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L'origine dell'individualità
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L'origine dell'individualità
E-book62 pagine43 minuti

L'origine dell'individualità

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Info su questo ebook

"L'origine dell'individualità" è un lavoro propedeutico e

introduttivo a "La lotta del gene". All'interno troverete delle domande:

"Che cos'è la vita?", "Quando un embrione diventa persona?" , "La vita

può essere ricondotta alla fisica?". Incontrerete inoltre posizioni

filosofiche, scientifiche, letterarie. Troverete le definizioni di

paradigma.
LinguaItaliano
Data di uscita11 mag 2021
ISBN9791220332576
L'origine dell'individualità

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    Anteprima del libro

    L'origine dell'individualità - Irene Galfo

    info@youcanprint.it

    L’origine dell’individualità. Criteri epistemici e problemi etici.

    Introduzione

    Qual è la natura della vita? Esistono delle definizioni che possono descrivere efficacemente gli esseri viventi? Quali sono le loro caratteristiche fondamentali? In cosa consiste il carattere teleonomico degli organismi viventi descritto da Monod? A Questi ed ad altri interrogativi si propone di rispondere la prima parte della seguente trattazione. Certamente la vita è costituita da svariate proprietà, e non è possibile darne una definizione univoca, senza macchiarsi di riduzionismo.

    Si può, nel tentativo di avvicinarsi alla comprensione della sua natura, utilizzare l’analisi che dà Davies delle caratteristiche degli esseri viventi nel suo libro Il cosmo intelligente: complessità, organizzazione, unicità, proprietà emergente, olismo, imprevedibilità, apertura, interdipendenza, squilibrio, evoluzione, teleologia e teleonomia. Si può altresì cercare di tratte degli spunti interpretativi da due paradigmi opposti, il vitalismo, con riferimenti alla formulazione canonica che ne ha dato Driesch nei primi decenni del secolo scorso, e il meccanicismo.

    Si può tentare di spiegare l’intricato processo dell’origine delle forme e i fondamentali temi di genetica e morfologia al fine di avere elementi sufficienti per porsi una questione di carattere epistemologico e morale: quando un embrione diventa persona umana, cioè acquisisce lo status morale o dignità da cui provengono i diritti relativi alla categoria di <>? Complica la questione il contrasto tra diverse opinioni che si propongono di rispondere a questo complesso interrogativo che esula dal campo della biologia e della scienza in generale per investire il principio della nostra responsabilità di giudizio e di scelta. Nella seconda parte del discorso, si esaminano i criteri <>, usati per valutare l’esistenza nell’embrione della qualità di <> e le motivazioni che li sostengono, tenendo ben presente che essi derivano da criteri culturali e sociali, piuttosto che strettamente scientifici, dunque collocano l’acquisizione della qualità di <> umana in momenti diversi dello sviluppo embrionale.

    I criteri estrinseci non derivano da caratteristiche dell’embrione. Essi conducono alla tesi che l’embrione si possa considerare persona o individuo solo attraverso l’instaurazione di rapporti umani, dunque molto dopo la nascita ciò sarebbe poi sancito dalla legge positiva che garantisce i diritti oggettivi ad ogni essere umano.

    I criteri intrinseci invece, dipendono dalle caratteristiche dell’embrione e gli attribuiscono la qualifica di <>, non appena diventa indipendente dal corpo della madre, per la sua natura biologica, in fine, per la sua finalità intrinseca, ovvero per il fatto che diventerà persona.

    Andando a ritroso, rivisiteremo la teoria dell’animazione diretta, proposta negli scritti di Ippocrate, per la quale l’embrione diventava persona, sin dal primo istante del concepimento, acquisendo un’anima, nonché la teoria opposta, dell’animazione diretta, attribuita ad Aristotele. Nella terza parte si considerano delle posizioni più strettamente scientifiche sull’inizio della vita come gli articoli di Colombo e Boncinelli che concordano con Gilbert nel ritenere che la fecondazione sia l’inizio dell’esistenza.

    Successivamente si esamina il concetto di <> di Agazzi che si chiede <>? e se è possibile regredire fino al punto di riconoscerci nell’embrione da cui ci siamo sviluppati. Esamineremo anche le posizioni di Mori ed Eco, ed alcune interessanti osservazioni di quest’ultimo sulla Summa Theologica.

    Nella quarta parte si fa riferimento alle posizioni di Heidegger per cui l’essenza precede l’esistenza, Sartre, che inversamente sottolinea l’originarietà dell’esistenza, Orwell, secondo cui l’esistenza non è altro che una delle tante convinzioni degli uomini e al concetto di esistenza derivante dal senso comune. In fine, la conclusione propone la spiegazione del concetto di vita come prodotto culturale; essa è attraversata da una concezione evoluzionistica della nostra specie, la quale produce la cultura in cui essa stessa vive.

    La natura della vita

    I successi della biologia molecolare sono

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