Innamorato di una str… epitosa ragazza

Di Stefania Fiorin

Romance - romanzo breve (65 pagine) - Due cose ci salvano nella vita: amare e ridere. Se ne avete una, va bene. Se le avete tutte e due, siete invincibili.

Una notte, tempo addietro, Madre Teresa di Calcutta era apparsa in sogno a Barbara e aveva lasciato un messaggio, una sorta di premonizione: “l’angelo delle spose sta sopra le dune”. Quale fosse il significato la giovane non lo capì nell’immediato. In quel periodo si trovava in vacanza a Rimini, corteggiata dal carismatico Tullio, da Alessio, forse Salvatore, e dall’anonimo che la omaggiava di rose. La vacanza si rivelò più movimentata di ogni sua previsione. Il cuore palpitava ma la mente era confusa.
Il destino si compie dopo una serie d’imprevisti e peripezie. Barbara, divenuta modella e indossatrice, segue Tullio a Shoyna in Russia, per il primo servizio fotografico. Nel piccolo e misterioso paese sulle rive del Mar Bianco scoppia l’amore: l’angelo delle spose appare a Barbara dall’alto di una duna, poco dopo, Tullio si dichiara e le chiede di sposarlo.
Ma al termine del primo shooting fotografico, Barbara viene rapita da un gruppo di malfattori che lì l’aspettavano. I rapitori successivamente chiedono, a nome di un faccendiere kazako, un riscatto poco credibile.

Stefania Fiorin ama la bellezza della poesia in ogni sua forma e il fuoco dei sentimenti che, grazie ai corsi di scrittura frequentati, trasforma in racconti e versi spaziando tra vari generi.
Dinamica, ironica, vive la vita con leggerezza, senza prenderla alla leggera.
Sempre coinvolta in mille attività, letterarie e non, lotta ogni giorno per mettere ordine nei suoi impegni, nelle sue inesauribili idee. E nei suoi capelli.
Di sé dice: “Scrivo per dare vita ai sogni e riempire di sogni la vita” .
Ha personalità curiosa, sempre in movimento, le piace stare in mezzo alla gente ma spesso si rifugia nella meditazione Zazen per ritrovare se stessa.
Ha creato il gruppo letterario su Facebook “Tovagliolo racconta” di cui è amministratrice e organizzatrice di contest.
È autrice delle Interviste fantastiche, interviste curiose a personaggi reali in un mix di verità e fantasia.
Ha scritto racconti pubblicati in ebook, alcuni dei quali nelle collane Passioni romantiche, Senza sfumature, I coriandoli di Delos Digital.
Ha vinto molti premi per la narrativa e la poesia.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 4 feb 2020
• ISBN: 9788825411041

Anteprima del libro

9788825407396

Capitolo 1

Russia

Tullio mi ha chiesto di sposarlo: sarà vero?

La domanda imprevista mi ha messo in difficoltà, tanto da farmi venire il dubbio di non aver inteso bene.

Lui, immobile sull’uscio, ha lo sguardo malandrino illuminato di speranza. É coperto dalla sabbia di Shoyna in cui fino a poco fa rotolava divertito come un bambino.

Io non so che cosa dire. Prendo tempo, chiedo conferma: – Amore, mi hai fatto una proposta di matrimonio?

Spalanca gli occhi, li rotea spiritati. Si fa impaziente. Avanza, seguito da una scia dorata sul pavimento, quindi ribatte con una punta di aggressività:

– Barbara… potresti non aver sentito. Ripeterò, odio doverlo fare. Ho detto: ci spo-sia-mo?

Aggiungo lo spelling come rinforzo: esse di sposo, pi di prete. Io e te! Vado avanti?

– Ho capito. Grazie, tesoro!

L’ha chiesto: a me, e devo rispondergli, ma vorrei riflettere con calma prima d’impegnarmi per la vita.

Tergiverso. Mi porto al suo fianco, picchietto gli abiti; smuovo i capelli neri che sciolti dal consueto chignon da samurai giapponese gli sfiorano le spalle, nel tentativo di liberarlo dalla polvere dorata che cade ai nostri piedi e forma piccoli cumuli.

Mi sforzo di esprimere entusiasmo: – Tullio, credimi, provo un’emozione ingestibile. È la domanda che ogni donna sogna di sentire e tu sei l’uomo che ognuna sogna di avere. Serve una scopa o l’aspiratore: stai facendo un disastro! Avranno la Puliskaia, qui?

– Barbara, sei sicura?

– Fermo. Sta’ fermo, per favore! Spargi sabbia al solo respiro; ricordi una fettina di carne panata. Torna fuori a ripulirti, anche se in mezzo alle dune è difficile. Insomma, fa’ quello che riesci!

– Il mio problema non è la polvere. Arrampichi sui vetri, Barbara. Attenta a non scivolare, perché non garantisco che sarò sotto a prenderti. Arrivare a esternare la proposta di matrimonio mi è costato coinvolgimento emotivo: hai una minima idea di come ci si possa sentire? No, forse non ce l’hai.

– Ma… Tullio… io…

– Prima d’ora, non ho mai pensato di legarmi in modo stabile, nemmeno alla madre del mio unico figlio, e tu, in questo momento pregno di aspettative, cosa fai? Cerchi la scopa?

– Hai ragione, Tullio, ma solo in parte: non è come la racconti. Io non sono un’ingrata, bensì una ragazza spaventata che vive un momento intenso e tenta di fare del suo meglio. – Vorrei abbracciarlo. Si scansa, fa per uscire. Lo afferro alla cintura, trattenendolo. – Tullio fermati! Dove scappi? Vuoi avere una risposta, o no? Ascolta bene: la mia risposta è: sì. Sì, perché ti amo. Per favore, potremmo riparlarne in un altro momento? Nell’ultimo mese la mia vita è stata stravolta; piacevolmente, non c’è dubbio, ma sempre stravolta. Ti prego, cerca di comprendere le mie insicurezze! Non mi era mai successo di dover accettare un contratto come fotomodella, e pure un impegno per sempre, dopo appena quattro settimane di frequentazione. L’amore basterà? Desidero che vengano considerate anche le mie esigenze, e non dimentichiamo tuo figlio: mi accetterà come nuova moglie di suo padre? E Janina? Come contrasterò la gelosia della tua ex? Vado in panico se penso alla faccia che faranno i miei genitori quando li metterò al corrente che sposerò quel tale che hanno visto fotografato sulla rivista di gossip mentre spingeva un passeggino; sono persone normali, classiche, che desiderano per l’unica figlia il matrimonio tradizionale e non con un partner paparazzato.

– I tuoi leggono riviste di gossip? Che storia sarebbe? E io che c’entro?

– Niente, niente… Non dirmi che non sei al corrente di essere stato fotografato tempo fa, con Janina e Leon, durante una passeggiata. Ci sono foto tue che…

– Ah, capisco. Sì, è successo, ma… Va bene, certo, Barbara, hai ragione: Tullio Torres è inaffidabile, se lo dici tu! La penso in modo differente: sono un tipo che segue l’istinto, è lui a dirmi che sei la donna giusta; non ho bisogno di rifletterci su. Ci sono scelte che non si fanno in tanti anni e altre che si decidono in un lampo. Ne riparleremo, d’accordo. Per il momento mi basta sapere che mi ami quanto io amo te, e che accetti. Amore, fammi posto nella tua vita; il resto lo sistemeremo. Leon ha sua madre, non gliene serve una seconda, e poi ti adora! La mia ex non ha voce in capitolo dato che ci siamo lasciati senza aver mai accennato a un possibile matrimonio. Vorrei stringerti forte e trasmetterti la felicità che provo, lo farò dopo. Ora, eseguo gli ordini, vado a spolverarmi. Anzi: no! E chi se ne frega se sporco? Usciamo insieme, ti va di fare un giro tra relitti di imbarcazioni e case inghiottite dall’arena?

– Buona idea. Ci sto! Sono curiosa di visitare la zona dove si svolgerà il mio primo fotoshoot. Dammi cinque minuti per prepararmi.

– Hai detto cinque minuti!

– Sì, sarò veloce. Bevi qualcosa nel frattempo, il frigo è pieno.

Mi sposto in camera. Cerco le Martens che non ricordo dove ho levato ieri sera. Accidenti, sto diventando ribelle e disordinata!

La voce di Tullio mi raggiunge insieme al tintinnare dei bicchieri – Tesoro! Saranno tre giorni intensi. Fai benissimo a prendere confidenza con Shoyna, agevolerai lo staff e abbasserai al minimo la possibilità di errori. Eruslan è un socio generoso ma esigente, ha investito un capitale per la campagna pubblicitaria, la messa in produzione, la distribuzione in esclusiva dei capi. Conta sulla tua immagine italiana per garantire il successo dell’investimento. E pure io ci conto; sono certo che otterremo ottimi risultati. Vedrai! Sei pronta, donna-immagine Kaleidos?

– Prontissima.

– Vieni qui! Ho voglia di baciarti.

Impossibile resistere all’invito tentatore – Eccomi.

Guadagno in audacia, gli devo una ricompensa: – Tullio, sei mio, il mio amore unico e profondo: ti voglio!

Avvinghiati raggiungiamo la stanza. L’eccitazione divampa e conquista i nostri corpi. Ci ritroviamo stesi sul letto a gridare il nostro piacere con gli occhi, i capelli, la bocca, la lingua, il cuore. E vorrei che non finisse mai.

Rimaniamo ancorati uno all’altra, con le gambe aggrovigliate e gli abiti sparsi attorno.

– Mi senti, Barbara?

– Sì.

– Tutto, tutto?

– Tutto.

– Bene.

Lui mi coccola e accarezza con tocchi di velluto, poi, sorridiamo al mondo felici.

– Cara, dobbiamo darci una mossa, anche se… farei volentieri il bis e il tris.

– Tralascia ogni richiesta, al momento, tesoro! Sei un adorabile birichino – metto il freno al motore, mentre mi avvio a occupare il bagno.

Camminiamo per ore, abbracciati e sereni. Girovaghiamo in mezzo a turisti e gente del posto che non fa mancare il saluto: dobroye utro.

Sulla battigia incontriamo carcasse semisepolte di pescherecci inerti, talvolta piegate su un fianco; pare