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E liberaci da anoressia e bulimia: Manuale di auto-aiuto per madri e figlie. Conoscere i disturbi alimentari per affrontarli insieme.
E liberaci da anoressia e bulimia: Manuale di auto-aiuto per madri e figlie. Conoscere i disturbi alimentari per affrontarli insieme.
E liberaci da anoressia e bulimia: Manuale di auto-aiuto per madri e figlie. Conoscere i disturbi alimentari per affrontarli insieme.
E-book297 pagine3 ore

E liberaci da anoressia e bulimia: Manuale di auto-aiuto per madri e figlie. Conoscere i disturbi alimentari per affrontarli insieme.

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Info su questo ebook

Anoressia e bulimia, due parole che mettono angoscia. Un rapporto sbagliato, confuso, esagerato con il cibo. Il desiderio di sparire, di diventare invisibili, di punire se stessi e gli altri. Oppure di ingerire grandi quantità di cibo, per poi indurre l'organismo a espellerlo. Tutto questo rientra nel quadro dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), un campo altamente dibattuto ma sempre assai delicato da trattare.In questo utile e toccante libro, il dott. Pagnanelli, psichiatra e psicoterapeuta, esperto in medicine naturali e autore di diversi libri di successo, invita a prendere coscienza del problema, arricchendolo di aspetti non solo alimentari e medici, ma anche interpersonali e più precisamente legati alla relazione tra genitori e figli. Medico e paziente, per una volta dalla stessa parte, mettono a disposizione una chiave di lettura del rapporto più stretto che possa esistere, quello che lega la madre ai propri figli. Un legame capace di far ammalare e al contempo di far guarire.Sul piano pratico, il volume spiega in maniera molto chiara che cosa sono i disturbi alimentari, quali sono le loro cause e come se ne può uscire. Vengono affrontati il punto di vista della psichiatria, quello dei malati e quello delle persone che stanno loro accanto e che esercitano un'influenza sullo stato della malattia. Il dott. Pagnanelli offre una visione del problema facile e comprensibile a tutti, suggerendo un approccio psicologico e farmacologico, nonché alcuni esercizi pratici per genitori e figli, con una sola certezza: le patologie alimentari si possono curare. Consigli validi ed esperienze vissute sono raccolti in un vademecum ben articolato su cosa fare e cosa non fare fra genitori e figli affetti da anoressia, bulimia e altri disturbi alimentari.
LinguaItaliano
Data di uscita2 nov 2011
ISBN9788880938439
E liberaci da anoressia e bulimia: Manuale di auto-aiuto per madri e figlie. Conoscere i disturbi alimentari per affrontarli insieme.

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    Anteprima del libro

    E liberaci da anoressia e bulimia - Roberto Pagnanelli

    Cristina…".

    PARTE PRIMA

    E ora tutti insieme,

    all'Università!

    In Clinica Psichiatrica…

    qualche anno dopo

    Il professore associato di Psichiatria entra nella sala di lettura, tenendo la cartella gialla degli appunti sottobraccio.

    I medici specializzandi della Clinica Psichiatrica l'attendono da tempo raccolti attorno al tavolo rettangolare, ricoperto da un vetro trasparente, della biblioteca.

    Il signor Giovanni, avvolto nel suo camice nero, accarezza i larghi tomi della biblioteca contenenti gli strumenti che la scienza vorrebbe infonderci, come in un'improbabile alchimia.

    Il professore entra in accademico ritardo, ci raggiunge trafelato scusandosi e spegne la sigaretta nel posacenere, scrollandoci di dosso la lunga attesa.

    Fuori, a Trieste, la giornata è bella e il sole allunga la sua mano destra oltre le sedie, creando un gioco di luci e ombre sul pavimento della clinica. È passata da poco la mezza e il piacevole aroma del caffè proveniente dalla mensa si diffonde nell'ambiente. I cornetti della colazione sono ormai un lontano ricordo e lo stomaco borbotta, scandendo lo scorrere del tempo meglio del vecchio orologio che, in perenne ritardo, sovrasta lo stipite della porta.

    Oggi affronteremo un tema interessante, cari colleghi. Volete conoscere i disturbi alimentari, anoressia e bulimia? Vi va?.

    Le sue parole sottolineano l'importanza dell'argomento, ma il suo volto, dopo un primo entusiastico slancio, si fa pensieroso, forse un po’ troppo serio a giudicare dall'esterno, quasi a voler dare il giusto risalto alla cosa. I suoi folti baffi color caffelatte s'inarcano con le estremità verso il basso, disegnando una mezzaluna rivolta all'ingiù.

    In effetti quando i professori ci parlano di qualcosa d'intrigante, di coinvolgente e interessante, che amano particolarmente, s'appassionano, s'accendono, trasmettono gli argomenti della lezione prima coi gesti che con le parole. Elencano in sequenza le cause, le terapie, i trattamenti biologici e gli approcci psicologici, ma questa volta c'è qualcosa di diverso, di profondamente diverso.

    Intuiamo subito il motivo di quell'aria grave.

    Anoressia e bulimia….

    Con un afflato nostalgico l'uomo si schernisce: Non è facile curare l'anoressia e la bulimia, ragazzi, questo dovete tenerlo bene a mente. Ci vogliono tanta pazienza e altrettanto coraggio, credetemi. Ci vogliono conoscenze e fegato. E tanta esperienza, quella che cercherò di trasmettervi dopo vent'anni di lavoro, a Napoli, con adolescenti anoressiche e bulimiche.

    Forse l'avevamo già intuito dai suoi occhi assorti, dalla sua espressione concentrata. Vent'anni d'esperienza con le pazienti, con le loro mamme e i loro papà.

    L'anoressia e la bulimia, una sorta di tabù, il campo minato della Psichiatria, esordisce tossicchiando, quello sul quale occorre star bene attenti a dove si mettono i piedi, cari dottori, se non si vuole correre il rischio di saltare in aria, noi e la paziente. Non c'è da scherzare, ne va di ciò che di più caro ha una persona nella sua vita, la sua stessa vita, sono queste le sue prime inquietanti parole.

    Tenete presente che queste malattie, afferma rigirandosi i folti baffi fra l'indice e il pollice, "vengono definite multidisciplinari. È questo l'aggettivo che sentirete ridondare in tutte le discussioni accademiche, in tutte le Cliniche, in tutti i congressi medici. Con questo termine s'intende dire, continua il professore, che per curarle è necessaria la convergenza degli approcci di molti specialisti di diverse branche". Tanti palombari intorno a un relitto, penso distrattamente.

    Come molte sono le cause e variegate le manifestazioni, così molte saranno le figure professionali che ruoteranno intorno al paziente e ai suoi familiari come tanti satelliti.

    Detto questo le snocciola a casaccio una a una, sperando di non scordarne alcuna, facendo attenzione a non inciampare nel difficile ostacolo dialettico, quasi fossero ostacoli per un atleta.

    Uno psicoterapeuta, uno psicologo, uno psichiatra e un endocrinologo…, continua a voce bassa riprendendo fiato, e poi… un nutrizionista, uno o più infermieri professionali, un assistente sociale…. La lista si allunga a dismisura e la penna fatica a tenerle dietro. La sua lunghezza sembra essere inversamente proporzionale ai risultati ottenuti da una tale straordinaria sfilza di illustri specialisti.

    Egli continua imperterrito allorché le mie orecchie tornano ad ascoltarlo: … un medico di Medicina generale (il caro medico di famiglia), uno specialista in Medicina interna, e a volte, persino il rianimatore, passando per l'anatomo patologo.

    La rianimazione, la tenda a ossigeno, le flebo, gli elettrodi che escono da un corpo martoriato… come da uno scafandro… le apparecchiature elettromedicali con cui tenere un uomo in vita…

    Il caso che stiamo affrontando si palesa in tutta la sua gravità.

    Farmaci… alimentazione forzata… iniezioni, un insieme distorto di strumenti e di rimedi lungo tutto l'asse medico-paziente-familiari. Una linea retta che, come tutte le linee rette che si rispettino, rischia di andare avanti all'infinito.

    La sua attenzione scorre alla ricerca dei nostri occhi e la sua parvenza assorta diventa a poco a poco la nostra.

    Ma… c'è qualcosa che possiamo fare, professore?, parte ingenua una domanda quasi a scacciare il timore. Cioè… vogliamo dire… si guarisce, professore, dall'anoressia e dalla bulimia?, gli chiediamo all'unisono.

    Sì, certo….

    L'atmosfera si rischiara.

    "Ogni medico, purché sia aperto e di ampie vedute, può fare qualcosa di utile! Può dare il suo contributo, se lo ricordi pure, ragazzo! Ogni medico… purché si avvalga dei migliori specialisti…

    Perché, cari colleghi, non ve l'ho ancora detto, ma la terapia, la vera terapia, quella capace di far guarire, passa attraverso una cosa sola, una sola, ricordatevelo: la famiglia. Il nostro centro di gravità, la nostra bussola, la stella polare capace di guidarci anche al buio, capace di diventare il nostro primo punto di riferimento è una. Una sola, la famiglia.

    I veri specialisti in questo campo, ricordatelo ragazzi, sono solo tre… Padre, madre e figlia.

    E così sia…

    Vieni anche tu a lezione?

    Due brevi colpi risuonano nell'aula.

    Qualcuno sta bussando alla porta. La lezione s'interrompe e tutti noi guardiamo da dove provengano.

    Chi è?.

    La porta si dischiude e, affacciatasi timidamente, una giovane donna chiede di poter entrare.

    Toh, chi si vede. Sei tu.

    Vuoi provare a vestire per un giorno il camice di uno psichiatra. Vuoi provare a sederti insieme a noi e indossare il desiderio di conoscenze, quello che abbiamo infilato tutti noi, nella speranza di poter essere d'aiuto a qualcuno, nel nostro futuro?

    Vieni pure, senza paura, siediti qui vicino, sussurra il professore.

    Se lo desideri puoi accompagnarci, miglio dopo miglio, attraverso il viaggio che ci conduce alla scoperta di noi stessi, alla ricerca del significato dell'anoressia e della bulimia.

    Siamo pronti?.

    La lezione è avvincente e vedrai che, ne siamo certi, le ore voleranno via sulle ali dell'entusiasmo.

    Accomodati, che la sedia è ancora vuota.

    Di cosa ci parlerà nelle prossime lezioni, professore?.

    "Parleremo della storia, dell'incidenza, dei sintomi, della diagnosi e delle terapie psicologiche e farmacologiche di questi disturbi, ma non solo. Seguitemi nelle prossime settimane e non ve ne pentirete.

    Non vi preoccupate se ho l'abitudine di parlare troppo in fretta. Non importa che prendiate appunti. Potrete trovare tutto in un libro di uno psichiatra. Quello di due di voi.

    Cosa sono i DCA?

    Cosa si intende per anoressia e bulimia

    Partiamo di buona lena.

    "Daremo una semplice definizione capace d'inquadrare il problema di cui ci stiamo occupando. Vi ricordo, come d'abitudine, che è importante iniziare con la definizione.

    Chi di voi mi aiuta?.

    Alza la mano il solito secchione seduto a capotavola (ce n'è sempre uno, in ogni specialità).

    Professore, parte sparato, l'anoressia e la bulimia sono due quadri clinici che rientrano nella categoria dei Disturbi del Comportamento Alimentare (che sono indicati nei libri con l'acronimo DCA).

    Va bene… D'accordo!.

    In particolare l'anoressia mentale è una sindrome, incalza, "caratterizzata da una decisa riduzione della quantità di cibo ingerito che determina un progressivo dimagrimento, a volte molto evidente e tale da poter giungere a livelli incompatibili con la sopravvivenza dell'individuo, questo afferma il DSM–IV–TR.

    "Il dimagrimento è accompagnato da una serie di manifestazioni fisiche e comportamentali fra cui ricorderò l'amenorrea, cioè la scomparsa delle mestruazioni, i disturbi idroelettrolitici che possono portare a gravi compromissioni renali e cardiache, alla perdita dei capelli, allo sfaldamento ungueale, all'osteoporosi precoce, ecc…

    Fra le turbe comportamentali citerò i disturbi ossessivo-compulsivi, la chiusura in se stessi, la depressione, la compromissione dell'autoimmagine e dell'autostima ecc….

    E della bulimia che mi dice?.

    "Per quanto riguarda la bulimia, invece, consiste in una serie di abbuffate alimentari che sfuggono al controllo del soggetto, seguite dal tentativo di liberarsi mediante il vomito, l'utilizzo di purghe e lassativi, esercizi spasmodici di ginnastica e quant'altro sia considerato sufficiente e necessario a perdere peso.

    La bulimia, prosegue, conduce ad alterazioni fisiche a carico dell'apparato gastro-enterico, della dentizione e… ancora….

    Bravo… basta così… può fermarsi… trenta e lode….

    Bene. Siete davvero bravi, ci sarà da divertirsi….

    Breve excursus storico

    sulle patologie alimentari

    Ora lasciate parlare me. Silenzio laggiù.

    "Dapprima, cari studenti, faremo un breve excursus sulla storia dei disturbi dell'alimentazione", afferma il docente.

    "Lo sapevate, cari colleghi, che anoressia e bulimia non esistevano nei tempi antichi? Quando ho cominciato a lavorare come terapeuta, una ventina d'anni fa, le abbuffate, i digiuni, il vomito autoindotto erano eventi talmente insoliti, che le ragazze che li adottavano erano considerate malate straordinarie, assolutamente fuori dal comune, esseri

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