Casa di bambola
Di Henrik Ibsen
()
Info su questo ebook
Scritto ad Amalfi durante un soggiorno di Ibsen e rappresentato la prima volta il 21 dicembre dello stesso anno a Copenaghen, è una pungente critica sui tradizionali ruoli dell'uomo e della donna nell'ambito del matrimonio durante l'epoca vittoriana. Ibsen così scrisse nei suoi primi appunti per la commedia: «Ci sono due tipi di leggi morali, due tipi di coscienze, una in un uomo e un'altra completamente differente in una donna. L'una non può comprendere l'altra; ma nelle questioni pratiche della vita, la donna è giudicata dalle leggi degli uomini, come se non fosse una donna, ma un uomo».
Tra le tante rappresentazioni di questo spettacolo, resta memorabile quella che vide come protagonista l'intensa attrice russa Alla Nazimova, che interpretò per la prima volta lo spettacolo nel 1907. Nel 1922 sarebbe stata anche la protagonista della relativa trasposizione cinematografica. La Rai ha mandato in onda quattro edizioni della commedia, interpretate, nel ruolo di Nora, da Lilla Brignone, Giulia Lazzarini, nel 1968, Ottavia Piccolo e Micaela Esdra, nel 1986.
Il personaggio di Nora, protagonista dell'opera, fu ispirato da Laura Kieler (Tromsø, 1849 - Aalsgaarde, 1932), scrittrice e amica di Ibsen, protagonista di un celebre scandalo dell'epoca, molto simile alla vicenda narrata dal testo teatrale. La Kieler, essendosi poi riconciliata con il marito o forse anche semplicemente infastidita che la sua vita fosse stata usata come foraggio per il suo dramma controverso, non perdonò mai Ibsen. L'originale del testo di Casa di Bambola, conservato nella Biblioteca Nazionale Norvegese di Oslo, è stato inserito nel 2001 dall'UNESCO nel Registro della Memoria del mondo.
Henrik Johan Ibsen (Skien, 20 marzo 1828 – Oslo, 23 maggio 1906) è stato un drammaturgo, poeta e regista teatrale norvegese.
È considerato il padre della drammaturgia moderna, per aver portato nel teatro la dimensione più intima della borghesia ottocentesca, mettendone a nudo le contraddizioni.
Traduzione di Luigi Capuana.
Henrik Ibsen
Henrik Ibsen (1828-1906) was a Norwegian playwright who thrived during the late nineteenth century. He began his professional career at age 15 as a pharmacist’s apprentice. He would spend his free time writing plays, publishing his first work Catilina in 1850, followed by The Burial Mound that same year. He eventually earned a position as a theatre director and began producing his own material. Ibsen’s prolific catalogue is noted for depicting modern and real topics. His major titles include Brand, Peer Gynt and Hedda Gabler.
Correlato a Casa di bambola
Ebook correlati
Povera gente Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa ragazza della neve Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI segreti delle madri Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Sherlock Holmes e l’avventura dei dieci uomini somiglianti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'uomo di Pechino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniC'era una volta e una volta non c'era Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa cassaforte di madame Imbert: Arsenio Lupin ladro gentiluomo 7 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRacconti dal focolare - Gli inediti di Charles Dickens Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn cadavere sulla spiaggia: Le inchieste di Rachel Toury Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDiario Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDieci sfumature di giallo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl cappello del prete: Edizione Annotata Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLanda in fiore: La saga dei Forsyte VIII Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI grandi romanzi gialli. Tutte le indagini di Charlie Chan Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOltre il fiume: La saga dei Forsyte IX Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRomanzi del mare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDracula: Ediz. integrale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI racconti di Casa Forsyte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIo e il mio camino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRacconti di Natale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAntologia Kantiana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStorie di sangue e di fantasmi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutti i romanzi, i racconti e le commedie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Fiera delle Vanità Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Beata Vergine Maria che scioglie i nodi - Preghiere di Guarigione dell'Albero Genealogico: Per la liberazione dai mali causati dai nostri antenati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSanta Maria che scioglie i nodi: preghiere e novene Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniHerlock Sholmes arriva troppo tardi: Arsenio Lupin ladro gentiluomo 9 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa scimmia bianca: La saga dei Forsyte vol. 4 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Circolo Pickwick Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Tutti i romanzi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Casa di bambola
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Casa di bambola - Henrik Ibsen
Henrik Ibsen
Casa di bambola
The sky is the limit
UUID: 4f70945d-4634-49bc-af48-d849abaa6415
Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write
http://write.streetlib.com
Indice dei contenuti
Introduzione
Personaggi
Atto primo
Atto secondo
Atto terzo
Introduzione
Volevo tradurre semplicemente Bambola il Casa di Bambola dal testo – i tedeschi hanno osato di più, intitolando Nora questa commedia dal nome della protagonista – ma poi ho ceduto al desiderio dell'attrice che doveva rappresentarla, ed ho lasciato al lavoro dell'Ibsen il titolo originale.
Questa traduzione è fedelissima, quantunque provenga dalla traduzione francese del conte Prozor. Il bravo diplomatico, che dà all'arte i momenti lasciatigli liberi dalla politica, e che si è fatto in Francia l'apostolo dell'Ibsen, ha reso l'opera dello scrittore norvegiano tale quale è, senza alterazioni di sorta alcuna.
Pensando alla rappresentazione, ebbi qualche esitanza davanti allo scioglimento di questa commedia: dubitavo che il pubblico italiano non potesse accettare facilmente l'estrema risoluzione di Nora. Sapevo inoltre che l'autore aveva fatto qualche concessione alle preghiere di una valente attrice tedesca. Mi parve giusto consultarlo, se mai avesse voluto permettere che si adottasse per qui lo scioglimento diverso permesso in Germania.
L'Ibsen mi rispose: Desidero che il mio lavoro sia rappresentato integralmente. Sono convinto che gl'Italiani comprenderanno le mie intenzioni.
E infatti non fu praticato nessun mutamento: alle rappresentazioni però si è visto quanto il mio dubbio fosse fondato.
Per noi, il personaggio di Nora diviene un'eccezione molto strana quando si risolve ad abbandonare marito e figli, per tentare di farsi, con la propria esperienza, un'idea netta e precisa della vita e dei grandi problemi amari, senza badare a quel che dice la gente e a quel che ne predichino i libri. In quel momento, questa fantastica scandinava ci sconvolge, ci turba, così troppo diversa da noi: ma, forse appunto per questo, ci fa pensare.
Probabilmente è da credere ch'ella sia un'eccezione anche in Norvegia: altrimenti non si saprebbe come spiegare le violenti discussioni suscitate colà al suo apparire.
In ogni modo, Nora è una delle più fresche e più belle creazioni dell'arte drammatica moderna, e l'Italia ha fatto bene adottandola ed applaudendola, quantunque con qualche riserva finale. Tutta la commedia è anche tra le più teatrali, come oggi si dice, dell'illustre scrittore norvegiano: e questo può insegnarci che, scrivendo pel teatro, bisogna, innanzi tutto, non dimenticare che la così detta teatralità non è una qualità affatto secondaria in un lavoro drammatico.
Luigi Capuana.
Personaggi
Helmer, avvocato.
Nora, sua moglie.
Il dottor Rank.
La signora Linde.
Krogstad, avvocato.
Tre bambini di Helmer.
Anna-Maria, governante dei bambini in casa Helmer.
Elena, cameriera in casa Helmer.
Un fattorino.
La scena è in casa Helmer.
Epoca presente.
Atto primo
Stanza mobigliata con agiatezza e buon gusto, ma senza lusso. In fondo, a destra, l'uscio dell'anticamera; a sinistra quello della stanza di studio di Helmer. Tra i due usci, un pianoforte. A sinistra della scena un uscio e più in qua una finestra. Presso la finestra un tavolino rotondo, una poltroncina, un piccolo canapè. A destra della scena, un po' indietro, un uscio; e al primo piano un caminetto davanti a cui sono schierate alcune poltrone e una seggiola a dondolo. Tra il caminetto e l'uscio, un tavolinetto. Stampe alle pareti. Scaffalino con porcellane ed altri oggetti d'arte. Armadino con libri riccamente rilegati. Tappeto sul pavimento. Il caminetto è acceso. Giornata invernale.
SCENA PRIMA.
Nora, indi Helmer.
(Si sente una scampanellata nell'anticamera: un istante dopo viene aperto l'uscio. Nora entra canticchiando allegramente col cappellino in testa e col mantello, e in mano parecchi pacchetti che depone sul tavolinetto, a destra. Dall'uscio dell'anticamera lasciato aperto si vede un fattorino che porta un albero di Natale e un paniere. Li consegna alla Cameriera che ha aperto la porta).
Nora. Elena, nascondi bene l'albero di Natale. I bambini non devono vederlo prima di questa sera, quando sarà apparecchiato. (Al fattorino, cavando di tasca il portamonete). Quanto vi devo?
Il fattorino. Cinquanta centesimi.
Nora. Ecco una corona. Il resto è per voi.
(Il fattorino saluta e va via. Nora chiude l'uscio e continua a sorridere allegramente, mentre si leva il cappellino e il mantello).
Nora (cava di tasca un cartoccio di confetti, ne mangia due o tre, poi, in punta di piedi, va ad ascoltare dietro l'uscio dello studio di suo marito). Ah! È in casa.
Helmer (di dentro). È l'allodoletta che gorgheggia?
Nora. Sì.
Helmer. È lo scoiattolo che si dimena?
Nora. Sì.
Helmer. Quando è tornato lo scoiattolo?
Nora. Or ora. (Rimette in tasca il cartoccio dei confetti e si pulisce le labbra). Vieni, Torvaldo, vieni a vedere quello che ho comprato.
Helmer (c. s.). Non mi disturbare. (Poco dopo apre l'uscio e si affaccia, con la penna in mano, per dare un'occhiata nella stanza). Hai comprato tutti questi oggetti? Lo stornellino ha di nuovo trovato modo di spendere un monte di quattrini.
Nora. Sì, Torvaldo, quest'anno possiamo permetterci qualche spesina di più. È il primo Natale in cui non siamo costretti all'economia.
Helmer. Sta bene, ma non dobbiamo però essere prodighi.
Nora. Sì, Torvaldo, un pochino, un pocolino, pocolino. Ora che tu avrai un grosso stipendio e che guadagnerai tanto e tanto denaro...
Helmer. A cominciare dall'anno nuovo. Ci vorrà un trimestre prima che io intaschi un centesimo.
Nora. Che importa? Intanto potremo fare un imprestito.
HELMER. Nora! (Le si avvicina e le tira un orecchio scherzando). Sempre questa leggerezza! Mettiamo il caso ch'io tolga in prestito mille corone, che tu le spenda durante le feste natalizie, e che alla vigilia del capo d'anno mi caschi una tegola sul capo...
Nora (mettendogli la mano sulla bocca). Zitto, non dir queste cose...
Helmer. Ammetti un istante, la mia ipotesi può accadere benissimo. E allora?...
Nora. Se accadesse... Va! M'importerebbe assai l'aver debiti o no!
Helmer. E le persone che mi avrebbero prestati i quattrini?
Nora. Chi se ne curerebbe? Sono estranei.
Helmer. Nora, Nora! Sei in tutto una donna! Parliamo seriamente. Tu sai bene come io la pensi su questo soggetto. Punti debiti, punti imprestiti. Con i debiti, con gl'imprestiti entra la schiavitù in una casa, qualcosa di laido. Abbiamo resistito fino al presente, dobbiamo resistere ancora per questi pochi mesi di prova che ci rimangono da superare.
Nora (avvicinandosi al caminetto). Va bene; come tu vuoi, Torvaldo.
Helmer (andandole dietro). Su, su!