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Il quadro magico di Linda
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E-book211 pagine1 ora

Il quadro magico di Linda

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Info su questo ebook

Una fiaba raccontata tutta in rima baciata... Linda è una giovane fanciulla con la passione per i colori, perciò un giorno si reca a visitare una mostra di quadri per ammirare ogni sfumatura di quei capolavori. Quando ad un certo punto si accorge che uno dei quadri esposti possiede qualcosa di paranormale...
LinguaItaliano
Data di uscita18 apr 2019
ISBN9788831616133
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    Anteprima del libro

    Il quadro magico di Linda - Sabrina Martinotti

    633/1941.

    PRESENTAZIONE

    <>. Sabrina Martinotti è alla sua seconda opera letteraria dopo la raccolta di poesie di Un bellissimo fiore di carta. Ma come nasce Il quadro magico di Linda? <La leggenda del gabbiano e del parapendista, già parecchio lunga e simile a un racconto, ho voluto provare a scrivere una fiaba, rigorosamente in rima baciata>>. Quali sono stati gli spunti per iniziare a crearla? <>. Chi sono gli altri protagonisti? <>. Chi altro c'è? <>. Ci sono ancora altri protagonisti: <Via degli Dei, mi ha dato l'ispirazione per un nuovo personaggio, così è nato Michele l'esploratore. Daniele Pane: la protagonista Linda arriva a Trino e deve cercare Isabella, quindi chi meglio del sindaco, figura importante per il paese, può darle delle indicazioni? Daniele il sindaco lo è realmente. Il personaggio oscuro della mia fiaba è Maximo il DemoNero: ho pensato a Massimo Osenga quando ho visto una sua foto vestito da demone per Halloween. Gli ho chiesto se ci stava ad impersonarlo e lui ha subito accettato. Alla fine però il DemoNero non è cattivo come sembra... Per concludere ci sono gli amici dell'associazione 'L Lantarnin dal Ranatè: volevo inserire nella storia un gruppo di folletti e mi serviva quindi una compagnia. Loro lo sono, fanno teatro e sono molto simpatici>>. Quindi, unendo tutti questi personaggi e caratteristiche, nasce la fiaba? <>.

    Sabrina Martinotti intervistata da Fabio Pellizzari

    PREFAZIONE

    di Fabio Pellizzari

    E' un viaggio che unisce luoghi reali e fantasia quello che Sabrina propone con Il quadro magico di Linda. Dopo aver scritto un primo libro di poesie, tutte in rima baciata, questa volta l'autrice si è cimentata in un racconto, una fiaba. Scrivendo rigorosamente in rima baciata, il suo stile prediletto. Sabrina ha saputo sapientemente rendere fantasiosi luoghi reali della sua terra d'origine, Trino e il vercellese, inserendo come protagonisti della storia tutte persone vere che nel personaggio conservano una buona dose di realtà, unita a quel tocco di fantasia che li rende particolari, inserendosi perfettamente nei meccanismi della storia. Tutto parte da Verona con la protagonista assoluta della fiaba, Linda, la quale scopre un passato che la riguarda e che le riserverà infinite sorprese. E sarà una cornice, il quadro magico, che la porterà a viaggiare verso il Piemonte, esattamente a Trino, guidata dalla fata Giorgia. Quest'ultima sa tutto di Linda, del loro antico legame, ma non può rivelarle nulla, perché la protagonista dovrà scoprirlo da sé, per gradi. Sul suo cammino Linda incontrerà tutti i protagonisti, dal DemoNero Maximo ai magici liutai Marco e Paola, alla fatamaga Marianna, la pittrice Isabella, il gruppo dei folletti del Lantarnin dal Ranatè, l'albergatrice Sandra, il sindaco Daniele. Ci sarà anche un altro veronese, Michele, accompagnato da un insetto dalla mente molto sviluppata, la matemantide Cristina. I luoghi, come detto, sono veri: Trino, il Bosco della Partecipanza, Lucedio, Madonna delle Vigne. Luoghi reali che anch'essi si trovano tra un tempo passato e l'attualità. Nel racconto creato da Sabrina la fantasia e la realtà si mischiano in maniera piacevole, e traspare l'amore che l'autrice ha per la sua terra, per la natura che la contraddistingue, per le sue peculiarità e le sue specialità. Se al lettore potrà sembrare lungo il racconto, in realtà una volta che inizierà a leggerlo, non saprà resistere, non riuscirà a smettere, dovrà proseguire e gustarselo tutto d'un fiato. Una volta assaggiato il racconto invoglierà i lettori ad andare avanti: come un buon piatto di panissa fa venir voglia di mangiarne ancora, come un dolce Trinesino ne tira un altro. Quindi non resta altro da fare, girare le pagine, gustarsi le vicende di Linda e di tutti gli altri protagonisti, tra natura, misteri, magia. Sabrina ha saputo realizzare un bel mix e chi si cimenterà a leggere la fiaba non ne resterà deluso.

    INTRODUZIONE

    In questa fiaba che vi andrò a narrare

    fantasia e realtà ho voluto mescolare.

    Tutto ebbe inizio dalla bella Verona

    che dell'amore ne è l'icona

    ma non vi racconterò dei famosi innamorati

    piuttosto di una fanciulla dai capelli sfumati.

    Quindi perdonatemi se non parlerò d'amore

    ma spero che tale storia vi resti comunque nel cuore

    e i presenti protagonisti gentili o severi

    sappiate che sono personaggi veri...

    CAPITOLO 1

    Ogni volta che Linda colorava i suoi capelli

    li ammirava come se fossero dei brillanti gioielli

    e mai s'accontentava di colori banali

    li voleva dipinti con sfumature speciali.

    Un giorno azzurri, un giorno d'arancione

    una volta perfino di color mattone

    addirittura col rosa

    a volte lei osa...

    Ma il colore che personalmente di ella adoro

    è il suo naturale color dell'oro...

    A Linda piaceva anche indossare abiti affascinanti

    lunghi, neri, ma sempre eleganti,

    in modo che le sue ciocche colorate

    venissero maggiormente esaltate.

    Ora immagino, voi lettori, abbiate già capito

    da tali informazioni che vi ho appena fornito

    che la fanciulla di cui storia è protagonista

    aveva per i colori una passione mai vista...

    Ma oltre alla lunga chioma ricca di personalità

    possedeva con sé una rara beltà.

    Il viso fresco, dolce, ben delineato

    talmente bello da togliere il fiato

    gli occhi più blu dell'immenso mare

    vivaci di luce da far chiunque innamorare.

    La sua corporatura alta e snella

    da poterla rendere addirittura modella

    ma a Linda poco importava di poter brillare

    lei amava solo i colori e poterli ammirare...

    Quindi un dì con il cuore ricco d'allegria

    si recò ad osservare dei quadri in una galleria

    la rinomata esposizione si trovava nella sua zona

    ovvero nel centro della bella Verona...

    Stimava estasiata ogni opera d'arte

    dai toni della Luna, ai toni di Marte

    splendenti paesaggi innevati

    con giochi di bagliori abbinati

    panorami autunnali dalle sfumature dorate

    di meraviglie così non ne aveva mai ammirate...

    Ma anche tetri volti che parevano veri

    varcavano minacciosi da dei quadri neri.

    Contemplava meravigliata le opere di quell'artista

    sicuramente un talento di una bravura mai vista

    ma ad un certo punto la sua attenzione venne di colpo rapita

    da uno strano quadro che rimirò stupita

    sicura di averlo visto di colpo cambiare

    paesaggio colore lo aveva veduto mutare!!!

    Quasi incredula gli si parò davanti

    esso ora luccicava come tanti diamanti!!!

    Prima di assistere a quella strana magia

    nel dipinto aveva visto una diroccata abbazia

    con finestre rotte, pericolanti

    e piante di edera rampicanti

    lo sfondo era grigio, di blu sfumato

    era questo che poco prima aveva contemplato...

    Poi di colpo cessò, l'incanto svanì

    ma Linda basita restò ancora lì

    ora il dipinto mutò in un caos di colori

    pareva quasi un maestoso campo di fiori

    ma era molto confuso, tutto

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