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I miei primi Salotti Finanziari
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I miei primi Salotti Finanziari
E-book177 pagine2 ore

I miei primi Salotti Finanziari

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Info su questo ebook

Questo libro, ben lungi dall'essere un manuale, (né di finanza né sui Salotti Finanziari) intende piuttosto proporsi come una sorta di testimonianza, di ricostruzione, di diario di viaggio, da cui far emergere un modo nuovo e diverso di parlare di cultura finanziaria attraverso il racconto delle vicende umane e degli ambienti che ne hanno ospitato le esperienze (Arezzo e Rignano sull'Arno). Con un linguaggio volutamente semplice e toscana ironia, l'autore tocca le principali tematiche dei sistemi e dei più recenti mutamenti finanziari, sempre partendo dall'ascolto dei bisogni reali delle persone. Si parla assieme di: TFR, Previdenza, risparmio, PIR, Fondi comuni, passaggio generazionale, di rischio finanziario, obbligazioni,capitale umano.
LinguaItaliano
Data di uscita21 mag 2018
ISBN9788827830901
I miei primi Salotti Finanziari

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    Anteprima del libro

    I miei primi Salotti Finanziari - Silvio Frontini

    Indice

    Copertina

    Frontespizio

    Colophon

    Introduzione

    Aprire un salotto finanziario

    Trasferimento e tutela del patrimonio

    Il rischio è…non correre rischi!

    1 gennaio 2016 - Bail In: l’importanza di sapere

    PIR: Piani Individuali di Risparmio

    Da padre a figlio

    I miei prossimi Salotti Finanziari

    Silvio Frontini

    I miei primi

    Salotti

    Finanziari

    Titolo | I miei primi Salotti Finanziari

    Autore | Silvio Frontini

    ISBN | 978-88-27829-13-4

    © Tutti i diritti riservati all’Autore

    Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta senza il preventivo assenso dell’Autore.

    Youcanprint Self-Publishing

    Via Roma, 73 - 73039 Tricase (LE) - Italy

    www.youcanprint.it

    info@youcanprint.it

    Facebook: facebook.com/youcanprint.it

    Twitter: twitter.com/youcanprintit

    Dedico questo libro a tutti i miei clienti

    perché solo grazie alla loro fiducia ho avuto

    l’opportunità di crescere e migliorarmi

    in ciò che oggi sono, quindi mi sembra doveroso oltre che etico ridistribuire proprio a loro le conoscenze e le esperienze accumulate negli anni.

    Ringrazio IdeaScritta di Aurelia Gennaccari

    per l’editing ed il sostegno in questo progetto di scrittura

    Prefazione

    Globalizzazione, normative, mercati che salgono e scendono, il lavoro che oggi c’è e domani non si sa, crisi politiche e scelte finanziarie sempre più complicate... Immaginate di riunire la famiglia intorno ad un tavolo per discutere dei vostri progetti finanziari: dovendo considerare tutte le variabili di cui sopra c’è da mettersi le mani nei capelli! Immaginate, invece, di discuterne serenamente in salotto, con un amico che vi prende per mano e vi accompagna, passo dopo passo, nell’individuazione e nel raggiungimento dei vostri obiettivi finanziari. Ecco lo spirito di questa iniziativa di Silvio Frontini e di tanti suoi colleghi che coinvolgono, con questa modalità - molto ‘casalinga’, accogliente e proprio per questo molto efficace -  la propria clientela. Per spiegare loro che il modo è profondamente cambiato negli ultimi anni e che gli scenari finanziari hanno reso più difficile la relazione con la nostra dimensione finanziaria, che spesso non riusciamo neanche a descrivere, nei bisogni che la definiscono, con consapevolezza. Questo è il nuovo mondo, che abbiamo costruito noi e che stiamo consegnando ai nostri figli e alle generazioni future. Una condizione nuova che ci può intimorire ma che dobbiamo impegnarci, invece, a conoscere. Non ci possiamo permettere il lusso del disinteresse. C’è chi può supportarci in questo percorso di conoscenza e lo fa anche molto bene. I consulenti finanziari ci aiutano a districarci nella jungla della finanza, ad arginare le paure e controllare l’emotività nei momenti avversi di mercato, a tenere la barra dritta verso l’obiettivo da raggiungere quando siamo tentati di abbandonare il nostro cammino. Sediamoci un momento comodi, su un divano, con un amico che si occupa di noi. Vedrete che sarà tutto più facile.

    Debora Rosciani – Radio 24 Il Sole 24 Ore

    Introduzione

    L’anticamera dei miei primi

    Salotti Finanziari

    Alla finanza ho dedicato la mia intera esistenza professionale, giunta ormai alle soglie del suo primo quarantennio. A ripensarci, quasi non mi sembra vero: come passa velocemente il tempo, quando ogni giorno viene vissuto con passione e rinnovato interesse!

    Le ossa, come tanti altri, me le son fatte dietro uno sportello bancario: da lì ho visto passare tante persone e col tempo anche cambiare le abitudini finanziarie del nostro paese, con esse le attenzioni, le apprensioni, divenute progressivamente sempre più vibranti.

    Poi, dal dicembre del 2001, quando le esperienze e le competenze acquisite mi hanno fornito la sensazione di poterlo fare, ho scelto di avventurarmi nella libera professione, dedicandomi così squisitamente alla consulenza finanziaria e giungendo, anno dopo anno, a tutelare quasi trecento patrimoni! È un dato di non poco conto, certo, nella storia di un Private Banker come me, ma nel guardarmi indietro - nonostante una certa deformazione professionale e quell’abitudine ormai acquisita ad esprimerci numericamente - io non vedo tanto numeri e cifre, ma volti e storie di persone che, in banca o in consulenza, si sono rivolte a me per i loro valori, ovvero per le pianificazioni, i movimenti e gli investimenti ai quali affidare la realizzazione di loro sogni, bisogni e aspettative, sempre diversi da situazione in situazione.

    Anche se continuo a dedicare molte ore, ogni anno, all’aggiornamento ed alla formazione continua, ben oltre le mere necessità di permanenza nell’albo professionale, quando oggi parlo di cultura finanziaria sento che il nutrimento più significativo, a livello umano ed esistenziale, continua a giungermi proprio dall’esperienza di relazione e interazione con le vive problematiche che di volta in volta mi hanno posto i miei clienti. È così, infatti, che per me ogni teoria ed ogni aggiornamento si vivifica, ogni volta, nel momento stesso in cui riesco a metterlo all’efficace servizio delle persone e delle loro storie di vita, a tutela dei loro risparmi e dei loro investimenti. Solo così, infatti, viene a costituirsi quel rapporto di reciproco ascolto e fiducia senza il quale nessuna presa in carico sarebbe stabilmente possibile, soprattutto nella libera professione, ove ogni nuova scelta di consulenza si trasforma in una conferma di affidabilità, tale da permetterci di continuare assieme a costruire sul passato e sul presente le più solide radici per il futuro. 

    Anche per questo motivo, forse, mi sono profondamente commosso quella volta che, nella semplice dedica di un libro, ho ricevuto un riconoscimento per me davvero speciale, valevole più di un premio alla carriera! A redigermela è stato un signore d’altri tempi, lo scrittore Gregor Von Rezzori, conosciuto molti anni fa a Rignano sull’Arno; lui rimase così sorpreso del fatto che io possedessi una vecchia edizione del suo libro Storie di Maghrebinia, del 1953, che decise di impreziosirmela con un intervento autografo: a Silvio Frontini, angelo custode delle mie vicissitudini finanziarie. Certo, solo la leggiadra fantasia di un provetto scrittore poteva scomodare addirittura figure angeliche per denotare la mia attività, ma ogni volta che ci ripenso quella frase mi riempie ancora d’emozione e di orgoglio, perché vuol dire, per me, che tutta l’accorata passione umana con la quale cerco di affiancare le mie competenze specifiche è stata in qualche modo riconosciuta come benefica e tutelare.

    Eppure, per quanto mi sia rimasta cara quella poetica definizione, io preferisco più modestamente parlare di fattore umano, come di quell’imprescindibile linfa vitale che dà calore e colore anche al mondo della finanza, proprio a partire dall’incontro con le persone reali e il complesso territorio esistenziale in cui ci troviamo ad operare, dove la storia collettiva incontra quella individuale e dove i luoghi stessi, nel diventare luoghi d’incontro, si impregnano di storie sempre nuove. L’esperienza di tanti anni mi ha insegnato che quella linfa scorre solo nella relazione diretta, concreta, reale, con la possibilità di potersi guardare negli occhi e solo da lì andare a nutrire la conoscenza reciproca in crescente fiducia, prima ancora d’inoltrarsi tra quegli elementi di consapevolezza e cultura finanziaria intorno ai quali si incardina l’occasione dell’incontro. 

    Credo sia questo il più profondo motivo per il quale, appena ho sentito parlare di Salotti Finanziari, ho accolto e fatto immediatamente mie le prospettive di quella nuova sfida con grande entusiasmo e convinzione. Certo mi era già capitato di parlare in pubblico in occasione di alcuni interventi formativi richiesti da aziende, ma la dimensione che padroneggiavo meglio era sicuramente quella dell’incontro privato in ufficio, presso le mie sedi di Arezzo o di Rignano sull’Arno, oppure nelle dimore di chi a me si rivolge. Lì, in un certo senso, giocavo comunque in casa, con tutta la sicurezza del tu per tu, in un personalizzato rapporto di vis-à-vis al quale ero ben abituato da tanta pratica.

    Ben altra cosa era immaginarmi conduttore di un Salotto Finanziario, a parlare davanti ad un pubblico variegato! La prima sfida da vincere è stata dunque quella alla mia timidezza di base… Non nascondo che ci sono state notti in cui ho sudato le proverbiali sette camicie, come suol dirsi, in preda alle ansie ed alle insicurezze che possono assalirci quando ci cimentiamo in qualcosa di nuovo e impegnativo. Ma ad accompagnarmi nell’entusiasmo, oltre al sostegno del nostro Regional Manager, Federico Malato, che mi aveva anche fornito il primo materiale formativo e informativo, è stata proprio l’idea di poter invitare le persone a fare della propria cultura finanziaria un momento di incontro con altri, nel quale potersi anche confrontare con le altrui esperienze, in comodi ed accoglienti contesti del nostro territorio.

    Ad avviarla, in Italia, è stata l’opera della Business Coach Francesca Luisa Bianchi, i cui testi, in stampa e in rete, mi hanno guidato nelle varie fasi da seguire prima, durante e dopo un Salotto Finanziario, ma mi hanno anche fornito utili indicazioni per vincere la paura di parlare davanti ad un pubblico di varia composizione. Grazie allo stimolo ricevuto dai suoi seminari di formazione e aggiornamento, mi sono ritrovato così sorprendentemente coinvolto nell’avvincente avventura dei miei primi Salotti Finanziari, dalla quale credo di aver appreso, sia sul piano professionale sia su quello genericamente esistenziale, ben più di quello che sono riuscito a trasmettere.

    Da tutto quel surplus si è pian piano consolidata l’idea di questo piccolo libro, che ben lungi dal voler essere un manuale (né di finanza né sui Salotti) intende piuttosto proporsi come una sorta di testimonianza, di diario di viaggio, dal quale far emergere, mi auguro, un modo nuovo e diverso di parlare di cultura finanziaria attraverso il racconto delle vicende umane ed ambientali che ne hanno progressivamente formato l’esperienza, per me così preziosa da meritare continuità e condivisione.  Senza alcuna pretesa di voler lasciare segno alcuno, ho redatto queste pagine come nei campi si fa scavando solchi che possano accogliere semi, piantine o far scorrere l’acqua che farà crescere il nuovo, rivolgendo cioè il mio sguardo tanto al passato che al futuro, e immaginando come possibili lettori sia colleghi che persone comuni o clienti, reali o possibili, accomunati dall’interesse per il mondo della finanza e della comunicazione. Per questo motivo non mi sono limitato al palcoscenico dei Salotti Finanziari, ma ho voluto estendere la mia narrazione anche a tutte le fasi preparatorie, a quel complesso mondo del dietro le quinte che precede ed ospita lo svolgimento di una riunione di questo tipo, quasi a volerne seguire e condividere anche la gestazione. È un po’ quel che accade con le presenze che nella vita ci sono più care: una volta, ad esempio, la prima immagine di una nuova nascita era solitamente la fotografia scattata tra le braccia della mamma, mentre ora tutti conserviamo il cd con le prime riprese dell’ecografia già dai primi mesi di vita intrauterina. Con il medesimo senso di affettuosa condivisione, e senza alcuno scopo pedagogico o propedeutico, prima ancora di entrare nel merito dei sette Salotti che hanno costituito il mio primo ciclo d’incontri, ho ritenuto opportuno soffermarmi sulle fasi organizzative e preparatorie, dal parlare in pubblico agli inviti, dalle slide ai video, come ho poi continuato a fare anche nel riportare  tutte quelle semplici attenzioni che ho cercato di dedicare alla felice riuscita di queste occasioni.

    Già la parola salotto, infatti, evoca non solo l’idea di colta riunione a tema, come significativamente è accaduto anche nella storia della cultura dei due immediati secoli scorsi, nei quali molte delle vicende persino nazionali e internazionali sono state determinate proprio nei salotti, ma anche quel particolare spazio, ancora materialmente presente in molte case di nostri nonni o genitori, escluso dalla frequentazione quotidiana ed appositamente dedicato all’accoglienza d’occasione, ovvero a ricevere le visite importanti, in particolari ricorrenze. Laddove l’interno della vita domestica si apriva sontuosamente all’esterno del miglior mondo sociale, tutto doveva essere predisposto per la migliore delle accoglienze possibili, spesso tra esibiti sfarzi di divani, poltrone, tappeti, quadri e i più vari complementi d’arredo, sapientemente disposti come elementi atti nel loro complesso a rendere quel luogo esclusivo quanto più prestigioso, accogliente e comodo, per promuovere vivaci incontri e conversazioni rilevanti. Poi, nella moderna logistica delle nostre case più comuni, quello spazio particolare è spesso materialmente scomparso, inglobato quando possibile dalla multifunzionale sala da pranzo, ma attorno alla parola salotto è rimasto vivido un alone di significato che continua ad evocare l’idea di una quanto più curata e comoda accoglienza speciale, corredata da ogni pur minimo particolare anche organizzativo e di servizio, per poter godere al meglio l’occasione dell’incontro con ospiti e persone ritenute importanti.

    Con questo spirito, e con queste trepidazioni, mi sono avventurato tra mille dettagli nella preparazione e nell’organizzazione dei miei primi Salotti Finanziari, con l’intento di riuscire ad offrire alle persone un’opportunità diversa per promuovere e incrementare  la propria cultura in tema di economia e finanza, attraverso l’incontro con un professionista ma anche e soprattutto con gli altri, in luoghi che potessero comodamente accogliere tutti i partecipanti facendoli sentire sempre i benvenuti, esattamente come succede in salotto per quelle relazioni e nelle occasioni alle quali si tiene particolarmente.

    Particolare attenzione ho quindi dedicato a tutti quegli aspetti che avrebbero fatto di questi incontri un’occasione sempre diversa dalle altre di simile natura, come i Forum o le serate clienti, proprio perché incardinata sull’accoglienza e la convivialità, sulla piacevolezza di una conversazione condivisa con altri, incentrata su tematiche di comune interesse e condotta in un linguaggio non tecnicistico, ma alla portata di tutti, intervallato da battute ed esempi tratti da comuni conoscenze ed esperienze, sempre supportato da immagini, video e colonne sonore, per rendere la comunicazione quanto più coinvolgente, vivida ed efficace.

    Tra le variegate combinazioni di questi elementi primari, come ingredienti basilari di una ricetta via via migliorata in corso d’opera sino a

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