La Genetica del Business Centenario: 10 + 1 Regole di un Business Umanistico, Capace di Creare Equilibrio tra Vita Privata e Lavoro per far Vivere la tua Azienda 100 anni e Oltre

Di Claudio Valeri

Quali sono i segreti delle aziende in grado di prosperare per oltre un secolo?

In questo libro, unico nel suo genere, Claudio Valeri li svela uno a uno spaziando dal concetto del Valore a quello dell’innovazione, dalla cultura di impresa all’analisi interiore del manager, dal passaggio generazionale alla descrizione dell’imprenditore ideale.

Inoltre, la storia dello stesso autore ci insegna quanto i fallimenti siano preziosi per ogni imprenditore, così come le strategie adottate per tramutarli in successi.

La corretta analisi dei numeri che contano, l’organizzazione realmente funzionale, il sapere far fluire i task che fanno la differenza, sono alcuni degli altri principi che l’opera tratta per dimostrarti come anche tu potresti migliorare la tua azienda. Perché gli imprenditori sono i veri eroi del nostro tempo.

Claudio Valeri

Classe 1966, imprenditore da sempre, da oltre 25 anni aiuta, come coach e consulente di direzione, le imprese a passare dal “vendere” al “farsi acquistare”, attraverso i principi di marketing umanistico trattati in questo libro.

Nel 2013 per primo ha portato in Italia il Gravity Marketing, tenendo decine di edizioni con migliaia di studenti partecipanti.
Nella sua carriera ha lavorato one-to-one con centinaia di imprenditori per far crescere la loro strategia e sviluppare la loro impresa.

Oggi è anche Fondatore di Accademia del Valore - La prima scuola italiana per la crescita del valore, che ospita di anno in anno decine di imprese che studiano per fare la differenza nel mercato e nel territorio.

• Lingua: Italiano
• Editore: Claudio Valeri
• Data di uscita: 2 lug 2021
• ISBN: 9791280319302

Anteprima del libro

Prefazioni di Maurizio Zordan e Andrea Favaretto

Prefazione a cura di Maurizio Zordan

Ogni libro sull’impresa ispira nuove avventure e aumenta le probabilità che queste finiscano bene, quindi benvenuto a questo libro di Claudio!

Come giustamente si racconta in questo libro, un’impresa che finisce bene è un’impresa che non muore mai e infatti ci sono tantissimi studiosi che cercano la ricetta della lunga vita di queste entità che sono alla base delle principali società avanzate.

Nel comune pensare le imprese sono viste come uno strumento di arricchimento dell’imprenditore perché la purtroppo latente cultura dell’invidia, impedisce di valutare il ruolo vitale che le imprese hanno nel sostegno delle conquiste ottenute nell’ultimo secolo. La crisi delle nostre società occidentali spesso coincide con la crisi delle imprese e dall’altro lato il successo delle società coincide con il successo delle imprese. La vitalità che viene descritta anche in questo libro va oltre i benefici economici e gli effetti positivi che sono diffusi in moltissimi spazi che non vediamo. Se ad esempio facessimo il conto di quante imposte sul lavoro, contributi e imposte sull’impresa ha pagato o permesso di pagare un’azienda nella sua vita scopriremo cifre astronomiche che non sono minimamente paragonabili al ricavato dell’imprenditore che ogni mattina rischia tutto il suo patrimonio sulla roulette del business. Quindi anche l’impresa che Claudio ha dovuto chiudere ha creato valore se si somma tutto il percorso.

Poi da quell’esperienza è nata una creazione di valore esponenziale!

La riduzione della fame nel mondo degli ultimi decenni si è ottenuta grazie all’attività economica delle imprese e un paese che fino a 30 anni fa era un paese del cosiddetto terzo mondo, grazie alla manifattura è diventato una superpotenza.

Non parliamo di attività perfette ma perfettibili che hanno anche delle controindicazioni dal punto di vista sociale e ambientale. L’elevata fruibilità e velocità delle informazioni ci permettono di vedere questi squilibri e di acquisire la consapevolezza dei cambiamenti da fare. Più della generazione mia e di Claudio, le nuove generazioni guardano con apprensione e determinazione alla necessità di correttivi. Ovvero lavorare con uno scopo, avere la visibilità sul processo per avere soddisfazione ed essere impiegati in un’azienda che migliora il mondo anziché rovinarlo.

Dalla monogamba profitto (avete presente quel seggiolino che gli allevatori si legavano in vita appoggiandosi precaria-mente all’unica gamba finché mungevano la mucca?), siamo passati allo sgabello a tre gambe: etica, ecologia ed economia oppure se preferite people, planet and profit.

Questo ci racconta in fondo Claudio in questo libro mettendo a disposizione la sua esperienza, i suoi errori (che tantissimi imprenditori hanno commesso me compreso), le sue soluzioni e alla fine la sensazione di equilibrio come il solido sgabello a tre gambe.

Guardando al passato mi piace valutare quali siano le storie imprenditoriali che restano. Ovviamente quelle in cui sopravvive l’impresa ma ci sono anche storie di imprese che possono andare oltre la vita dell’impresa.

A Schio abbiamo l’esempio di Alessandro Rossi e della Lanerossi che non c’è più ma quella cultura è rimasta e caratterizza quel territorio che insieme a quello di Valdagno con Marzotto costituiscono un unicum della cultura industriale e ora della sostenibilità.

Un’altra storia analoga è quella di Adriano Olivetti la cui impresa è notevolmente ridimensionata rispetto agli anni in cui gareggiava con gli americani per il primo PC. Il pensiero e l’esempio di Olivetti sulla gestione delle persone è però ancora utilizzato come riferimento e dopo oltre 50 anni dalla sua scomparsa, è riuscito a far ottenere alla sua città, Ivrea, il riconoscimento di sito dell’Unesco regalandole praticamente l’immortalità.

L’unicità di questo libro è che tratta il tema della continuità d’impresa sia dall’angolazione dell’imprenditore che da quella del consulente. Il tutto vissuto sul campo con un sincero resoconto delle vicende di Claudio che si mette a disposizione come case history.

Con Claudio Valeri abbiamo lavorato insieme sul primo piano di marketing della nostra azienda e ricordo bene l’entusiasmo con cui abbiamo disegnato le mappe e alla fine distillato il payoff della Zordan: Shaping Beauty since 1965.

Con quel lavoro, fatto ormai 7 anni fa, sono stati piantati i semi per le piante che stanno producendo frutti molto attuali e ha fatto sì che anche le persone che si sono avvicendate nella nostra realtà si identificano con il perché, il come e il cosa facciamo.

Non devo certo suggerire a Claudio il suo mestiere ma siccome siamo spesso schiacciati sul breve termine come mostra l’esempio appena fatto, Alessandro Barbero in un suo video San Francesco, lo Steve Jobs del medioevo che vi consiglio vivamente di vedere, ci parla della visione e missione degli ordini monastici con degli esempi fantastici di diversi secoli fa che sono attualissimi, com’è attuale la loro azienda che da oltre 2000 anni insegna ancora a tutti noi come si fa marketing nel lungo periodo.

Grazie Claudio per aver scelto di non lavorare nell’elettronica ed averci regalato questa storia e questi insegnamenti.

Maurizio Zordan

Amministratore Delegato del Gruppo Zordan srl sb

Presidente di Zordan Usa Inc.

Prefazione a cura di Andrea Favaretto

Ogni volta che qualcuno mi chiede di scrivere una prefazione per il suo libro, la domanda che subito mi martella la testa è: cosa vuoi che scriva?

Leggo il libro, ma in molti casi è tecnico e gli argomenti non sono così differenti da tutti quelli che ci sono in commercio, e questa cosa aumenta la mia difficoltà nel voler scrivere qualcosa di utile per il lettore.

Questo dubbio, però, non mi è arrivato in questo caso, perché non si tratta di un libro sul marketing.

È una grande storia, la storia di una persona che conosco bene, che è salita sulle montagne russe della vita, a sua insaputa all’inizio, è andata tanto in alto per poi cadere a tutta velocità, con quel blocco allo stomaco che ti prende quando hai la paura di precipitare e sai di essere impotente di fronte alla forza di gravità.

La sostanziale differenza tra le montagne russe del luna park e quelle della vita sei tu, con la tua mentalità, le tue azioni e le tue capacità.

Claudio Valeri per me è il perfetto esempio di mentalità, azione massiccia e capacità.

È quello che ha vissuto, che vive e che ha saputo fare, la vera forza di questo libro.

Gli argomenti trattati in queste pagine aumentano di valore proprio grazie alla forza e alla passione di un uomo che meticolosamente applica tutto ciò che insegna.

L’invito che mi permetto di fare al lettore è quello di leggere col desiderio di conoscere e capire la storia di Claudio; una storia che non solo ispira, ma che può fungere da guida nell’applicazione delle strategie presentate.

Andrea Favaretto

autore, coach, creatore del sistema Successo senza sforzo.

www.andreafavaretto.com

Introduzione:

Valori e Valore

1 – Una parola: Valore

Vorrei iniziare questo libro partendo da una semplice parola: Valore. Un termine che più di qualunque altro mi rappresenta e funge da base di sostegno al concetto principale di marketing che sto portando avanti da diversi anni, ovvero: Come acquisire la miglior capacità di vendere se stessi.

Valore…

Per me tutto inizia dal Valore. E tutto si fonda sul Valore.

Analizzando a fondo il significato di questo termine, a un certo punto del mio percorso professionale, decisi che doveva diventare la colonna portante della mia attività non solo simbolicamente, ma anche praticamente, così fondai l’Accademia del Valore. Una scuola della durata di un anno incentrata prima di tutto sul far funzionare al meglio noi stessi (l’uomo) e poi sulle competenze e conoscenze tecniche.

Facendo un piccolo passo indietro, appena mi resi conto dell’importanza e del potenziale racchiuso nel Valore, iniziai a cambiare il mio modo di approcciarmi al cliente, cercando di educarlo in maniera tale da far emergere questa caratteristica fondamentale.

Partendo dal dato di fatto che le aziende sono create dagli imprenditori e che gli imprenditori sono prima di tutto degli uomini, è sbagliato pensare di poter costruire un’azienda sana se il personale che vi lavora, in primis il titolare, non sono mossi da valori sani, non hanno una qualità della vita alta e una visione di lungo periodo.

Per quanto riguarda le conoscenze tecniche (brand, posizionamento, comunicazione, bilancio e analisi) sono anch’esse molto importanti, ma devono essere affrontate in un secondo momento, dopo il lavoro fatto sull’individuo, che ha la priorità. Questo perché le nozioni e i compiti tecnici sono delegabili, ma la propria crescita personale non lo è ed è un elemento essenziale che troppo spesso viene sottovalutato o addirittura del tutto trascurato.

Lavoro quest’ultimo che si affronta insieme al cliente e che è