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La Ragazza Maledetta: Toccare il Tempo
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La Ragazza Maledetta: Toccare il Tempo
E-book75 pagine1 ora

La Ragazza Maledetta: Toccare il Tempo

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Info su questo ebook

Tutto ad un tratto, la sua vita non le apparteneva più....

Nelle strade di Pechino, Sparrow si guadagna da vivere rubando portafogli e cibarie dalle bancarelle, fino a quando un giorno tocca un oggetto che la trascina nel tempo, risvegliando in lei un potere che non riesce a capire e nemmeno a controllare.
Sparrow viene forzata ad usare il suo "dono" per leggere il futuro, uno sforzo che potrebbe esserle perfino fatale. I giorni si tramutano in incubi mentre Sparrow è terrorizzata dal non poterne più uscire. 

Non perderti "La ragazza maledetta" il prologo della trilogia Touching Time.

LinguaItaliano
Data di uscita20 giu 2020
ISBN9781071553107
La Ragazza Maledetta: Toccare il Tempo

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    Anteprima del libro

    La Ragazza Maledetta - Amanda Roberts

    1

    Sparrow si lanciò nella folla voluminosa, schivando uomini, carretti del bestiame e venditori che dispensavano di tutto, dai tipici panini al vapore a draghi intagliati nel legno, fino ad immagini dell'Imperatrice dipinti sulla seta. Sembrava che tutti fossero venuti a Pechino per vedere il trionfale ritorno dell'Imperatrice, dopo più di un anno di esilio dalla città. Al fischio del treno, che annunciava l'arrivo dell'Imperatrice, tutti sobbalzarono. Sparrow non aveva mai visto quel treno prima d'allora. I binari erano stati distrutti dai ribelli durante la Rivolta, riparati solamente dopo dai nuovi invasori, così che l'Imperatrice non dovesse percorrere la distanza che la separava dalla città a Chang'an, nel lontano ovest, in sella ad un carretto.

    Mentre tutti si accalcavano intorno al binario per dare anche una minima occhiata all'Imperatrice - tentativo del tutto inutile, in quanto era proibito al popolo anche solo guardare un membro della famiglia reale - Sparrow, con i suoi otto anni e la sua esile e fragile corporatura, scivolò facilmente tra l'intreccio di corpi, per arrampicarsi velocemente sopra il muro frastagliato di una casa lì vicino e, passando di tetto in tetto, avere una buona visuale sul treno. Molti altri bambini che cercavano di sopravvivere nelle strade erano già lì, contemplando la scena davanti ai loro occhi.

    La grande bestia nera sbuffava un fumo denso e pesante, come fosse un drago che ansimava sopra il tetto dove Sparrow attendeva. Era gennaio e il freddo entrava nelle ossa. Dalla cima dell'edificio il vento soffiava pungente, mentre fiocchi di neve cadevano e si attaccavano sui nasi ed i capelli dei bambini. Alcuni di loro, pensando che vedere l'Imperatrice non valesse la pena di congelarsi, se ne andarono.

    Sparrow, ad ogni modo, rimase. Tirò il suo piccolo scialle intorno alle spalle e si appoggiò dolcemente al muro di mattoni che circondava il tetto della casa. Non aveva nessuna ragione di pensare che sarebbe successo qualcosa di estremamente particolare di lì a poco. Prima della guerra aveva visto la processione dell’Imperatrice molte volte, guardando mentre quella vecchia donna andava dalla città verso la sua Residenza Reale in campagna. Si muoveva sempre isolata sulla sua portantina, con le sue pesanti tende rosse tirate e fissate fermamente, in modo da non aprirsi. Eppure, Sparrow non riusciva a scacciare quel presentimento che qualcosa stesse per succedere. Forse era solò l’agitarsi della folla. L’eccitazione delle persone di fronte al ritorno dell’Imperatrice e la cacciata degli Stranieri. La fine della Guerra e delle morti, un valido motivo per celebrare, dopo anni di sofferenza. Qualsiasi cosa fosse, Sparrow voleva affrontare il freddo solo per pochi minuti ancora, prima di smarrirsi nella folla e tornare a casa da Mama.

    Ad una ad una, tutte le dame di corte dell’Imperatrice scesero dal treno e, camminando lungo il binario, si disposero ai loro posti sulle portantine in attesa. Le persone lì intorno iniziarono a rumoreggiare, ma Sparrow rimase semplicemente ferma a guardare. Erano le donne più eleganti che avesse mai visto. I loro capelli erano arrotolati intorno a dei fermagli di legno in vero stile batou e decorate con gioielli e fiori di seta. I loro abiti avevano gonne lunghe e pesante, ognuna con il bordo fatto di pelliccia dai colori rossi, neri e marroni. Sparrow si chiese che sorta di animale potesse mai avere un manto così bello. Le donne avevano i visi dipinti di bianco, come fossero fantasmi, ma i loro occhi erano neri come la pece e le labbra di un rosso intenso. Sparrow non riuscì a trattenersi dal ridacchiare. Conosceva solo una tipologia di donne che si truccavano la faccia ed erano le prostitute nelle case chiuse che adornavano le viuzze più nascoste di Pechino. Di solito le persone di alto rango non si facevano vedere in pubblico, quindi Sparrow non poteva sapere che anche loro si truccassero. Intorno a loro notò anche gli uomini che servivano nella Città Proibita, noti come Eunuchi, mentre cercavano di contenere la folla per aiutare le giovani donne ad arrivare alle portantine senza sbilanciarsi su quelle minuscole scarpine dal tacco alto che portavano.

    Dopo aver scortato le signore in sicurezza, Sparrow si aspettava che gli Eunuchi portassero un separé per non far vedere l’Imperatrice scendere dal treno. Ma non fu così.

    L’imperatrice sbucò dalla sua carrozza, si girò verso la folla e salutò sventolando un fazzoletto ricamato. Per un momento tutti rimasero scioccati e un silenzio meravigliato cadette sulla massa di persone che poi, tutto ad un tratto, iniziò ad applaudire. Le persone urlavano e piangevano, alcuni perfino svennero. Il fatto che l’Imperatrice, la Figlia del Cielo, perdesse un momento non solo per essere vista, ma per salutare i cittadini, era inimmaginabile.

    Mentre Sparrow contemplava la scena, l’Imperatrice alzò la mano solo per un secondo e fece svolazzare il fazzoletto in direzione del tetto dove lei si trovava. Sparrow rizzò la schiena e ricambiò il saluto. L’Imperatrice non sembrava poi così diversa dalle altre donne, a colpo d’occhio. I suoi capelli erano accuratamente acconciati e i suoi vestiti sembravano molto pesanti e caldi. Ma non aveva nessun trucco in viso ed era di gran lunga più vecchia delle sue dame, che erano tutte

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