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Gocciole di mito
Gocciole di mito
Gocciole di mito
E-book96 pagine31 minuti

Gocciole di mito

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Info su questo ebook

«Nella poesia di Desde da Bagni dominante è l'istinto a cantare il Bene, la Felicità, il piacere, il superamento dei conflitti; e anche quando il dolore inonda la scena come principale fonte d'ispirazione, permane sempre, impermeabile, un nucleo vitale, di pazïenza e resist?nza... un tale istinto alla resistenza è connaturato al senso panico e panteistico di appartenenza alla natura e l'ispirazione creativa è manifestazione dei momenti epifanici in cui questo senso di appartenenza e di collegamento armonico anche nella sofferenza, si rivela più forte, e quindi risolutivo e salvifico.» (Beatrice Battaglia)
LinguaItaliano
EditoreRogas
Data di uscita28 mar 2020
ISBN9788835395218
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    Gocciole di mito - Desde da Bagni

    Desde da Bagni

    Gocciole di mito

    2020

    Rogas

    © Marcovaldo di Simone Luciani

    viale Telese 35 – 00177, Roma

    e-mail info@rogasedizioni.net

    sito web: rogasedizioni.net

    Facebook: Rogas Edizioni

    Instagram: @rogasedizioni

    ISBN: 9788845294778

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice

    POSEIDON

    La parola e il mare

    Mare plumbeo

    Fecondità

    Sulla sabbia

    Spiaggia d’ottobre

    Come una conchiglia…

    Ritorno dopo l’inverno

    Come una roccia

    Anniversario

    La vecchia e il mare

    Prospettiva

    MNEMOSYNE

    A mio padre

    I malgàr

    Al mio setter irlandese

    Aveva ragione Foscolo…

    Il miracolo

    1991 - 2011

    La Bóra

    Carabinieri

    Nostalgia

    Ai Genitori

    ESTIA

    La Casa è…

    Per il ritorno del figlio

    Alla casa di Mezzano

    Appartenenza

    MEDEA

    Medea

    La caduta

    L’abbandono

    Se c’è un principio di giustizia nell’universo…

    Solitudine

    Alla morte del marito

    NIOBE

    Il peccato dei figli

    Figli smarriti

    Magari fossi stata una vipera

    Absalom

    EROS

    Titania

    Ofelia

    Amore è…

    SAFFO

    Poesia

    I poeti sono buoni

    Il tradimento della poesia

    Il canto degli uccelli

    La Poesia torna…

    A Lucio Dalla

    ‘Padre nostro’ nella notte

    La pazza

    8 maggio

    Postfazione

    Al mare di Ravenna

    A Marina Romea e alla sua pineta

    dove tutto ebbe origine

    POSEIDON

    La parola e il mare

    Oh mare azzurro

    mi vieni incontro

    con le tue creste bianche

    e mi parli

    con la tua voce antica

    e nell’abbraccio degli occhi

    il cuore si riempie

    di un amore

    indicibile

    non umano

    Mare plumbeo

    Spumante spumoso spumeggiante

    frenesia sonora di schiume bianche

    e pizzi frastagliati

    riversi il tuo lucido corpo

    verde plumbeo,

    di colpo sornione

    come in attesa

    nel respiro ironico

    della tua antica saggezza

    Fecondità

    Tutti i giorni

    vengo a trovare l’amante

    che incontro mi viene

    sonoro e spumante

    e dolce mi accarezza il piede

    o sornione mi aspetta

    sussurrando lontano

    oltre le dune del fondo

    e poi, come fanno gli dei,

    mi prende e m’invade…

    ma d’autunno inoltrato la Terra

    da solo qualche raro turgido frutto

    In forma di verdi

    acque fresche

    mi accarezzi

    mentre lontano

    sulla tua schiena azzurra

    scivolano lente le vele

    e io cedo impotente

    alla tua indescrivibile

    odorosa bellezza

    Sulla sabbia

    Luna, luna, luna,

    nell’azzurro sfumi del cielo

    come una piuma…

    e lo sciabordare lento del mare

    rassicura

    che calda è l’eternità

    Spiaggia d’ottobre

    Mare calmo

    Solo un sussurro

    Sospinge a riva

    La massa possente dellʼacque

    A lambire la sabbia tiepida

    Nella luce della Grande Lampada

    Che scende lenta

    Oltre la pineta oscura

    Come una conchiglia…

    Ora

    Svoltando attorno alla mia duna

    Vorrei affondare il viso nella sabbia

    E scavando addentrarmi nella rena

    E lì semisepolta stare

    Come una bianca conchiglia

    O una pianta spinosa

    A guardare nel vento

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