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Una vacanza per sempre
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Una vacanza per sempre
E-book131 pagine1 ora

Una vacanza per sempre

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Info su questo ebook

Quattro giorni. Quattro notti.Questo è il massimo che posso avere.Dal momento che ho deciso di allontanarmi il più possibile dal mio ex che mi ha tradito, un ritiro per il giorno di San Valentino in una stazione sciistica del Colorado mi sembra una buona idea.Tranne per il fatto che non so sciare.Tralasciando il momento in cui ho rischiato di morire, quando Nick si fa vivo e mi salva - letteralmente - dal perdere il controllo sulle piste, mi invoglia a perdere il controllo in altre... zone. Ha appena terminato la su missione nell'esercito, pieno di muscoli e tatuaggi, e mi sta offrendo esattamente quello di cui ho bisogno in questo momento - quattro giorni, quattro notti – e nessun vincolo.Viviamo in mondi diversi. Migliaia di chilometri ci separano. Ma cosa succede quando, in ogni caso, il mio cuore rimane intrappolato?

LinguaItaliano
Data di uscita26 mar 2020
Una vacanza per sempre

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    Anteprima del libro

    Una vacanza per sempre - Jessa James

    Una vacanza per sempre

    Jessa James

    Una vacanza per sempre

    Copyright © 2019 di Jessa James

    Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in alcuna forma con nessun mezzo elettronico, digitale o meccanico, incluse, ma non solo, attività quali fotocopie, registrazioni, scanner o qualsiasi altro tipo di raccolta di dati e sistema di reperimento di informazioni senza il permesso esplicito e scritto dell’autore.

    Pubblicato da Jessa James,

    James, Jessa

    Una vacanza per sempre

    KSA Publishing Consultants, Inc.

    Cover design copyright 2017 by Jessa James, Author

    Images/Photo Credit: Deposit Photos: inarik


    Nota dell’editore:

    Questo libro è stato scritto per un pubblico adulto. Questo libro potrebbe contenere scene sessuali esplicite. Le attività sessuali incluse nel libro sono pure fantasie per adulti e ogni attività o rischio corso dai personaggi della finzione nella storia non è né approvato né incoraggiato dall’autore o dall’editore.

    Indice

    A proposito di Una vacanza per sempre

    Capitolo Primo

    Capitolo Secondo

    Capitolo Terzo

    Capitolo Quarto

    Capitolo Quinto

    Capitolo Sesto

    Capitolo Settimo

    Capitolo Ottavo

    Capitolo Nono

    Capitolo Decimo

    Capitolo Undicesimo

    Capitolo Dodicesimo

    Capitolo Tredicesimo

    Capitolo Quattordicesimo

    Capitolo Quindicesimo

    Libri di Jessa James

    Also by Jessa James (English)

    L’autore

    A proposito di Una vacanza per sempre

    Quattro giorni. Quattro notti.


    Questo è il massimo che posso avere.


    Dal momento che ho deciso di allontanarmi il più possibile dal mio ex che mi ha tradito, un ritiro per il giorno di San Valentino in una stazione sciistica del Colorado mi sembra una buona idea.


    Tranne per il fatto che non so sciare.


    Tralasciando il momento in cui ho rischiato di morire, quando Nick si fa vivo e mi salva - letteralmente - dal perdere il controllo sulle piste, mi invoglia a perdere il controllo in altre... zone. Ha appena terminato la su missione nell'esercito, pieno di muscoli e tatuaggi, e mi sta offrendo esattamente quello di cui ho bisogno in questo momento - quattro giorni, quattro notti – e nessun vincolo.


    Viviamo in mondi diversi. Migliaia di chilometri ci separano. Ma cosa succede quando, in ogni caso, il mio cuore rimane intrappolato?

    Capitolo Primo

    Angel

    Giorno 1


    Rimasi senza fiato, quando uscii dall'accogliente furgone-navetta dell'hotel; il freddo mi colpì con una forza smisurata, come una valanga implacabile. Rabbrividii, ma un sorriso mi si insinuò sul viso, mentre osservavo il panorama montuoso. Bordi frastagliati che sembravano abbastanza affilati da poter tagliare, ma in alcuni punti fitte distese di neve bianca e cristallina davano alle cime un fascino più amichevole e accogliente. In genere, non mi piaceva il freddo, una vacanza al mare era più nel mio stile, ma stavo facendo un'enorme eccezione. Solo per quella volta. Il viaggio, dopotutto, era stato già prenotato e pagato... e non da me.

    Per il check-in da questa parte, Miss Rose.

    Mi voltai e feci un sorriso al personale dell'hotel. Certo, mi faccia strada.

    Sorrise, e io lo seguii fino alle splendide porte in legno di quercia massiccio del Silverwood Lodge, un resort di montagna super esclusivo e isolato sulle Colorado Rockies.

    Normalmente, una come me non si sarebbe mai potuta permettere nemmeno un passo all'interno di quel luogo, e neppure nel raggio di due miglia da un resort così costoso - sarebbero riusciti a fiutare che non ero all’altezza di quel luogo e avrebbero mandato quelli della sicurezza per cacciarmi - ma questa volta era diverso. Un mese prima avevo fatto tredici.

    Le porte si aprirono e io entrai; il sorriso sul mio viso si allargò: ero pronta a rilassarmi. Già mi vedevo seduta accanto a un fuoco caldissimo, avvolta in una coperta, intenta a leggere le prime pagine di un libro sorseggiando, in aggiunta, un buon whisky fumoso. E dopo averlo bevuto tutto, avrei approfittato del servizio in camera. E forse, solo se mi fossi sentita abbastanza energica e coraggiosa, avrei provato a sciare sulle piste.

    Ma poi notai le decorazioni, i cuori, le insegne, tutto rosa e rosso. Era lì davanti a me, tutto eccessivo ed esagerato. Piccoli angioletti felici, pronti a scoccare le loro dannate frecce appuntite.

    Gemetti fra me e me. L'interno era dominato da ogni immaginabile sfumatura di rosa, tutto decorato per il giorno più nauseante dell'anno: San Valentino. Pensavo che venire qui significasse allontanarmi dalla peggior festività di sempre e da tutti i miei amici innamorati che erano rimasti a casa.

    Scossi la testa. Quelle decorazioni non avrebbero rovinato il mio tempo qui. Non lo avrei permesso.

    Almeno nell'aria c'era l'odore calmante e confortevole del pino e del legno che bruciavano. Avrei guardato oltre l'arredamento, concentrandomi piuttosto sull’idea di passare un momento indimenticabile, cogliendo ogni occasione possibile.

    L'autista mi condusse davanti alla reception, e io sistemai i bagagli ai miei piedi. Buona permanenza, signorina Rose.

    Grazie mille, dissi controllando il mio atteggiamento. Che importava se il posto era bello come il paradiso?! Il fatto era che ero lì, a fare per una volta qualcosa per me stessa! Frugai nella mia borsa per prendere la mancia. Scosse la mano nell’aria col suo sorriso imperturbabile. Mi pagano abbastanza bene qui. I sorrisi erano gratis.

    ‘Le cose vanno sempre meglio’, pensai mentre l'autista mi sparava un occhiolino prima di andar via.

    Deve fare il check-in?

    Mi voltai e vidi l’allegra receptionist con le sue guanciotte rosate dietro la scrivania. Sopra il taschino della sua giacca pulita c'era una targhetta d'oro: Mandy. Se fossi stata un’esperta di scommesse, avrei puntato i miei soldi su di lei come causa dell'abbondanza di decorazioni attorno all’albergo. Con la sua faccia tonda e i riccioli dorati, Mandy assomigliava proprio a uno dei tanti puttini che si agitavano nelle finte nuvole di lana e cotone penzolanti sopra le nostre teste.

    Sì, Angel Rose. Ho vinto il concorso radiofonico.

    Benvenuta, signorina Rose. Le congratulazioni sono d’obbligo. Avremo il piacere di ospitarla per cinque giorni e cinque notti, e il suo check-out è previsto per sabato 17. Trascorrerà un bellissimo soggiorno da noi, glielo posso garantire.

    Annuii, l'eccitazione stava salendo nel mio corpo. Durante le mie pause pranzo in ufficio, la scorsa settimana, avevo studiato il posto, scioccata da quanto sarebbe costato il mio breve soggiorno, se avessi effettivamente pagato per me stessa. Voglio dire… era l'importo della mia busta paga mensile e anche qualcosa di più. Già, cinque lunghi e gloriosi giorni.

    Perfetto, rispose lei, digitando sulla sua tastiera. Quante chiavi?

    Solo questa, per favore, risposi con un sospiro involontario. Poi, me lo rimproverai immediatamente.

    Se fosse stato un mese prima, non avrei fatto quel soggiorno per due da sola. Ma non dovevo sospirare. Non più. Mi ero ripromessa di non rimuginare su di lui. Il discorso era chiuso. Finito. E io ero qui per me. Non avevo bisogno di stare con nessuno a San Valentino... anzi, non avevo bisogno di stare con nessuno in generale. Ero e avrei potuto essere molto felice da sola, pensai con un fiero cenno del capo.

    Molto bene, disse facendo scivolare in avanti la carta elegante insieme ad una specie di mappa sulla posizione dei vari luoghi e attrazioni della località. Ci saranno molti eventi per tutta la settimana, quindi non abbia paura di partecipare. Ci sono anche un sacco di single, quindi non si preoccupi, disse con un'occhiatina inconfondibile. Troverà la lista completa delle attività nel suo pacchetto di benvenuto, nella sua stanza. E come probabilmente già saprà, tutti i suoi pasti e le sue bevande sono comprese nel prezzo, fanno parte della competizione. Si assicuri soltanto di caricarli nella sua camera e al resto penseremo noi. Lo stesso vale per ogni attrezzatura da sci che desidera noleggiare o trattamenti termali che vorrà provare.

    Musica per le mie orecchie. Grazie mille.

    Si goda il suo soggiorno, e se dovesse servirle qualcosa, chieda pure di me. Mandy suonò il campanello sul bancone e si guardò intorno come se cercasse qualcuno. Lo suonò ancora, creando un tintinnio impaziente. Rich! Puoi portare i bagagli di questa donna nella sua stanza, per favore? disse vedendo passare un membro dello staff.

    Sto per andare in pausa, rispose lui un po' titubante, lo sguardo fisso su una porta riservata al personale che aveva quasi raggiunto.

    Rich, per favore! Non posso lasciare il bancone.

    Non si preoccupi, non c’è problema. Posso portarli da sola.

    No, no. Fa tutto parte del servizio, non è vero Rich? disse Mandy guardandolo male.

    Lui sospirò ma poi fece un sorriso. Va bene, mi segua. Sotto il suo respiro, lo sentii sibilare: Mi devi un favore, Mandy.

    Rich, il mio riluttante portiere, prese il mio bagaglio, e io lo seguii diligentemente fino all'ascensore, poi premetti il pulsante con eccitazione, prima ancora che lui ne avesse la possibilità.

    Onestamente non mi aspettavo

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