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Meta Meditazione: I segreti del lavoro su di sé e l’illusione del labirinto
Meta Meditazione: I segreti del lavoro su di sé e l’illusione del labirinto
Meta Meditazione: I segreti del lavoro su di sé e l’illusione del labirinto
E-book318 pagine4 ore

Meta Meditazione: I segreti del lavoro su di sé e l’illusione del labirinto

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Info su questo ebook

“Come e perché la coscienza umana può essere portata a trascendere i limiti dello spazio-tempo?”Questo libro vuole avere il non facile compito di voler spiegare, in termini semplici ma completi, il perché la meditazione sia un dono, anzi, il dono più grande che un uomo possa darsi per modificare in meglio la sua vita e del perché la maggior parte delle persone, invece, la usano in maniera estremamente limitata, se non del tutto inutile."Meta Meditazione" è qualcosa che si concretizza oltre la meditazione conosciuta e praticata dai più, perché appunto in pochi ne conoscono il reale potenziale.Maggiori infrormazioni su: https://www.metameditazione.com/
LinguaItaliano
Data di uscita6 dic 2021
ISBN9791220374798
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    Anteprima del libro

    Meta Meditazione - Leonardo Calandra

    Cosa è la meditazione? Perché è importante meditare?

    Cosa è la meditazione esattamente? Perché dovremmo meditare? Quali benefici potremo ottenere nel praticarla? Cosa si intende esattamente con Lavoro su di sé?

    Queste sono le classiche domande che chiunque inizi ad interessarsi alla meditazione comincia a porsi, o perlomeno dovrebbe farlo.

    Le risposte a queste domande tuttavia non sono né banali né tantomeno scontate, ma potremmo iniziare dando un’unica e ambiziosa risposta: Per migliorare la nostra vita sotto ogni aspetto.

    Nel tentativo di spiegare l’arte meditativa avrei voluto iniziare con il darne una definizione, ma andando a consultare i dizionari o i tanti siti internet esistenti sul tema, nessuna delle definizioni usate risultava chiara o completa, tanto da poter essere presa ad esempio.

    Quindi come descrivere la meditazione? Probabilmente la migliore descrizione possibile è quella data da un antico maestro buddhista:

    Il dono di imparare a meditare è il dono più grande che puoi dare a te stesso in questa vita – Sogyal Rinpoche

    Partendo dalle parole di Sogyal, questo libro vuole avere quindi il non facile compito di voler spiegare, in termini semplici ma completi, il perché la meditazione sia un dono, anzi, il dono più grande che un uomo possa darsi per modificare in meglio la sua vita e del perché la maggior parte delle persone, invece, la usano in maniera estremamente limitata, se non del tutto inutile.

    Da questo assunto nasce il titolo del libro Meta-Meditazione che va compreso nel suo significato a partire dal prefisso greco mèta- che sta a significare qualcosa che va oltre, che si concretizza, nel nostro caso, oltre la meditazione conosciuta e praticata dai più, perché appunto in pochi ne conoscono il reale potenziale.

    Quanto al concetto di lavoro su di sé, di solito ci vengono date indicazioni generiche o principi spesso ermetici. Io cercherò di portare degli esempi reali di quello che è stato il mio lavoro su di me, cioè, tramite la mia esperienza diretta (almeno quei casi in cui mi sento di parlare tranquillamente, che non coinvolgono troppo la mia sfera privata o quella di chi mi è vicino). Spero, in questo modo, di chiarire esattamente che tipo di lavoro dovrete fare e al contempo, inspirarvi nell’iniziare.

    Prima di addentrarci nello studio della meditazione è doveroso però fare una premessa metodologica. Il viaggio che ci porterà alla scoperta della meditazione sarà lungo, prenderà strade apparentemente tortuose, ma sappiate che tutto quello che verrà scritto sarà frutto dell’esperienza vissuta – anche se ho dovuto omettere alcune esperienze che avrebbero potuto apparire come poco credibili agli occhi di chi legge – e se esporrò idee o concetti di antiche dottrine o di personaggi storici lo farò perché ho constatato la correttezza degli stessi tramite appunto l’esperienza diretta.

    L’approccio sarà estremamente semplice nella terminologia e nei concetti espressi, quasi inesatto, per chiarezza agli occhi di legge. Personalmente, ritengo che la chiarezza nello spiegare determinati concetti sia da preferire alla correttezza formale ove questa complichi la spiegazione, almeno come base di partenza. Ognuno di voi sarà poi libero di approfondire meglio determinati argomenti, avendo ben chiaro in mente i principi fondamentali sui quali si basano.

    Anche se il discorso sembrerà allontanarsi dal punto centrale, come in un puzzle, pezzo dopo pezzo tutte le importanti tessere andranno al loro posto formando un quadro coerente, così da poter completare il ragionamento e poter tornare al punto più importante del libro; la meditazione, appunto, che può essere compresa appieno solo se abbiamo consapevolezza del puzzle nella sua interezza.

    Quindi perché è importante meditare? Perché Sogyal la descrive come il dono più importante che possiamo darci?

    Generalmente, la maggioranza delle persone si avvicina alla meditazione per due motivi principali, alleviare lo stress o per una qualche spinta di natura spirituale.

    Non so voi, ma per me, imparare a sciogliere lo stress e trovare la pace interiore sono cose importanti ma sono ben lunghi dall’essere considerate il dono più importante di tutta una vita, quindi di cosa stiamo parlando realmente?

    Per rispondere velocemente e in maniera chiara non userò le parole di un maestro Zen ma quelle di un militare, il Tenente-Colonnello Wayne M. McDonnel, autore di un documento declassificato presente in originale sul sito della CIA (la famosa agenzia di spionaggio del governo degli Stati Uniti d’America) a seguito del programma denominato F.O.I.A.

    Nello specifico il FOIA (Freedom of Information Act), è una legge sulla libertà di informazione che ha aperto a giornalisti e studiosi l'accesso agli archivi della National Archives and Records Administration americana e quindi a molti documenti un tempo riservati e coperti dal segreto di stato.

    Questo documento chiamato Analisi e valutazione del processo Gateway è datato 9 giugno, 1983 ed è stato rilasciato per la prima volta il 9 Settembre 2003 e, da allora, è liberamente scaricabile direttamente dal sito della CIA in lingua inglese (mentre sul mio sito metameditazione.com troverete anche la versione, da me tradotta, in italiano).

    Questo documento è stato redatto su carta intestata del Comando di Intelligence e Security, gruppo operativo dell’esercito degli Stati Uniti, stanziato a Fort Meade nel Maryland.

    Si tratta un rapporto redatto dal già citato Tenente-Colonnello McDonnel al suo Comandante in capo, il quale inizia proprio dicendo:

    Sono stato incaricato da lei di fornire una valutazione della cosiddetta Gateway Experience (Esperienza Portale) in termini di utilità pratica, spiegandone anche i suoi meccanismi.

    Per un militare il concetto di utilità pratica è facilmente riconducibile alle eventuali applicazioni belliche o nel caso specifico di spionaggio militare, data la natura del progetto in questione.

    Perché vi parlo di un documento militare per spiegare la meditazione? Perché il progetto Gateway Experience parla di stati alterati di coscienza, gli stessi che si possono raggiungere attraverso la meditazione e l’ipnosi. Inoltre, il militare, nel rapporto descrive quella che, per lui è, a detta di diversi scienziati, la natura dell’universo, fornendo la spiegazione scientifica dei fenomeni descritti.

    Conviene precisare che la descrizione dell’Universo e le sue leggi, fatta nel documento, non è inedita, ma descrive quella che in fisica quantistica è nota come la teoria delle stringhe. Una teoria ufficialmente ancora in fase di sviluppo, che tenta di conciliare la fisica quantistica con la relatività generale, cioè la fisica classica, e che, una volta ufficializzata, potrebbe costituire la cosiddetta teoria del tutto. Il Rapporto Gateway, semplicemente, certifica implicitamente che la teoria è corretta e che l’universo funziona realmente in quel modo.

    Quindi non stiamo parlando di un semplice scienziato, per quanto prestigioso, che ci spiega una teoria di Fisica Quantistica, ritenuta magari indimostrabile, e che può essere smentito da un altro scienziato con idee opposte che descrive una teoria alternativa e concorrente. Qui parliamo di applicazioni pratiche di tecniche considerate impossibili e del loro potenziale impiego ai fini di spionaggio militare da parte dell’esercito degli Stati Uniti d’America.

    Un militare è pragmatico; studia, analizza, verifica, e in caso utilizza qualunque tecnica possa dargli un vantaggio tattico. Quindi indirettamente, lo studio di un militare, certifica la veridicità e la concretezza di pratiche mentali che antichi maestri si tramandano da secoli.

    In particolare, di quali tecniche parliamo? Facciamo qualche esempio pratico, leggendo dal rapporto:

    Dopo aver raggiunto il Focus 10 (una trance profonda), il partecipante è ora pronto a sforzarsi per raggiungere uno stato di consapevolezza sufficientemente espansa per iniziare effettivamente ad interagire con dimensioni oltre quelle associate alla sua esperienza della realtà fisica

    Il Colonnello ci spiega che i partecipanti al progetto (come lui stesso ha sperimentato) vengono addestrati ad andare in una trance molto profonda, simile allo stato di sonno. Queste trance vengono etichettate con un numero che serve a distinguere il livello di profondità raggiunto dalla trance stessa. Quindi avremo un livello chiamato Focus 1 per lo stato di trance che si ottiene semplicemente chiudendo gli occhi e iniziando a respirare profondamente, fino al Focus 21 in cui il corpo fisico è praticamente in sonno profondo mentre la coscienza rimane attiva.

    Vediamo adesso alcune delle tecniche descritte associabili ai diversi stati di Focus, certificati dal militare.

    Risoluzione dei problemi. Questa tecnica implica, l’identificazione dei problemi fondamentali che l’individuo desidera vedere risolti, la focalizzazione e il riempimento della propria consapevolezza espansa con la percezione di questi problemi per proiettarli infine nell’universo. In questo modo, l’individuo si avvale dell’assistenza […] del suo Sé superiore, in altre parole la sua coscienza espansa, per interagire con l’ologramma universale ed ottenere le informazioni necessarie per risolvere il problema

    Praticamente ci viene spiegato che attraverso un particolare stato di coscienza alterato e una forte focalizzazione (ottenibili anche con la meditazione) possiamo interrogare il nostro Sé superiore (cioè la nostra anima immortale) e ottenere una risposta ad un qualunque nostro problema. Praticamente è come se avessimo lo specchio della favola di Biancaneve che può rispondere a tutte le nostre domande, senza però nessuno che ci avesse mai spiegato come consultarlo.

    Poter accedere ad una facoltà del genere è sicuramente un bel dono molto vicino a quelli di cui parlava Sogyal, non trovate?

    Anche la Modellazione è una tecnica molto interessante:

    Modellazione. Questa tecnica implica l’uso della coscienza per raggiungere alcuni obiettivi desiderati che possono riguardare il mondo fisico, il campo emotivo o quello intellettuale. Questa tecnica implica la concentrazione sull’obiettivo desiderato (mentre si è nello stato di Focus 12), la sua estensione dalla percezione dell’individuo all’intera coscienza espansa e la sua proiezione nell’universo con l’intenzione che l’obiettivo desiderato sia già una questione certa e raggiunta […]

    In altre parole, la tecnica del modellamento riconosce il fatto che, poiché la coscienza è la fonte di tutta la realtà, i nostri pensieri hanno il potere di influenzare lo sviluppo dello spazio-tempo che noi chiamiamo realtà a condizione che quei pensieri siano proiettati con un’intensità adeguata.

    La tecnica della Modellazione sembra descrivere in pieno quella che viene normalmente chiamata Legge d’attrazione, anche se in realtà non andremmo ad attrarre un qualcosa, ma più verosimilmente andremo ad inserire, nell’Universo, un seme creato dalla nostra volontà che germoglierà a determinate condizioni ben precise.

    Niente male come dono anche questo, vero?

    Altra tecnica molto interessante descritta dal Colonnello è quella chiamata, Respirazione sul colore:

    Respirazione sul colore. La tecnica successiva è chiamata respirazione sul colore ed è progettata per utilizzare la consapevolezza espansa e l’attenzione altamente focalizzata, associata allo stato del Focus 12, […] fondamentalmente, in termini di applicazione pratica, è una tecnica curativa che ha lo scopo di ripristinare il corpo e di potenziarne le capacità fisiche, riequilibrando, rivitalizzando e risintonizzando i flussi energetici corporei.

    Infine, arriviamo a quelle tecniche che sono più interessanti per il Colonnello, dal punto vista militare, come la visione remota e la possibilità di visualizzare il passato e soprattutto il futuro.

    Visualizzazione remota. [..] una tecnica chiamata visualizzazione remota [..] un vortice vorticoso attraverso il quale invia la sua immaginazione alla ricerca di nuove intuizioni o illuminazioni. Il simbolismo del vortice sembra essere quello di indurre il subconscio e trasmettere istruzioni su ciò che il partecipante desidera fare, ma che in termini di simboli non verbali, l’emisfero destro della mente è in grado di comprendere.

    Ed infine:

    Viaggio nel passato. Tutte le tecniche precedenti sono condotte al livello di consapevolezza espansa noto come Focus 12. Tuttavia, la tecnica del viaggio nel tempo passato implica un’ulteriore espansione della coscienza. [..] non solo la storia passata dell’individuo è disponibile per l’esame [..] ma è possibile accedere anche ad altri aspetti del passato con cui l’individuo stesso non ha avuto alcun collegamento.

    Visione del futuro. L’ultimo e il più avanzato di tutti gli stati Focus 21 associati al programma di formazione Gateway prevede il movimento al di fuori dei confini del tempo-spazio ma con attenzione alla scoperta del futuro piuttosto che del passato.

    Per inciso, il Colonnello alla fine del suo rapporto osserverà che queste tecniche hanno dato prova di essere reali ed estremamente pratiche, ma purtroppo sono soggette a diverse interferenze, tali da non consentirne un utilizzo tattico a scopi militari senza ulteriori approfondimenti. Per ulteriori informazioni vi consiglio, però, di leggere direttamente il documento in italiano sul mio sito.

    Ricapitolando, abbiamo un rapporto scritto da un servizio di Intelligence militare che afferma che attraverso l’induzione in determinati stati di coscienza alterata è possibile per noi ottenere le risposte e le soluzioni ai nostri problemi, guarire dalle malattie, esaudire i nostri desideri e riuscire e muoversi con la coscienza nel tempo e nello spazio. Certificando il tutto in maniera ufficiale e riservata (ricordiamo che il documento datato 1984 è rimasto segretato per diversi anni e reso disponibile solo grazie al F.O.I.A.).

    Cerchiamo adesso di capire cosa si intende per coscienza focalizzata e stato alterato di coscienza anche e soprattutto in relazione alla meditazione.

    L'elettroencefalogramma (EEG) è un esame diagnostico che, attraverso alcuni elettrodi posizionati sul cuoio capelluto, misura l'attività elettrica cerebrale, riproducendola sotto forma di una serie di onde.

    Quando siamo coscienti, il nostro cervello emette della onde elettriche che vanno dai 14 ai 30 Hertz, chiamate onde Beta. Quando chiudiamo gli occhi e ci rilassiamo, le onde scendono da 13 agli 8 Hertz e vengono chiamate onde Alpha. Quando cadiamo in un sonno leggero le onde arrivano ai 4 Hertz (onde Tetha) fino raggiungere i 0,5 Hertz (onde Delta) durante il sonno profondo. Infine, al contrario se stiamo svolgendo una attività particolarmente impegnativa, le onde celebrali cresceranno ad una frequenza anche di 90 Hertz (onde Gamma).

    Avendo definito lo stato di coscienza ordinario quello che va dai 14 ai 30 Hertz, tutti gli stati sopra o sotto queste soglie andranno considerati necessariamente come stati alterati di coscienza.

    Quando il Colonnello parla di Focus 3, Focus 10, Focus 21 si riferisce a questi vari stati di coscienza alterata, quindi per lui, approssimativamente, il Focus da 1 a 3 corrisponderà allo stato di onde Alpha, quello fino al Focus 10 sarà più profondo quindi onde Tetha, andando oltre il Focus 10 arriveremo alle onde Delta e infine, superati certi limiti, l’attività celebrale salterà in alto verso le onde Gamma negli stati di Focus superiori al 15. In realtà nel documento non viene spiegata nel dettaglio questa scala, ma solo l’attività delle onde in relazione ad alcuni stati di Focus ben determinati.

    Il rapporto presenta, però, anche alcune inesattezze od omissioni di non poco conto, per esempio, a differenza di quanto asserito dal Colonnello posso affermare, per esperienze dirette vissute in prima persona, che tutti questi stati alterati di coscienza possono essere raggiunti anche attraverso la pratica meditativa ed un esercizio costante, e che le tecniche da lui illustrate sono solo una parte del reale potenziale che possiamo liberare tramite le nostre meditazioni.

    Il Colonnello omette, o semplicemente ignora, molte tecniche importanti che scopriremo. In ballo c’è molto di più, la nostra anima e la sua progressiva elevazione verso il ricongiungimento con il divino, attraverso la riscoperta dell’amore assoluto, prima verso noi stessi (perché, scopriremo che quasi nessuno si ama sul serio) e infine verso ogni cosa che ci circonda e che chiamiamo Universo o Dio. Il problema è che serve impegno, conoscenza delle tecniche e soprattutto disciplina nell’applicarle e nello svilupparle.

    C’è anche da dire, per completezza, che il Gateway Experience si basa su induzioni ipnotiche praticate attraverso l’ascolto di registrazioni audio basate su tecniche binaurali. Non molto diverse, in linea teorica, dalle meditazioni guidate con audio binaurale che si trovano facilmente in rete.

    Dal punto di vista militare è preferibile indurre questi stati alterati di coscienza a forza attraverso i toni binaurali su soggetti sperimentali per indurre visioni a distanza o sul futuro, piuttosto che praticare con calma e perseveranza una buona meditazione. Personalmente sconsiglio il ricorso a queste scorciatoie se prima non si è iniziato un percorso interiore serio, il rischio di scherzare con il fuoco e farsi male potrebbe essere abbastanza reale in caso contrario. La lettura di questo libro serve proprio a chiarire questi aspetti che vedremo in seguito.

    Quello che, in questo momento, è più importante comprendere è come e perché queste tecniche funzionano secondo la fisica. Il Colonnello infatti nel suo rapporto si chiede:

    Come e perché la coscienza umana può essere portata a trascendere i limiti dello spazio-tempo? Per rispondere, dobbiamo prima analizzare cosa sono il tempo e lo spazio per capire come la dimensione che costituiscono possa essere trascesa

    Cercando di semplificare al massimo i concetti di fisica quantistica espressi nel rapporto possiamo dire che il Colonnello ci descrive in pratica un Universo formato unicamente da energia. Questa energia è divisa in due stati, energia a riposo ed energia in movimento.

    "Il punto da sottolineare è che l’intero essere umano, il cervello, la coscienza e tutto il resto è, come l’universo che lo circonda, nient’altro che un sistema straordinariamente complesso di campi energetici.

    I cosiddetti stati della materia sono in realtà variazioni nello stato di energia e la coscienza umana è una funzione dell’interazione dell’energia in due stati opposti (movimento vs riposo) secondo il modo descritto nel paragrafo seguente."

    Quindi in sostanza ci spiega, senza timore di essere smentito, che la nostra coscienza e perfino quella che chiamiamo realtà materiale sono in realtà degli stati di energia in movimento.

    La nostra coscienza, altro non è che energia cosciente in movimento e, proprio grazie alla vibrazione prodotta dal movimento, questa crea una realtà olografica che noi chiamiamo realtà tridimensionale, attraverso la quale sperimentiamo l’illusione della vita.

    L’energia crea, immagazzina e recupera significato nell’universo proiettando o espandendosi a determinate frequenze in una modalità tridimensionale creando un modello vivente chiamato ologramma. […] L’universo è composto da campi energetici interagenti, alcuni a riposo e altri in movimento. È, di per sé, un gigantesco ologramma di incredibile complessità

    Sostanzialmente quindi la nostra realtà materiale sarebbe una illusione della coscienza, anzi l’Universo intero sarebbe la somma delle illusioni create dalle innumerevoli coscienze attive. Questa illusione viene chiamata ologramma universale.

    Da questo assunto possiamo capire che, se la nostra realtà materiale è in realtà solo un ologramma creato dalla nostra stessa energia, se ne desume che cambiando la nostra coscienza possiamo cambiare la proiezione dell’ologramma e quindi alterare la realtà materiale.

    Inoltre, siccome la realtà è solo energia in cambiamento, possiamo muoverci nel tempo e nello spazio perché in termini fisici, per la coscienza, questo corrisponderebbe solo a muoversi seguendo l’energia nel suo cambiamento.

    Questi probabilmente potrebbe essere concetti difficili da cogliere nella loro interezza, ma più andremo avanti più cercherò di semplificare il discorso. Non vorrei addentrarmi troppo in questo campo e non vorrei scrivere un trattato di fisica quantistica, primo perché non ne avrei le competenze, secondo perché ci sono già molti libri sull’argomento. Quello che a me interessa invece e semplificare il discorso e darvi un metodo pratico di miglioramento della nostra condizione umana.

    Un ultimo concetto che terrei a sottolineare, però, è che se l’energia in movimento corrisponde alla nostra coscienza, l’energia a riposo viene descritta, nel rapporto, come l’Assoluto.

    L’energia in questo stato di infinito inattivo è definita dai fisici, energia nel suo stato assoluto, o semplicemente l’Assoluto. […] tra l’Assoluto e l’universo materiale in cui, noi tutti, sperimentiamo la nostra esistenza fisica ci sono varie dimensioni intermedie alle quali la coscienza umana può, in stati alterati dell’essere, avere accesso.

    Ora cerchiamo di semplificare i concetti e portarli ad un livello più comprensibile. Nel suo rapporto il Colonnello ci dice che nel tentativo di spiegare, come è perché certi fenomeni si verificano e funzionano, avesse ritenuto necessario utilizzare la fisica moderna, trattando questi fenomeni in un linguaggio scientifico, stigmatizzandoli delle loro connotazioni legate alla teologia, all’occultismo o al paranormale e inserendoli in un quadro di riferimento adatto ad una valutazione puramente oggettiva.

    Paradossalmente però, pur avendo fatto di tutto per evitare di tentare di esprimere giudizi basati su un quadro di riferimento sovrannaturale, alla fine il Colonnello ritenne necessario tornare alla questione dell’impatto della Gateway Experience sui principali sistemi di credenze religiose, filosofiche ed esoteriche facendo questa considerazione:

    (appare chiaro che) il concetto di universo che almeno alcuni fisici stanno arrivando ad accettare sia identico nei suoi aspetti essenziali a quello noto ad una élite erudita, con cultura di alto livello, di determinate civiltà del mondo antico. Il concetto di uovo cosmico, ad esempio, è ben noto agli studiosi che hanno familiarità con gli antichi scritti delle religioni orientali

    Il militare è costretto quindi ad ammettere che i concetti più innovativi relativi alla fisica quantistica sono in realtà, già conosciuti da tempo immemore, da una élite erudita di alcune antiche civiltà. Facendo anche alcuni esempi:

    Nel 1967, Alexandra David-Neel e Llama Yongden scrissero un libro intitolato Insegnamenti orali segreti nelle sette buddiste tibetane, da cui è tratta la seguente citazione:

    Il mondo tangibile è movimento, dicono i Maestri, non una raccolta di oggetti in movimento, ma il movimento esso stesso. Non esistono oggetti ‘in movimento’, è il movimento che costituisce gli oggetti che ci appaiono. Essi non sono altro che movimento

    Il Colonnello ammette anche che quanto affermato nel rapporto non è in contrasto con i principi essenziali delle dottrine del pensiero teologico giudaico-cristiano.

    L’Assoluto a riposo nell’infinito è un concetto uscito direttamente dalla filosofia mistica ebraica. Anche il concetto cristiano della Trinità traspare dalla descrizione dell’Assoluto presentata in questo documento. […] La descrizione dell’energia totalmente a riposo, nell’infinito si adatta al concetto metafisico cristiano del Padre mentre l’infinita autocoscienza residente in quell’energia che fornisce la forza motrice della volontà per mettere in moto una parte di quell’energia per creare la realtà corrisponde al Figlio.

    Prendiamoci una piccola pausa e riflettiamo su quanto appreso finora. Abbiamo un militare, del reparto operativo dei servizi segreti, che ha redatto un rapporto classificato come riservato in cui certifica il lavoro di alcuni scienziati secondo cui è possibile per la coscienza umana operare al di fuori dalla realtà che conosciamo.

    Inoltre, egli certifica che le suddette tecniche hanno un’effettiva utilità a livello militare per i servizi segreti, valutandone pertanto la possibile efficacia in ambito operativo.

    Infine egli, suo malgrado, è costretto ad ammettere che questi concetti erano già conosciuti da alcune élite erudite di civiltà antiche e che questi insegnamenti venivano tenuti segreti e riservati all’interno di quelle sole élite. Non sfugge infatti che uno degli esempi citati venga da un libro chiamato Insegnamenti orali segreti nelle sette buddiste tibetane.

    Questo significa che qualcuno, più o meno segretamente, ha sempre saputo dell’esistenza di tecniche per alterare la realtà materiale che agli occhi di un uomo comune sarebbero state scambiate come magia. Ed è proprio da questo punto che partì diversi anni fa la mia esperienza con la meditazione. Fu proprio dalla magia e non dalla lettura del rapporto Gateway di cui venni a conoscenza solo recentemente.

    Il mio percorso fu completamente inusuale in questo campo, non mi rivolsi a nessun maestro, non frequentati corsi o abbracciai nessuna religione

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