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Interferenza e facilitazione somato motoria sulla compliance craniale
Interferenza e facilitazione somato motoria sulla compliance craniale
Interferenza e facilitazione somato motoria sulla compliance craniale
E-book164 pagine1 ora

Interferenza e facilitazione somato motoria sulla compliance craniale

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Info su questo ebook

Negli ultimi 3 decenni l’osteopatia ha subito una evoluzione straordinaria che l’ha condotta verso una pratica sempre più vicina e sostenuta dall’evidenza scientifica. Ciò nonostante non per tutti i suoi ambiti si può affermare altrettanto: la definizione dell’osteopatia in ambito craniale non ha subito lo stesso iter evolutivo, anzi, per alcuni aspetti si è arricchita di empirismo e di luoghi comuni vedendosi attribuire poteri e funzioni, che nella migliore delle ipotesi non possiede, versando fiumi di inchiostro in affascinanti affermazioni, puntualmente smentite, ma che, ancor oggi alimentano alcune derive e scuole di pensiero. Il presente lavoro analizza gli effetti delle attività somato-motorie della testa e del collo sulla compliance del cranio, proponendo delle tecniche di normalizzazione originali sulla stessa, ma soprattutto cerca di fare chiarezza sugli aspetti della fisiologia cranio sacrale, partendo dalla sua genesi per arrivare attraverso precisi passaggi logici alla riformulazione di alcune delle ipotesi di movimento rendendole finalmente coerenti con l’evidenza scientifica.
LinguaItaliano
Data di uscita9 set 2019
ISBN9788869827358
Interferenza e facilitazione somato motoria sulla compliance craniale

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    Anteprima del libro

    Interferenza e facilitazione somato motoria sulla compliance craniale - Renato Chiari

    Ringraziamenti

    Prefazione

    di Maurizio Zanardi

    Con grande piacere scrivo questa breve prefazione al testo elaborato dal collega Renato Chiari:

    Interferenza e Facilitazione Somato Motoria sulla compliance craniale

    Chiari è docente di Osteopatia Craniale presso il Nostro Istituto EIOM di Padova e Verona e membro del Comitato per la Ricerca e Tesi.

    In questo ambito lo abbiamo visto impegnato da diversi anni nell’approfondimento e sperimentazione su questo interessantissimo campo dell’osteopatia fino alla realizzazione di questo testo.

    Auguro a tutte le persone interessate a questo affascinante campo dell’osteopatia craniale una lettura proficua e ricca di spunti di crescita culturale e scientifica.

    Bravo Renato e grazie ancora per il tuo contributo all’Osteopatia Moderna!

    Il tuo collega e amico

    Maurizio Zanardi

    Direttore EIOM Padova e Verona

    Premessa

    Dagli anni 90, l’inizio del mio percorso di studente in osteopatia la nostra materia ha subito una evoluzione straordinaria che l’ha condotta verso una pratica sempre più vicina e sostenuta dall’evidenza scientifica. Non in tutti gli ambiti della scienza osteopatica si può però affermare altrettanto: per quanto riguarda la definizione del movimento ritmico craniale essa non ha subito lo stesso iter evolutivo, anzi, per alcuni aspetti si è arricchita di empirismo e di luoghi comuni (o se vogliamo di inferenze induttive = credenze generate basandosi su delle abitudini) vedendosi attribuire poteri e funzioni che nella migliore delle ipotesi non aveva mai posseduto e versare fiumi di inchiostro in affascinanti affermazioni riguardanti la sfera cranio-sacrale, puntualmente smentite, ma che, ancor oggi alimentano alcune derive e scuole di pensiero. Con il presente lavoro si analizzeranno gli effetti delle attività somato-motorie della testa e del collo sulla compliance del cranio ma soprattutto si tenterà di fare chiarezza sugli aspetti della motilità elastica del cranio a partire dalla sua genesi per arrivare alla riformulazione di alcune delle ipotesi di movimento rendendole finalmente coerenti con l’evidenza scientifica.

    INTRODUZIONE

    La compliance o flessibilità craniale, ovvero la capacità che ha la scatola cranica di deformarsi elasticamente a causa di forze esterne, manifesta delle deformazioni elastiche caratteristiche e ripetitive in un susseguirsi ritmico di deformazioni e ritorno elastico che in osteopatia viene definito C.R.I. (cranial rhythmic impulse), espressione cranica dell’MRP (meccanismo di respirazione primaria); tali deformazioni elastiche di compliance vengono interferite costantemente da fattori estrinseci al cranio, come ad esempio le forze muscolari ivi applicate. Analizzare le modificazioni di compliance determinate dal sistema somato motorio craniale durante l’espletamento delle azioni di funzione quali ad esempio il feeding, l’oculomotricità e la stabilizzazione del capo dal punto di vista osteopatico e imparare a sfruttarle per normalizzare le disfunzioni somatiche locali è il principale obiettivo di questo lavoro.

    MECCANISMO RESPIRATORIO

    PRIMARIO

    Oggi possiamo affermare che l’MRP (Meccanismo Respiratorio Primario) è una funzione metabolica dimostrata che interessa tutto il corpo e che, nel sistema cranio sacrale, interconnette 5 elementi ben definiti con una precisa relazione causa effetto. Capire la relazione causa-effetto è fondamentale per fare chiarezza sia sull’origine che sullo scopo di tale movimento. Ciò consente di comprendere la genesi di alcune delle possibili interferenze che ne pregiudicano il normale funzionamento e le metodologie per la loro correzione.

    Tab. 1

    La motilità del cervello e del midollo spinale

    Il cervello esprime un movimento soprattutto cranio-caudale e laterale

    Ha una fase veloce corrispondente alla sistole cardiaca e una lenta di ritorno

    Un’escursione massima di 0,5 mm (18)

    Il MRP e l'oscillazione THM sono entrambi fenomeni riguardanti il corpo intero che si verificano in contemporanea, sembra probabile che i due siano in realtà lo stesso fenomeno (17,1,2,3)

    L’inizio di tutto è il movimento di contrazione e rilascio che il cervello, ma in realtà tutto il SNC, esprime; tale movimento avviene prevalentemente in direzione cranio-caudale e laterale, il che corrisponde esattamente (e come potrebbe il contrario vista la presenza di strutture come le membrane che lo guidano?) alla fisiologia di movimento del cranio descritta in osteopatia.

    La motilità del SNC tutto segue due oscillazioni: una pulsatile e una vasomotoria. La prima (pulsatile), corrispondente alla sistole cardiaca ha una fase veloce di contrazione e una lenta di ritorno; questa oscillazione ha un’escursione massima misurata di 0,5 mm (18).

    La seconda (vasomotoria) segue le onde di contrazione profonda THM (Traube-Hering-Mayer). Nel 1865, Traube (1) riportò la misurazione di una fluttuazione della pressione del polso in relazione con la frequenza della respirazione, che persisteva anche dopo l’arresto della respirazione stessa. Questi risultati furono confermati da Hering nel 1869(2). Indipendentemente, Mayer(3) identificò oscillazioni simili con un ritmo leggermente più lento nel 1876. Questi fenomeni, oggi conosciuti con il nome di Oscillazione di Traube-Hering-Mayer (THM) sono stati misurati in associazione con la pressione sanguigna (1 4 10), la frequenza cardiaca (4 10 11), la contrattilità cardiaca(12), il flusso sanguigno polmonare (13), il flusso sanguigno cerebrale e il movimento del liquido cerebrospinale (14 15), il flusso sanguigno periferico, incluso volume venoso e regolazione termica (4 8 10 16). Questo fenomeno, che coinvolge tutto il corpo e che mostra una frequenza tipica leggermente inferiore e indipendente dalla respirazione, presenta una sorprendente somiglianza con il MRP.

    La coincidenza che il MRP percepito tramite palpazione e l'oscillazione THM siano entrambi fenomeni riguardanti il corpo intero che si verificano in contemporanea (cioè con la stessa frequenza d’onda) lascia supporre che, molto probabilmente, i due siano in realtà lo stesso fenomeno o, se vogliamo, che l’oscillazione THM sia l’unico fenomeno accertato che mostri una decisa somiglianza con il nostro MRP. Inoltre, lo sviluppo dell’onda di MRP in un sistema chiuso come il sistema cranio sacrale offre la possibilità di una percezione precisa che, unita alla peculiarità anatomica del cranio, dell’asse dell’SNC, delle membrane e del loro contenuto, fornisce una dinamica tipica che definiamo movimento cranio sacrale.

    La fluttuazione dei liquidi intracranici

    Il movimento

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