Vacanza Draekon: Draghi in Esilio, #9

Di Lili Zander e Lee Savino

Giorno duecento e qualcosa sul Pianeta Prigione, e le cose si stanno finalmente mettendo a posto. 

 

Neonati che non dormono di notte? Fatto.

Le voglie della gravidanza? Abbiamo anche quelle. 

Nuovi inizi? Fatto. Un nuovo capitolo nelle nostre vite? Fatto pure questo.

 

E ci sono persone che se ne andranno. 

 

Come scusa? 

 

Se questa è l'ultima occasione che abbiamo per stare insieme, è ora di festeggiare. È il momento di una Vacanza Draekon.

 

Vacanza Draekon è un racconto breve inserito nella serie Draghi in Esilio. Non è una storia a sé, e andrebbe letto dopo Furfante Draekon.

• Lingua: Italiano
• Editore: Must Love Draekons
• Data di uscita: 8 dic 2022
• ISBN: 9798201712839

Anteprima del libro

Vacanza Draekon

VACANZA DRAEKON

LILI ZANDER

LEE SAVINO

Traduzione di

ANNALISA LOVAT

INDICE

Vacanza Draekon

1. Viola

2. Ryanna

3. Harper

4. Sofia

5. May

6. Paige

7. Olivia

8. Felicity

9. Bryce

Anteprima gratuita di Draekon - Il Guerriero

Lili e Lee

Libri di Lili Zander / Tara Crescent

Libri di Lee Savino

Copyright © 2018 Lili Zander, Lee Savino.

Tutti i diritti riservati

Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta in qualsivoglia forma elettronica o meccanica, compresi sistemi di raccolta e conservazione delle informazioni senza il permesso dell’autrice. Fa eccezione la recensione che prevede l’utilizzo di brevi estratti.

Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi ed eventi sono frutto dell’immaginazione o utilizzati ai fini narrativi. Qualsiasi somiglianza con persone in vita o decedute, eventi o luoghi è da ritenersi puramente accidentale.

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VACANZA DRAEKON

Giorno duecento e qualcosa sul Pianeta Prigione, e le cose si stanno finalmente mettendo a posto.

Neonati che non dormono di notte? Fatto.

Le voglie della gravidanza? Abbiamo anche quelle.

Nuovi inizi? Fatto. Un nuovo capitolo nelle nostre vite? Fatto pure questo.

E ci sono persone che se ne andranno.

Come scusa?

Se questa è l’ultima occasione che abbiamo per stare insieme, è ora di festeggiare. È il momento di una Vacanza Draekon.

Vacanza Draekon è un racconto breve inserito nella serie Draghi in Esilio. Non è una storia a sé, e andrebbe letto dopo Furfante Draekon.

1

VIOLA

Non pensare di vomitare. Non pensare di vomitare.

Ehi. Mi avvicino ad Arax. Sta sul terrazzo del nostro appartamento temporaneo e osserva la città di Ashara. È il crepuscolo, e le torri stanno iniziando a illuminarsi. I parchi sono pieni di persone che si godono la quiete della sera. Nella piazza centrale c’è una specie di mercato culinario, e in condizioni normali morirei dalla voglia di scendere là sotto ad assaggiare di tutto.

Purtroppo queste non sono condizioni normali. Sono al secondo mese di gravidanza. Penso. Ogni cosa mi dà la nausea. Harper non ha voluto mangiare altro che patatine fritte fino a che non ha partorito, ma quando sento l’odore dell’olio, devo trattenere l’impulso di vomitare di getto. Sto mangiando i cibi più insipidi che riesco a trovare.

Il mio corpo ha una voglia matta di lattuga. Sono diventata la donna che vuole mangiare solo insalata. Uffa. Questo bimbo è già in debito con me.

Il volto di Arax si illumina di un sorriso. Tende un braccio verso di me e mi accoccolo contro di lui. Come stai, Viola? mi chiede, baciandomi la sommità della testa.

Sei mesi fa non conoscevo per niente quest’uomo. E ora sono incinta. La nostra relazione sta proseguendo a velocità supersonica, ma non mi pento di nulla. Sono più felice che mai.

Beh, non è del tutto vero. Ho passato buona parte della giornata di oggi a vomitare. In questo momento mi sento pervasa dal malumore.

Lascia stare me, gli dico. "Tu come stai?"

Quattro giorni fa, Arax ha scoperto che suo fratello Lenox, nell’impresa di diventare Sommo Imperatore al posto di suo fratello, ha appositamente attivato in lui il gene Draekon.

Arax è la persona più calma che conosco. Per qualche ora è stato enormemente arrabbiato. Sarebbe potuto diventare l’Imperatore del regno Zorahn, ma invece di ottenere ciò che era legittimamente suo per diritto di nascita, è stato qui in esilio per gli ultimi sessant’anni. Per qualche ora ha contemplato l’idea di scatenare una guerra.

Ma solo per qualche ora.

Afferma che sono stata io a farlo ragionare, ma mi sta dando decisamente più credito di quanto meriti. Una delle cose che apprezzo di più in Arax è la sua praticità. L’Impero Zorahn è rigido riguardo alle linee di sangue. Chi nasce nei ceti inferiori viene trattato come se non avesse alcun valore, e Nyx è di basso ceto. Anche se vincessimo questa improbabile guerra, non vedo come potremmo poi vivere felici e contenti.

E siamo chiari, sono protettiva nei confronti del mio piccolo. Il bambino ibrido Draekon-umano che mi sta crescendo nella pancia sarà una cosa che l’Impero non ha mai visto prima. Se Arax reclamasse il suo trono, nostro figlio verrebbe accettato dall’Impero Zorahn?

La palla magica delle risposte dice: non contarci.

A volte va bene ritirarsi da una lotta che non possiamo vincere. A volte è meglio concentrarsi non sul potere, ma sulle cose che contano davvero. La famiglia. Gli amici. L’amore. La pace.

Ma dopo la nostra discussione, non ho più avuto modo di avere un confronto con Arax. Gli ultimi quattro giorni sono stati una follia. L’intera popolazione di Ashara è stata evacuata, e poi sono tornati alle loro case. Cax ha offerto al mio compagno un lavoro come suo vice, e Arax ha passato la maggior parte del tempo ad apprendere le informazioni di base.

Sto bene, mi risponde. Cax ha formalmente annunciato oggi le sue dimissioni, ma starà nei paraggi fintanto che ne avrò bisogno. Scuote la testa divertito. Dice che è per il mio bene, ma conoscendolo, probabilmente vuole solo essere sicuro che sappia ciò che sto facendo.

Non conosco per niente Cax, ma sì, mi sembra plausibile. Bryce l’ha ironicamente definito un ossessionato dal controllo, ieri.

Stai schivando la mia domanda, gli faccio notare. Suo fratello l’ha tradito nel peggiore dei modi. Sicuramente la cosa gli brucia. Se fossi al posto di Arax, sarei in pigiama a mangiarmi chili e chili di gelato. Dato che qui parliamo di Arax, lui si tiene tutto dentro. Quando ti crescono per farti diventare Sommo Imperatore, la prima cosa che impari è tenere nascoste le tue emozioni. Sai che non ti sto chiedendo del lavoro. Come ti senti?

Mi tira più vicina a sé. Sono ancora arrabbiato, ammette. Mi fa male che mio fratello abbia avuto così poca considerazione per me. Continuo a chiedermi dove ho sbagliato. Me la sono tirata perché ero il Primogenito? Sono stato arrogante?

Ma per carità. Oppure, sai, magari tuo fratello è uno psicopatico con istinto omicida.

Ieri un paio di tecnici mi hanno aggiornato il cervello, impiantandoci lo Zor. Ovviamente la lingua è più che un insieme di parole. Si tratta di concetti condivisi. Gli Zorahn sono ancora una razza aliena. Un sacco delle parole che ho in testa non hanno senso. Per esempio c’è una parola Zor che indica la sensazione di bruciore nei polmoni quando respiri la sabbia bollente durante