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Pillole di Coaching
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E-book333 pagine3 ore

Pillole di Coaching

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Info su questo ebook

Dentro di te c'è un sogno che coltivi da tempo, un obiettivo a cui puntare, una paura da vincere? Bene, è arrivato il momento di diventare mental coach di te stesso!

Ti aiuterò con 60 Pillole di Coaching, ognuna accompagnata da un esercizio pratico, e 40 Domande Potenti da rivolgere a sé stessi per guardare la realtà da un diverso livello di osservazione e stimolare l'azione per affrontare i conflitti interiori.
LinguaItaliano
EditoreEB Editore
Data di uscita4 nov 2022
ISBN9788894722000
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    Anteprima del libro

    Pillole di Coaching - Massimo Binelli

    Pillole di

    Coaching

    60 Esercizi di allenamento mentale e

    40 Domande Potenti per dare il

    100 per 100 nello Sport e nella Vita

    Massimo Binelli

    EB Editore

    Pillole di Coaching

    Copyright © 2022 EvaBet Srl

    EB Editore è il marchio editoriale di:

    EvaBet Srl

    via Felice Cavallotti 44, 54033 Carrara (MS), Italy

    email eb.editore@evabet.it

    Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633.

    Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta Romana 108, 20122 Milano, email autorizzazioni@clearedi.org e sito web www.clearedi.org.

    Tutti i diritti sono riservati a norma di legge

    e a norma delle convenzioni internazionali

    Edizione digitale

    ISBN: 978-88-94722-00-0

    Impaginazione, copertina e illustrazioni: Daniele Luciani

    Stampato da Youcanprint

    Ai miei veri amici vincenti

    Indice

    Frontespizio

    Copyright

    Dedica

    Introduzione

    Pillole di Sport Mental Coaching

    ☐ Pillola di Coaching 1 - Scegli che atleta vuoi essere

    ☐ Pillola di Coaching 2 - Scopri il tuo vero valore

    ☐ Pillola di Coaching 3 - Affronta il tuo allenamento come se fosse la tua gara più importante

    ☐ Pillola di Coaching 4 - La cattiveria agonistica

    ☐ Pillola di Coaching 5 - Come si fa a dare sempre il 100 per 100

    ☐ Pillola di Coaching 6 - Visualizzazione e simulazione della gara

    ☐ Pillola di Coaching 7 - Vivere un giorno da campioni

    ☐ Pillola di Coaching 8 - Come controllare la distrazione

    ☐ Pillola di Coaching 9 - Lo stato di flow e la bolla di energia

    ☐ Pillola di Coaching 10 - Sei trucchi per controllare il tuo stato d’animo

    ☐ Pillola di Coaching 11 - Respirazione Vincente

    ☐ Pillola di Coaching 12 - Scova il MOTIVO che innesca la tua AZIONE

    ☐ Pillola di Coaching 13 - Autovalutazione post gara

    ☐ Pillola di Coaching 14 - Le due facce della vittoria e della sconfitta

    ☐ Pillola di Coaching 15 - Come fare reset per ripartire da Vincenti

    ☐ Pillola di Coaching 16 - Come disintossicarsi al termine della stagione agonistica

    ☐ Pillola di Coaching 17 - Come evitare la trappola amore/odio per l’allenamento

    ☐ Pillola di Coaching 18 - Nello sport, nulla succede per caso

    ☐ Pillola di Coaching 19 - Perché bisogna passare dal se al quando

    ☐ Pillola di Coaching 20 - Perché devi eliminare quello che non funziona

    ☐ Pillola di Coaching 21 - Rispettati, e verrai rispettato

    ☐ Pillola di Coaching 22 - I veri vincenti volano con le aquile

    ☐ Pillola di Coaching 23 - La Ruota dell’Eccellenza

    ☐ Pillola di Coaching 24 - Scegli un livello di osservazione positivo

    ☐ Pillola di Coaching 25 - Resistenza, il muro dei… 30 secondi

    ☐ Pillola di Coaching 26 - Come sconfiggere la Sindrome di Forrest Gump

    ☐ Pillola di Coaching 27 - Decalogo per sconfiggere il target panic

    Pillole di Life Mental Coaching

    ☐ Pillola di Coaching 28 - Puoi scegliere di essere felice

    ☐ Pillola di Coaching 29 - Quando il Monco sconfigge il Sano

    ☐ Pillola di Coaching 30 - Capire al posto di giudicare

    ☐ Pillola di Coaching 31 - Il valore del sano egoismo

    ☐ Pillola di Coaching 32 - Coerenza o cambiamento?

    ☐ Pillola di Coaching 33 - Come preparare la mente ad accogliere il successo con ottimismo

    ☐ Pillola di Coaching 34 - La potenza delle abitudini

    ☐ Pillola di Coaching 35 - Come individuare le priorità e andare dritto al sodo

    ☐ Pillola di Coaching 36 - Fai pace con i tuoi pensieri negativi

    ☐ Pillola di Coaching 37 - Le trappole del pensiero positivo

    ☐ Pillola di Coaching 38 - Come passare dalla rigidità alla flessibilità emotiva

    ☐ Pillola di Coaching 39 - «Il lupo vincente è quello che nutri»

    ☐ Pillola di Coaching 40 - Punta la sveglia alle cinque

    ☐ Pillola di Coaching 41 - Come creare una routine potenziante

    ☐ Pillola di Coaching 42 - Apri uno sfogatoio per i tuoi problemi e le tue preoccupazioni

    ☐ Pillola di Coaching 43 - Sicurezza interna e sicurezza esterna

    ☐ Pillola di Coaching 44 - Quanto manca alla tua morte?

    ☐ Pillola di Coaching 45 - Come trasformare un desiderio in obiettivo

    ☐ Pillola di Coaching 46 - I filtri con cui elabori la tua mappa del mondo

    ☐ Pillola di Coaching 47 - Come passare dai problemi alle soluzioni

    ☐ Pillola di Coaching 48 - Come creare una vera Mentalità Vincente

    ☐ Pillola di Coaching 49 - Il cambiamento parte dalle piccole cose

    ☐ Pillola di Coaching 50 - Come evitare la sofferenza interiore

    ☐ Pillola di Coaching 51 - Tre strategie per aumentare la credibilità e la fiducia

    ☐ Pillola di Coaching 52 - Come migliorare il rapporto con il denaro

    ☐ Pillola di Coaching 53 - Anche una goccia prima o poi scava la pietra

    ☐ Pillola di Coaching 54 - Come si gestiscono le emozioni

    Pillole di Coaching alla… Caffeina

    ☐ Pillola di Coaching 55 - Un metronomo per raggiungere i tuoi obiettivi

    ☐ Pillola di Coaching 56 - Il segreto del successo di Andre Agassi

    ☐ Pillola di Coaching 57 - Zatopek, chi era costui?

    ☐ Pillola di Coaching 58 - Un’Onda travolgente di motivazione

    ☐ Pillola di Coaching 59 - Sbarazzati dei pensieri inutili e inquinanti

    ☐ Pillola di Coaching 60 - Leadership, 12 spunti di miglioramento

    Appendice

    Bibliografia

    Introduzione

    Il mio libro Atleta Vincente, uscito nel 2017, ha superato ogni aspettativa di gradimento e continua ad essere un punto di riferimento per tutti coloro che intendono lavorare sulla propria crescita sportiva e personale.

    https://www.massimobinelli.it/chi-sono/pubblicazioni-mb/libro-atleta-vincente

    Ne sono la prova i messaggi che ricevo ogni giorno. Quando decisi di scriverlo, spinto a farlo da tutti i miei coachee (il termine coachee indica colui che in un percorso di mental coaching viene allenato, è il cliente di un coach), che mi chiedevano di trasferire in un manuale di studio e approfondimento le tecniche apprese nei vari percorsi di allenamento mentale che stavano affrontando assieme a me in ambito sport, life o business (le tre aree principali in cui opera un mental coach), ero ben consapevole della sfida che avevo accettato. Lo ero perché i testi che si occupano di crescita personale sono migliaia, i temi trattati sono sempre più o meno gli stessi ed è tutt’altro che semplice venire percepiti come dei veri innovatori.

    Mi ero subito dato un obiettivo SMART-P (un tema, quello della definizione di obiettivi Specifici, Misurabili, orientati all’Azione, Realistici, raggiungibili in un determinato Tempo e Positivi, ovvero SMART-P, che poi avrei trattato nella Pillola 4 del libro): proporre strategie e tecniche per diventare campioni nello sport e nella vita, condensate in Pillole da assumere per riuscire ad esprimere tutte le proprie potenzialità e a dare il meglio di sé in ogni circostanza. Ebbene, oggi posso affermare di aver raggiunto l’obiettivo, perché, tra i tanti commenti che ho ricevuto, quello più ricorrente è: «Finalmente un libro che non è soltanto teoria astrusa, ma che ti dice quello che devi fare!».

    Nel frattempo, Atleta Vincente è diventato un marchio molto conosciuto, che oggi identifica sia un videocorso, fruibile tramite la piattaforma AtletaVincente.com, sia un percorso di sport coaching rivolto ad atleti, dirigenti sportivi, tecnici e allenatori, nonché ad aspiranti mental coach, dei quali sono formatore certificato.

    https://www.atletavincente.com

    Attorno al concetto di vincente, inoltre, è nato anche il progetto Zona Vincente, cui ha fatto seguito il lancio del sito ZonaVincente.com, per fornire agli atleti un’assistenza professionale e qualificata in tutti gli aspetti della loro crescita.

    https://www.zonavincente.com

    Nella Nota personale del Coach scritta per Atleta Vincente, immaginavo che dopo aver capito cosa aveva tra le mani, il mio potenziale lettore si stesse chiedendo se sarebbe valsa la pena investire del denaro in quel libro. Penso che la stessa domanda ti ronzi in testa anche in questo momento, soprattutto se non fai parte dei miei quattro o cinque affezionati seguaci, e che il sospetto, lo ammetto, sia quello di trovarsi di fronte a un testo confezionato soltanto per cavalcare l’onda… vincente. Il dubbio è lecito, quindi al posto di provare a formulare una risposta seria, preferisco dare… i numeri, ma prima faccio un passo indietro. Era il 1° settembre del 2014 quando un amico, grafico di mestiere, in un misto tra sprone e sfottò, mi disse: «Visto che hai tanta esperienza di televisione alle spalle, perché non ti metti a fare dei video sul mental coaching per YouTube? Secondo me – aggiunse ammiccando, con quello sguardo tipico di chi vuol far intendere che la sa lunga – spacchi di brutto!». Accettai la provocazione. Presi una macchina fotografica, la piazzai su un cavalletto e iniziai a farneticare qualcosa sulla visualizzazione e sul concetto di allenamento mentale. Poi feci creare una sigletta, ovviamente dallo stesso amico grafico (mi sembrava il minimo che potessi chiedergli!), caricai il video su YouTube e, senza pensaci troppo e seguendo un po’ l’istinto, gli diedi il nome Pillola di Coaching 1 - Visualizzazione e allenamento mentale (Pillole di Coaching è un altro marchio di fabbrica che oggi mi contraddistingue), lo pubblicai e aspettai le prime reazioni. Incredibilmente, e uso questo avverbio con consapevolezza, perché ogni volta che rivedo quel video arrossisco dall’imbarazzo, iniziarono ad arrivare i Mi piace, le visualizzazioni (del video, non quelle mentali!) crescevano di giorno in giorno e aumentavano gli iscritti al canale, i commenti e le richieste di informazioni. Il giochino si prospettava divertente e così continuai, settimana dopo settimana.

    Alla data in cui scrivo, le Pillole di Coaching sono arrivate a quota 200 e complessivamente hanno prodotto oltre 2.100.000 visualizzazioni; il totale del tempo passato dagli iscritti al mio canale YouTube (che in poco meno di otto anni sono diventati più di 20.000) a guardare i 200 video pubblicati supera le 105.000 ore; e la Pillola di Coaching 87 - Come vincere l’ansia anticipatoria, la più vista in assoluto, ha avuto 200.000 visualizzazioni e 4.000 Mi piace!

    Adesso capisci cosa intendo? Ritengo che ci siano oltre due milioni di ragioni a supporto del nuovo invito di costruire un percorso, questa volta fatto davvero di Pillole di Coaching, per consentire di diventare mental coach di sé stessi, così alla fine ho accettato pure questa seconda sfida.

    Ultimo appunto. Sempre nella Nota personale del Coach, scritta per Atleta Vincente, affermavo che i fattori di successo condensati nel libro li avevo «messi a punto in oltre 35 anni di esperienza, tra sport e lavoro». Ho continuato a farlo, perfezionandoli sulla mia pelle, giorno dopo giorno, quindi oggi gli anni di esperienza sono oltre 40, e questa è ancora adesso la migliore garanzia di qualità e di serietà che io possa offrirti. Se ti fidi, assumi pure ogni Pillola di Coaching con serenità e senza farti prendere dalla smania di fagocitarle tutte in breve tempo, sebbene non ci siano controindicazioni per la tua salute, te lo garantisco! Per esperienza, posso dirti che qualche giorno di intervallo tra una Pillola di Coaching e quella successiva (l’ideale sarebbe una settimana) è un tempo necessario per assimilare i concetti, ripassare o approfondire ciò che non è stato compreso perfettamente alla prima lettura (e questo significa che te ne servirà più di una!) e per mettere in pratica le strategie e le tecniche studiate. La mente ha bisogno di riposare per consolidare i cambiamenti, non ci sono scorciatoie.

    Scegli tu, a sensazione, se partire dai temi di sport mental coaching o da quelli di life mental coaching e con quale criterio costruire il tuo percorso personalizzato all’interno del testo, anche saltellando da una Pillola di Coaching all’altra grazie ai richiami che ti suggerisco io. Lasciati ispirare dai titoli, metti un segno di spunta nel quadratino che trovi a fianco del numero di ogni Pillola di Coaching che leggerai e dedica tutto il tempo che ti serve per svolgere l’esercizio di allenamento mentale conclusivo, suddiviso in un primo momento di riflessione (Osservati) e in un successivo momento di azione (Agisci), prima di affrontare la Pillola di Coaching successiva.

    Il libro, per te, deve diventare uno strumento di lavoro, quindi prendi appunti e scrivi i tuoi commenti negli appositi spazi; se hai scelto la versione eBook, creati un diario di bordo e trascrivi gli esercizi in schede alle quali darai il numero della Pillola di Coaching corrispondente. In entrambi i casi, se qualche passaggio delle tecniche spiegate ti risultasse ostico o di difficile applicazione, potrai approfondirlo con me, chiedendo il mio supporto, diretto e gratuito, per mezzo del modulo Contatti del sito MassimoBinelli.it.

    https://massimobinelli.it/info

    Prima di salutarti, una breve nota sul coaching. Se hai acquistato questo libro, che contiene la parola coaching addirittura nel titolo, un’idea di cosa sia il mental coaching ce l’hai di sicuro, cionondimeno preferisco proporti la definizione che a tutt’oggi considero la più efficace, perché una migliore non l’ho ancora concepita.

    Testo in evidenza

    Il coaching è un metodo di allenamento mentale indirizzato al miglioramento delle prestazioni e al raggiungimento di obiettivi attraverso la scoperta e lo sviluppo delle potenzialità individuali.

    Fare coaching, dunque, significa creare le condizioni affinché si verifichino apprendimento e crescita, grazie alla piena conoscenza e alla consapevolezza delle risorse che emergono dentro di noi nel preciso istante in cui impariamo a osservarci. Sulla base di questa definizione, pertanto, come mental coach, fin dal primo giorno in cui ho iniziato a svolgere questa fantastica professione, mi ritengo un facilitatore di consapevolezza, responsabilità e fiducia. Il resto, ce lo devi mettere tu…

    Massimo Binelli

    PS: nei limiti del possibile, ho cercato di usare formule neutre o il noi, perché il libro è rivolto tanto all’universo maschile quanto a quello femminile, ma non sempre questo espediente è stato possibile. Quando scrivo un atleta non uso l’apostrofo, ma il mio intento, sottinteso, è quello di rivolgermi sia a un atleta sia a un’atleta. È un limite della nostra meravigliosa lingua italiana, perciò confido nella comprensione di lettrici e lettori… vincenti!

    Pillole di Sport Mental Coaching

    Pillole di Sport Mental Coaching

    Ventisette Esercizi pratici di allenamento mentale in ambito sport, per dare sempre il tuo 100 per 100, durante la preparazione e in gara.

    ☐ Pillola di Coaching 1

    Scegli che atleta vuoi essere

    Sviluppa la mentalità del campione, poi agisci

    L’Atleta Vincente, che sta lavorando per sviluppare la mentalità del campione, si assume sempre la responsabilità di ciò che accade attorno a sé e dentro di sé, e al posto di farsi trascinare nelle sabbie mobili del pensiero negativo, AGISCE!

    Regola Vincente

    «Se vuoi diventare un campione, pensa come un campione, agisci come un campione, allenati come un campione, gareggia come un campione, vivi e comportati da campione».

    È la mia Regola Vincente numero 1, una delle 48 che accompagnano ciascuna Pillola del libro Atleta Vincente. Voglio ripartire da qui, perché diventare campioni è fondamentalmente una questione di mentalità. Prima di dedicarsi al fare, infatti, è importante soffermarsi sull’essere: non serve ammazzarsi di allenamenti, se chi lo fa non è intimamente convinto di essere un vincente, tanto in allenamento quanto in gara.

    Vincente: ti avviso che ogni volta che leggerai questa parola, divenuta il mio tormentone, perché la infilo un po’ dovunque (e a qualcuno avrà pure fatto venire l’orticaria, ma è un problema suo!), non mi riferisco alla conquista del gradino più alto del podio, ma alla profonda convinzione di aver dato il proprio 100 per 100. Se poi arriva anche una vittoria tanto meglio, ma sarà una naturale conseguenza della prestazione, ricordalo sempre.

    Domanda

    O mental coach, e allora partiamo bene! Dimmi un po’: come si fa ad avere la profonda convinzione di aver dato il proprio 100 per 100?

    Per esprimere il proprio 100 per 100 in ogni circostanza bisogna sviluppare il mindset[1] giusto. Occorre imparare a pensare, agire, allenarsi e gareggiare come un campione. In altre parole, è necessario assimilare la mentalità del campione, vivere come vive un campione e comportarsi come si comporta un campione. È per questa ragione che invito sempre gli atleti che seguo come mental coach a individuare un modello di riferimento nella disciplina che praticano. Subito dopo, chiedo a ciascuno di essi se sono disposti a iniziare a PENSARE come pensa il loro campione, prima ancora di sapere se sono motivati a FARE quello che fa il loro campione.

    Cosa vuol dire gareggiare per vincere

    Lamentarsi è da campioni?

    Cercare alibi preventivi è da campioni?

    Iniziare la gara con la paura di perdere è da campioni?

    Farsi paralizzare sul più bello dalla paura di vincere è da campioni?

    Dare la colpa agli altri o agli alieni del proprio insuccesso è da campioni?

    No, no, no, no e ancora no! L’Atleta Vincente, che sta lavorando per sviluppare la mentalità del campione, si assume sempre la responsabilità di ciò che accade attorno a sé e dentro di sé e, al posto di farsi trascinare nelle sabbie mobili del pensiero negativo, AGISCE!

    Invece di lamentarsi per quello che non ha funzionato e continua a non funzionare, si concentra su quello che sta funzionando e su cosa potrebbe fare per migliorare ancora, ergo: sposta la propria attenzione dai problemi alle soluzioni di tali problemi.

    Al posto di cercare alibi preventivi, usa la Formula dell’anche se e si orienta sui motivi per cui tutto andrà bene. Il pensiero Mi sento un po’ stanco, farei meglio a riposare, può diventare: Anche se ho riposato poco, mi alleno ugualmente e cerco di fare comunque del mio meglio.

    Anziché iniziare la gara con la paura di perdere o di farsi paralizzare sul più bello dalla paura di vincere, ripete come un mantra la mia Regola Vincente numero 18:

    Regola Vincente

    «Se gareggi per vincere, non hai niente da perdere; se gareggi per non perdere, hai già perso».

    Piuttosto che dare la colpa agli altri o agli alieni del proprio insuccesso, si assume la responsabilità di ciò che è accaduto, perché è consapevole che nello sport non esistono fallimenti ma soltanto risultati, da usare come stimolo per limare ulteriormente i punti deboli e rafforzare i punti di forza in vista della sfida successiva.

    Questo modo di pensare deriva dal mindset che hai scelto di avere, perché si tratta di comportamenti e atteggiamenti che discendono da una decisione volontaria e consapevole, non sono innati o impressi nel DNA. È per questo motivo che ho usato il verbo scegliere. Sei tu che devi scegliere quale mentalità vuoi sviluppare e, se vuoi diventare un campione, lasciati ispirare da tutti coloro che hanno già percorso questa strada. Leggi le loro biografie, documentati e cerca di cogliere tutti gli spunti che ti permettano di capire, tra le abitudini che hai, quali sono quelle buone, da conservare, quelle cattive, da abbandonare, e quelle che non hai, ma che ritieni positive, da creare.

    Ti ricordo, tuttavia, che non basta dirsi ho capito. Bisogna mettere in pratica le tecniche e sperimentare le nuove routine, infischiandosene del giudizio degli altri, perché ciò che fai lo fai per te, per il tuo benessere, per il tuo divertimento, non per compiacere o far divertire altre persone. A meno che tu non sia un professionista pagato per ottenere risultati, spendi soldi per praticare lo sport che ami, giusto?, quindi non devi rendere conto a nessuno delle tue azioni, se sono funzionali a un obiettivo da raggiungere.

    Una Pillola di Coaching dopo l’altra, scoprirai come creare il mindset giusto che ti consentirà di capire chi devi essere per poter fare tutte le azioni che ti permetteranno di raggiungere i tuoi obiettivi.

    Prenditi cinque minuti per riflettere attentamente su questo scioglilingua binelliano, poi prosegui…

    ESERCIZIO 1. Scegli che atleta vuoi essere
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