Ego, è la speranza.: Improbus illE 5
Di Brollo Olga
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Info su questo ebook
Questa storia deve finire, non possono giocare ulteriormente con questo suo cuore sofferente e se a loro non piacesse quest’idea, beh! Lo dovrà fare da sola.
Adamantem, continua a fuggire loro ma, alla fine la catturano sempre.
Facendole fare delle passeggiate che non sono di piacere; avanti e indietro nel tempo.
Il problema per Adamantem, non sarebbe: “Viaggiare nel tempo.”
Il suo dilemma è sempre e solo uno: “Arriva nel suo passato da viva e ne esce con la sua dipartita.”
Queste morti, la mutano e lei non riesce più a tenere stretto dentro sé, il mostro.
“Una volta conclusa questa storia, troverò un modo per garantirmi un futuro sereno, la mia iniziativa può funzionare. Ma, non sarà semplice.”
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Anteprima del libro
Ego, è la speranza. - Brollo Olga
Olga Brollo
Improbus illE 5
Ego, è la speranza.
Per mio figlio Davide
Sono pochi quelli che vedono con i propri occhi e
p rovano sentimenti coi propri…
C uori
Premessa
Sola e dimenticata là, sulla Terra; per quattro lunghi secoli, prima che venisse rintracciata nuovamente.
Questa storia deve finire, non possono giocare ulteriormente con questo suo cuore sofferente e se a loro non piacesse quest’idea , beh! Lo dovrà fare da sola.
Non potranno esserci due Adamantem, su questo Mondo, il futuro non deve camminare nel passato per formare il presente.
Questa è la chiave del mio destino .
Cosa può succedere se cambi assi il mio passato?
Nonostante, Adamantem continui a fuggire loro alla fine, la catturano sempre, facendole fare delle passeggiate che non sono di piacere; avanti e indietro nel tempo.
Il problema per Adamantem, non sarebbe: V iaggiare nel tempo.
I l suo problema è sempre e solo un o, d i quando, fa questi viaggi: Arriva nel suo passato da viva e ne esce con la sua dipartita.
Ma, queste morti, la mutano e lei non riesce più a tenere stretto dentro sé, il mostro.
Proprio nel suo ultimo viaggio nel passato, lei ha incontrato due persone , l’aiuteranno a districarsi tra le Anime, non saprà se sarà giusto; dare loro una possibilità o no, la sua mente non le permette di dimenticare i tradimenti subiti da chi pensava fossero amici.
Le varie Ombre però, cominciano a scappare di qua e di là, anche loro vogliono tutto e sotto a questa minaccia, nessun Mondo è più al sicuro .
Hanno compreso fin troppo bene che: gli esseri
umani si lasciano influenzare dal male, per un proprio desiderio farebbero di tutto, quindi perché non approfittarsi di questa loro debolezza? Con l’aiuto di qualche potente Dio e di una gran dose di fragilità da parte dell’uomo, un Ombra d'Improbusille raggiunge rà anche la Terra.
Sarà la prima di molte altre a farlo e nessuno sospetta cosa potrà accadere tra un po' di tempo a questa parte.
Anche Adamantem è ignara, non ha alcuna visione su questo quindi, non riesce a non pensare che ai suoi problemi, il primo tra tutti è; quello di Vincent che non desidera la sua morte solo con quelle sue parole, già dette più volte ad alta voce .
Trovato il libro, lei comincia a comprendere tutto quello che deve fare, esso disegna la base del suo dilemma e la frase è il giudizio ma, non durerà mo l to tra le sue mani, qualcuno ha voglia di leggere, di scoprire chi lo scriva e soprattutto, perché lo faccia.
Eracle invece, non riflette ulteriormente alle parole della dolce Fata disperata, pensando che siano parole gettate al vento per non averla accontentata, solo alla fine e dopo molto tempo comincerà a rifletterci. «Morirò, se affronterò questo. Tutto questo è l’inizio del mio dolore, perché non vuoi comprendere? Io l’ ho visto. S e tornassi su quel regno, non rester ebbe più nulla di me, da quel momento; io comincerò un nuovo viaggio e sarà quello di non ritorno che piano, piano mi porterà la fine. Tutti abbiamo delle scelte e tutti le affronteremo ma, stai pur certo che se facessi questo, non vivrò a lungo, è scritto e io l’ho visto, diventerò il M ostro
a breve tempo . »
Continua, la sua vita nonostante: l’avvertimento, ed è entra to nel gruppo degli immortali, dapprima non li sopportava molto poi, sono diventati amici.
Lavorano insieme e cercano di tenere calma la dolce Fata ribelle, non conoscono le vere intenzioni di lei, non capiscono che nei suoi pensieri c’è solo un’idea.
U na volta conclus a questa storia, trover ò un metodo per garantir m i un futuro sereno, la mia iniziativa può funzionare. Ma, non sarà semplice.
Capitolo 1
Adamantem
Finalmente ora sto meglio, non so quanti giorni siano passati, nemmeno m’informo.
Ho sognato di tutto in quel tempo, che sono stata male ma, è quel bacio che Vincent mi aveva donato prima di morire, quel mio ultimo desiderio, che tornava spesso nella mia mente.
Sfioro le mie labbra con le dita, mi è sembrato di darlo realmente e seppur sia stato bellissimo, non mi è sembrato lo stesso.
Simile è vero ma, non uguale.
Forse perché era solo un sogno o forse solo perché è passato tanto di quel tempo che nella mia mente quel lontano ricordo è affiorato diverso.
I miei pensieri tornano all’ultima volta che ho visto Vincent, a quando, mi ha abbracciato chiedendomi di restare. L o avrei fatto? Non lo so. Lui mi ha detto il suo volere, ed è quello che dovrei rispettare, mi vuole l ontana ma, sola.
L a sua frase illogica ha espresso tutto il suo malcontento su me.
Sospiro e chiedo. «Tra quanto arriviamo?»
Eracle non risponde, sembra che non mi abbia udito, è sovrappensiero, mentre Marcus controlla Eracle che in effetti è parecchio strano lo fa lui per il suo amico. «Non lo sappiamo, questo Mondo non lo conosciamo molto bene. Flavo ha detto che quando, ci avvicineremo, ci farà sapere il resto. »
«Ma, non possiamo andare su Improbusille, ci sono io in quest’epoca.»
«Sì, Flavo ci ha detto infatti, di stare molto attenti che non vi incontriate.»
«Marcus, non si può fare.»
«Lo sappiamo Adamantem, è tutto sotto controllo.»
Mi guardo ancora intorno e non credo che loro sappiano.
Il 550 è molto lungo, calmati adesso e ragiona, dalla giornata capisco che siamo a maggio, tra quattro mesi circa ci sarà quella guerra e Vincent è già un immortale.
Non posso cambiare nulla, se non riprendermi ciò che è mio, in questo momento. «Non possiamo andare lì. Ci sono io e non è cosa buona, non so il motivo ma, penso che non dovremmo farlo. Mia madre mi ha sempre detto che Il futuro non può camminare nel passato per formare il presente.
Vi prego...»
Mi agito ed Eracle mi blocca tra le sue imprecazioni, finalmente parla e non è ciò che vorrei sentire. «Abbiamo tutto sotto controllo. Sappiamo che ci sei tu, ora dovresti stare per partire da quel regno per cercare le tue amate sorelle ma, è qui che tutto è nato, è qui che...»
«Ci sarà anche Alba, non possiamo. Se lei ci capterà, saranno guai amari e io non potrò fare nulla. Questo sarà solo un altro mio scotto da pagare, basta! Non è possibile che: mi facciate sempre questo.»
«Vero ma, ci sarà anche Nigrummeam, noi confidiamo in lui. Riguardo al tuo scotto, ti garantisco che non ne avrai.»
«Tu forse non lo conosci bene per dire questo, lui in genere volta sempre bandiera, io, non mi fido. E lo scotto ci sarà, stai pur certo che dovrò pagare anche per questo.»
«Questa volta non lo farà, non cambierà sponda e poi, come fai a essere certa che lui cambi argine? Da quanto so, lui non lo ha mai fatto, non con te. Forse se ci pensi bene sai che anche lui, come te, è stato sempre messo in mezzo e con il suo carattere irascibile, forse si è meritato tutto ma, ingiustamente.»
«Lui...»
Non continuo, devo riflettere.
L’unica cosa certa è che: non voglio andare a Improbusille, i miei pensieri vengono interrotti da lui che dice «Adamantem, non devi avere paura. Voi Fate siete state create in questo modo ma, tu non sei più, solo una semplice Fata e adesso, dovresti dimostrarlo. Sai a cosa stai andando incontro, conosci i tuoi limiti, ciò che sia giusto o ciò che non lo sia. Nessuno di quanto so io, ti ha mai forzato ad agire in questo modo, sei stata solo tu l’artefice»
Si ferma con il cavallo, mi solleva in modo da vedermi in volto e continua. «tu, non devi avere paura. Questa sensazione è per i vigliacchi e tu non lo sei. Almeno lo spero. Gli abietti non dovrebbero nemmeno esistere. Mi fanno solo pena; poi, non devi dimenticare che qui non sei sola, ci sono io con Marcus a coprirti le spalle.»
Ok, mi ha detto la sua, odia i codardi, quindi odierà anche me, io altro non sono che una miserabile vile.
Come posso permettere loro di farmi questo?
Da lontano si cominciano a vedere le mura del castello, il mio cuore comincia a martellare nel mio petto.
Non posso, non posso andare oltre.
Il mio respiro è accelerato, a ogni metro che acquistiamo io sto sempre più male, dalla mia fronte imperlata di sudore, comprendo che non è solo una sensazione come dice Eracle.
Passo il mio braccio sul volto per asciugare il sudore, decido di levarmi la mantella cercando di far smettere questa sensazione di caldo e freddo che sento, in quell’istante appare Flavo. «Ehi ragazzi! Ecco Improbusille.»
Indica il castello che si vede in lontananza, sorride e continua. «Adama, come stai?»
La mia bocca trema, Male! Come pretendi che io stia?
Ma, Eracle risponde per me, sicuramente perché io prendo tempo nel farlo. «Sta bene. Adesso cosa dobbiamo fare?»
«Aspettate, vicino al castell o, Alba vi ha sentiti, ha avvertito lei. Vincent, Aaron e Dylan, non sanno ancora che Alba non è loro nemica, non sono tornati indietro tramite il portale, è proprio il Mondo che è tornato indietro. Quindi non vi conoscono, beh! Ad Adamantem, sì.»
A queste parole dichiaro. «Non posso entrare, non ci possono essere due di me, tu lo sai bene che non deve accadere .»
«Adamantem, sappiamo cosa dobbiamo fare. Eracle e Marcus...»
Non lo faccio finire, ho capito cosa dovrà succedere, non posso permetterlo. «Tu vuoi… Voi siete pazzi a credere che io resterò ferma a guardare. Non mi ucciderete un'ennesima volta, io non entrerò in lei. Sceglierò un altro posto lei… Io… Non si può fare.»
«Adamantem!»
Capitolo 2
Adamantem
Il cavallo comincia a innervosirsi, Eracle cerca di tenere sotto controllo la bestia, Flavo invece prova a calmare me poiché, il clima sta cambiando. «Adamantem non sarebbe la prima volta, tu ora puoi rimettere le cose a posto.»
«Non è vero, loro sono già immortali, non si può fare e io non voglio morire. Non puoi pretendere questo da me, proprio tu, che dici di volermi bene. »
«Adamantem, lo dovrai fare che ti piaccia o no!»
«Eracle, mi ha detto che nessuno voleva la mia morte, specialmente ora… Io non voglio morire. »
Il cavallo, adesso impenna cerca di disarcionarci, i miei capelli stanno prendendo vita e