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Gesù, Nato Nel 6 “a.C.” Crocifisso Nel 30: Un Approccio Storico - Saggio
Gesù, Nato Nel 6 “a.C.” Crocifisso Nel 30: Un Approccio Storico - Saggio
Gesù, Nato Nel 6 “a.C.” Crocifisso Nel 30: Un Approccio Storico - Saggio
E-book313 pagine2 ore

Gesù, Nato Nel 6 “a.C.” Crocifisso Nel 30: Un Approccio Storico - Saggio

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Ecco alcune affermazioni che l’autore ha colto in trasmissioni televisive o in altre occasioni: “Sicuramente il Buddismo è superiore, non ha le ingenuità del Cristianesimo”; “Cristo?! Un mito come Osiride o Dioniso”; “Gesú è personaggio storico, ma era solo un buon rabbino”; “L'Apocalisse,come d'altronde i Vangeli, è scritta al più presto nel II o III secolo”; “La cometa di Natale avrebbe bruciato la capanna; anzi, avrebbe distrutto il mondo: invenzioni cristiane di prima di Galileo!”: lettera d'un laureato in fisica a un giornale; “Il battesimo? Un rito magico-superstizioso”: voce dalla sala, alla presentazione d'un libro; “Il Cristianesimo? Miti rivisitati!”: sentenza d'un giovane studente di Scienza delle Comunicazioni dopo aver letto un saggio sui miti e non aver letto niente sul Cristianesimo (chi sa che dotti articoli scriverà). Si potrebbe continuare a lungo. […] Se fosse ancora sulla Terra, l'agnostico Croce tentennerebbe il capo, lui col suo breve saggio “Perché non possiamo non dirci cristiani” – cristiani in senso culturale – , lui che, in polemica con Bertrand Russell, anche se a sua volta non credente non esprimeva opinioni superficiali e considerava la civiltà e l’etica occidentali frutti, per notevole parte, del Cristianesimo, di quel Cristianesimo che non si studia ma sul quale tante volte si sentenzia. Anche l’autore, come tanti, aveva in testa solo qualche scheggia; poi, grazie a incontri personali e bibliografici si è finalmente informato. Ora, se il lettore è d’accordo, è disposto a trasmettere quanto ha finora appreso. Non ha intenzione di convertire nessuno: è cristiano il rispondere - per quel poco che si ritiene di conoscere - a chi vuol sapere, non l’imporre. Dio è anche libertà assoluta e ci ha creati liberi. Non bisogna confondere catechismo con studio del Cristianesimo: il primo riguarda il credente che desidera approfondire la sua fede, il secondo è indispensabile alla cultura di tutti.
LinguaItaliano
EditoreTektime
Data di uscita17 giu 2019
ISBN9788893985574
Gesù, Nato Nel 6 “a.C.” Crocifisso Nel 30: Un Approccio Storico - Saggio
Autore

Guido Pagliarino

Guido Pagliarino è laureato in Economia e Commercio all’Università di Torino con una tesi di ricerca storica pubblicata a cura dell’Istituto di Storia Economica e Sociale. Di particolare interesse durante i suoi studi erano state la medesima disciplina e la Storia delle dottrine economiche e sociali, sotto le guide dei compianti professori Carlo Cipolla e Mario Abrate. Negli anni, insieme ad altri interessi culturali, è continuato quello storico e Pagliarino ha pubblicato diversi saggi su pensiero e storia cristiani. È autore inoltre di romanzi e versi. Per la sua opera edita fin al 1996, nel 1997 gli è stato assegnato il "Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri". Trascurando i volumi più antichi, l'autore ha pubblicato negli anni 2000 i seguenti libri, in parte scritti nel decennio precedente: a) Editi dalla 0111 Edizioni: Il mostro a tre braccia e I satanassi di Torino, due romanzi brevi, 2009 (FUORI CATALOGO © GUIDO PAGLIARINO) ISBN 978-88-6307-195-5 - Svolte nel tempo, 2011 (FUORI CATALOGO © GUIDO PAGLIARINO) (PRIMO ASSOLUTO sezione "Narrativa edita" al Premio Creativa VI Edizione : http://www.edizionicreativa.it/content/cms/db/pages/54/risultati%20premio%20creativa.pdf ) libro: ISBN 978-88-6307-350-8 e-book: ISBN 978-88-6578-039-8 b) Editi da GDS Edizioni: - Vittorio il barbuto, romanzo breve, 2010 ISBN 9788896961537 - Creazione ed Evoluzione, saggio, 2011 (FUORI CATALOGO © GUIDO PAGLIARINO) (MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA al "Premio Nazionale di Arti Letterarie 2010, sezione inedito": http://www.pagliarino.com/images/premio_10_arti_letter_500x364.JPG ) Edito, FINALISTA premiato con diploma al "Concorso Mario Pannunzio 2011": ( http://www.pagliarino.com/premio3_Pannunzio_finalista_2011.htm ) Edito FINALISTA premiato con medaglia e diploma al "Premio Marchesato di Ceva 2014" ( http://www.pagliarino.com/premio_Marchesato_Ceva_finalista_2014.htm ) libro: ISBN 97888896961759 e-book: ISBN 978-88-96961-82-7 - Il terrore privato, il terrore politico, romanzo, 2012 (FUORI CATALOGO © GUIDO PAGLIARINO) (ROMANZO 2° CLASSIFICATO al Premio internazionale Marguerite Yourcenar 2013 Punctum Literary Agency.eu : http://www.pagliarino.com/images/Premio_Yourcenar_Pagliarino_tra_i_5_finalisti.jpg ) libro ISBN 978-88-97587-62-0 e-book ISBN 978-88-97587-71-2 - Sindòn la misteriosa Sindone di Torino, saggio, 2013 (© Editrice GDS) (("Menzione d'onore della Giuria" al "Premio Nazionale di Arti Letterarie Città di Torino" - X Edizione: http://www.pagliarino.com/Sindon_segnalazione_pr_Arti_letter.htm ) libro ISBN 978-88-67820-55-9 e-book ISBN 978-88-67820-88-7 c) Editi dalla Prospettivaeditrice: - La vita eterna; sull’immortalità tra Dio e l’uomo, 2002 (FUORI CATALOGO © GUIDO PAGLIARINO) (PRIMO ASSOLUTO AL "PREMIO CITTA' DI TORINO 2003": http://www.pagliarino.com/premio2003_c_torino.htm ) ISBN 88-7418-106-X - Gesú, nato nel 6 ‘a.C.’ crocifisso nel 30, 2003 (FUORI CATALOGO © GUIDO PAGLIARINO) ( Segnalazione di Merito al "PREMIO PER LA PACE 2004" del Centro Studi Cultura e Società : http://www.pagliarino.com/premio_pace-2004_gesu'.htm ) ISBN 88-7418-072-1 - Cristianesimo e Gnosticismo; 2000 anni di sfida, 2003 (FUORI CATALOGO © GUIDO PAGLIARINO) Secondo Premio Saggistica al Concorso "Città di Salò" 2005 : http://www.pagliarino.com/premio_salo'_2005.htm ) ISBN 88-7418-177-9 - Il giudice e le streghe, romanzo, 2006 (FUORI CATALOGO © GUIDO PAGLIARINO) (Targa e diploma - Menzione d'onore al "Premio Letterario Nazionale Di Benedetto 2009" :http://www.pagliarino.com/prem_De_Bened-09.htm ) ISBN 978-88-7418-359-3 - Le indagini di Giovanni Marco cittadino romano, romanzo, 2007 (FUORI CATALOGO © GUIDO PAGLIARINO) (Premio Speciale della Critica al Premio Letterario Nazionale "Alfonso Di Benedetto" 2008 : http://www.pagliarino.com/premio-A-Di-Benedetto-2008_indag-Giov-Marc.htm Premiato al Premio "Aldo Cappelli - Romanzo storico" - Concorso Nazionale Letterario GARCIA LORCA : http://www.pagliarino.com/pr_g_lorca-2_capelli_giov_marco.htm ) ISBN 978-88-7418-343-7

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    Gesù, Nato Nel 6 “a.C.” Crocifisso Nel 30 - Guido Pagliarino

    Copyright © 2019 Guido Pagliarino   

    All rights reserved

    Book published by Tektime

    Tektime S.r.l.s. - Via Armando Fioretti, 17 – 05030 – Montefranco (TR)  

    Tektime

    Guido Pagliarino

    Gesù, Nato nel 6 a.C. Crocifisso nel 30 (Un approccio storico)

    Saggio sulla storicità di Gesù e della predicazione apostolica

    e sulla concreta formazione del Nuovo Testamento

    Copyright © 2019 Guido Pagliarino

    Distribuzione Tektime

    Dattiloscritto  composto nel biennio 1996-1997

    Precedenti edizioni dell’opera:

    1a Edizione, stampata nel 1997 in sole 100 copie cartacee a cura dell'autore per dono ad amici di penna e a critici letterari, in occasione del Natale dello stesso anno copyright © Guido Pagliarino

    2a  Edizione, libro cartaceo, copyright © giugno 2003 -  settembre 2011 Prospettiva Editrice sas (opera premiata con Segnalazione di Merito al PREMIO PER LA PACE 2004 del Centro Studi Cultura e Società)

    Dal 1° ottobre 2011  tutti i diritti letterari, cinematografici, televisivi, radio, internet e connessi a qualsiasi altro mezzo di diffusione sono tornati e rimangono all’autore in tutto il mondo, copyright © Guido Pagliarino

    In copertina: Volto dell’Uomo della Sindone di Torino. Le copertine di tutte le edizioni di questo saggio  sono state realizzate elettronicamente dall'autore.

    Indice

    PREFAZIONE DELL’AUTORE

    I

    II

    III

    IV

    V

    VI

    VII

    VIII

    IX

    X

    XI

    XII

    Appendice: Abbreviazioni dei nomi dei Libri biblici

    Bibliografia principale

    1

    2

    3

    4

    PREFAZIONE DELL’AUTORE

    (conforme alla prefazione dell'edizione 2003 Prospettiva Editrice)

    Questo è un libro di divulgazione storica, non di catechesi, e intende rivolgersi a tutti, anche se scritto da un cristiano. Ciò non significa che non si tratti di un’opera di parte: sfido chiunque a essere veramente oggettivo. Contiene notizie ignote a molti, pure a credenti; o meglio, conosciute in modo superficiale e distorto, il che è peggio: lo so perché per tanti anni ho tenuto conferenze sul vero Cristianesimo e colto ogni volta la meraviglia di molti presenti.

    Negli ultimi due millenni, accanto a innumerevoli casi di carità cristiana, tante cattiverie personali sono state commesse da membri della Chiesa, chierici e laici, e collettive, come guerre sante e roghi accesi con pari diligenza da cattolici e da protestanti, nemmeno che il Precetto fosse stato Odierai il nemico e Dio avesse considerato come suoi nemici personali gli avversari ideologici di quei fedeli. Pur se non fu minore il numero di atrocità compiute da non credenti e da membri di altre religioni, essendo essenziale messaggio cristiano l’Amore-Dio molti oggi rifiutano il Cristianesimo incoerente e "oscurantista": il male appare sùbito e resta nella memoria, il bene no. È una grandine di accuse alla "Chiesa", peraltro in parte ingiuste. Eppure, quanto sostanzialmente importa è: O Cristo è realmente esistito, morto e risorto e, dunque, ci ha salvati, oppure no. Se sì, ha sempre senso essere cristiani, anche se molti credenti usarono e usano la loro libertà per fare il male invece del bene; altrimenti, non ha mai avuto senso. Non è affatto una novità; già l’apostolo Paolo affermava nella I Lettera ai Corinzi, la quale è parte del Nuovo testamento e dunque, per i credenti, Parola di Dio, che senza reale Risurrezione non c’è Cristianesimo: Se Cristo non è risuscitato, allora è inutile la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede (1 Cor 15, 14); o, per dirla altrimenti, esso diventa una delle tante religioni che l’uomo ha immaginato, meramente consolatorie e utili all’ordine sociale. Per questo, con l’Illuminismo e il Positivismo, i critici del Cristianesimo avevano in primo luogo cercato di abbattere la realtà della Risurrezione e, parte di loro, la storicità stessa di Gesú. Su questa via s’era posto inoltre chi, sbagliando, aveva creduto di salvare il Cristianesimo dagli attacchi di quei razionalisti eliminando il Gesú storico e mantenendo solo un Cristo della fede.

    Questo mio lavoro riguarda due periodi storici, anche se non è diviso in due parti: il tempo di Gesú e della prima Chiesa e l’epoca che va dall’Illuminismo ad oggi, con le sue varie scuole di contestazione al Cristianesimo. Contempla, in un confronto con quei critici, la realtà storica, o meno, di Gesú e quella della predicazione apostolica sulla sua risurrezione; inoltre, la concreta formazione dei libri del Nuovo testamento, opere letterarie, non dettate dall’Alto, anche se, senza contraddizione come vedremo, ispirate da Dio, in un tempo, all’incirca tra gli anni 50 e 90, nel quale, almeno in parte, i testimoni oculari di Cristo risorto erano ancora vivi e attivi nella comunità cristiana. Ipotesi contraria, ancor oggi di moda, è che questi testi siano stati scritti molto tempo dopo, quando erano ormai morti da un pezzo i testimoni e smentite non erano più possibili.

    Avevo scritto nel 1996 / 97 una prima stesura del saggio, auto-stampandola e donandola nel dicembre di quello stesso anno a qualche decina di amici e di colleghi scrittori, cristiani e no. Umiltà e modestia sono cose diverse. È virtù cristiana l’umiltà, cioè il non credersene, sapendo che si tratta di doni dello Spirito Santo, ma, insieme, non sminuendosi, ché si tratterebbe di disprezzo per quei doni e di offesa alla verità che si conosce; non è invece un valore la modestia, sempre timorosa del giudizio altrui e che a volte, addirittura, si fa complice silente dei tagliapanni; perciò non nascondo che i commenti di quei lettori erano stati positivi: tra i più graditi, quelli di Giorgio Bárberi Squarotti e di Vittorio Messori (si vedano, appena oltre, le due tavole fuori testo), espressi sulla prima edizione, non ancor integrata nel testo e nell’apparato delle note; infatti non avevo ancor incontrato nuova bibliografia, grazie a mie conferenze sull’argomento, e non ero dunque giunto a questa più ampia stesura. Sulla stessa ho deciso di fare una scommessa, presentare l’opera a un pubblico maggiore, tramite editore: un saggio che vuol solo introdurre l’argomento Cristianesimo secondo un approccio storico, avendo a mente i metodi dell’antica scuola cristiana  di Antiochia (di cui parlerò).

    Guido Pagliarino

    Tavola fuori testo

    Parere di Giorgio Bárberi Squarotti sulla prima edizione in 100 copie, 1997

    Tavola fuori testo

    Parere di Vittorio Messori sulla prima edizione in 100 copie, 1997

    Capitolo I

    A proposito dell’analfabetismo cristiano

    Sicuramente il Buddismo è superiore, non ha le ingenuità del Cristianesimo;

    Cristo?! Un mito come Osiride o Dioniso;

    Gesú è personaggio storico, ma era solo un buon rabbino;

    L'Apocalisse, come d'altronde i Vangeli, è scritta al più presto nel II o III secolo:

    ecco alcune affermazioni che ho colto in trasmissioni televisive.

    La cometa di Natale avrebbe bruciato la capanna; anzi, avrebbe distrutto il mondo: invenzioni cristiane di prima di Galileo!: lettera d'un laureato in fisica a un giornale.

    Il battesimo? Un rito magico-superstizioso: voce dalla sala, alla presentazione d'un libro.

    Il Cristianesimo? Miti rivisitati!: sentenza d'un giovane studente di Scienza delle Comunicazioni dopo aver letto un saggio sui miti e non aver letto niente di Cristianesimo. Chi sa che dotti articoli scriverà.

    Potrei continuare a lungo.

    Non fate agli altri…

    Ho voluto leggerlo anch'io quel saggio, del Citati¹ , e vi ho trovato, fra l'altro, un'assoluta ammirazione per il Tao, il cui libro Chuang-tzu è per l'autore unico e meraviglioso. Benissimo, libertà prima di tutto; però, libertà vuol anche dire informarsi bene. Quando in un capitolo successivo l'autore arriva al confronto tra l'antica cultura cinese e il Cristianesimo condotto in Cina dal missionario Matteo Ricci, fine XVI secolo, eccolo affermare che il principio cristiano (?) Non fate agli altri quanto non vorreste fosse fatto a voi era già familiare ai cinesi perché si trovava nei Dialoghi di Confucio. Già, ma se è per questo, quel principio si coglie anche nell’Antico testamento, ad esempio nel Libro di Tobia, e non è altro che la sintesi dei Comandamenti dal quarto al decimo che riguardano il comportamento verso gli altri esseri umani² .

    Parla Tobi, padre di Tobia, raccomandando al figlio: Non fare a nessuno ciò che non piace a te… (Tb 4, 15); ma l’insieme delle raccomandazioni è persino più alto, ad esempio: Dei tuoi beni fa’ elemosina, non distogliere mai lo sguardo dal povero, così non si leverà da te lo sguardo di Dio(Tb 4, 7); anche se queste raccomandazioni - siamo ancora in un tempo precedente Gesú, attorno al III / II secolo a.C. - non sono a favore dei peccatori, ma solo dei giusti: Versa il tuo vino e deponi il tuo paniere sulla tomba dei giusto, non darne invece ai peccatori (Tb 4, 17). Altro esempio, il Levitico, capitolo 19 versetto 17, impone: Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello. Si osservi che il noto comando di Gesù che leggiamo nel Vangelo secondo Matteo, Ama il prossimo tuo come te stesso (Mt 22,19)., si trova già nel medesimo Levitico (19, 18): Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il prossimo tuo come te stesso. Io sono il Signore; tuttavia, neppure in questo Libro si arriva al precetto di amare il nemico. Prossimo da amare è ancor solo l’amico o al più l’estraneo del proprio paese, non l’avversario. Secondo il Siracide 12, 1 – 7, a chi pecca non va dato aiuto: … / Da’ al pio e non aiutare il peccatore. / Benefica il misero e non dare all’empio, / impedisci che gli diano il pane e tu non dargliene, /…. Si tratta insomma, di fondo, del principio che vige in ogni società organizzata, per il quale chi crea disordine non deve essere trattato alla pari di chi agisce rispettando la libertà altrui, ma anzi dev’essere perseguito. Per il Salmo 139, 21 seg, il nemico di Dio è pure nemico del credente: Non odio forse, Signore, quelli che ti odiano / e non detesto i tuoi nemici? / Li detesto con odio implacabile / come se fossero miei nemici: così come nelle varie altre società organizzate c’è odio per coloro che sono considerati nemici della patria, esterni e interni, così è nell’antico Israele; e teniamo presente che questo è uno stato teocratico, di cui il vero e solo re è Dio.

    Non si tratta soltanto degli antichi ebrei e del confucianesimo, anche nelle altre culture si trova il precetto di non far male al prossimo - ma non quello di amare tutti - e persino, in alcune di esse, di averne compassione: si veda, ai tempi di Gesú e degli apostoli, l’etica di Seneca col suo diritto umano. Era ed è un generale principio di convivenza, base della morale, essenza di quella che si usa chiamare la legge naturale - che per i credenti è comunque impressa da Dio -; però, e qui viene il bello, non è ancora un principio cristiano.

    Cristo, secondo il Vangelo di Giovanni, essendo ormai vicinissimo alla propria crocifissione rende l’ordine d’amare il prossimo assolutamente più alto, chiedendo ai discepoli d’amarsi come io vi ho amati (cioè, addirittura, fino a morirne), in quanto nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici (Gv 15,13); si noti che, poiché dal Nuovo testamento risulta chiaramente, sempre per bocca di Cristo, che tutti, peccatori e no, sono amatissimi figli di Dio, per amici si devono intendere tutti, compresi i nemici; d’altronde Gesú stesso, morente, prega dalla croce perché i suoi persecutori siano perdonati. Secondo gli evangelisti Matteo e Luca, Cristo aveva già affermato chiaramente: "Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico³ ; ma io vi dico: amate i vostri nemici, e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il sole sopra i malvagi e sopra i buoni e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti…⁴ ; Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano"⁵ . Solo nella pienezza dei tempi di cui parla il Nuovo testamento, col Cristo, giunge la rivelazione finale di Dio con l’insegnamento che non basta non fare il male, ma che occorre comportarsi come, nella nota parabola, il buon samaritano verso l’ebreo ferito dai ladri – ebrei e samaritani erano avversari –, bisogna soccorrere il prossimo e addirittura amare il nemico, se si vuol essere cristiani.

    Non era Non fate il male il principio cristiano che padre Matteo Ricci aveva portato in Cina, ma Fate il bene e fatelo anche ai nemici, considerando ogni essere umano, anche il più socialmente basso, come eguale figlio di Dio e fratello di Gesú, atteggiamento questo sicuramente distante dalla cultura cinese: e dalla nostra, in cui sono tornati a contare i ruoli sociali e non la persona in sé: il concetto di persona nasce col Cristianesimo⁶ . Nello stesso capitolo, poco oltre, Pietro Citati afferma che il successo di padre Ricci e dei suoi era stato scarso perché i cinesi non ponevano essenziali differenze fra l'Alto e il basso mentre i missionari cristiani credevano in un Dio trascendente. Piano, i cristiani credevano e credono a Dio incarnato in Gesú vero uomo. Semmai sono gli ebrei e i maomettani che credono alla sola trascendenza di Dio, e pure per i testimoni di Geova è così: per questi ultimi, Gesú non è Dio coeterno e consustanziale al Padre, ma solo il primo dei creati⁷ .

    Perché non possiamo non dirci cristiani

    Credo che se fosse ancora su questa terra, l'agnostico Croce tentennerebbe il capo, lui e

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