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A tutta scena!: Idee per l'animazione teatrale nella scuola primaria
A tutta scena!: Idee per l'animazione teatrale nella scuola primaria
A tutta scena!: Idee per l'animazione teatrale nella scuola primaria
E-book115 pagine1 ora

A tutta scena!: Idee per l'animazione teatrale nella scuola primaria

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Info su questo ebook

Un manuale con 60 giochi commentati, classificati per obiettivi e con suggerimenti pratici per organizzare al meglio un percorso di Animazione teatrale con bambini dai 6 ai 10 anni. Un training completo per aiutare gli alunni ad acquisire autostima, a migliorare la percezione di sé e degli altri e la capacità di collaborare in gruppo stimolando l’abilità immaginifica. Per tutti i docenti, gli animatori e gli educatori che credono nella valenza educativa e formativa del Teatro a scuola.
LinguaItaliano
Data di uscita12 mar 2021
ISBN9791220276542
A tutta scena!: Idee per l'animazione teatrale nella scuola primaria

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    Giochi semplici e divertenti, facili da usare con bambini per animare lezioni
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    Un manuale che ti dà tutti gli insegnamenti per organizzare un laboratorio a scuola. Mi piacciono molto i suggerimenti musicali proposti.
  • Valutazione: 4 su 5 stelle
    4/5
    Mi sembra una bella guida con tanti esercizi per bambini delle elementari.

Anteprima del libro

A tutta scena! - Gianmarco Cornolti

A TUTTA SCENA!

Idee per l’animazione teatrale nella scuola primaria

© Gianmarco Cornolti 2021

2° edizione (2024)

Copertina di Gianmarco Cornolti

ISBN: 9798709041257

Casa editrice: Independently published

A tutta scena!

Idee per l’animazione teatrale nella scuola primaria

A tutta scena!

Idee per l’animazione teatrale nella scuola primaria

Gianmarco Cornolti

Con la tecnica non si fa il teatro.

Si fa il teatro se si ha fantasia.

Eduardo De Filippo

Indice

Che cos’è?,

Perché il teatro a scuola?,

Un identikit dell’animatore teatrale,

L’animatore adatta e sa improvvisa re,

L’animatore è autorevole e carismatico,

L’animatore è un modello,

Il laboratorio di animazione teatrale,

Lo spazio,

I materiali,

Un laboratorio per tutti e per ciascuno,

Altre regole,

Le fasi del laboratorio,

Riscaldamento e concentrazione,

L’urlo di battaglia,

Gli sbadigli,

Facciacce,

Respirando, respirando I parte,

Respirando, respirando II parte,

Il fuoco d’artificio,

Gelatina,

Siepe,

Presentazione,

La macchina del tempo,

La valigetta immaginaria,

Socializzazione,

Scatolino,

Il passo a due,

La vecchia fattoria,

Il mercato,

L’insetticida,

La navicella spaziale,

Combattimento dei galli,

Ride bene chi ride ultimo,

Il muro,

Mosca cieca,

Training nello spazio,

Cammina come se…,

Le statue di cera,

Le entrate,

Cammina, cammina,

Che storia!,

Training del corpo,

Sveglia!,

Gli ambasciatori,

Mani in pasta,

Il mimo,

La bacchetta magica,

Passaggi,

Tieni il tempo,

Lo scultore,

Il manichino,

La marionetta,

Evoluzioni di una marionetta,

I palloncini,

Specchio, specchio delle mie brame,

Improvvisazioni,

Le quattro stagioni,

Che storia, mimata!,

Quadri viventi: le stagioni,

Quadri viventi: gli ambienti,

Quadri viventi: i 4 elementi,

Una scenetta,

Training della voce,

Alcuni rudimenti di dizione,

Rumoristi,

Presentiamoci,

Una frase, tante frasi,

Evoluzione di una frase, tante frasi,

L’intervista,

Una lingua inventata,

Il coro,

Storie sonore,

Rilassamento e chiusura,

Rilassamento I,

Rilassamento II,

Rilassamento III,

La doccia,

Al buio,

Fiducia,

Conclusioni,

Schede creative e lezioni tipo,

Scheda creativa n.1, Idee di animazione ripercorrendo la storia di Pinocchio,

Scheda creativa n.2, Idee di animazione in viaggio nel tempo,

Lezione tipo n.1,

Lezione tipo n.2,

Bibliografia e sitografia,

Che cos’è?

A tutta scena! è una raccolta di giochi teatrali inventati o adattati, sperimentati in numerose scuole primarie in classi dalla prima alla quinta.

Senza la pretesa di essere esaustivo, il repertorio si pone come una bussola per l’educatore-animatore che intende affacciarsi nel mondo dell’insegnamento attraverso i laboratori teatrali. È anche destinato, però, a tutti quei docenti con tanti o pochi anni di carriera alle spalle, che vogliono cimentarsi con una pratica didattico-educativa lontana dalle canoniche forme di insegnamento, anche senza essere in possesso di una determinata cultura al riguardo, o senza avere esperienze pregresse. Non da ultimi, includerei come interlocutori anche i genitori, che cercano idee per coinvolgere i propri figli.

Il manuale contiene sessanta giochi formativi, propedeutici all’attività teatrale, che si prefiggono di sviluppare quelle potenzialità espressive di corpo e voce, che non sono sfruttate nella vita quotidiana; inoltre, mirano alla sperimentazione di sé stessi, lavorando sulla consapevolezza dei propri punti di forza e dei propri limiti, favorendo una relazione condivisa con gli altri.

L’accento è dunque posto sul processo messo in atto dall’alunno per giungere alla drammatizzazione, anziché sul prodotto realizzato. La rappresentazione finale (chiamata più semplicemente, lo spettacolo) può esserci - ed è importante-, ma non è un requisito obbligatorio, né è la finalità del laboratorio, che rappresenta i primi passi verso la scoperta dell’arte teatrale e, soprattutto della propria crescita umana.

Gli esercizi di seguito proposti sono di supporto a chi conduce il lavoro e propongono spiegazioni puntuali sul tipo di attività e sugli obiettivi da perseguire, ma anche esempi concreti, ulteriori sviluppi o varianti. Infine, si trovano anche alcuni consigli pratici, basati sull’esperienza.

Sta però alla sensibilità del docente-animatore plasmare il percorso a suo piacimento e a necessi tà, adattandolo alle diverse realtà e ai molteplici contesti d’azione.

Buon lavoro, maestri!

Perché il teatro a scuola?

Piuttosto mi domanderei: perché non c’è ancora teatro in tutte le scuole? Non è forse il momento che esso entri di diritto tra le discipline del curricolo della scuola primaria?

Il teatro a scuola ha innumerevoli finalità pedagogiche, e soprattutto ha uno scopo educativo di formazione umana. Nei laboratori di animazione, infatti, come già accennato, conta più il processo messo in atto che il prodotto finale; il valore maggiore è tutto sul percorso di crescita che l’alunno compie.

Un laboratorio di teatro è fondamentale per trovare un diverso modo di comunicare e di relazionarsi con gli altri; consente di mettersi in gioco, provando a superare i propri limiti. Ci sono tanti bambini timidi, infatti, che riescono, attraverso il palcoscenico, a trovare la giusta chiave per esprimere quello che provano.

Il teatro consente, quindi, di superare le proprie insicurezze senza competizioni, senza dover necessariamente emergere sugli altri.

Non farò in questa sede l’elenco di tutti gli altri obiettivi raggiungibili col teatro. Cito solo cinque pilastri:

Gestire le proprie emozioni e il proprio corpo

Aumentare l’autostima e la fiducia in sé stessi e negli altri

Apprendere a collaborare

Allenare la memoria e la concentrazione

Favorire la creatività e la libertà di pensiero

Jouer in francese, play in inglese, spielen in tedesco. Tre verbi che significano, secondo il contesto, recitare e…giocare. Perché il teatro è un grande gioco, che offre ai bambini tutti i mezzi espressivi senza privilegiarne nessuno: il movimento, la mimica, il gesto, la parola, il suono. Sarà l’allievo che sceglierà, in base alle sue esigenze, il mezzo che preferisce.

Una scuola che ambisce a cancellare la compartimentazione del sapere e che pretende competenze trasversali, può trovare nell’educazione teatrale un buon alleato.

Un identikit

dell’animatore teatrale

Esiste un profilo dell’animatore teatrale ideale? Forse sì!

L’animatore adatta e sa improvvisare

Come insegna l’esperienza di docente, è necessario adeguare la propria proposta educativa in base al contesto scolastico e alla classe con cui si deve interagire, non solo con una progettazione a priori, ma soprattutto con una in itinere, e cioè una che viene modificata, adeguata, perfezionata, man mano che la conoscenza del gruppo si approfondisce. Il training di esercizi nelle prossime pagine, infatti, non deve necessariamente essere utilizzato nella sua interezza, né tantomeno nell’ordine in cui è stato redatto, ma deve essere la riflessione dell’animatore a selezionare con cura le attività nella fase di elaborazione del proprio percorso di insegnamento/apprendimento.

Per personalizzare ulteriormente il laboratorio, è utile che l’animatore teatrale fissai un incontro di programmazione con le insegnanti del gruppo-classe, per stabilire quali obiettivi sono considerati prioritari e per farsi presentare le caratteristiche degli alunni più fragili o problematici dal punto di vista del comportamento.

Resta inoltre inteso che molto spesso, quello che era stato pensato e teorizzato sulla carta, viene ribaltato dagli eventi, dal sorgere dell’imprevisto, che si manifesta in tutta la sua spontaneità, sia positiva, sia, talvolta, negativa; può capitare qualche alunno guastafeste che rovina il gioco perché poco concentrato o disinteressato; oppure, al contrario, possono affiorare nuove idee e interpretazioni

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