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Non tradire tuo figlio: Le indicazioni rivoluzionarie per crescere tuo figlio libero di essere se stesso e al massimo della sua creatività e spontaneità
Non tradire tuo figlio: Le indicazioni rivoluzionarie per crescere tuo figlio libero di essere se stesso e al massimo della sua creatività e spontaneità
Non tradire tuo figlio: Le indicazioni rivoluzionarie per crescere tuo figlio libero di essere se stesso e al massimo della sua creatività e spontaneità
E-book303 pagine4 ore

Non tradire tuo figlio: Le indicazioni rivoluzionarie per crescere tuo figlio libero di essere se stesso e al massimo della sua creatività e spontaneità

Di Osho

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Info su questo ebook

«I bambini sono espressioni nuove del divino, nella vita. Sii rispettoso, comprensivo. E se sei felice e attento, non devi preoccuparti di come evitare di commettere gli stessi errori dei tuoi
genitori; non li commetterai. Ma devi essere completamente diverso dai tuoi genitori. Sarà la consapevolezza a produrre questa differenza». OSHO

Basta poco per togliere a tuo figlio la spontaneità e per limitare la sua innata genialità, per privarlo della sensazione di sentirsi libero di esprimersi e di potersi sempre fidare di te.

La società da sempre ha messo in atto comportamenti per cercare di omologare i bambini, negandogli l’opportunità di vivere le proprie passioni e di esprimere al massimo le proprie potenzialità.

Il risultato? Una società di adulti omologati simili a robot.

In questo libro Osho, con il suo inconfondibile stile diretto, tagliente e controverso, fornisce la via per la vera educazione dei bambini e degli adolescenti.

Con questo libro scoprirai come:
  • Come permettere a tuo figlio di essere se stesso e coltivare la sua unicità e i suoi talenti
  • Le indicazioni per una nascita serena senza traumi
  • Come scoprire chi è veramente tuo figlio e crescerlo senza condizionamenti
  • E molto altro ancora...
LinguaItaliano
Data di uscita4 gen 2022
ISBN9788833802640
Non tradire tuo figlio: Le indicazioni rivoluzionarie per crescere tuo figlio libero di essere se stesso e al massimo della sua creatività e spontaneità

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    Anteprima del libro

    Non tradire tuo figlio - Osho

    Prefazione

    In un mondo migliore,

    le famiglie impareranno dai bambini

    I bambini e il gioco della vita e della morte sono due dei misteri più affascinanti della nostra esperienza terrena e Osho è un grande maestro in entrambi i campi.

    In questo libro ci mostra con grande saggezza tutta la verità sulla natura dei bambini. Un racconto narrato con coraggio, verità, senza paura dei pregiudizi e dei giudizi del mondo esterno, contemporaneo, così lontano a volte dalla purezza e dalla semplicità del mondo infantile.

    Osho, come sempre, non ha paura e lascia che attraverso le sue parole i pensieri e i sentimenti dei bambini abbiano voce. Non risparmia anche dure, se pur doverose, critiche al mondo dell’adulto che ancora così poco ha compreso della natura così speciale di questi esseri spirituali meravigliosi che con incondizionato amore ci fanno ogni giorno dono di loro stessi.

    Ti prego, se sceglierai di leggere le prossime pagine, fai sì che le sue frasi a volte pungenti siano per te costruttive, che diventino uno sprone per riflessioni profonde, importanti e destinate a migliorare il rapporto con i tuoi figli e la comprensione del loro mondo, a volte così diverso dal nostro.

    «L’amore è libertà», dice Osho, ma chi di noi oggi vuole davvero un figlio libero? Tutti!

    Lo credi davvero? Noi no.

    Nessun adulto, nessun genitore, vorrebbe in fondo avere a che fare con bambini veramente liberi.

    Nessun adulto vorrebbe avere che fare con bambini che dicono sempre quello che vogliono, che dicono di no, che sono iperattivi, autistici, che non stanno mai fermi, che urlano, che passano tutto il tempo a giocare (per loro si chiama scoprire e imparare). Nessun adulto vorrebbe avere a che fare con bambini che non dormono, non mangiano, non seguono le regole, non vogliono stare seduti, non vogliono salutare e dare bacini.

    Eppure questi sono i nostri figli. Sono quelli che hanno iniziato a usare la televisione e a rifugiarsi nel mondo virtuale del tablet come ripiego prima di esserne dipendenti. Sono quelli che hanno iniziato a chiedere le nostre attenzioni prima di chiedere dieci merendine. Sono quelli che hanno iniziato a chiedere il nostro amore incondizionato prima di ribellarsi. Sono quelli che hanno chiesto di essere ascoltati prima di trasgredire.

    Osho ci racconta la sua bellissima esperienza di bambino vissuta accudito dai nonni, lontano dai genitori. I nonni si credevano troppo insignificanti per poter insegnare a lui qualcosa e per questo decisero di non intervenire. Scelsero così di non turbare la sua crescita. Lasciarono che la natura facesse il suo corso, facendo in modo che quel bambino scoprisse e sperimentasse da solo, rispondendo da solo a tutte le sue domande. E Osho, nonostante sia stato un uomo attaccato, controverso, incompreso, è stato uno dei pochi individui del nostro tempo a essere davvero libero. Libero di dire, di fare e di pensare. Soprattutto libero di riconoscere il suo genio interiore, di amarlo, di rispettarlo, di realizzarlo e di condividerlo con il mondo.

    La vera schiavitù oggi non riguarda lo sfruttamento, non riguarda la mancanza di risorse, non riguarda la guerra. La vera schiavitù è quella che ci siamo costruiti addosso nel corso dei secoli per cui viviamo senza sapere chi siamo, con altri che ci dicono come dobbiamo vestirci, che cosa dobbiamo mangiare, che lavoro dobbiamo fare, quali sport dobbiamo seguire e in quale dio dobbiamo credere. In questo libro puoi finalmente scoprire come fare i primi passi affinché a tuo figlio non capiti altrettanto.

    E come dice Osho: «In un mondo migliore, le famiglie impareranno dai bambini».

    Se ognuno di noi, immerso nel grande deserto arido dei tempi moderni, avesse un terzo del suo coraggio, della sua sfrontatezza, del suo rispetto e del suo amore per l’unicità e per la natura della verità, così come sono anche i bambini, non ci dovremmo preoccupare di nulla perché il paradiso sarebbe già qui.

    Forse non potrai cambiare il mondo, ma di certo potrai fare la differenza per tuo figlio e probabilmente lui il mondo lo cambierà sul serio.

    Roberta Cavallo

    PARTE PRIMA

    I robot sono obbedienti

    I ribelli sono pericolosi

    1

    Perché tutti cercano di far diventare

    i bambini degli idioti?

    «Il sistema educativo dovrebbe insegnare l’arte della vita,

    dovrebbe insegnare l’arte di amare, l’arte della meditazione e infine

    l’arte di morire splendidamente.

    Il vostro non è un sistema educativo: si limita a creare impiegati,

    capistazione, postini, soldati...

    e voi la chiamate istruzione!».

    Osho, idioti si nasce o si diventa?

    È un problema complesso. Circa il novanta per cento degli idioti lo diventa, il dieci per cento nasce così; e questo dieci per cento nasce idiota grazie a quel novanta per cento che lo è diventato. Sin dalle origini, la vita dell’uomo è stata molto strana: stranamente, infatti, ha avuto bisogno degli idioti. Se non ci fossero gli idioti, non avremmo i cosiddetti saggi. Senza gli idioti, non avremmo i giganti dell’intelletto: la conservazione della categoria degli idioti è diventata quasi una necessità.

    Nessuno ha mai osservato a fondo come funziona la società: possiamo solo dire che ha operato in modo assolutamente criminale. La società ha bisogno di categorie, di gerarchie. Finora è stata una società competitiva e la semplice idea della competizione rappresenta un pericolo per gli esseri umani. Un uomo può essere chiamato idiota solo se confrontato con qualcuno che sembra intelligente. Una volta ero ospite in una casa, e quella sera ero seduto in giardino; c’era un bambino di non più di sei anni, figlio unico, e gli domandai: «Come ti chiami?».

    Mi rispose: «Finora credevo di chiamarmi Non Farlo! Ora che ho cominciato ad andare a scuola ho scoperto di non chiamarmi così».

    È una considerazione molto importante:

    Qualunque cosa un bambino stia facendo,

    gli adulti sono sempre in agguato per dirgli di non farla.

    A nessuno è permesso fiorire secondo la propria natura

    e questo è il motivo principale per cui nel mondo

    ci sono tanti idioti.

    D’altro canto essi assolvono una funzione ben precisa: credete che qualcuno, nel mondo intero, avrebbe accettato Adolf Hitler come proprio leader, se si fosse permesso alle persone di fiorire secondo la propria natura, senza confronti, senza ideali e senza discipline imposte?

    Date un’occhiata ai vostri leader: affinché alcuni possano affermare il proprio ego, o possano elevarsi e vincere i premi Nobel, è assolutamente necessario che esistano gli idioti.

    Rifletteteci un momento:

    Se ciascuno vivesse secondo la propria natura, senza tentare di essere qualcun altro, esploderebbe in lui un’intelligenza grandissima: questa è la legge fondamentale della vita e dell’esistenza.

    Meno male che i fiori non ascoltano i vostri insegnanti, i vostri leader e i vostri politici. Di certo, essi direbbero alle rose: «Cosa fate? Dovete diventare fiori di loto!». Le rose non sono così sciocche. Ma se, solo per fare un’ipotesi, le rose tentassero di diventare fiori di loto, cosa accadrebbe? Di sicuro non ci sarebbero più rose, perché tutta la loro energia sarebbe investita nel diventare fiori di loto; d’altra parte, un cespuglio di rose non può produrre fiori di loto, poiché non è previsto dal programma contenuto nei suoi semi. Vi è mai capitato di incontrare un albero definibile un idiota? Oppure molto intelligente... un genio, degno del premio Nobel? L’uomo è stato deviato. Tutti, dai genitori agli insegnanti, alla scuola, al college, all’università, alle religioni, ai predicatori, ai vicini...

    Tutti cercano di farvi diventare qualcun altro,

    e non potrete mai riuscirvi.

    Potete solo diventare voi stessi oppure,

    nel caso non ci riusciate, potete essere semplici idioti.

    Dal mio punto di vista, l’intera storia del genere umano è solo un lungo e ingiustificato crimine commesso contro ogni individuo. Ha servito gli interessi istituzionali... è stato utile a tutti coloro che detengono il potere, agli intellettuali e ai ricchi, due altre forme di potere. Questa gente vuole che non un solo essere umano sia centrato in se stesso, perché chi è centrato dentro di sé non può essere sfruttato, non può essere ridotto in schiavitù, non può venire umiliato, non può essere costretto a coltivare un canceroso senso di colpa. Ed è per queste ragioni che si è impedito all’umanità di evolvere.

    Fin dall’infanzia tutti vengono criticati.

    Qualunque cosa si dica o si faccia è sempre sbagliata. Naturalmente, si diventa timorosi di dire o fare qualunque cosa di propria iniziativa. Chi è obbediente viene apprezzato; chi segue le regole e gli ordini imposti da altri, viene apprezzato. Tutti lo lodano. Questa è una strategia: condanna colui che cerca di reggersi sulle proprie gambe e loda quanti si limitano a imitare. Ovviamente il seme interiore di un uomo, la sua potenzialità, non avrà mai l’opportunità di crescere.

    La cosa è ormai così inveterata che nessuno la pone in discussione.

    Non diventerà mai qualcuno nella vita

    Se io sedevo in silenzio, qualcuno – e in India ci sono ancora grandi famiglie, famiglie patriarcali... la mia era formata come minimo da cinquanta persone – arrivava e chiedeva: «Perché stai seduto in silenzio?». Strano, non potevo stare seduto in silenzio, ma se facevo chiasso e saltavo per la casa mi dicevano: «Sei impazzito? Perché salti per tutta la casa?». Vista la situazione, decisi che era meglio combattere fin dall’inizio; infatti, se ci si lascia invischiare da queste persone, diventa difficile uscirne.

    Mio padre era molto stupito. Mi diceva: «Non rispondi mai alle domande; invece di rispondere fai un’altra domanda».

    E io gli spiegavo: «Ho visto che può dare ottimi risultati: quando sono seduto in silenzio, se mi chiedi perché lo faccio e io non ti rispondo, ma ti chiedo a mia volta: Perché non dovrei stare seduto in silenzio?, sei tu che devi darmi una risposta. Tu sei un adulto, hai esperienza; io sono solo un bambino. Spiegami perché non dovrei sedere in silenzio». Tutta la famiglia un po’ alla volta capì... «Da questo ragazzo non si riesce a ottenere una risposta, subito ritorce la domanda e ci si trova in difficoltà». Così smisero di farmi domande.

    Si arrivò al punto che anche se io ero lì seduto, mia madre diceva: «Non vedo nessuno in casa», e io ero proprio lì di fronte a lei! «Mi serve della verdura, qualcuno dovrebbe andare a comprarla».

    Io ribattevo: «Se vedo qualcuno, te lo farò sapere». Ero considerato assente! Ne davo prova: se non lo si riesce a dimostrare, ci si trova in difficoltà.

    All’inizio si rivolgevano sempre a me, per esempio una volta mi fu detto: «Vai al mercato, è la stagione dei manghi, vai a comprarli». Andai dal fruttivendolo che vendeva i manghi più scadenti e chiesi di darmi i peggiori al prezzo dei migliori. Anche il negoziante si meravigliò: «Che razza di cliente sei?».

    Ribattei: «Che razza di cliente? Ne avrà visti tanti... ma io sono un cliente unico».

    E l’uomo dei manghi era ben contento di darmi i peggiori e di farmeli pagare come se fossero della migliore qualità. Quando tornai a casa mostrai quei manghi marci dicendo: «Sono i migliori, e come tali li ho pagati». In realtà puzzavano!

    Mia madre disse: «Buttali via».

    Replicai: «Perché buttarli? C’è una mendicante, posso portarglieli». Ma perfino lei li rifiutò.

    Mi disse: «Non venire da me, perché mi porti sempre qualcosa di marcio. Dalli ai cani». Con mio grande stupore, però, anche i cani mi temevano: quando buttavo loro qualcosa, fuggivano!

    Piano piano, in casa mia, si rassegnarono: «È meglio lasciarlo stare, nel suo brodo. Una cosa è certa: non diventerà mai qualcuno nella vita».

    Avevano ragione: ho confermato la loro predizione. Io non sono qualcuno di speciale; ma a chi interessa essere qualcuno?

    Io sono me stesso e questo è sufficiente... più che sufficiente. In ogni momento della mia vita ho dovuto lottare per proteggermi: se non lo facciamo, tutti sono pronti a tagliare le nostre radici. Nella società è difficile trovare persone che vi lascino la libertà di essere voi stessi. Questo ha rallentato, in tutto il mondo, lo sviluppo individuale dell’essere umano.

    Le nazioni hanno bisogno di idioti: altrimenti chi andrebbe a combattere?

    Il mondo ha bisogno di idioti: altrimenti come farebbero alcune persone ad arricchirsi sempre di più con il lavoro e il sangue degli altri? Questa civiltà ha bisogno che esista un numero di persone prive di intelligenza, quanto più grande possibile, altrimenti chi diventerebbe cattolico, protestante, hindu o musulmano?

    L’intera struttura della società è organizzata in modo che pochissime persone possano sfruttarne milioni; e agli sfruttati sono state date delle consolazioni: «Tutto questo succede perché hai compiuto cattive azioni nelle vite passate». Voi non sapete nulla delle vostre vite passate, quindi questa consolazione vi sembra buona: «Cosa posso farci?». Oppure vi viene detto: «È la prova del fuoco della tua fede in Dio: accetta il tuo destino e sarai ricompensato mille volte dopo la morte». Le religioni si sono rifugiate nel passato, come il giainismo, il buddhismo e l’induismo – che sono tutte orientate verso il passato – oppure hanno trovato rifugio oltre la morte, come le altre tre religioni: cristianesimo, giudaismo e Islam. Non c’è molta differenza. Tutto ciò che avviene, accade mentre si vive, e quelle religioni, invece, lo trasferiscono o prima della nascita o dopo la morte. La strategia è la stessa. L’intento è fare in modo che vi lasciate sfruttare, che arriviate a dare a chi vi sfrutta fino all’ultima goccia del vostro sangue, sentendovi però profondamente appagati dalle loro consolazioni, in quanto così va il mondo. Voglio dirvi, con estrema chiarezza, che tutte queste religioni hanno fatto un gioco che è andato a tutto vantaggio degli interessi istituzionali. I vostri preti non sono altro che servi dei vostri politici. L’intera storia dell’umanità è stata una tragedia, e se non iniziamo a ribellarci in quanto individui, abbandonando tutte le nazionalità, tutte le religioni, tutte le divisioni razziali, e dichiarando che questo pianeta ci appartiene nella sua globalità, che le linee tracciate sulle carte geografiche sono false e inesistenti, se gli individui non cominciano a mutare l’intero sistema educativo...

    Il sistema educativo dovrebbe insegnare l’arte della vita, dovrebbe insegnare l’arte di amare,

    l’arte della meditazione e infine l’arte di morire splendidamente. Il vostro non è un sistema educativo:

    si limita a creare impiegati, capistazione, postini, soldati...

    e voi la chiamate istruzione!

    Siete stati truffati. E la truffa è durata così a lungo che lo avete completamente dimenticato, e continuate a ripercorrere lo stesso vecchio tracciato.

    Io levo la mano contro tutto il passato dell’umanità. Non solo non è stato civile, ma neppure umano. Non ha in nessun modo aiutato le persone a fiorire; non è stato una sorgente di vita, ma una calamità, un crimine compiuto su vasta scala... qualcuno deve opporsi, qualcuno deve metterlo in chiaro: «Noi rinneghiamo il nostro passato. E cominceremo a vivere, fondandoci sul nostro essere interiore per creare il nostro futuro. Non permetteremo che sia il passato a dargli forma».

    Hymie Goldberg compra un elegante paio di scarpe italiane in una boutique di Beverly Hills e le indossa in casa per mostrarle a Becky. Ma non sembra che Becky se ne accorga, per cui Hymie aspetta che vada a letto e poi entra nella stanza completamente nudo, fatta eccezione per le scarpe nuove.

    Mettendosi in posa esclama: «Sarebbe ora che tu guardassi quello che il mio cazzo sta indicando!».

    Abbassando lo sguardo sulle scarpe, Becky ribatte: «È un vero peccato che tu non abbia comprato un cappello!».

    Io vorrei che voi accettaste una sola preghiera, la risata, perché quando ridete con totalità siete nel presente. Non potete ridere nel futuro e non potete ridere nel passato. Tutti coloro che hanno creato questa umanità ritardata le hanno sottratto ogni vivacità, qualsiasi risata, tutti i sorrisi, e hanno trascinato tutti in un’esistenza priva di autenticità. E se non sarete autentici e sinceri, non potrete far sbocciare il seme che vi è stato dato dall’immensa compassione di questo universo.

    Un mendicante cencioso, sporco, con la barba lunga, gli occhi arrossati e senza denti, chiede l’elemosina a Paddy. Paddy gli chiede: «Tu bevi, fumi o giochi?».

    «Signore», risponde il vagabondo, «io non bevo mai, neppure un sorso, non fumo erbacce puzzolenti, né mi occupo del gioco: è una maledizione!».

    «Bene, se verrai a casa mia con me ti darò un dollaro» propone Paddy. Quando arrivano in casa, Maureen prende Paddy da parte e gli sibila: «Come hai osato portare qui quell’orribile individuo?».

    «Volevo che tu vedessi che aspetto ha un uomo che non beve, non fuma e non gioca, tesoro» ribatte Paddy.

    La vita non dovrebbe essere una cosa seria...

    Dovrebbe essere profonda allegria, divertimento.

    E ogni individuo dovrebbe avere l’assoluta libertà di essere se stesso.

    L’unica limitazione dovrebbe consistere nel non interferire nella sfera vitale di un altro individuo; anche se si tratta di tua moglie, di tuo marito, di tuo figlio, non importa. Per me, l’essenza di una persona veramente religiosa consiste in un profondo rispetto per l’individuo. Sii te stesso e lascia che ciascuno sia se stesso e questa vita, questo pianeta, possono diventare qui e ora un paradiso terrestre.

    Ma bisogna fare qualcosa e subito, perché tutti questi idioti si stanno preparando a un suicidio globale. Se non vi rivoltate contro il passato e tutta la sua eredità, non potrete salvare l’umanità, e con essa questi alberi meravigliosi, gli uccelli che cantano, questo piccolo pianeta che da poco si è evoluto fino a essere consapevole. Gli scienziati ipotizzano l’esistenza della vita su milioni di pianeti nell’universo, ma finora questa ipotesi non è stata confermata da nessuna prova... la sola prova che la vita si possa evolvere fino a questo livello di consapevolezza, di amore, di silenzio, di esperienza del cosmo, è qui, su questo piccolo pianeta. Questa Terra e i suoi abitanti devono essere salvati a qualunque costo dalla calamità rappresentata da tutto il vostro passato. È necessaria una discontinuità assoluta: si dovrebbero bruciare tutti i libri di storia. L’intero sistema educativo andrebbe impostato sul divertimento, sull’amore, sulla libertà, sulla consapevolezza e sul massimo rispetto per tutte le forme di vita.

    Questa è la mia visione.

    Non c’è molto tempo. Questi idioti hanno lavorato per migliaia di anni e sono arrivati al punto di poter distruggere la Terra sette volte. Si è accumulato un tale potenziale distruttivo che solo se alcuni individui prendono coraggio e si rivoltano contro tutto ciò che è passato... e non vi sto dicendo di scegliere, di scegliere il buono e lasciare ciò che è cattivo. Non potete farlo: sono un tutt’uno.

    Si deve semplicemente cancellare il passato, come se fossimo sulla Terra per la prima volta e non ci fosse storia. Solo così sarà possibile creare un meraviglioso mondo d’amore, ricco di ogni fragranza, con un profondo rispetto per tutti. Il passato è stato imperniato sull’odio, il futuro potrà esistere solo imperniato sull’amore.

    Il passato è stato inconsapevole, il futuro può solo essere consapevole.

    A molti questo apparirà un sogno irrealizzabile; Ma ricordate: ciò che siete non lo dovete ai politici o ai preti. Quello che siete – se ancora qualche fiamma vive in voi – lo dovete esclusivamente ai poeti, ai sognatori, ai mistici.

    Possiamo morire insieme al passato o possiamo rinascere con un nuovo futuro. Ripulitevi e tornate a essere come Adamo ed Eva. Disobbedite di nuovo a Dio, solo allora ci sarà una possibilità che questa visione diventi realtà.

    Non dovete preoccuparvi del mondo intero. Se riusciamo a creare l’idea della rivolta in una piccola minoranza, sarà sufficiente. Un solo seme può rinverdire tutta la Terra, e un solo uomo in rivolta può creare un mondo completamente nuovo, un’umanità completamente nuova.

    Io non sono favorevole alle rivoluzioni organizzate perché tutte le organizzazioni, fondamentalmente, distruggono l’individuo. Io sono a favore dell’individuo e della sua dignità. Nessuno è al di sopra dell’individuo.

    Dobbiamo fare questo tremendo balzo quantico, dal modo di vivere organizzato alla fioritura individuale. È possibile: se è possibile per me – poiché io non appartengo a nessuna religione, a nessuna nazione, a nessuna organizzazione – è possibile anche per tutti voi. E se questo fuoco di individualità si diffonde, può diventare un grande incendio, perché nel profondo del proprio essere ciascun individuo soffre, desidera ribellarsi contro tutto ciò che è stato represso in lui, contro tutto ciò che gli è stato imposto.

    E non ci sarà un momento migliore. Questo secolo sta per terminare, e di sicuro il vecchio mondo non potrà sopravvivere. Tutti i profeti hanno proclamato la fine del mondo per l’anno duemila: nessuno di loro ha fatto il minimo accenno a ciò che accadrà dopo questo secolo.

    Voglio che vi sia chiaro, che sia chiaro alla mia gente in tutto il mondo, che il vecchio mondo non significa affatto il pianeta. Per vecchio mondo si intende la vecchia struttura dell’umanità: è inevitabile che muoia. Ma se riusciremo a salvare pochi individui, un nuovo inizio è molto prossimo. Invece di preoccuparvi del vecchio, gioite per ciò che è nuovo.

    2

    In Occidente il bambino vive in schiavitù

    e viene sfruttato

    «Se il bambino viene allevato in modo errato, l’intera umanità si perderà per strada.

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