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Telepatia e sogno
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E-book88 pagine44 minuti

Telepatia e sogno

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Francesco Zingaropoli, nato a Napoli nel1860, è stato uno dei più grandi studiosi e ricercatori nel campo dello Spiritismo e della Metapsichica, come veniva allora chiamata la moderna Parapsicologia. Laureatosi in Giurisprudenza e divenuto avvocato, iniziò ad interessarsi fin da giovanissimo ai fenomeni psichici e medianici, collaborando con i principali studiosi del settore, tenendo conferenze in tutta Italia ed effettuando con passione e determinazione molteplici ricerche e indagini sul campo. Collaborò con la Società di Ricerche Psichiche di Milano, con la Società Psichica Internazionale e fu a lungo direttore della rivista iniziatica-esoterica-spiritica Mondo Occulto, che divenne un importante punto di riferimento ed un’arena di confronto e dibattito in una stagione – i primi decenni del ‘900 – in cui era cresciuto in maniera esponenziale in tutta Europa e negli Stati Uniti d’America l’interesse e il fascino per il paranormale. Collaborò inoltre per la pagina culturale del Roma e, tra il 1904 e il 1941, pubblicò numerosi saggi di argomento spiritico e parapsicologico, interessandosi anche di Occultismo e Magia.
Telepatia e sogno, che costituisce il testo di una conferenza che Zingaropoli tenne nel 1912 presso il Circolo del Commercio di Napoli, venne pubblicato lo stesso anni dalla Società Editrice Partenopea e divenne un saggio di grande successo, arricchito, in appendice, da uno studio del grande filosofo e ricercatore bavarese Karl Du Prel sull’esteriorizzazione del doppio dopo la morte del corpo fisico.
In questo saggio Zingaropoli indaga sul fenomeno della telepatia, sulle percezioni extra-sensoriali, sulla bilocazione e sui grandi enigmi ed interrogativi della dottrina spiritica, citando spesso casi famosi, sia del passato che contemporanei: dal fenomeno dei fantasmi dei viventi ai calchi medianici di Ercole Chiaia, dalle teorie di Lombroso alle esperienze medianiche di William Crookes, dagli sdoppiamenti di Emilia Sagée agli straordinari fenomeni di Florence Cook, dalle infestazioni fino ai sogni di Gerolamo Cardano, dall’incredibile vicenda di Katie King alla teoria dell’eterno presente.
LinguaItaliano
Data di uscita14 ago 2022
ISBN9788898635962
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    Telepatia e sogno - Francesco Zingaropoli

    ¹ – i viaggi in luoghi e paesi sconosciuti, le visite spiritiche tra persone viventi – il positivista si arresta… quasi che i fatti avessero bisogno della spiegazione! Mentre, nell’ordine naturale e nel mondo in cui viviamo, vi sono tanti fatti che siamo costretti a riconoscere, pur non arrivando a spiegarli. Percorrete, per accorgervene, qualunque libro sull’argomento.

    Basterebbe citare, fra i più reputati e recenti, quello di un clinico illustre, I sogni, studi clinici e psicologici di un alienista

    ², del prof. Sante De Sanctis, che, nonostante la sua professione di fede, scrive: «Purtroppo il fenomeno-sogno ha ed avrà sempre per lo scienziato delle incognite impenetrabili…» (p. 217). E più appresso: «Non tutti i fenomeni straordinari che si raccontano a proposito dei sogni sono pienamente e facilmente spiegabili con le note leggi dell’associazione delle idee e con la nota dottrina del subcosciente».

    Lo stesso Pierre Bayle, l’antesignano dello scetticismo moderno, aveva scritto: «I sogni contengono molto meno misteri che il volgo non creda e un po’ più che non credano gli spiriti forti…».

    La telepatia apre al sogno nuovi e sconfinati orizzonti, e ci aiuta a diradarne i profondi misteri. Forse il sogno è più reale di quella che noi chiamiamo realtà!

    Allan Kardec, l’apostolo della nuova dottrina, nel Libro degli Spiriti (II, cap. VIII) riassume lucidamente il punto di vista spiritico intorno al sonno ed ai sogni.

    L’idea centrale da esso enunciata, e che ha piena ed ampia riprova nelle odierne indagini sperimentali, è questa: «Quando il corpo riposa, lo spirito ha più facoltà che nello stato di veglia; ha il ricordo del passato e qualche previsione dell’avvenire; acquista maggiore possanza e può entrare in comunicazione con gli altri spiriti, sia in questo mondo che in altri. Talvolta tu dici: Ho fatto un sogno bizzarro, un sogno pauroso e che non ha alcuna verosimiglianza; t’inganni: è spesso un ricordo dei luoghi e delle cose che hai viste, o che vedrai in un’altra esistenza, o in altro momento».

    Vincenzo Cavalli nel suo acutissimo studio Problemi onirici

    ³ scrive quanto appresso: «Più si allentano i legami del corpo, e più si amplia il potere dell’anima: il sonno è come una fase antelucana del vero Natale dello spirito, il dì della morte, ben detto dies natalis dagli antichi cristiani. Nel sonno, mentre il corpo fisico riposa, quello psichico agisce, e il cervello può eccezionalmente ricevere e registrare alcune delle operazioni di esso corpo psichico in modo oscuro e direi ombratile. Tali sarebbero appunto le peregrinazioni aeree, o voli senz’ali, che facciamo nel sonno, e che non sono propriamente sogni, sibbene realtà iperfisiche, la percezione delle quali penetra di straforo nella coscienza sensoria, onde dette realtà divengono indirettamente oggetto di esperienza fenomenica per chi vi sa riflettere sopra. E così pure il ricordo, posteriore al sonno, della mutata concezione di tempo e di spazio nei sogni fa pregustare in qualche guisa la vita vera sub specie aeternitatis. Questo per lo più si verifica quando, come dice l’Alighieri nel Canto IX del Purgatorio [16-18], d’accordo coll’antica credenza classica, verso la mattina: «…la mente nostra, peregrina / più dalla carne e men da’ pensier presa, / alle sue vision quasi è

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