I complimenti inorgogliscono Pel di Carota che, vergognoso di esserne indegno, lotta contro la propria codardia.  Per ulteriore incentivo, sua madre gli promette un ceffone se non ubbidisce.

    — Almeno che qualcuno mi faccia luce – li esorta.

    La Signora Lepic fa spallucce, Felice sorride con disprezzo, disgustato. L’unica a impietosirsi, Ernestina, acciuffa una candela e accompagna il fratello più piccolo fino in fondo al corridoio.

    — Ti aspetto qui – gli assicura.

    E invece scappa subito, atterrita, quando un forte colpo di vento fa vacillare la fiamma e la spegne.

    Pel di Carota, le natiche incollate dal sudore freddo, impalato, si mette a tremare nelle tenebre, così spesse che gli sembra di essere cieco. Raffiche di vento lo raggiungono e l’avvolgono come un gelido drappo funebre, sommergendolo. Non è l’alito delle volpi, anzi dei lupi, quello che avverte sulle dita e sulla faccia? La cosa più sensata, immagina, è correre verso il pollaio a testa in avanti, per bucare le tenebre. Brancolante, afferra il chiavistello della porta.

    Al rumore dei suoi passi, le galline sbigottite si agitano chiocciando sui loro trespoli.  Pel di Carota grida loro:

    — State zitte, una buona volta, non vedete che sono io!

    Sbarra la porta e scappa, mulinando le gambe e le braccia come ali. Quando ritorna in casa, ansimante, fiero di sé, nel tepore e nella luce, gli sembra di essersi tolto di dosso dei pesanti brandelli di fango e stracci bagnati di pioggia, indossando al loro posto un vestito nuovo, asciutto e leggero. Sorride, e nella sua fierezza drizza la schiena, orgoglioso del coraggio dimostrato. Indugia, aspetta le congratulazioni. Ormai fuori pericolo, cerca sul

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1