Teatro: strumento per comprendere e promuovere l'interazione sociale
Di Samuel Nava
()
Info su questo ebook
Avvalendosi di vari materiali, tra cui testi di importante rilievo nella tematica trattata, persone che operano nel settore del teatro sociale, e della sua personale esperienza laboratoriale sul Teatro dell’Oppresso e del tirocinio universitario sul Teatro Sociale, ha cercato di rispondere al suo interrogativo. Con l’obiettivo di scoprire se il teatro possa essere utile, per chi lavora nel sociale e per gli utenti che ad essi si rivolgono, come strumento di indagine dei bisogni dei soggetti in situazioni di disagio oltre che di intervento, adattando esercizi e metodi in base ai casi da trattare, permettendo così di stabilire un contatto tra operatore e utenti con un approccio creativo al lavoro in ambito sociale.
Correlato a Teatro
Ebook correlati
La danza e l'agitprop: I teatri-non-teatrali nella cultura tedesca del primo Novecento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl laboratorio teatrale integrato “Piero Gabrielli”: Elementi di trasferibilità di una prassi alle radici dell’inclusione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa commedia dell'arte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlle radici dell'espressività Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAntonin Artaud: il corpo esploso Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRapsodia per il Teatro: Arte, politica, evento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMarcel Marceau La Poetica Del Gesto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCinema, Pensiero, Vita. Conversazioni con fata morgana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Arte del Narrare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'immaginario polimorfico fra letteratura, teatro e cinema Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'arte di Eduardo. Le forme e i linguaggi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa tenda: Teatro e conoscenza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiovanni Tamborrino. Il teatro nel sistema timbrico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTOTEM - Fotografie di Gaia Adducchio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDanza e Spazio: La metamorfosi dell'esperienza artistica contemporanea Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFuck Me(n): Studi sull’evoluzione del genere maschile Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMoby Dick Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Questa sera si recita a soggetto - Ciascuno a suo modo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniScrivere una commedia di successo in dieci passi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFata Morgana 30. Italia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAcqua di colonia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutto il teatro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTeatro futurista sintetico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBrecht regista: Memorie dal Berliner Ensemble Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMaschere nella Commedia dell'Arte, scenografia e design Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa palestra della felicità Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlbert Camus: A sessant’anni dalla morte Valutazione: 3 su 5 stelle3/519 domande su Luigi Pirandello: Di nuvole e vento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL’origine di arlecchino e altri saggi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniHo fatto la Cam Girl Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Scienze sociali per voi
Liberati della brava bambina: Otto storie per fiorire Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuaderni del carcere. Antologia: a cura di Mario Di Vito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFake news dell'antica Roma: 2000 anni di propaganda, inganni e bugie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniProverbi Italiani: I migliori proverbi italiani, divisi per regione, nella lingua dialettale e con il loro significato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Arte di Comunicare Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Gli Illuminati: La realtà oltre il mito Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il viaggio esoterico dell’uomo nelle lame dei Tarocchi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSimbologia Massonica Vol.I: Simbologia e Tradizione esoterica liberomuratoria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniApprendista libero muratore. Manuale ad uso degli iniziati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLife. La mia storia nella Storia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAntinfluencer: contro i nuovi persuasori del nulla Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Prendila con filosofia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMussolini e gli Illuminati: Da Piazza San Sepolcro al rito sacrificale di Piazzale Loreto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuando eravamo i padroni del mondo: Roma: l'impero infinito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMitologia delle piante inebrianti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Libro del Vero Massone Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPrimi contatti tra Ermetismo e Massoneria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCapuana e la letteratura per l'infanzia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe stirpi degli Illuminati: La storia occulta delle plurisecolari famiglie che controllano il mondo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFiga...L'amore! Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Ma chi me lo fa fare? Come il lavoro ci ha illuso: la fine dell'incantesimo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI segreti della massoneria in Italia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMaestro Libero Muratore. Manuale ad uso degli iniziati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniViaggio nelle energie del Femminile Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNozioni di base sul vino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEttore Loizzo Confessioni di un Gran Maestro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniManuale delle Microespressioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Arte nel Tao: Ispirazione e Terapia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniItalia e Migranti: bugie e verità Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMagia e massoneria: Comprendere il mondo iniziatico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Teatro
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Teatro - Samuel Nava
Il teatro educa al senso della misura, alla conoscenza dei propri e altrui spazi, arricchisce la fantasia e la cultura, stimola nel provare nuove strade e nuovi orizzonti, portando alla riflessione che le soluzioni che si possono trovare per la realizzazione di uno spettacolo sono molteplici e contraddittorie come nella vita.
Giovanna Pini
INTRODUZIONE
1. ESPERIENZA TEATRALE COME METAFORA DELL’AZIONE SOCIALE
1.1. Rito teatrale e la sua evoluzione nella società
1.2. La maschera sociale e la metafora del teatro di Eving Goffman
2. TEATRO SOCIALE PER LAVORARE NEL SOCIALE
2.1. Cos’è il teatro sociale, le sue forme
2.2 Teatro come strumento per promuovere l’interazione, e la possibilità di educare alla consapevolezza attraverso il dialogo
2.3. Lavorare nel sociale avvalendosi del teatro
3. LE MIE ESPERIENZE PRATICHE DI TEATRO SOCIALE
3.1. Esperienza laboratoriale sul Teatro dell’Oppresso
3.2. Esperienza tirocinio universitario sul Teatro Sociale
3.3. Conclusioni
BIBLIOGRAFIA
BIOGRAFIA AUTORE
INTRODUZIONE
La tesi da me esposta si propone di rispondere al seguente quesito: può il teatro fungere da strumento per comprendere e promuovere le interazioni sociali?
Avvalendomi di vari materiali, tra cui testi di importante rilievo nella tematica trattata, persone che operano nel settore del teatro sociale, e della mia personale esperienza laboratoriale sul Teatro dell’Oppresso e del tirocinio universitario sul Teatro Sociale, ho cercato di rispondere al mio interrogativo. Con l’obiettivo di scoprire se il teatro possa essere un valido strumento da usare per chi lavora nel sociale e per gli utenti che ad essi si rivolgono.
Per tanto ho diviso il seguente elaborato in tre capitoli.
Il primo capitolo Esperienza teatrale come metafora dell’azione sociale
riguarda l’uso del teatro come metafora per analizzare la vita quotidiana elaborata da Goffman per comprendere i ruoli e le interazioni ad essi vincolati poiché in base alla maschera che si porta, imposta dalla società, gli individui agiscono, come attori più o meno consapevoli della loro vita. Viene analizzato il forte legame tra società e teatro basandosi sull’evoluzione della società attraverso la storia del teatro, per evidenziare come il rito teatrale possa rivelarsi un importante rito collettivo atto a creare legami identitari e di appartenenza.
Nel secondo capitolo Teatro sociale per lavorare nel sociale
ho esposto alcuni metodi utilizzati da questo tipo di teatro cercando di valutare la sua valenza per quanto riguarda il processo di comprensione e di cambiamento sociale. Dopo aver analizzato le diverse forme di Teatro Sociale in base agli utilizzi ed al contesto, mi sono concentrato sul metodo Freire per quanto riguarda la possibilità di educare alla consapevolezza attraverso il dialogo, e sul Teatro dell’Oppresso di Boal che, ispirandosi alla Pedagogia degli oppressi, ha elaborato una pratica teatrale che si muove tra politica, teatro e società con l’obiettivo di produrre un cambiamento in situazioni di disagio e disparità. Ho inoltre analizzato la valenza del teatro come metodo alternativo o di supporto nei lavori sociali per la creazione di una relazione operatore-utente basata sul dialogo e sulla cooperazione finalizzata ad un cambiamento delle condizioni di vita. Per conoscere meglio le dinamiche e gli utilizzi pratici del teatro ho contattato Giulia P. Serranò, operatrice di teatro sociale che opera sul territorio reggino, che durante l’intervista tenuta presso gli spazi dell’Associazione di Promozione Sociale Pagliacci Clandestini
mi ha esposto i risultati da lei riscontrati durante il suo lavoro.
Nel terzo e ultimo capitolo Le mie esperienze pratiche di Teatro Sociale
ho esposto, come si evince dal titolo, la mia esperienza laboratoriale sul Teatro dell'Oppresso con Ciccio Tedesco, descrivendo alcuni esercizi del metodo Boal, oltre all'esperienza di tirocinio con Santo Nicito dell’Associazione di Promozione Sociale Pagliacci Clandestini
dove mi è stata data la possibilità di scoprire vari aspetti fondamentali sull’incontro con l’altro partendo da me stesso. Entrambe le esperienze le ho reputate molto importanti per la mia ricerca poiché la teoria da sola non basta, bisogna affiancare sempre la pratica. Attraverso di esse ho cercato di capire quale può essere l’uso del teatro come strumento, da parte di chi opera nel sociale, di indagine dei bisogni dei soggetti in situazioni di disagio oltre che di intervento, adattando esercizi e metodi in base ai casi da trattare, permettendo così di stabilire un contatto tra operatore e utenti con un approccio creativo al lavoro in ambito sociale.
1. ESPERIENZA TEATRALE COME METAFORA DELL’AZIONE SOCIALE
1.1. Rito teatrale e la sua evoluzione nella società
Non si può vivere senza, l’umanità non può vivere senza il Teatro. Forse un giorno si potrà vivere senza il cinema, ma senza il Teatro è impossibile. Almeno finché esiste l’uomo, finché esiste lo specchio, il riflesso di noi stessi che respira, vivo come noi. L’uomo ha bisogno dell’uomo, di essere riconosciuto, di vedersi di fronte e farsi delle domande, per cui non penso che il Teatro morirà mai. C’è una crisi ideologica, questo sì, ma io credo che il Teatro, quello che si può fare con una lampadina in scena, non tramonterà mai, perché non è la mancanza di soldi o l’assenza della borghesia in sala o la moda a fermarlo. Non è legato alle mode il Teatro. La sua vocazione principale è quella di indagare nell’umano, nella forma vivente.
Emma Dante
Il teatro è il luogo in cui un testo prende vita attraverso il corpo di un attore, davanti a un pubblico che ne condivide il tempo distaccato dal quotidiano.
Esso nasce come risposta al bisogno dell’uomo di dare un senso alla propria vita, di esorcizzare le proprie paure, di spiegare ed entrare in contatto con eventi naturali che non conosce e non può controllare.
Le sue origini sono incerte. Le poche informazioni giunte fino a noi provengono da geroglifici, dipinti murali, decorazioni e manufatti che mostrano scene di caccia, fasi della vita e i suoi passaggi, cicli stagionali, storie di miti e leggende che vengono drammatizzate attraverso la presenza di rituali in cui vi sono:
- azioni e formule ripetute e ripetibili;
- regole precise per eseguirle, che scandiscono i vari passaggi;
- elementi simbolici facilmente riconoscibili, che possono essere persone, cose o eventi legati alla vita quotidiana, alla storia o al mito;
- un messaggio da trasmettere, con finalità politica, sociale, militare, educativa ecc.;
- diversi codici, cioè l’insieme di segni (e le regole per combinarli insieme) usati per comunicare, come ad esempio il canto e il racconto (che fanno parte del linguaggio verbale) oppure la musica e la danza (che fanno parte del linguaggio non verbale);
- il contesto, vale a dire il luogo di svolgimento del rito;
- un mittente che esegue il rito;
- il ricevente, destinatario del messaggio.¹
Infatti come i riti, che secondo il sociologo Durkheim costituiscono dei modi di agire che sorgono in mezzo a gruppi riuniti e sono destinati a suscitare, a mantenere o a riprodurre certi stati mentali di questi gruppi
², anche il teatro, essendo un mezzo comunicativo, presenta un mittente (attore), un ricevente (pubblico), un mezzo trasmissivo (corpo dell’attore e oggetti di scena), un contesto (teatro o altro luogo in cui avviene la rappresentazione) ed un messaggio da trasmettere.³
Le azioni rituali, associate al verificarsi di un determinato evento, davano l’illusione di controllare ciò che non poteva essere controllato e quindi di maggiore tranquillità e stabilità per chi partecipava al rito. Ed è proprio nel rito che alcuni studiosi alla fine dell’Ottocento individuano la genesi del teatro. Basta pensare al teatro greco, dal quale ha origine la tradizione europea del teatro e dell’arte drammatica, in cui non era solo intrattenimento ma aveva una valenza politica, sociale e religiosa assimilabile ad un vero e proprio rito collettivo. Perfetta sintesi di queste funzioni era la festa delle Grandi Dionisie che era gestita direttamente dallo Stato attraverso l’arconte e avveniva ad Atene in primavera, cioè nel periodo di riapertura dei mari alla navigazione per cui la città si riempiva di mercanti e il rituale in onore di Dionisio diventava occasione per celebrare la città stessa oltre che per impressionare gli stranieri. Le Grandi Dionisie erano la festa più importante per le polis, a cui partecipavano persone appartenenti a varie classi sociali, persino donne, bambini e schiavi, poiché considerata un’occasione per educare la massa. Il teatro era una cassa di risonanza per le idee, i problemi e la vita politica e culturale proprio per il suo carattere collettivo, in cui venivano rappresentati racconti mitici ed eroici come metafora dei problemi profondi che viveva la città. Il teatro, quindi, come punto d’incontro:
- tra persona (cioè la maschera