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Allah, il dio mitologico di Aristotele. Vero o falso?
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E-book88 pagine1 ora

Allah, il dio mitologico di Aristotele. Vero o falso?

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Info su questo ebook

Dr. Francesco Maggio welcomes your feedback, critique, and further questions to all of his writings published on this site. franc.maggio2@gmail.

LinguaItaliano
Data di uscita6 gen 2022
ISBN9781005775100
Allah, il dio mitologico di Aristotele. Vero o falso?
Autore

Francesco Maggio

Francesco Maggio - Since 1992, iconic figure of the Mission among Muslim population in Italy. On 2021 he was awarded with the title of Doctor of Divinity by acclamation (link) for his recognized merits of national evangelism among Muslims, by the University V,I.S.Writer and consultant as role-advisor of Christian-Islamic dialogue.He is the founder of three mission organizations in order to polarize the Muslim people around the Gospel.2021 Maggio, thanks also to some colleagues starts founding the first Christian School-Interfaith Studies on Islam; an old dream of his since 1991.Throughout Italy and in several countries, he is considered an iconic figure of the evangelical movement active toward Muslims.His first book, LUCE SULL’ISLAM (1° edition-1999; other editions 2008, 2012, 2017, 2021) is translated in the following languages: - German (2004); - English (2011); - Spanish (2011); - Dutch (2012); - Albanian (2019) (Fully sponsored by Italian donors) - Macedonian (2021) (Fully sponsored by Italian donors (https://www.chiesalavia.org) to the Macedonian Church). - French (in process..,)The Author is keen to receive comments, questions on the contents of his books by all. Email him: franc.maggioi2@gmail.comTo now more about his publications and essay:www.youtube.com/islamecomAcademiaIssuu

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    Anteprima del libro

    Allah, il dio mitologico di Aristotele. Vero o falso? - Francesco Maggio

    Titolo: Islam, una religione ed una ideologia

    Autori: Francesco Maggio

    Copyright © 2021 Francesco Maggio

    Prima edizione italiana © 2021

    Tutti i diritti riservati

    Revisione: Karine Vieria

    Impaginazione: Francesco Maggio

    Pubblicato in collaborazione con Progetto Islamecom

    Le citazioni bibliche in italiano, tranne quando diversamente specificato, sono tratte dalla Nuova Riveduta (1994), a cura della Società Biblica di Ginevra.

    È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo compresa la fotocopia o con mezzi elettronici anche ad uso interno o didattico, se non autorizzata.

    Qualche informazione sull’autore

    Da trent’anni Francesco Maggio è impegnato a pieno tempo nella promozione del dialogo sincero fra i musulmani di ogni estrazione etnica (asiatici, africani, medio-orientali ed europei, anche se è conoscitore soprattutto della cultura araba), fra i musulmani praticanti e quelli che non praticano la loro religione.

    I saggi che presenta sono il frutto delle sue conversazioni con gli arabi, delle sue spiegazioni a proposito della Via e delle esperienze internazionali relative agli anni vissuti in Nord Africa, dove ha frequentato la scuola di lingua araba.

    L'autore desidera che questo libro possa incoraggiare quelli che fra voi si adoperano per fare amicizie fra i musulmani; ma che possa anche ispirare in altri la passione per iniziare a vederli fraternamente, secondo lo sguardo di Cristo.

    Gesù non disse che verranno dall’est e dall’ovest alla Sua mensa? (Matteo 8:11)

    ISLAM IN ITALIA

    Penetrazione islamica in Italia

    In Italia l’Islam è la seconda religione più diffusa dopo il cattolicesimo, principalmente a seguito della forte immigrazione, dovuta anche a cause economiche e politiche, provenienti da Paesi dove la religione islamica è prevalente.

    La distribuzione geografica dei musulmani in Italia

    Nel nostro Paese il clima sta cambiando: le nostre città e le nostre periferie, nonché alcuni quartieri in particolare, sono divenuti irriconoscibili, specialmente ai più anziani.

    Basta qualche fermata della metropolitana per giungere in zone in cui si respira un’atmosfera multietnica. Negozi ed odori etnici sono ormai quasi ovunque, segno che la sub-cultura islamica si sta inevitabilmente insediando nelle nostre città.

    Il graduale radicamento nella nostra Europa di popolazioni provenienti da Paesi poveri, di cultura e religioni diverse dalle nostre, spinge ciascuno di noi a porsi delle domande e dovrebbe anche portarci a prendere una posizione in conformità al pensiero di Dio. Di tali cose si teme addirittura di parlare, e questo poiché il politicamente corretto vuole che le differenze riguardanti le origini siano taciute. Colui che le evoca e colui che dice di vederle è accusato con tutta la forza di razzismo, di essere un provocatore o addirittura di incoraggiare le tensioni tra comunità. Essere anti-razzisti, per qualcuno, coincide con il chiudere gli occhi.

    Ora, tacere e chiudere gli occhi non serve a niente. Non soltanto perché la realtà rimane tale, ma soprattutto perché le popolazioni giunte da noi rivendicano di vivere ed essere rispettate nella loro diversità. In televisione, nei partiti politici e alle elezioni molti musulmani manifestano affinché sia rispettata la propria quota etnica. Le etnie islamiche, dai bengalesi ai magrebini, danno vita a significativi raduni pubblici per reclamare dal diritto di visibilità alla libertà di culto, e questo include anche l’indiretta legittimazione dell’Islam.

    Reclamano, inoltre, il diritto di aver riconosciute anche le loro usanze culturali, compresa la poligamia. Ed è opinione di molti che questo cambiamento della composizione della popolazione europea sfocerà in gravi problemi di convivenza.

    Una delle cause principali è che l’Europa è diventata un continente di vecchi, dove la natalità è molto bassa e, in molti casi, tale situazione non permette un adeguato ricambio generazionale (anche la demografia italiana è colpita da questo fenomeno). Gli attuali tassi di natalità hanno come causato uno spazio vuoto, mentre nel Maghreb, in Africa, e naturalmente in Asia, popolazioni giovani (più del 50% con meno di 20 anni) senza lavoro mirano a migrare in Europa per ragioni economiche. Non vi è un precedente nella storia di una tale vicinanza, tra zone ricche e prive di popolazione e zone povere e super-affollate, che non comporti una migrazione delle popolazioni povere nei Paesi opulenti e vecchi.

    Vi è un chiaro sentore del rifiuto di guardare in faccia alla realtà demografica dell’Europa, e questo potrebbe portare a gravi conseguenze sull'identità del nostro continente. Intanto, si manifesta un diffuso malumore strisciante, dal Nord al Sud d'Italia, alimentato anche dai tam-tam incessanti dei media (che riferiscono di crimini, invasioni di profughi, terrorismo e degrado sociale). È opinione di molti che si stia profilando un'impossibile convivenza anche nel resto d'Europa, tra noi e una marea del tutto incompatibile con la nostra civiltà. Lo scenario previsto è quello di un’umanità senza radici, identità, valori e regole.

    Intanto alcuni dei Paesi europei più stimati, all'avanguardia per le loro notevoli capacità altruistiche e per il loro spirito di accoglienza, sono messi a dura prova dalle ripetute guerriglie sollevate da determinati gruppi di migranti, che provocano un sofferto sentimento di tradimento nei confronti degli autoctoni.

    Tuttavia, per noi è rassicurante sapere dalle Sacre Scritture che tutto questo marasma è previsto nei piani del nostro Dio. Noi non possiamo fermare la marea, noi non possiamo odiare questi o quelli, poiché Cristo è morto per tutti, anche per gli stranieri, a prescindere dalla loro provenienza, religione e cultura. Non sappiamo amare incondizionatamente? Confessiamo questa nostra incapacità alla misericordia verso quegli stranieri sgradevoli e indegni. Come seguire l’esempio di Dio nei nostri rapporti umani? Lasciamoci rivestire dunque, come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza (Col. 3:12). Sicuramente Cristo ci aiuterà, se dimoriamo in Lui.

    A noi non resta che pregare, consapevoli dell'immensa opportunità di testimonianza apertasi nel nostro Paese, ed adoperarci ciascuno nel proprio piccolo. Rimbocchiamoci dunque le maniche, presentiamoci tenendoci stretti a Lui per lo Spirito, per testimoniare del Suo amore in obbedienza al Grande Mandato: Andate, dunque, e fate discepoli di tutte le nazioni, battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

    Amico lettore, possa questo piccolo libro ispirare anche te a prendere a cuore la salvezza dei nostri vicini musulmani. Man mano che leggi, e senti che Dio ti fa soffermare su qualche paragrafo, mi permetto di consigliarti di sospendere brevemente la lettura per ascoltare quel che lo Spirito Santo

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