Addestramento Cane: La guida più completa per addestrare il tuo cane, ed insegnargli 20 comandi in breve tempo

Di Gisella Alberti

Hai appena adottato il tuo primo cucciolo di cane e, dopo appena due giorni, ti sei reso conto che non hai la più pallida idea di come educarlo?
Sei il padrone di un cane adulto che non è mai stato rimproverato e, per questo, risenti di una mancanza di autorità? Ristabilisci l’ordine e torna ad essere il capobranco!
Ami profondamente il tuo amico a quattrozampe, tuttavia, non puoi permetterti delle lezioni private con un professionista qualificato? Chi ha mai detto che una persona dotata di volontà, dedizione e pazienza non possa fungere da educatore e addestratore? Riesci a immaginare il tuo potenziale, da padrone dell’animale quale sei? Chiudi gli occhi e immagina un rapporto che, oltre all’affetto, si trasforma in pura intesa e rispetto. Tu sei il “genitore” del tuo cucciolo e chi può trasmettere la fiducia in se stesso e nelle proprie capacità intellettuali e atletiche al proprio “figlio”, se non tu?
In una realtà dove i rapporti fra esseri umani sono sempre più fragili, malleabili e sostituibili, gli animali domestici sono entrati prepotentemente nelle nostre abitazioni e nei nostri cuori, restituendoci l’amore ferito, la gioia nel rincasare, la certezza di essere unici e fondamentali a qualcuno e il calore di un ammasso di pelo su cui potersi addormentare serenamente. E se in questo strepitoso pacchetto ci aggiungessimo anche la figura competente di un addestratore cinofilo amatoriale? Il cane sarà lieto di assecondare gli ordini impartiti dal proprio padrone, nonché affrontare come un gioco un percorso a ostacoli che, fra successi e fallimenti, farà godere entrambi di un’ottima e genuina compagnia.
In questa guida completa, verrai catapultato nel variegato mondo cinofilo. Sai qual è la differenza fra educare e addestrare? Se la risposta è no, vieni a scoprirlo! Inoltre, riuscirai a gestire:
•I bisogni del tuo cucciolo;
•Il cane al guinzaglio;
•L’abbaio inopportuno e insistente (causa di molte discussioni, specie in un condominio!);
•L’istinto di fuga del tuo cane;
•Il senso di abbandono che pervade il cane quando rimane a casa da solo;
•Il rapporto col cibo, evitando i rifiuti per strada e quello allungato dagli estranei;
•I cicli educativi per insegnare al cane a scovare i tartufi (lui gioca e tu fai bella figura invitando gli amici a cena!);
•I comandi di base, quali ad esempio: “Seduto!”, “A terra!”, “Vieni!”, “Fermo!”, eccetera.
•E molto molto altro!

Se ami il tuo cucciolo non aspettare che diventi un adulto per dettare delle pacifiche regole di convivenza. A quel punto, sarà più complicato (non impossibile!) correggere gli errori comportamentali.
Divertiti col tuo cucciolo, garantendogli una vita piena e appagante, dove l’intesa reciproca sarà l’anello di congiunzione del vostro rapporto.

• Lingua: Italiano
• Editore: Gisella Alberti
• Data di uscita: 24 gen 2021
• ISBN: 9791220255073

Anteprima del libro

INTRODUZIONE

Buongiorno,

caro lettore!

Anche tu hai un amico a quattro zampe e vorresti potergli garantire una buona educazione senza però rivolgerti necessariamente a un addestratore cinofilo? Non importa quale sia l’esigenza che ti spinge al fai da te, fosse ben di natura economica, di tempo, eccetera. In questa guida, ti fornirò 20 profili educativi, sia comportamentali sia inerenti ai comandi base.

Senza imporre distinzioni di taglia, razza o età, vediamo insieme come predisporre il tuo fido compagno all’apprendimento. L’obbedienza può fare la differenza qualora tu vivessi in un condominio e volessi preservare il rapporto sempre in bilico coi vicini. Non dargli pretesti per lamentarsi: previeni anziché dover ricorrere a rimedi costosi e/o spiacevoli!

Tuttavia, questo manuale darà un valido supporto anche a chi possiede un ampio giardino e, per esempio, non vuole avere il timore che il cane scappi. E se riuscisse a scovare i tartufi in aperta campagna?... Niente male, non è vero?

Accantona le malelingue: addestrare un cane senza istruttore, non solo è possibile, ma è anche divertente!

Il tuo compito da padrone non è solo quello di dimostrare pazienza, affetto e indulgenza, ma imparare i vari metodi a disposizione per l’insegnamento. Come prima cosa, infatti, è bene sapere che si può addestrare il proprio cane con il clicker, il fischietto, il solo uso della propria voce o persino a gesti.

Se non ne fossi al corrente, con il termine clicker si intende un piccolo strumento che emette un suono se si spinge l’apposito pulsante. Il cane, sentendo il suono, dovrebbe imparare a memorizzare il comportamento corretto da assumere. Mai far suonare il clicker se il cane non ha eseguito correttamente oppure completamente l’esercizio!

Un altro aspetto importante da considerare prima di cominciare ad approfondire il tema, è che nell’addestramento bisogna scegliere gesti, parole o suoni differenti per ognuna delle azioni che vogliamo far compiere all’animale. È una questione di associazione. Ciò significa che, adoperando lo stesso comando vocale per due movimenti diversi, il cane rimarrà confuso e l’addestramento non andrà a buon fine.

Un concetto di cui parleremo spesso in questo manuale è anche il cosiddetto rinforzo positivo, usato per aiutare l’animale a memorizzare.

Che cosa si intende? Il tipico premio! Una volta che il tuo amato animale esegue correttamente un comando da te pronunciato, dovrai omaggiarlo con uno snack o un giocattolo. Una vera e propria ricompensa.

Per aspetti connessi alla salute, sempre più padroni scelgono di ridurre il quantitativo dei biscottini per le tecniche di rinforzo. Infatti, stanno prevaricando i giocattoli. Se c’è un sonaglio, oppure un peluche, che piace particolarmente al tuo cane, allora tienilo da parte e utilizzalo in fase di addestramento. Questo procedimento è fondamentale al fine di addestrare efficacemente il vostro cane. A chi non piace essere ricompensati e gratificati dopo aver svolto un buon lavoro? A tutti! Persino ai nostri compagni pelosi.

Anche se poco diffuso, poiché screditato a livello formativo, alcuni padroni scelgono di ricompensare il cane con semplici gesti di affetto. Tuttavia, questo metodo rischia di confondere il cane. In fondo, ci sono diverse volte in cui si può fare una carezza al cane, soprattutto quando non ci si sta esercitando per l’addestramento. Questo significa che l’amico a quattro zampe potrebbe poi non capire più quando eseguire il comando.

L’ultima considerazione che voglio farvi prima di cominciare la vera e propria lettura, è che addestrare non significa educare!

In questa guida ti ho suddiviso le due categorie, per non confonderti. Il concetto di addestramento non coincide con quello di educazione. Tuttavia, fra queste pagine affronterai sia ciò che implicano i comandi che il cane deve eseguire, sia il comportamento che deve svolgere (debellando le cattive abitudini). Attenzione quindi a non confondere i due concetti.

E ora, cominciamo!

In bocca al lupo… o forse dovrei dire cane?

EDUCARE

RISPONDERE AL PROPRIO NOME

Il sipario di questa prima categoria si apre sull’ABC dell’educazione: far riconoscere al nostro animale il nome che gli abbiamo assegnato. Altrimenti, come potrebbe obbedirti se non sa nemmeno che ti stai rivolgendo a lui?

Supponendo che tu abbia adottato un cucciolo e stia cominciando la tua avventura canina, dovrai per prima cosa scegliere il nome. Mi permetto di suggerirti, nell’ampio ventaglio di possibilità, di selezionare un nome formato da una o due sillabe. Non di più. I cani reagiscono meglio ai suoni brevi e, la sua risposta immediata,