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Musiche e significati in terapia: Un omaggio al pensiero di Marius Schneider
Musiche e significati in terapia: Un omaggio al pensiero di Marius Schneider
Musiche e significati in terapia: Un omaggio al pensiero di Marius Schneider
E-book156 pagine1 ora

Musiche e significati in terapia: Un omaggio al pensiero di Marius Schneider

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Info su questo ebook

“Musiche e significati in terapia Un omaggio al pensiero di Marius Schneider” è il frutto delle riflessioni che ho realizzato nel corso di ben trent’anni di prassi musicoterapica con persone adulte e minori diversamente abili.
In questi anni l’incontro, quasi casuale, con l’opera di Marius Schneider mi accompagna fedelmente sin dall’inizio del mio percorso formativo e professionale.
In particolare la fortunata e fortuita lettura analitica dell’opera di Marius Schneider mi ha permesso di intraprendere molte e proficue riflessioni in merito alle musiche che incontriamo in terapia, alle possibili decifrazioni dei percorsi di senso racchiusi in quelle musiche e all’individuazione dei concetti fondamentali che costituiscono l’assetto epistemologico che caratterizza il mio modo di fare e di intendere la musicoterapia in prospettiva etnomusicologica: una vera e propria etnomusicoterapia.
LinguaItaliano
EditoreMiA
Data di uscita13 mar 2020
ISBN9788835385424
Musiche e significati in terapia: Un omaggio al pensiero di Marius Schneider

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    Anteprima del libro

    Musiche e significati in terapia - Giangiuseppe Bonardi

    Giangiuseppe Bonardi

    Musiche e significati in terapia

    Un omaggio al pensiero di Marius Schneider

    Il libro: Musiche e significati in terapia Un omaggio al pensiero di Marius Schneider è stato redatto dallo scrivente nel periodo febbraio-marzo 2020, tramite il servizio Write della piattaforma StreetLib.

    La pubblicazione dell’opera, nei formati mobi ed ePub, nonchè la successiva versione cartacea avverrà nell’anno 2020 con lo pseudonimo di MiA, ossia Musicoterapie in Ascolto.

    Pertanto l’anno di pubblicazione dell’opera nei vari formati è l’anno 2020.

    Giangiuseppe Bonardi

    MiA

    Musicoterapie in ascolto

    14 marzo 2020

    UUID: e1cb55d3-a9dd-4864-8c57-7709736fa58f

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    Presentazione

    Cosa vuol dire il termine musica in musicoterapia?

    La musica intima

    L’humana musica

    La musica naturale

    Le musiche di Anna e le mie

    Il ritmo è l’essenza acustica di sé

    Ritmi accidentali e incidentali in musicoterapia

    La musica instrumentalis e quella artistica

    La nozione d’altezza

    Noi siamo musica...

    Marius Schneider e l’analogia

    Suoni e significati

    Numeri, significati, suoni e ritmi

    Simboli, suoni e significati

    Strumenti musicali, suoni e significati

    Capire le musiche naturali

    Dvořák letto con gli occhi di… Schneider!

    Una musica del… cuore

    Il dolore di Danilo suonato, trasformato e ascoltato

    Il commovente saluto musicale di Pierangelo

    Pizzica indiavolata, pizzica che cura

    Per capire le origini della musica curativa

    La musica è una questione ontologica

    Bibliografia, videografia, sitografia

    Presentazione

    Musiche e significati in terapia Un omaggio al pensiero di Marius Schneider è il frutto delle riflessioni che ho realizzato nel corso di ben trent’anni di prassi musicoterapica con persone adulte e minori diversamente abili.

    In questi anni l’incontro, quasi casuale, con l’opera di Marius Schneider mi accompagna fedelmente sin dall’inizio del mio percorso formativo e professionale.

    In particolare la fortunata e fortuita lettura analitica dell’opera di Marius Schneider mi ha permesso di intraprendere molte e proficue riflessioni in merito alle musiche che incontriamo in terapia, alle possibili decifrazioni dei percorsi di senso racchiusi in quelle musiche e all’individuazione dei concetti fondamentali che costituiscono l’assetto epistemologico che caratterizza il mio modo di fare e di intendere la musicoterapia in prospettiva etnomusicologica: una vera e propria etnomusicoterapia.

    Musiche e significati in terapia Un omaggio al pensiero di Marius Schneider è, di fatto, articolato in tre parti.

    Nella prima parte del testo espongo i diversi tipi di musiche che incontriamo in terapia, soffermandomi nell’analisi dei concetti di alto e basso, musica intima, naturale, humana, instrumentalis, artistica ed estetica per giungere a quello fondamentale di analogia, di ritmo simbolo, accidentale, incidentale e quelli di suono e di musica quali essenze costitutive dell'essere e dell’esserci.

    Nella parte centrale del volume evidenzio il complesso sistema di corrispondenze analogiche che costituisce il riferimento teorico, desunto dagli studi di Marius Schneider del periodo spagnolo, utile a ricercare i percorsi di senso delle musiche prese in esame nel libro.

    Nell’ultima parte del volume presento alcuni percorsi di senso concernente le musiche appartenenti alla situazione terapeutica, a quella didattica e a quella estetica.

    Musiche e significati in terapia Un omaggio al pensiero di Marius Schneider è un libro che riflette in merito al concetto di musica, cercando di definirla perché sono fermamente convinto che, in relazione a ciò che intendiamo per musica, determiniamo, di fatto, il nostro modo di pensarla, di viverla umanamente, professionalmente e, soprattutto, in terapia.

    Interrogandoci sul concetto di musica in musicoterapia, scopriamo le mille sfaccettature che l’idea di musica assume, scandagliando anche la dimensione ontologica che le appartiene.

    Quando parliamo di musica, discorriamo dell’essere e dell’esserci perché, in realtà, noi siamo musica.

    Musiche e significati in terapia Un omaggio al pensiero di Marius Schneider non è quindi un freddo manuale tecnico ma una raccolta di riflessioni elaborate dall’autore nel corso degli anni, pubblicate sul sito online MiA _ Musicoterapie in Ascolto _ e ora rieditate in questo volume orientato a valorizzare l’analisi del concetto di musica in musicoterapia.

    Giangiuseppe Bonardi

    Cosa vuol dire il termine musica in musicoterapia?

    Interrogarsi sul senso del termine musica in musicoterapia è una necessità; una riflessione obbligata in merito ad un argomento cruciale che costituisce il cuore del processo musicoterapico giacché, di fatto, utilizziamo eventi musicali, ascoltati, eseguiti e/o improvvisati per ottenere il fine terapeutico prefissato (Bonardi, 2009g).

    Il punto di vista musicologico e etnomusicologico

    «È in­teressante osservare che nessuna lingua antica posse­dette un vocabolo perfettamente rispondente al con­cetto di musica modernamente inteso, cioè come arte di combinare e coordinare variamente nel tempo e nello spazio i suoni, prodotti da voci o da strumenti e ordinati in strutture quantificate secondo l’altezza, la dura­ta, l’intensità. Infatti, al di fuori dell’area colta europea la musica intesa come «organizzazione umana del suo­no» (J. Blacking) e il musicale, ossia «il sonoro costrui­to e conosciuto da una cultura» (J. Molino), risultano sempre così intimamente correlati alla sapienza co­smologica e alla narrazione mitologica, e funzionali ai momenti salienti della vita sociale (riti di passaggio, celebrazioni calendariali ecc.) da non essere concepi­bili come «cosa in sé».

    La musica come autonoma espres­sione estetica sembra quindi appartenere al solo Occidente, che del resto non l’intese con chiarezza come tale se non a partire dal tardo Settecento» (AA. VV., 2006c: 569).

    Grazie quindi all’etnomusicologia, il concetto di musica non è inteso solamente dal punto di vista estetico ma soprattutto da quello antropologico; viene così rilevata l’importanza del contesto culturale che elabora e definisce la musica come una pratica, ossia ogni feno­meno sonoro ad essa associato non riducibile al linguaggio […] e che presenti un certo livello di organizzazione ritmica o melodica (Rouget, 1986: 91).

    Così possiamo considerare musica anche i suoni che l’uomo emette spontaneamente, sia come espressione del ritmo interiore della propria persona, sia come imitazione dei rumori della natura (Schneider, 1987: 97a).

    La cosiddetta musica naturale, di schneideriana memoria, non dipende né da un metro convenzionale né da un programma estetico elaborato da una determinata cultura. Si tratta dunque di una musica essenzialmente improvvisata, o conforme alle manifestazioni acustiche abituali di un individuo ( ivi: 96-97b).

    La prospettiva musicoterapeutica

    Estetica, pratica o naturale, la musica quindi è una forma espressiva creata dall’uomo per manifestare acusticamente, nello spazio, l’organizzazione temporale del proprio sé così ricolmo di affetti.

    Il problema quindi non è quello di enfatizzare i presunti aspetti terapeutici sottesi alla musica ma saperla ascoltare, accoglierla sia quando essa ci appartiene come oggetto estetico a noi noto, sia quando si tratti di un evento naturale a noi sconosciuto.

    Allo stato attuale non sappiamo, con esattezza, quale sia la musica maggiormente idonea a sortire un effetto terapeutico; sappiamo che gli eventi musicali, cari alla persona, e le sue improvvisazioni canore e/o strumentali, sono i soli mezzi che abbiamo a disposizione per interloquire con lei.

    La musica intima

    Non è facile definire cosa sia una musica in musicoterapia perché abitualmente associamo la musica alla festa, al rito, al godimento estetico, al divertimento, al piacere, ossia alla condivisone sociale di alcuni vissuti perlopiù gradevoli (Bonardi, 2019a).

    Solitamente la musica si realizza in uno spazio in cui interagiscono uno o più interpreti e un pubblico.

    La forma (canzone, opera, sinfonia, ecc.) che assume una musica è culturalmente

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