NewCoin Corporation
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Fantascienza - racconto lungo (38 pagine) - La fine dell'Euro è arrivata: comincia l'era della moneta virtuale.
Dopo l'ennesima crisi economica, l'Italia mette l'euro alla porta. Dopotutto, a che serve una moneta unica, quando c'è la moneta virtuale? La NewCoin Corporation garantisce una nuova epoca di sicurezza, prosperità e stabilità grazie alla nuova moneta digitale spinta dai ministri e osannata dall'elettorato. Ma qualcuno non la pensa così, qualcuno che ha i mezzi per crackare il sistema e gettare la società nel caos, sperando in una nuova presa di coscienza. Nel frattempo, una ragazza usata come testimonial del nuovo corso si dibatte in una gabbia invisibile, ma decisamente stretta…
Alessandro Napolitano è nato a Roma nel 1971. “Menzione speciale della Giuria” al Premio Giulio Verne 2012, è il vincitore del Premio Short Kipple 2019 e del Premio Sherlock Magazine Award 2017. Finalista al Premio Urania Short Mondadori, al Premio Lucca Project “Martinelli” e ad altri premi letterari. Gli ultimi racconti pubblicati sono Omicidi nella nebbia inserito nel Classico del giallo Mondadori 1422; Sherlock Holmes e l’ultima rivelazione (Delos Digital), Grand Vintage Bazaar (Kipple). Fa parte del Collettivo Italiano Fantascienza (C.I.F.) con il quale ha partecipato all’antologia Atterraggio in Italia pubblicata da Delos Digital.
Fabio Aloisio, classe '84, è nato e lavora a Trieste come ingegnere. Come scrittore ha partecipato ad antologie pubblicate da Delos Books e Lethal Books (Penisolatomica) ed è presente coi suoi racconti sulla rivista Robot, Writers Magazine e Delos Science Fiction. Il suo racconto Mercy compare in appendice al volume Urania n. 1672, Le ombre di Morjegrad. È stato finalista ai premi Robot 2018 e Urania Short 2017, è di nuovo in finale al premio Urania Short 2019. Fa parte del Collettivo Italiano Fantascienza (C.I.F.) con il quale ha partecipato all’antologia Atterraggio in Italia pubblicata da Delos Digital.
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Anteprima del libro
NewCoin Corporation - Alessandro Napolitano
9788825410747
4 maggio 2025 – Ore 14.00
Il comitato referendario aveva sguinzagliato i propri volontari per le strade delle più importanti città italiane. Oltre duemila ragazzi, armati di bandiere e striscioni tricolori, si erano arrampicati fin dalle prime ore dell’alba sopra i maggiori monumenti della penisola, sui tetti dei palazzi storici, in cima alle fontane e sulle chiese. L’Italia era stata avvolta nei colori verde bianco rosso e Roma rappresentava l’epicentro di quella festa nazionale.
Mentre la luce prepotente della domenica di giugno lasciava posto al tramonto capitolino, e il vento di ponente agitava i vessilli esposti sui balconi, una flotta di droni armati di telecamere sorvolò Piazza Navona, rispedendo a ogni angolo della nazione le immagini della folla in delirio.
Il Ministro dell’economia Anselmo Ottavio salì sul palco, davanti alla chiesa di Sant’Agnese d’Agone, sfoggiava un sorriso coinvolgente e un abito blu fresco di lavanderia.
Un boato d’entusiasmo squarciò l’aria dell’antico stadio di Domiziano.
– Il novantuno per cento – urlò contro il microfono, – il dato ufficiale è che il novantuno per cento degli italiani ha dato fiducia al referendum per il cambiamento!
Guardò orgoglioso le migliaia di braccia che si levarono verso il cielo. Percepì l’incontenibile gioia del popolo, e un brivido di piacere gli corse veloce giù per la schiena.
– Insieme, voto per voto, abbiamo spedito l’Euro al macero – gridò ancora – l’illegalità e l’evasione fiscale sono soltanto un ricordo, caro ai nostalgici del governo precedente!
Anselmo Ottavio prese fiato, mentre con ampi gesti invocava un improbabile silenzio.
Sono miei, pensò, sono il loro fottuto comandante.
– Il NewCoin è il progresso, la moneta digitale per la quale il novantuno per cento dei miei fratelli italiani ha scelto di cambiare. Il progresso, lo sottolineo, è il nostro strabenedetto Wallet che ci siamo meritati e che porteremo sempre con noi, insieme ai coin e a tutti gli strumenti finanziari.
Un drone si alzò dal tetto di Sant’Agnese, superò la fontana del Bernini e oltrepassò i confini di Piazza Navona. In tutte le vie del centro, centinaia di migliaia di persone vennero inquadrate mentre seguivano dai maxischermi il discorso del ministro.
– Il Wallet ci porta in dono la legalità, sotto forma di un innovativo francobollo di silicio che installeremo proprio qui dentro – Ottavio mostrò il polso del braccio sinistro – e come promesso, tracceremo le transazioni economiche di tutti.
Il Ministro dell’economia afferrò la patta dei pantaloni e diede una stretta, forte come lo era il sodalizio con il suo elettorato.
4 maggio 2048 – Ore 11.53
Marco Tisia aveva sviluppato una fobia sociale che lo obbligava a guardare il mondo da una posizione defilata. Quel quarantenne dalla pancia abbondante e dalla barba incolta non sopportava quanti cercavano d’imporre a ogni costo le proprie idee, senza far tesoro delle motivazioni altrui. Guardava con diffidenza chi dimostrava un’autostima immotivata, tanto da distribuire giudizi a destra e manca, amava dire, e si teneva alla larga dalle persone troppo preoccupate dal doversi mostrare, piuttosto che lasciare segni tangibili del proprio essere.
Diffidare da quanti avrebbero calpestato il proprio vicino di casa pur di ottenere qualche effimero consenso lo metteva nelle condizioni di ignorare buona parte della gente che gli ronzava attorno. Marco era un perdente, si era ripetuto più volte, ma preferiva schierarsi da quella parte anziché sentirsi uno stronzo. Sosteneva che la Storia non fa sconti, e presto o tardi reclama il proprio tributo agli errori commessi.
Tutto questo finché la vita non lo obbligò a scommettere sul prossimo e a tradire le proprie paranoie.
Proprio in quelle ore, l’intera nazione stava pagando pegno alle proprie debolezze, vivendo momenti drammatici per l’impossibilità di accedere ai server della NewCoin