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Dannunziana: 22 capolavori poetici
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Dannunziana: 22 capolavori poetici
E-book44 pagine19 minuti

Dannunziana: 22 capolavori poetici

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Info su questo ebook

Da La pioggia nel pineto a La sera fiesolana, da I pastori a Ferrara città del silenzio. E inoltre: Meriggio, Voglio un amore doloroso, O falce di luna calante, In sul vespero, Nella belletta, Le stirpi canore, L’opere e i giorni, Terra, vale!, Feria d’agosto, Tristezza, Le Ore marine, Il novilunio, La sabbia del tempo, Lungo l’Affrico, Il vulture del sole, Stabat nuda aestas, Palude, Paesaggio. Una antologia delle più belle poesie del “vate” Gabriele D’Annunzio: 22 capolavori scelti.
LinguaItaliano
Data di uscita4 nov 2017
ISBN9788827510988
Dannunziana: 22 capolavori poetici
Autore

Gabriele D'Annunzio

Gabriele D’Annunzio (1863-1938) was an Italian poet, playwright, soldier, and political figure. Born in Pescara, Abruzzo, D’Annunzio was the son of the mayor, a wealthy landowner. He published his first book of poems at sixteen, launching his career as a leading Italian artist of his time. In 1891, he published his first novel, A Child of Pleasure, followed by Giovanni Episcopo (1891) and L’innocente (1892), which earned him a reputation among leading European critics as a member of the Italian avant-garde. By the end of the nineteenth century, he turned his efforts to writing for the stage with such tragedies as La Gioconda (1899) and Francesca da Rimini (1902). Radicalized during the First World War, D’Annunzio used his experience as a decorated fighter pilot to spread his increasingly nationalist ideology. In 1919, he spearheaded the takeover of the city of Fiume, which had been ceded at the Paris Peace Conference. As the leader of the Italian Regency of Carnaro, he sought to establish an independent authoritarian state and to support other separatist movements around the globe, but was forced to surrender to Italy in December 1920. Despite his failure, D’Annunzio inspired Mussolini’s National Fascist Party, which built on the violent tactics and corporatist system advocated by the poet and his allies. Toward the end of his life, D’Annunzio was named Prince of Montenevoso by King Victor Emmanuel III and served as the president of the Royal Academy of Italy.

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    Dannunziana - Gabriele D'Annunzio

    EDIZIONI

    Intro

    Da La pioggia nel pineto a La sera fiesolana, da I pastori a Ferrara città del silenzio. E inoltre: Meriggio, Voglio un amore doloroso, O falce di luna calante, In sul vespero, Nella belletta, Le stirpi canore, L’opere e i giorni, Terra, vale!, Feria d’agosto, Tristezza, Le Ore marine, Il novilunio, La sabbia del tempo, Lungo l’Affrico, Il vulture del sole, Stabat nuda aestas, Palude, Paesaggio. Una antologia delle più belle poesie del vate Gabriele D’Annunzio: 22 capolavori scelti.

    DANNUNZIANA

    LA PIOGGIA NEL PINETO

    Taci. Su le soglie

    del bosco non odo

    parole che dici

    umane; ma odo

    parole piú nuove

    che parlano gocciole e foglie

    lontane.

    Ascolta. Piove

    dalle nuvole sparse.

    Piove su le tamerici

    salmastre ed arse,

    piove su i pini

    scagliosi ed irti,

    piove su i mirti

    divini,

    su le ginestre fulgenti

    di fiori accolti,

    su i ginepri folti

    di coccole aulenti,

    piove su i nostri volti

    silvani,

    piove su le nostre mani

    ignude,

    su i nostri vestimenti

    leggieri,

    su i freschi pensieri

    che l’anima schiude

    novella,

    su la favola bella

    che ieri

    t’illuse, che oggi m’illude,

    o Ermione.

    Odi? La pioggia cade

    su la solitaria

    verdura

    con un crepitío che dura

    e varia nell’aria

    secondo le fronde

    piú rade, men rade.

    Ascolta. Risponde

    al pianto il canto

    delle cicale

    che il pianto australe

    non impaura,

    né il ciel cinerino.

    E il pino

    ha un suono, e il mirto

    altro suono, e il ginepro

    altro ancóra, stromenti

    diversi

    sotto innumerevoli dita.

    E immersi

    noi siam nello spirto

    silvestre,

    d’arborea vita viventi;

    e il tuo volto ebro

    è molle di pioggia

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