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Di figli in padre - 10 anni di Certform
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Di figli in padre - 10 anni di Certform
E-book123 pagine1 ora

Di figli in padre - 10 anni di Certform

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Info su questo ebook

Un racconto aziendale atipico dove incontrerete: persone destinate rivedersi a distanza di anni, un giovane marinaio, una maestra e due ragazzi desiderosi di creare qualcosa di grande. Questa è Certform: un nome con tanti volti, due sedi e storie di vita che si intrecciano. Un luogo dove il caso non esiste e tutto quel che accade è il risultato di lavoro, lungimiranza e determinazione.
LinguaItaliano
Data di uscita20 gen 2022
ISBN9791220381826
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    Anteprima del libro

    Di figli in padre - 10 anni di Certform - Certform

    Il mare insegna.

    Ti prepara aN'imprevedibilità della vita quando, in balìa delle onde, fin da piccolo impari a stare a galla e poi a nuotare. Ti insegna la pazienza e a lasciarti trasportare senza perdere il controllo e la meta. Il mare riflette e ti restituisce il senso della misura facendoti comprendere emozioni e limiti umani. Rappresenta la passione capace di alimentare spiriti combattivi e ambiziosi.

    È incredibile pensare che percorsi di vita differenti possano ritrovarsi grazie al mare.

    Questa non è la storia di una tradizione imprenditoriale passata di padre in figlio, ma è la storia di un nuovo concetto di impresa che dai figli abbraccia ed include il padre, un uomo che, all’età di quattordici anni, decise di intraprendere la sua vita in mare e di lasciare che quest’ultimo lo guidasse nel cammino verso la consapevolezza dell’età adulta. Il mare era riuscito a trasmettergli forza e caparbietà, qualità che si manifestarono anche nei suoi due figli i quali, ormai adulti, decisero di togliere l’ancora e di prendere il largo per navigare in acque lontane, sconosciute, realizzando un’impresa capace di resistere anche durante le tempeste più difficili.

    È la realtà di Certform s.r.l. che da dieci anni opera nell’ambito della Compliance aziendale, è Agenzia per il Lavoro ed Ente di formazione fondata nel 2011 da Eliodoro e Giovanna Mascolo. Certform è un’azienda di prima generazione. Ha seguito un processo inverso, invece di essere trasmessa da padre in figli, lo è stata di figli in padre. Un’azienda giovane fatta da giovani.

    Un padre può essere scettico quando non crede nei sogni di un figlio, così lontani dalla sua visione del mondo, e può osteggiarne i progetti per paura del cambiamento. Pensiamo che Antonio e Maria Teresa Mascolo, i genitori dei nostri fondatori, vengono dal pubblico impiego. Immaginate la difficoltà nel comprendere che i propri figli si affidassero alla libera professione e poi al rischio di impresa. Nel caso di Certform, invece, come tanti anni fa si era lasciato guidare dal mare, Antonio Mascolo si è lasciato guidare dai suoi due figli scegliendo di supportare i loro sogni entrando a far parte attivamente della compagnia e mettendo a loro disposizione le sue competenze ed esperienze, facendo tesoro anche di tutto quello che il mare gli ha insegnato: lo spirito di sacrificio, l’abnegazione e la determinazione; così ogni volta che vedrà i suoi figli raggiungere nuovi risultati, gioirà orgoglioso e sarà un po’ come tornare a navigare.

    Citando Vincent van Gogh: Il cuore di un uomo è molto simile al mare, ha le sue tempeste, le sue maree e nelle sue profondità ha anche le sue perle.

    I leader

    Per poter parlare di Certform è imprescindibile il racconto dei due professionisti che l’hanno fondata, capire quale sia stata la loro formazione, con quali valori siano cresciuti per quali sogni abbiano lottato, come abbiano reagito alle battute di arresto, alle sconfitte e come si siano rialzati. Fondare un’impresa significa dare forma alle idee, avere il coraggio di percorrere strade impervie, a volte tortuose e altre semplici discese. Ogni passo è spinto dal desiderio costante di realizzare la propria visione, nel rispetto del sistema circostante. Elio e Giovanna lo sanno bene, un vulcano di idee e di energia lui, un treno ad alta velocità lei, che fianco a fianco e passo dopo passo, hanno dato vita ad una splendida realtà. Un luogo in cui lavorare è un piacere e che fa la differenza nel territorio.

    Giovanna aveva 31 anni quando ha fondato Certform insieme ad Elio che ne aveva appena 28. Giovanna aveva alle spalle un percorso ricco di tante esperienze personali, sociali e professionali che le sembravano slegate tra loro, non riusciva a trovare quell’etichetta giusta, quell’unica parola, con cui si risponde quando ci chiedono Cosa vuoi fare da grande? poi, col tempo, e con Certform tutto ha avuto un senso, come pezzi del puzzle che prendono il loro posto, ogni sua esperienza, ogni competenza acquisita ha dato i suoi frutti come se fosse stato un disegno universale già tracciato.

    La libertà è uno dei principi ispiratori di Giovanna, che già dalla famiglia si è sentita amata e lasciata libera di scegliere, libera di sbagliare, libera di manifestare la propria indipendenza sin da bambina; sapeva di avere alle spalle una famiglia piena d’amore e sapeva di voler agire nel pieno rispetto della propria libertà e di quella altrui. Una farfalla tatuata a 16 anni in nome di questo ideale e valore, glielo ricorda. Quando Giovanna era piccola, il nonno paterno, Eliodoro, era solito donarle mille lire - così ti compri il gelato - ma lei accettandole di buon grado inizialmente, orgogliosa e indipendente qual era, gliele restituiva di nascosto facendole trovare sul comodino. E poi, Giovanna voleva diventare famosa, questa parola che poi ha trovato più senso, da grande, nella sua accezione più nobile del lasciare una traccia, costruire qualcosa di importante e di valore; ce lo racconta in un tema delle elementari che ha conservato per tutti questi anni. Ve ne mostriamo un estratto [figl].

    [Fig 1]

    Questo rispetto della libertà e il bisogno di indipendenza, Giovanna li traduce in azione durante più episodi della sua vita. Quando aveva 16 anni e frequentava le scuole superiori, decide, insieme alle sue cuginette Anna e Stefania, di mettere su una piccola agenzia familiare che fornisse servizi di animazione per bambini, un’attività abbastanza impegnativa per un’adolescente che ha preferito l’indipendenza e la libertà economica sin da piccola, portando avanti con diligenza gli studi rinunciando, però, a qualche uscita con le amiche e agli svaghi da adolescenti.

    Non erano esigenze economiche familiari a spingerla, ma il solo desiderio di autonomia, di dimostrare a sé stessa di riuscire in ciò in cui credeva, di farlo solo con le proprie forze. Ammette Giovanna, ancora oggi, di trovare difficoltà nel chiedere e che sia qualcosa sulla quale sta ancora lavorando. In molti leader è presente questo ostacolo nel saper chiedere e nell’evitare di addossarsi tutti i compiti e le responsabilità. Avere un compagno di squadra come il fratello Elio, è stata la chiave per lavorare su questo limite. D’altronde Giovanna ha sempre scelto percorsi che la portassero a dover contare sulle persone, sui gruppi, sul territorio.

    Lo sapevate che è stata una scout? - Scout una volta, scout per sempre- il motto di Robert Baden-Powell, fondatore del movimento scout, tanto caro a Giovanna così rispettosa dei ruoli, delle regole, del prossimo, dell’ambiente, organizzata, capace di pianificare, trovare soluzioni, lavorare con gli altri e condividere, aiutare ed esserci per l’altro. Giovanna, una scout dall’età di 7 anni, fa suoi i principi dello scoutismo e allena la sua determinazione e la caparbietà, al servizio degli scout e non solo. Per poter autofinanziare il campo estivo, oltre a tagliare l’erba e lavare le automobili, Giovanna allestiva mercatini creando, con i suoi compagni scout, oggetti che potessero avere il loro mercato e vendendoli riusciva a ottimizzare tempi, risorse e a raggiungere più in fretta un budget tale che permettesse la realizzazione del campo estivo. Nel 2004 la laurea in economia:

    "Ricordo il giorno in cui conobbi la data della seduta di Laurea, non vedevo l’ora di raggiungere l’obiettivo, ero pronta, ero determinata. Sentivo la giusta dose di paura che si trasformò in adrenalina pura e il tempo della discussione della tesi sembrò un attimo. Venne quel momento, uscite dall’aula magna, insignite del titolo di dottoresse che io e la mia cara amica Paola, laureate insieme, ci guardiamo negli occhi ed esclamammo: - E adesso? In quel preciso momento cominciai a trovarmi di fronte alla vita reale, quella vera. Volevo fare, avvertivo il bisogno di realizzarmi, di realizzare qualcosa, di mettermi in gioco e consapevolizzai che mi sentivo incompleta,

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