Le verosimili rivelazioni di pococomune

Di Gianvito Bisci

Opinioni personali che condensano il mio modo di riflettere sulla vita spirituale che ho già trascorso. Pensieri ricorrenti ogni giorno, da una decina di anni e che a voce non ho occasione di esprimere.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 21 set 2020
• ISBN: 9788831693783

Anteprima del libro

capacità.

La Riservatezza

Questa condizione Interiore di Pococomune che manifesta anche all’esterno, lo fa sentire apparentemente inosservato. Sembra che le attenzioni altrui cessino, per assecondare la sua indole.

Sa che lo aveva desiderato e per questo motivo non ha da lamentarsi; si era forgiato da solo, elaborando insegnamenti che avevano come obiettivo raggiungere il maggior numero di fedeli possibile, omologandoli ma Pococomune ne aveva tratto le sue personalissime conclusioni.

Tanto personali da risultare indecifrabili davanti a una forma mentis preconfezionata. Chissà per quale motivo, il suo stile di pensiero aveva preso un percorso divergente dal gruppo di riferimento da cui traeva gli insegnamenti stessi.

Sentiva di aver valicato frontiere invisibili, in quella direzione che per vocazione di vita, si era lasciato serenamente trascinare dal suo innato desiderio, ma lui al momento di dover decidere, non aveva seguito l’impostazione corrente suggerita da occasionali conoscenze.

Quella incomprensibile compostezza agli occhi di coloro che venivano sollecitati allo stesso modo dallo stesso gruppo, si trasformava in una incontenibile Letizia, che serbava dentro di sé, come anticamera di buone nuove per il futuro.

L’approccio dei compagni di quel percorso comune, era consolidato e Pococomune tra consapevolezza e voglia di indirizzare su nuovi percorsi, la manifestazione di quel comportamento tipico accettava mal volentieri, di stare a quel gioco.

Ha dedicato la sua vita alla ricerca di un senso per Sé e gli altri e paradossalmente si trovava in un contesto di gruppo, creato per questo Fine che però non gli permetteva di trovarLo.

Forse il Solo Vero Peccato è stato di non aver capito il modo in cui doveva sfruttare i Talenti. Quando volutamente sottrae le proprie energie, mettendole al riparo da un uso improprio, è lecito aspettarsi una mancanza di vigore: cosa succederebbe se si concedesse degli impeti improvvisi da rivoluzionario cattolico?

Pococomune non conosce la rinuncia a uno sfogo personale improvviso da parte di nessuna tra coloro che considera le migliori persone e a differenza Loro, ma non per questo Pococomune merita essere sminuito, preferisce incanalare la sua rabbia attraverso un affannoso impegno che sublimi anche la voglia di abbandonarsi a quell’istantaneo e innocuo sfogo di rabbia che viene legittimato dai Sapienti di tutti i Tempi, come se tra i Talenti che vanno valorizzati, fosse compreso anche Questo, che è una sua peculiarità.

Nel suo riserbo, si chiede quanto debba essere programmata la sua vita, Lui che preferisce fare il contrario di quello che si dice che vada fatto, giudizio morale a parte, e solo se gli venissero fornite delle risposte, guadagnerebbe consapevolmente degli spazi di libertà senza rischiare di trovarsi con opinioni divergenti di chi gli è accanto, cioè questa immensa massa di persone che, consapevolmente o meno, lo circondano, che cercano di capire o forse non interessandosi, che Costui è incessantemente intento a trovare almeno un punto in comune, che sia però ben saldo.

Pococomune ha un percorso spirituale consolidato che lo spinge in continuazione a desiderare di riempire il